Autore Topic: Morto Chavez  (Letto 10195 volte)  Share 

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Offline Joker

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Re:Morto Chavez
« Risposta #40 il: 06 Marzo, 2013, 13:50:09 pm »
Caserta la città dove SI A SCIMITA' FOSS BELLEZZ LOR FOSSR TUTT FOTOMODELL. Cittadina triste composta da finti maschi esaltati loro a juve casert a casertan e a regg, e 4 peret arrsagliut che a 15 anni s vesten comm e mamm e 50ann.

Offline Bruce Colotti

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Re:Morto Chavez
« Risposta #41 il: 06 Marzo, 2013, 14:07:46 pm »
Ha cominciato con una rivoluzione ed è finito con l'arrogarsi tutti i poteri. La solita parabola da libro di Garcia Marquez. Lo ha mantenuto il petrolio, il suo passato (e presente) da militare e la capacità di attirare le masse stanche della situazione politica stagnante esistente da decenni in Venezuela. Evo Morales gli è decisamente superiore, non mediaticamente, ma per quanto di concreto è riuscito a fare per il proprio popolo. Di certo un rivoluzionario non si la lascia ritrarre con Naomi Campbel.

Un populista in salsa pecoreccia.
Sei secondo me, come ho già ribadito, una persona intelligente e, quindi,  ritengo che le tue affermazioni si fondino su una conoscenza approfondita (non basata sulle informazioni o su articoli scritti da giornalisti con sede a new york e che pretendono di conoscere bene le dinamiche in atto in sudamerica, pur magari non conoscendo una parola ad esempio di spagnolo)della rivoluzione bolivariana intrapresa da Chavez.
Io ho avuto la fortuna di passare del tempo prima dell'avvento di chavez in Venezuela e di trascorrere altro tempo anche dopo la sua elezione(le sue elezioni...).L'ultima volta che ci sono stato è meno di un anno fa.
Ovviamente in base alle tue conoscenze e alle tue informazioni, resterai di certo convinto delle tue opinioni. Io delle mie e questo non è luogo per discuterne(ci vorrebbe troppo tempo e magari una bottiglia di vino).
L'unica cosa che posso dirti è che l'elezione di Evo Morales non sarebbe stata possibile se prima Chavez non avesse tracciato un solco.
Chiudo sottolineando che la mia idea di rivoluzione non è quella intrapresa in sud america, ma riconosco ai popoli del latino america di aver provato ad intraprendere un percorso verso una forma di socialismo solidale che ha aspetti anche nuovi.
Se Chavez non è un banale populista o demagogo nel caso peggiore, se non è stato un accentratore, un dittatore, un avido uomo di potere lo potrà dire solo il popolo venezuelano, l'unico a poter difendere questo processo verso un socialismo solidale, che ti garantisco, ha cambiato in positivo la vita del pueblo venzuelano. I cambiamenti per chi ha conosciuto il venezuela pre-Chavez, oggi sono tangibili, impressionanti in alcuni casi.

Offline Bruce Colotti

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Re:Morto Chavez
« Risposta #42 il: 06 Marzo, 2013, 14:19:51 pm »
volevo solo soffermarmi su una tua affermazione :
" la capacità (intesa di Chavez)di attirare le masse stanche della situazione politica stagnante esistente da decenni in Venezuela"
La parola decenni devo contestartela e non si tratta di un particolare secondario.
Ahimè, l'oppressione dei popoli sudamericani e nel caso specifico di quello venezuelano non dura da decenni, ma da secoli.
L'oppressione si è sedimentata nelle coscienze, è parte dell'essere latino americano, indio, ancor prima schiavo deportato.
L'idea di un mondo diviso tra pochi oppressori e molti oppressi diviene essenziale, incontrovertibile, un'acquisizione anche storica e culturale, soprattutto per chi l'oppressione la subisce.
E questo processo di assuefazione ideologica è cominciato per l'appunto secoli e secoli fa. Non si tratta di indignarsi contro 20 anni di berlusconismo o ribellarsi al ventennio fascista.
Qui si parla di un sovvertimento culturale, anzi ideale. Si tratta di spiegare ad un popolo che da per scontato la sua oppressione, che questa non è l'unica possibilità. Se ti leggi i  discorsi di Guevara, noterai quanto lui avesse compreso questo aspetto. Invitava a ricostruire la coscienza del popolo, la sua prospettiva culturale rispetto alla struttura sedimentata della società. Senza questa presa di coscienza nessun cambiamento economico, politico, sociale è attuabile.
Il percorso di Chavez è stato proprio quello di rinnovare la prospettiva del suo popolo. Il suo percorso comincia dalle coscienze e da un nuovo approccio culturale. Non sarebbero bastati alcuni anni per sedimentare nell'animo dei venezuelani questa visione scontata della società e della loro posizione nella società stessa.
Se si fosse trattato di decenni di insoddisfazione verso una situazione politica stagnante(cit.), allora potrei darti ragione. Il merito di Chavez è di aver saputo mettere in discussione da parte del suo popolo una visione della società e della realtà che si dava per scontata, da secoli ormai.
« Ultima modifica: 06 Marzo, 2013, 14:22:10 pm da Bruce Colotti »

