Ho avuto l'opportunità di conoscerlo oggi, abbiamo chiacchierato una ventina di minuti e mi so tolto diversi sfizi nel chiedergli le cose. Persona disponibilissima, un signore innanzitutto, un fratellone dopo cinque minuti che gli parli.
Bellissime parole per Napoli e i Napoletani, ha chiaramente detto che l'80% della sua carriera si riassume con i nostri colori, è qui che voleva venire, è qui che voleva vincere qualcosa e l'ha fatto.
Ha chiaramente detto che tecnicamente quella squadra era oscena, e che senza Mazzarri a stento si sarebbe salvata. Ha mantenuto i rapporti con tutti quelli del tempo, e spesso pareano ngop a stu fatto della scarsezza.
Abbiamo poi aperto l'argomento Zuniga, mi ha chiaramente detto che nell'ex gruppo azzurro è un mito perché (testuali parole) 'E stato l'unico che è riuscito a.metterlo al culo a De Laurentiis'.
Mi ha parlato del suo rapporto col Pappa dicendo che quando è arrivato gli ha fatto passare le pene dell'inferno, non ha voluto scendere nei particolari e alle domande specifiche svicolava. Dopodiché abbiamo parlato del modo in cui se ne è andato, ammettendo di aver sbagliato perché promise personalmente a DeLa dopo il rinnovo che sarebbe rimasto, ma poi Benitez una volta arrivato ha cominciato a 'cambiare parecchie cose', ha sottolineato come sia rimasto a Dimaro fino alla fine accettando di fare da chioccia a Rafael, poi Benitez cominciò a fare pressioni per prendere Reina o Cesar, allora De Laurentiis disse (cito) "Se mi costano quanto Morgan ok, sennò resta lui". Benitez riuscì nell'inciarmo ed allora lui fu liberato.
Parlando di quest'ultimo aspetto pareva davvero dispiaciuto, però ha fatto capire che senza Cavani, Cannavaro che già aveva rotto le giarretelle, ed il nuovo gruppo con l'allenatore che pressava per avere uno bravo con i piedi nonostante De Laurentiis non volesse, non si sentiva più parte del progetto e temeva di fare la fine dei trac.
Affinale dopo la chiacchierata ci siamo abbracciati come se ci sapessimo da anni.