Autore Topic: Tagliaferri e la crisi dei videogiochi: quoto Starfred  (Letto 8051 volte)

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Starfred

Re:Tagliaferri e la crisi dei videogiochi: quoto Starfred
« Risposta #20 il: 03 Ottobre, 2012, 01:27:52 am »
Come giustamente sosteneva la buonanima di Antonio Fucito, l'attuale accezione di "videogiocatore" poco ha a che fare con la figura del nerd a cui veniva associata fino a qualche anno fa e proietta piuttosto l'immagine di una persona "cool", che ama la tecnologia e si diverte con essa senza farsi problemi a mostrarlo.

Pare però che Nintendo non la pensi allo stesso modo, visto che nella nuova campagna pubblicitaria del 3DS fa un uso quasi dispregiativo del termine "gamer" (videogiocatore). "Non sono una videogiocatrice", dichiara Gabrielle Douglas, sedicenne ginnasta olimpica nello spot qui in calce. "Con il mio 3DS, sono una campionessa nel collezionare gettoni." L'azienda nipponica cerca dunque di vendere l'immagine di una persona vincente contrapponendola a quella, evidentemente, di un perdente, che sarebbe appunto il "gamer".

Nintendo 3DS - Gabrielle Douglas New Super Mario Bros. 2 TV Commercial





fonte: multiplayer.it

mah :asd:

« Ultima modifica: 03 Ottobre, 2012, 01:34:21 am da Starfred »

Offline Alex88

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Re:Tagliaferri e la crisi dei videogiochi: quoto Starfred
« Risposta #21 il: 03 Ottobre, 2012, 02:02:04 am »
Alla Nintendo si stanno abbuffando di funghetti di Mario...
Detto questo, sti tizi puntano al casual gaming a manetta, che imho non centra nulla con la massificazione della psx e soci, dal 94 in poi.
Dato che sulla mancanza di originalità dell'attuale generazione, ne abbiamo straparlato, vuless capì questi che vogliono fare... prima il videogaming era roba di nicchia, poi uscì la generazione 32/64, grande riscontro di pubblico ma giochi belli e originali... estremizzare a casual mi pare na cagata bella e buona.
Nintendo era quella che campava con gente che ne capiva, perchè su NES e SNES c'erano giochi da paura e pure su N64... ma ora, mamm r'o carmn.

Starfred

Re:Tagliaferri e la crisi dei videogiochi: quoto Starfred
« Risposta #22 il: 03 Ottobre, 2012, 02:33:01 am »
Alla Nintendo si stanno abbuffando di funghetti di Mario...
Detto questo, sti tizi puntano al casual gaming a manetta, che imho non centra nulla con la massificazione della psx e soci, dal 94 in poi.
Dato che sulla mancanza di originalità dell'attuale generazione, ne abbiamo straparlato, vuless capì questi che vogliono fare... prima il videogaming era roba di nicchia, poi uscì la generazione 32/64, grande riscontro di pubblico ma giochi belli e originali... estremizzare a casual mi pare na cagata bella e buona.
Nintendo era quella che campava con gente che ne capiva, perchè su NES e SNES c'erano giochi da paura e pure su N64... ma ora, mamm r'o carmn.

ma il problema è che purtroppo non è più la sola Nintendo a buttarsi a mano aperta nel casual...

per me anche Xbox720 sarà una cacata 100% kinectiana...

probabilmente l'ultima console come noi le conosciamo sarà PS4. Il futuro sono le merdate e qualche kolossal di cui non si può fare a meno, oltre ai soliti Fifa ed uscite annuali.
Scordatevi nuove IP hardcore.

Offline Alex88

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Re:Tagliaferri e la crisi dei videogiochi: quoto Starfred
« Risposta #23 il: 03 Ottobre, 2012, 03:01:36 am »
ma il problema è che purtroppo non è più la sola Nintendo a buttarsi a mano aperta nel casual...

per me anche Xbox720 sarà una cacata 100% kinectiana...

probabilmente l'ultima console come noi le conosciamo sarà PS4. Il futuro sono le merdate e qualche kolossal di cui non si può fare a meno, oltre ai soliti Fifa ed uscite annuali.
Scordatevi nuove IP hardcore.
Ovvio che parlavo in generale... la roba annuale va esclusa (gli sport quelli sono) anche se c'è da dire che manca la concorrenza... ci sono solo Fifa e PES, solo NBA 2k13 (NBA Live 13 l'hanno cancellato) e così via.

Starfred

Re:Tagliaferri e la crisi dei videogiochi: quoto Starfred
« Risposta #24 il: 03 Ottobre, 2012, 19:36:09 pm »
ed intanto anche blizzard rincara la dose

Rob Pardo, l'executive vice president of game design e lead designer di Blizzard, ha espresso un'opinione che sempre più va diffondendosi nell'industria tutta: i giochi single player stanno morendo, almeno nel mercato dei tripla A.

Il modello di business tradizionale, con il ciclo di vita commerciale di ogni prodotto stimato entro le due settimane, non regge più a causa dei vari fattori, primo fra tutti il costo di produzione del singolo gioco.