falceEmarcello

Re:Morto Chavez
« Risposta #43 il: 06 Marzo, 2013, 14:26:37 pm »
Bruce ma quanti spiegazion ca o stai rann, liev man.
Stai parlando con uno che se cac  sott e s'accatta' a ogbonna e e sord nun song manc e suoje  :look:, cadda capi' e chavez

Offline noel

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Re:Morto Chavez
« Risposta #44 il: 06 Marzo, 2013, 14:35:56 pm »
Notizia terribile per tutta l'America Latina, checchè ne dicano le latrine giornalaie che si ostinano a chiamarlo caudillo o altre simili amenità.
Que en paz descanse, Comandante.

Offline noel

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Re:R: Morto Chavez
« Risposta #45 il: 06 Marzo, 2013, 14:39:14 pm »
Don't feed the troll ragazzi :sisi:
Siete voi che dovete tenere fuori da questo topic quel troll infame.

Offline Bruce Colotti

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Re:Morto Chavez
« Risposta #46 il: 06 Marzo, 2013, 14:40:58 pm »
Bruce ma quanti spiegazion ca o stai rann, liev man.
Stai parlando con uno che se cac  sott e s'accatta' a ogbonna e e sord nun song manc e suoje  :look:, cadda capi' e chavez
...e nun so manc sorde di De Laurentiis..... :sisi:

Alemao

Re:Morto Chavez
« Risposta #47 il: 06 Marzo, 2013, 14:46:10 pm »
Sei secondo me, come ho già ribadito, una persona intelligente e, quindi,  ritengo che le tue affermazioni si fondino su una conoscenza approfondita (non basata sulle informazioni o su articoli scritti da giornalisti con sede a new york e che pretendono di conoscere bene le dinamiche in atto in sudamerica, pur magari non conoscendo una parola ad esempio di spagnolo)della rivoluzione bolivariana intrapresa da Chavez.
Io ho avuto la fortuna di passare del tempo prima dell'avvento di chavez in Venezuela e di trascorrere altro tempo anche dopo la sua elezione(le sue elezioni...).L'ultima volta che ci sono stato è meno di un anno fa.
Ovviamente in base alle tue conoscenze e alle tue informazioni, resterai di certo convinto delle tue opinioni. Io delle mie e questo non è luogo per discuterne(ci vorrebbe troppo tempo e magari una bottiglia di vino).
L'unica cosa che posso dirti è che l'elezione di Evo Morales non sarebbe stata possibile se prima Chavez non avesse tracciato un solco.
Chiudo sottolineando che la mia idea di rivoluzione non è quella intrapresa in sud america, ma riconosco ai popoli del latino america di aver provato ad intraprendere un percorso verso una forma di socialismo solidale che ha aspetti anche nuovi.
Se Chavez non è un banale populista o demagogo nel caso peggiore, se non è stato un accentratore, un dittatore, un avido uomo di potere lo potrà dire solo il popolo venezuelano, l'unico a poter difendere questo processo verso un socialismo solidale, che ti garantisco, ha cambiato in positivo la vita del pueblo venzuelano. I cambiamenti per chi ha conosciuto il venezuela pre-Chavez, oggi sono tangibili, impressionanti in alcuni casi.

