La tecnica nel pallone, come nelle altre cose, è l'abilità nel destreggiarsi nell'utilizzo di uno strumento al fine di ottenere un risultato, è un procedimento finalizzato.
Non credo che un falignamme sarà mai considerato meglio di un altro se per fare lo stesso pomello di porta, nel mentre, fa le evoluzioni con la sega o se fa passà la pialla per sotto alle cosce.
Mo' capisco che piace il gioco fluido e delicato, e che si citi Inzaghi come esempio principe di scarsa tecnica perché aveva una strumentazione scarsa quasi totalmente ribaltata da un tempismo sovrannaturale; ma Inzaghi è un esempio più unico che raro, e non è che tutti gli attaccanti che non tengono un repertorio dalle mille e una notte possono essere ascrivibili alla categoria del munnezzaro, anche perché molti dei giocatori provvisti di molteplici strumenti d'esecuzione palla al piede non dispongono della fisicità, della furbizia, dell'intelligenza, del tempismo, della freddezza, della qualità nello smarcarsi, della velocità d'esecuzione, del gioco di perno spalle alla porta, della tecnica di tiro e - potrei continuare per diverse paginate - di tutto l'arsenale di qualità che possono asservire il bagaglio squisitamente stilistico al fine ultimo, che è quello di sfondare le rezze.
Con tutto ciò vi vengo a dire che un giocatore con vasto repertorio come Quagliarella, che ha decisamente più colpi di Cavani, gli deve fare i chinotti con il risucchio anche dal punto di vista della mera tecnica calcistica, per motivi che non vi sto nemmeno a spiegare perché con la mia opportuna spiegazione ora dovreste essere in grado di esprimerli sulle vostre gambine senza ripiombare nella solita zuffa babelica di chi confonde la tecnica con lo stile.
Arrivederci al prossimo appuntamento con Fiorenzino spiegherà.