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Arsenal-Napoli a tavola prima del campo…
Seconda giornata di Champions League, e allora anche seconda giornata della Champions Master Chef League promossa da NapoliSoccer.NET.
Dopo la brillante vittoria sul campo e ai fornelli del Napoli contro i panzer, trasformati in panzerotti del Borussia Dortmund, questa volta i partenopei volano a Londra per affrontare i gunners dell’Arsenal. Impegno duro ma non proibitivo per le ottime forchette azzurre. In campo e a tavola tanta tradizione, classe e sapore.
Londra si sa è una delle capitali mondiali per eccellenza. Un melting pot di culture, storie, passioni calcistiche e gusti culinari. Londra capitale della musica pop e dell’eat street, il cibo da strada gustoso, calorico e succulento. Ma siamo sicuri che il duello sia impari e che l’ago della bilancia penda nettamente a favore della Royal London? Noi, pensiamo di no e per far cambiare idea anche ai più scettici, vi portiamo per mano in una lunga passeggiata virtuale tra le strade e i sapori delle due città.
Partiamo con Londra, sede dell’Arsenal. I gunners di Wenger (a proposito, se del buon Rafa e della sua rotonda stazza che mette allegria a tavola, dicemmo che non c’era confronto con la teutonica siluette di Klopp, figuriamoci con quella tendente al profilo della moneta da un penny del tecnico londinese…) scendono in campo (e a tavola) con il piatto tipico della cucina inglese: il fish and chips.
Immaginiamo la scena. Siete in Piccadilly Circus, la celebre piazza di Londra, nonché luogo di ritrovo, cuore morale della città situata nella “City of Westminster”. Vi incamminate belli soddisfatti, ammirando la bellezza del panorama simbolo della cultura british. Camminando camminando, vi fermate in uno dei chioschi o pub della zona e acquistate la vostra porzione di Fish and Chips (filetto di pesce bianco, fritto in pastella e attorniato da abbondanti patatine fritte, condite da spezie e salsine varie). Magari mentre ordinate la vostra porzione al pub o in negli economici chioschi lungo la strada, le vostre orecchie sono anche piacevolmente accompagnate da qualche buon gruppo pop inglese che va per la maggiore. Dagli Oasis fino ai più recenti One Direction. Roba da teenagers, insomma.
Inutile dire che la cosa alletta anche me, anche se alla tenera età di 36 anni, devo confessare di non conoscere neanche una canzone di questi One Direction. Il piatto è buono, sfizioso, ma analizziamo tutti gli aspetti, a partire dal costo. In Inghilterra si sa, non esiste l’euro e una buona porzione media di fish and chips viaggia intorno ai 3 pounds. Considerando che 1 pound equivale in media, a circa 1,20 euro, diciamo che una porzione di questo tipico piatto inglese costa all’incirca sui 3,60 euro. Passiamo poi al sapore. Il piatto come detto è buono, ma anche pesante. Roba fritta, il più delle volte fatto con pesce surgelato. Magari fremi dalla voglia di comprarlo, poi lo mangi, ti piace e alla fine ti penti perché sai di aver esagerato con le calorie e la frittura. Alla fine cosa resta? La bella passeggiata, anche se fredda e spesso umida e la musica degli One Direction nelle orecchie.
Capovolgiamo lo scenario e trasferiamoci nei vicoli di Napoli. Immaginate di essere in Piazza Dante e di incamminarvi verso Port’Alba. Lo scenario non sarà luccicante come Piccadilly, ma profuma di storia, sapori e cultura come pochi posti al mondo. Anche qui, camminando camminando vi imbattete in una delle tante pizzerie della zona con l’immancabile vetrina all’esterno con le pizze appena sfornate. L’acquolina in bocca sale vertiginosamente e allora che fai? Entri, chiedi una pizza e aspetti di godere. Il pizzaiolo esce, prende un foglio di carta oliata (quello marroncino… che fa tanto “napolitan eat street”), poi prende la pizza, la piega in quattro parti e te la serve.
Ora immaginate i due prodotti da strada: il fish and chips inglese e la pizza a portafoglio napoletana. Sarò di parte, ma non c’è paragone! Perché? Partiamo dal prezzo. Fish and Chips minimo 3,60 euro, pizza a portafoglio da 1,50 euro ad un massimo di due. Sapore? Beh, giudicate voi, tra un piatto surgelato e uno fresco e fumante cosa preferite. E la musica? Anche qui vi posso rispondere. Volete mettere gli One Direction con un grande Aurelio Fierro in: “Ma tu vulive a’pizza” come sottofondo in questo vostro meraviglioso spaccato di Napoli?
Che dire? Ancora una volta per il vostro giornalista Chef, il Napoli vince 2-0. Ora, non resta che sperare che la sfida di Champions Master Chef sia di buon auspicio per quella che vedrà impegnato il Napoli all’Emirates Stadium.
Il vostro giornalista Chef, Gianluca Tantillo
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