Io ho parenti a Rosario, Argentina, e spesso capita di parlare di politica e calcio, a volte ammischiando il tutto ( :look:). Il Venezuela è sempre stato una delle maggiori risorse da sfruttare per gli Stati Uniti e le multinazionali, che là hanno piazzato, come in buona parte del Sudamerica, i propri fedelissimi. Chavez si è presentato come uomo del popolo, ma in realtà è stato e si è sempre fatto ritrarre per quello che era: un militare in divisa di ordinanza. Ha puntato forte sulla discontinuità e questa è stata il suo maggior successo agli occhi del Popolo: affrancarsi da certa politica accondiscendente fino alla piaggeria nei confronti degli Stati Uniti e delle multinazionali, nazionalizzando le principali attività legate all'estrazioni di minerali (famoso il suo decreto sull'oro), acquistando la principale azienda siderurgica per poi nazionalizzarla così come accaduto poi per aziende e società legate all'elettricità, la telefonia, l'edilizia e, più importante fra tutti, il petrolio.

Di contro al processo di nazionalizzazione e in taluni casi di esproprio vero e proprio di attività e terreni, dal punto di vista democratico ha pericolosamente accentrato su di sé tutti i poteri, avendo dalla sua parte sia i vertici militari che le forze armate, la cui importanza è fondamentale per governare, garantendosi di poter essere eletto praticamente a vita, con la modifica della costituzione e la corsa a elezioni non così libere come si vorrebbe far passare (rieletto 3 volte, se fosse vivo, avrebbe partecipato per la quarta volta a elezioni: nemmeno Putin è arrivato a tanto, dovendo fermarsi per qualche anno, prima di tornare al potere). Inoltre la chiusura/contrapposizione agli Stati Uniti, se in un primo momento poteva essere solo un bene, soprattutto quando in carica c'erano i Bush, con evidenti e noti interessi petroliferi annessi e connessi, in un secondo momento è diventato semplicemente controproducente, perché lo ha costretto ad alleanze demenziali e populiste con quella mummia di Castro (spero muoia al più presto per la libertà del popolo cubano) e a cercare accordi con Corea del Nord e soprattutto Teheran, luoghi notoriamente riconosciuti come democratici e civili.

Ne esce fuori per quanto mi riguarda il classico personaggio politico da Sudamerica: una specie di Peron populista in salsa rossa, che fa il pari con le categorie dei dittatori, dei golpisti, dei peronisti, dei Menem vari ed eventuali in salsa argentina e venezuelana. Ne esce fuori la figura apparente del rivoluzionario che parte bene e finisce per diventare ciò che nei primi anni di lotta politica ha combattuto: le sue nemesi accentratrici che si portano appresso incongruenze evidenti, anomalie politiche, conflitti abnormi di interessi e scarsa Democrazia, in un Paese che ne ha avuta davvero poca, il Venezuela, e che con Chavez non è affatto aumentata.
« Ultima modifica: 06 Marzo, 2013, 14:53:28 pm da Alemao »

Offline sipenze

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Re:Morto Chavez
« Risposta #48 il: 06 Marzo, 2013, 14:54:36 pm »
hasta la victoria hugo, che la terra ti sia lieve ! :compagni:
e nn trollate qualsiasi cosa, siete cm quelli che hanno appicciato città della scienza  :maronn:
dirigenti, allenatori, giocatori, tutto passa; inalterato rimarra solo il mio amore per questa maglia !

micoste

Re:Morto Chavez
« Risposta #49 il: 06 Marzo, 2013, 14:57:05 pm »
Onore a Hugo Chavez, uno degli ultimi baluardi in grado di opporsi al dilagante imperialismo degli sporchi USA.
Spero che la lotta per la sua successione non vanifichi quanto di buono ha fatto per il Venezuela.

