È un grande uomo e un vero rivoluzionario. È molto facile fare il rivoluzionario, il riformatore, con il petrolio, con l'esercito dalla tua parte, accentrando sulla tua figura tutti i poteri e promettendo Democrazia a parole, quado di fatto non si vede alcun miglioramento sostanziale in quanto a libertà. Più difficile farlo in una terra poverissima come la Bolivia.
Alemao, io non sto idolatrando Chavez. Lungi da me. Gli riconosco tanti meriti, non lo considero assolutamente immune da errori, anzi ne ha commessi tanti. Resta il fatto che puoi riconoscergli di aver iniziato un processo di cambiamento su cui si sono poi inseriti personaggi di pari importanza come Evo Morales o come Correa. Questo populista o demagogo non ha respinto gli USA e le multinazionali con una mano, accogliendoli con l'altra. Ti ricordo che Chavez ha portato fuori dalla banca mondiale e dal FMI il venezuela. Ha operato con supporto non solo politico ma anche economico al fine di dar vita al processo di cambiamento anche nei paesi confinanti e di estenderlo al resto del sud america. Il suo riferimento non è il venezuela e basta, ma l'intero sub continente. Il processo che porta ad un socialismo solidale(non sto parlando della rivoluzione marxista, che è un altro discorso)è lungo e riguarda intere generazioni. Chavez non ha mai fatto un passo indietro, come i vari capi di stato raccontati dalla surrealismo magico dei diversi scrittori sudamericani(non solo Marquez).
Gli stessi scrittori e intellettuali che riconosco al presidente venezuelano di aver cominciato a cambiare le sorti del suo popolo e di quello di molti paesi di quella regione.
Il tuo giudizio è troppo duro a mio avviso nei suoi confronti e credo, scusa se te lo dico, un pò superficiale perchè al di là di tutto, di ogni idea o parere personale, gli va dato atto di aver cominciato a seminare il terreno su cui diversi paesi stanno oggi costruendo il proprio futuro, compreso la Bolivia di Morales.
In venezuela la democrazia partecipativa non è nè retorica nè populismo, ma è realtà. Ho avuto modo di prendervi parte da osservatore e ti garantisco che è un'esperienza unica e interessante. Certo andrà migliorata, andrà in alcune parti e principi ripensata, ma è la strada giusta.
Un processo del genere sconvolge parte degli equilibri esistenti, mette in discussione interessi consolidati e quindi è soggetto a continue minacce. Va, dunque, difeso, anche attraverso l'esercito(che è esercito popolare, diverso da quello professionista in stile occidentale). Nel 2002 i reazionari con l'appoggio degli USA e delle multinazionali hanno provato a rovesciare Chavez. Non ci sono riusciti grazie all'intervento militare, che mancò ad esempio ad Allende, che sarebbe mancato nel caso a Evo Morales. Se l'esercito venezuelano non avesse bloccato la reazione, dando un'altra possibilità alla rivoluzione bolivariana, stai pur certo che la vicina Bolivia non avrebbe potuto eleggere il suo attuale presidente.