Il Barcellona se avesse avuto un numero dodici non dico come Reina/Rafael, ma come Agazzi, forse vinceva il titulo. E stiamo parlando del Barcellona; il ruolo del portiere è quantomai determinante. Reina ha sulla coscienza due partite, una delle quali avremmo comunque perso (a Bergamo) per l'atteggiamento molle proprio della squadra e quella ad Udine alla fine ci è costata due punti. Ma ci ha tolto le castagne dal fuoco non poche volte e non solo, è stato importante anche in determinate azioni in cui lui, piedi buoni e visione di gioco da centrocampista scafato, ha innescato il via al gol. Ecco perchè sosterrò fino alla morte che Morgan "difesa meno perforata" De Santis, uno che sbagliava 9 rinvii su 10, era completamente inidoneo in questa squadra. Alle indiscutibili capacità tecniche, mettiamoci che questo è un leader, nemmeno troppo silente, dello spogliatoio. Uno con le palle che ci serve a prescindere.
Il vero problema è che lui forse vuole essere ancora protagonista e la SSC può garantirglielo massimo per un anno, poi sarà un ruolo da dividere con Rafael e poi sarà sempre meno determinante per la causa e, a meno che non ti chiami Gianluca Grava e hai pure il sangue azzurro, fare l'uomo spogliatoio non è il massimo per uno che è napoletano soltanto di adozione, ma rimane pur sempre un canterano.
Ciò detto la mia speranza è che Andujar si trovi in un vicolo buio di Napoli con la nuova versione di Genny Savastano che, attraverso l'uso di corpi contundenti, gli impedisca di poter giocare anche solo una partita con la maglia azzurra.