Offline Genny Fenny

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Re:Morto Chavez
« Risposta #50 il: 06 Marzo, 2013, 14:58:49 pm »
Senza il controllo delle forze militari nel 2002 avrebbe fatto la fine di Salvador Allende, per la gioia delle forze imperialiste cui hai asservito le tue ragioni.
La rivoluzione bolivariana è stata difesa con la forza e mi auguro che lo sarà ancora da Maduro o chi per lui, perché ha dato dignità a un popolo ridotto in schiavitù dal latifondismo e da interessi colossali sul controllo delle risorse energetiche. Dato, e non ri-dato, come faceva osservare Bruce Colotti.
Invece ngopp e giurnale devo leggere le solite strunzate da occidentalotti paffuti sui diritti umani (sciacquateve a vocca), Naomi Campbell, le armi e o sanghe e chi v'è muorto.

Alemao

Re:Morto Chavez
« Risposta #51 il: 06 Marzo, 2013, 15:05:29 pm »
Senza il controllo delle forze militari nel 2002 avrebbe fatto la fine di Salvador Allende, per la gioia delle forze imperialiste cui hai asservito le tue ragioni.
La rivoluzione bolivariana è stata difesa con la forza e mi auguro che lo sarà ancora da Maduro o chi per lui, perché ha dato dignità a un popolo ridotto in schiavitù dal latifondismo e da interessi colossali sul controllo delle risorse energetiche. Dato, e non ri-dato, come faceva osservare Bruce Colotti.
Invece ngopp e giurnale devo leggere le solite strunzate da occidentalotti paffuti sui diritti umani (sciacquateve a vocca), Naomi Campbell, le armi e o sanghe e chi v'è muorto.

Ma ciao rivoluzionario da divano!

Offline Bruce Colotti

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Re:Morto Chavez
« Risposta #52 il: 06 Marzo, 2013, 15:11:32 pm »
Io ho parenti a Rosario, Argentina, e spesso capita di parlare di politica e calcio, a volte ammischiando il tutto ( :look:). Il Venezuela è sempre stato una delle maggiori risorse da sfruttare per gli Stati Uniti e le multinazionali, che là hanno piazzato, come in buona parte del Sudamerica, i propri fedelissimi. Chavez si è presentato come uomo del popolo, ma in realtà è stato e si è sempre fatto ritrarre per quello che era: un militare in divisa di ordinanza. Ha puntato forte sulla discontinuità e questa è stata il suo maggior successo agli occhi del Popolo: affrancarsi da certa politica accondiscendente fino alla piaggeria nei confronti degli Stati Uniti e delle multinazionali, nazionalizzando le principali attività legate all'estrazioni di minerali (famoso il suo decreto sull'oro), acquistando la principale azienda siderurgica per poi nazionalizzarla così come accaduto poi per aziende e società legate all'elettricità, la telefonia, l'edilizia e, più importante fra tutti, il petrolio.

Di contro al processo di nazionalizzazione e in taluni casi di esproprio vero e proprio di attività e terreni, dal punto di vista democratico ha pericolosamente accentrato su di sé tutti i poteri, avendo dalla sua parte sia i vertici militari che le forze armate, la cui importanza è fondamentale per governare, garantendosi di poter essere eletto praticamente a vita, con la modifica della costituzione e la corsa a elezioni non così libere come si vorrebbe far passare (rieletto 3 volte, se fosse vivo, avrebbe partecipato per la quarta volta a elezioni: nemmeno Putin è arrivato a tanto, dovendo fermarsi per qualche anno, prima di tornare al potere). Inoltre la chiusura/contrapposizione agli Stati Uniti, se in un primo momento poteva essere solo un bene, soprattutto quando in carica c'erano i Bush, con evidenti e noti interessi petroliferi annessi e connessi, in un secondo momento è diventato semplicemente controproducente, perché lo ha costretto ad alleanze demenziali e populiste con quella mummia di Castro e a cercare accordi con Corea del Nord e soprattutto Teheran, luoghi notoriamente riconosciuti come democratici e civili.

