Nessuno è riuscito a fare qualcosa. Gli addetti alla sicurezza hanno potuto solo lanciare l'allarme. Prima di vedere andare tutto in fumo: il 10 maggio dello scorso anno, una data che il destino ha voluto non fosse casuale. Ricorreva il venticinquesimo anniversario dello scudetto del Napoli, a Marianella, nel centro tecnico che all'epoca fece costruire Ferlaino, un incendio ha distrutto tutte le memorie del vecchio Napoli. Odore acre di bruciato, scaffali di metallo piegati e anneriti dal fumo, piccoli cumuli di cenere che sbuffano sotto i piedi: ecco quel che resta della storia del Calcio Napoli. C’erano il contratto di Diego, i fax dei giorni degli scudetti e della Coppa Uefa, gli incartamenti sui trasferimenti di tutti i calciatori della storia azzurra. C’erano anche i faldoni dei drammatici giorni del fallimento: tutto bruciato. La notizia, riportata da Il Mattino,è rimasta riservata per lunghi mesi, fino ad oggi: di quell’incendio e dei danni che ha prodotto si parla in un avviso di vendita del Tribunale di Napoli. Il centro Sportivo di Marianella verrà messo all’asta, al miglior offerente, per recuperare una parte del denaro necessario a saldare i debiti della società che dichiarò fallimento nel 2004. Il centro sportivo che doveva essere simbolo del calcio del futuro, della spinta propulsiva dei giovani, va in vendita a un prezzo base di tre milioni e mezzo di euro.