Dominique è processata per aver ucciso il fidanzato della sorella di cui era diventata l'amante. Due avvocati in lizza danno un'interpretazione opposta del delitto. Incontro tra la razionalità del film giudiziario e la ribellione degli istinti tipica degli anni '60. Il primo elemento invecchia l'opera e frena il suo maggiore punto di forza: Brigitte Bardot, che è sensualità scandalosa e fisicità sfacciata. La perdizione cui va incontro difendendo la sua libertà senza compromessi sarebbe stato materiale sufficiente per farci un film, senza ricorrere a ricomposizioni analitiche a posteriori. Se poi ci si aggiunge il gusto della contemplazione peccaminosa del corpo di questo mito...
Veritaville, perché nun se mantene proprio.
Voto: ***1/2