mi dispiace della tua situazione. Questa è la forma moderna di schiavitù e per esperienza posso dirti che ci sono situazioni anche di gran lunga peggiori della tua.
Questa forma di sfruttamento ti annienta sia fisicamente che mentalmente, e quest'ultimo è l'aspetto più delicato e problematico. Però posso dirti che alternative ne hai. Spesso incontro lavoratori o lavoratrici che mi raccontano di situazioni assurde. Si tratta di laureati impegnati in diversi settori dall'informatica alla consulenza finanziaria, passando per il marketing e il commerciale. In molti casi mi riferiscono di situazioni al limite. 5 o 6 mesi senza stipendio perchè l'azienda è in difficoltà, ma però loro continuano a lavorare a ritmi assurdi e facendo straordinari....il che mi fa pensare....se sei in crisi come azienda non dovresti avere nemmeno del lavoro tanto meno straordinario dai richiedere ai tuoi dipendenti....e invece, nonostante la contraddizione sia palese nessuno sembra farci caso. Una volta ad un ingegnere chiesi perchè continuasse a lavorare per quell'azienda se da 6 mesi non percepiva lo stipendio. Gli consigliai di licenziarsi. Lui disse che fin quando non avesse avuto un'alternativa non poteva lasciare il lavoro
Beh...alternative ad un lavoro(se fosse tale dovrebbe esser retribuito, altrimenti è molto altro ma non lavoro)non pagato ce ne sono eccome!!!Quando in modo ironico gli dissi..anche fare il cameriere...il commesso è un'alternativa...lui mi fece capire che sarebbe stato per lui una "umiliazione....o arretramento professionale abissale"....in sostanza la dignità come persona in gran parte lui la rintraccia nel tipo di lavoro che svolge....essere ingegnere..o analista informatico...o responsabile marketing a gratis è più dignitoso che fare il cameriere o il commesso retribuito...purtroppo questa idea appartiene a molti....il lavoro è uno status symbol...come una bella macchina...un prodotto tecnologico all'ultimo grido...che poi la tua "fatica" non venga pagata...i tuoi diritti di lavoratore non riconosciuti...beh..pazienza.......e spesso le aziende (io li chiamo padroni e a molti del forum già so che mal di pancia questo termine provocherà....ma ahiloro esiste ancora sta razza...mal di pancia o meno...) ci marciano sopra ovviamente...Il consiglio che ti do è di ribellarti a questa situazione che ti sta demoralizzando, ti sta schiacciando fisicamente e mentalmente. Prima di esserne soverchiata irrimediabilmente...ribellati e mandali a fanculo...
Credo tu sia molto in gamba...sono certo che hai già una percezione chiara di quel che stai subendo...il passo successivo è avere il coraggio di reagire....da quel che scrivi oltre al carico di ore di lavoro giornaliere....al pessimo stipendio....non stai nemmeno crescendo professionalmente...ora...pensa a quali alternative potresti avere...
In bocca al lupo