
Serie ideata da Michael Hirst (Elizabetht, The Tudors, I Borgia, Camelot) prodotta da Showtimes e trasmessa nel 2013 su History Channel, 9 puntate, prima stagione, rinnovata per una seconda. Protagonisti sono i Vichinghi e un leader storico, Ragnar Lodbrok, interpretato da Travis Fimmel. La serie descrive l'ascesa, l'affermazione a jarl di Ragnar e le prime razzie a ovest dei Vichinghi sotto la sua guida verso una terra chiamata Inghilterra. A un primo sguardo è presente il classico schema seguito in tutte le serie storiche o a sfondo storico, quello di narrare in forma romanzata vicende storiche. Tuttavia ci si discosta da esagerazioni alla Spartacus, Da Vinci o Borgia, che alterano totalmente o in misura minore contesto e integrità storica delle vicende, offrendoci una visione d'insieme molto interessante e veritiera della quotidianità, del contesto sociale, culturale e religioso in cui vive il popolo del nord: splendida la puntata del tempio riguardante i sacrifici umani e ottimo lo sforzo di rendere più veritiera possibile la ritualità mostrata nella puntata della morte di Haraldson. Questa è una serie decisamente più fedele, rispetto ad altre realizzate dallo stesso Hirst, nel rispettare e descrivere al meglio la storia di un popolo senza esagerazioni o forzature di sorta, una serie che ha il pregio di soffermarsi non solo su battaglie o intrighi, ma sulle usanze e sul rapporto esistente tra essere umano e divinità, spesso misteriose e temute. Hirst ha l'ottima idea di farci guardare questo mondo aspro, maestoso per ambientazioni, magico e per certi versi inaccessibile attraverso gli occhi di un monaco che da una civiltà cristiana si ritrova schiavo dopo una prima razzia in un contesto pagano tanto difficile da comprendere, quanto magnetico e selvaggio per capacità d'attrazione. Il risultato è quello, almeno per questa prima stagione, di trovarmi di fronte alla migliore serie storica realizzata finora. Splendida infine la soundtrack iniziale dei Fever Ray. Seguitela. Ne vale la pena.