Ne esce fuori per quanto mi riguarda il classico personaggio politico da Sudamerica: una specie di Peron populista in salsa rossa, che fa il pari con le categorie dei dittatori, dei golpisti, dei peronisti, dei Menem vari ed eventuali in salsa argentina e venezuelana. Ne esce fuori la figura apparente del rivoluzionario che parte bene e finisce per diventare ciò che nei primi anni di lotta politica ha combattuto: le sue nemesi accentratrici che si portano appresso incongruenze evidenti, anomalie politiche, conflitti abnormi di interessi e scarsa Democrazia, in un Paese che ne ha avuta davvero poca, il Venezuela, e che con Chavez non è affatto aumentata.
Così en passant......
avere un'idea dei problemi e delle problematiche che il Venezuela ha a livello politico, sociale etc.etc. da Rosario, in argentina, è la stessa che può avere un italiano o un francese sempre rispetto allo stato venezuelano...
affrancarsi dagli stati uniti attraverso le nazionalizzazioni e l'estromissioni delle multinazionali non ho capito se per te è un aspetto negativo o positivo....
sull'esproprio di attività e terreni non ci vedo niente di particolarmente negativo, soprattutto pensando a come è avvenuta l'accumulazione di capitale da parte dell'oligarchia venezuelana filo-statunitense.
Ogni elezione che ha visto trionfare Chavez in venezuela è stata democratica a detta degli osservatori ONU inviati ogni volta(tu sai bene che l'ONU ha due proprietari, Israele e USA), cosa che gli stessi osservatori non hanno potuto affermare durante le elezioni di alcuni tra i più democratici, civili e progrediti paesi dell'occidente(dagli USA ad Israele passando per l'Italia)
Le alleanze improbabili con Fidel, la corea e l'Iran???Quanto improbabili? Quanto quelle che gli USA hanno con l'Uzbekistan del dittatore sanguinario Karimov? O quanto quelle con l'unico paese teocratico quale è Israele? Improbabili quanto le alleanze tra La libia di Gheddafi e mezzo occidente?O quelle di metà dei paesi NATO con i dittatori più sanguinari dell'Africa subsahariana?o improbabili quanto i solidi legami tra i vari emirati, l'europa e gli Stati Uniti?O i legami tra la Casa Bianca e gli stati centro asiatici, quelli che oggi più soffrono il peso della dittatura e della totale assenza di diritti civili e umani.
Io non credo sia rivoluzione bolivariana quella che io ritengo la vera rivoluzione. Lungi da me individuare avanguardie in singoli individui. L'avanguardia è di massa,il resto solo stronzate.
Io so però che il sistema di poteri in sudamerica si è riequilibrato spostando l'ago un pò verso il popolo, più di un pò. La sanità, l'istruzione, la cultura gratuita , il lavoro come diritto, l'edilizia popolare, questi sono concetti che prima erano inesistenti in quei paesi, oggi sono la normalità.
Se permetti, non concedere al padrone(USA e Multinazionali) di fare il cazzo che gli pare, quando gli pare è ormai una conquista ormai evidente in sud america. Chiediti quanto questo sia solo pensabile ad esempio in Italia.

Starfred

Re:Morto Chavez
« Risposta #53 il: 06 Marzo, 2013, 15:17:20 pm »
Siete voi che dovete tenere fuori da questo topic quel troll infame.

sì, e come ?

Offline nickwire

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R: Morto Chavez
« Risposta #54 il: 06 Marzo, 2013, 15:19:02 pm »
Date le condizioni economico politiche del Sudamerica, è da ricordare come un uomo che ha amato e protetto il proprio popolo, e quindi un grandissimo leader politico.

Che la terra gli sia lieve.

Offline Ciùcciuettola

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Re:Morto Chavez
« Risposta #55 il: 06 Marzo, 2013, 15:22:42 pm »
sì, e come ?

Minacciandolo no?Se no poi si perde la parte bella del vostro ruolo..  :look:
Si quella volta che feci una loffa dopo aver mangiato pasta e fagioli con la cotica e te la mettesti ad odorare per vedere se riuscivi a trovare il senso della vita.

