Errore umano. Prende, intanto, sempre più corpo l'ipotesi dell'errore umano. "La tragedia di Compostela sembra essere associata a una violazione della velocità", ha detto il sottosegretario alle infrastrutture e trasporti, aggiungendo che sul deragliamento del treno è stata avviata anche un'indagine del Ministero. Uno dei macchinisti, riferisce El Pais, ha detto che stavano viaggiando ad una velocità di almeno 190 chilometri orari, doppia rispetto a quella consentita nel tratto dell'incidente. L'uomo è ora formalmente sotto inchiesta.
Intrappolato tra le lamiere nella cabina, parlava via radio con la stazione: "Spero di non avere morti sulla coscienza", ripeteva dopo aver spiegato di aver preso la curva a una velocità più del doppio di quella permessa in quel punto, ovvero 80 km orari. "Sono umano, sono umano", ripeteva. L'uomo non ha saputo spiegare il motivo dell'alta velocità. Negli stessi momenti immediatamente successivi all'incidente un suo collega si aggirava spaurito tra i rottami dei vagoni: "E' deragliato, è deragliato, che posso farci?".
Il tracciato ferroviario fu inaugurato il 10 dicembre del 2011 e proprio quel giorno un treno sbandò paurosamente in quella curva, che arriva dopo 80 km di linea retta.
80 morti, 39 feriti gravi.