Starfred

Re:Morto Chavez
« Risposta #56 il: 06 Marzo, 2013, 15:26:05 pm »
Minacciandolo no?Se no poi si perde la parte bella del vostro ruolo..  :look:


ma non posso minacciarlo di non scrivere puttanate, a quel punto farei prima a bannarlo visto che ne scrive ovunque :look:

non cacatevelo, pigliatelo per quello che è. Un (inutile) personaggio ca nun fa parià

Offline Ciùcciuettola

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Re:Morto Chavez
« Risposta #57 il: 06 Marzo, 2013, 15:29:17 pm »
ma non posso minacciarlo di non scrivere puttanate, a quel punto farei prima a bannarlo visto che ne scrive ovunque :look:

non cacatevelo, pigliatelo per quello che è. Un (inutile) personaggio ca nun fa parià

 :sisi:
Si quella volta che feci una loffa dopo aver mangiato pasta e fagioli con la cotica e te la mettesti ad odorare per vedere se riuscivi a trovare il senso della vita.

Alemao

Re:Morto Chavez
« Risposta #58 il: 06 Marzo, 2013, 15:30:41 pm »
Così en passant......
avere un'idea dei problemi e delle problematiche che il Venezuela ha a livello politico, sociale etc.etc. da Rosario, in argentina, è la stessa che può avere un italiano o un francese sempre rispetto allo stato venezuelano...
affrancarsi dagli stati uniti attraverso le nazionalizzazioni e l'estromissioni delle multinazionali non ho capito se per te è un aspetto negativo o positivo....
sull'esproprio di attività e terreni non ci vedo niente di particolarmente negativo, soprattutto pensando a come è avvenuta l'accumulazione di capitale da parte dell'oligarchia venezuelana filo-statunitense.
Ogni elezione che ha visto trionfare Chavez in venezuela è stata democratica a detta degli osservatori ONU inviati ogni volta(tu sai bene che l'ONU ha due proprietari, Israele e USA), cosa che gli stessi osservatori non hanno potuto affermare durante le elezioni di alcuni tra i più democratici, civili e progrediti paesi dell'occidente(dagli USA ad Israele passando per l'Italia)
Le alleanze improbabili con Fidel, la corea e l'Iran???Quanto improbabili? Quanto quelle che gli USA hanno con l'Uzbekistan del dittatore sanguinario Karimov? O quanto quelle con l'unico paese teocratico quale è Israele? Improbabili quanto le alleanze tra La libia di Gheddafi e mezzo occidente?O quelle di metà dei paesi NATO con i dittatori più sanguinari dell'Africa subsahariana?o improbabili quanto i solidi legami tra i vari emirati, l'europa e gli Stati Uniti?O i legami tra la Casa Bianca e gli stati centro asiatici, quelli che oggi più soffrono il peso della dittatura e della totale assenza di diritti civili e umani.
Io non credo sia rivoluzione bolivariana quella che io ritengo la vera rivoluzione. Lungi da me individuare avanguardie in singoli individui. L'avanguardia è di massa,il resto solo stronzate.
Io so però che il sistema di poteri in sudamerica si è riequilibrato spostando l'ago un pò verso il popolo, più di un pò. La sanità, l'istruzione, la cultura gratuita , il lavoro come diritto, l'edilizia popolare, questi sono concetti che prima erano inesistenti in quei paesi, oggi sono la normalità.
Se permetti, non concedere al padrone(USA e Multinazionali) di fare il cazzo che gli pare, quando gli pare è ormai una conquista ormai evidente in sud america. Chiediti quanto questo sia solo pensabile ad esempio in Italia.

Lasciando stare Rosario (se noi parliamo di Germania e di Merkel culona, nun aggia capit pecché i parenti là non possono discutere di Venezuela o stati limitrofi  :look:), io credo che con Cent'anni di solitudine siano stati descritti al meglio i personaggi politici sudamericani, il modo di intendere certa politica in Sudamerica: come passione e illusione. La sostanza è semp a stessa. io parto da un concetto di Democrazia, che difetta da illo tempore in Sudamerica. La domanda da porsi è se Chavez ne abbia portata e in che misura l'abbia fatto. Io non credo affatto che il Venezuela sia un paese più democratico rispetto a prima. Morales invece sta facendo qualcosa di straordinario e qui sta la differenza tra un populista e un uomo nel popolo.
« Ultima modifica: 06 Marzo, 2013, 15:31:43 pm da Alemao »

Offline FistingTopo

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Re:Morto Chavez
« Risposta #59 il: 06 Marzo, 2013, 15:33:34 pm »
Rip Chavez