Gli sviluppatori combattono costantemente con il pericolo di veder finire i loro giochi nei cestoni dei negozi. Insomma, per Pardo il single player è diventato una specie a rischio di estinzione, con troppi elementi che cospirano per non renderne economicamente fattibile la realizzazione.

"Tra la pirateria e la possibilità per i giocatori di affittare i giochi, è diventato difficile per un publisher investire milioni di dollari in un gioco con la possibilità che rientrino e ci siano dei guadagni."

È per questo motivo che molti titoli nati single player ricevono modalità multiplayer. Se un gioco riesce a catturare l'utente nelle modalità online è improbabile che venga immesso nel mercato dell'usato per diversi mesi.

Ovviamente ci sono delle eccezioni alla regola, come Skyrim di Bethesda che, pur non avendo modalità online è andato molto bene, ma non tutti hanno le abilità e i soldi per creare titoli della portata di Skyrim.

Se aggiungiamo a queste considerazioni il fatto che anche Pardo, come altri sviluppatori, considera la prossima come l'ultima generazione di console così come la conosciamo, e che nel futuro vede molto free2play, c'è poco da stare allegri.


sempre m.it

Offline Alex88

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Re:Tagliaferri e la crisi dei videogiochi: quoto Starfred
« Risposta #25 il: 03 Ottobre, 2012, 20:35:43 pm »
Rob Pardo: "Quoto Alex88"

Offline domyssj

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Re:Tagliaferri e la crisi dei videogiochi: quoto Starfred
« Risposta #26 il: 03 Ottobre, 2012, 20:45:15 pm »
1 - che cazz è il free to play?

2 - secondo me dovranno tornare indietro prima o poi, fino ai giochi stile inizio anni 90.

Proprio come concept non dico come tecnolgia. Ormai ste ultra mega simulazioni, joystick a 90tasti 600 azioni contemporanee , ultra fisica, etc hanno cagato un pò il cazzo.


Offline Alex88

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Re:Tagliaferri e la crisi dei videogiochi: quoto Starfred
« Risposta #27 il: 03 Ottobre, 2012, 21:26:02 pm »
1 - che cazz è il free to play?

2 - secondo me dovranno tornare indietro prima o poi, fino ai giochi stile inizio anni 90.

Proprio come concept non dico come tecnolgia. Ormai ste ultra mega simulazioni, joystick a 90tasti 600 azioni contemporanee , ultra fisica, etc hanno cagato un pò il cazzo.
No, in realtà sta dicendo che si affidano troppo all'online utilizzandola come allunga brodo, passando oltre il single player.
L'online dovrebbe essere una cosa in più per allungare il gioco, non il fattore principale... faccio un paragone con due giochi: CoD:MW e Ridge Racer 7... il primo ha il single player che dura 9 ore, e l'online che allunga il brodo, per chi è interessato a raggiungere il massimo grado.
Ridge Racer 7 tiene 14 campionati, 25/30 gare per i migliori pezzi delle auto, altre 30 gare singole e 49 sfide estreme, più 25 gare downlodabili dallo store aggratis... più le gare online.

Offline Konis

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Re:Tagliaferri e la crisi dei videogiochi: quoto Starfred
« Risposta #28 il: 03 Ottobre, 2012, 22:07:43 pm »
No, in realtà sta dicendo che si affidano troppo all'online utilizzandola come allunga brodo, passando oltre il single player.


Alex, Rob Pardo e' autore di Wow e Starcraft. Non credo che intendesse proprio questo. :look:

Offline Alex88

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Re:Tagliaferri e la crisi dei videogiochi: quoto Starfred
« Risposta #29 il: 03 Ottobre, 2012, 22:15:23 pm »
Alex, Rob Pardo e' autore di Wow e Starcraft. Non credo che intendesse proprio questo. :look:
:look: Si, giusto :look:
Comunque come dice il Brock Lesnar di secondigliano, un passettino indietro dovrebbero farlo, tutto troppo basato sulla rete, i giochi diventano brevi, tranne appunto i gdr.

Starfred

Re:Tagliaferri e la crisi dei videogiochi: quoto Starfred
« Risposta #30 il: 05 Febbraio, 2013, 18:00:25 pm »
http://multiplayer.it/notizie/114346-facebook-mira-a-conquistare-i-core-gamer-nel-2013.html


Nel 2013 Facebook ha un piano davvero ambizioso, ossia conquistare i core gamer. Il sogno è quello di ridefinire l'opinione che gli utenti hanno dei videogiochi su Facebook, almeno secondo Sean Ryan, il capo della divisione giochi del noto social network.

Insomma, a quanto pare vedremo apparire accanto ai soliti Farmville, Cityville, The Sims Social e così via, anche giochi di ruolo, strategici e sparatutto hardcore. Ovviamente i secondi non sostituiranno i primi, ma gli si affiancheranno nell'offerta ludica.

Per riuscire, Facebook ha investito molte risorse in diversi giochi third party di alta qualità, molti dei quali saranno lanciati nel 2013. Tra questi Offensive Combat di U4iA (un FPS), Stormfall: Age of War di Plarium (un RTS) e ChronoBlade di nWay (gioco di ruolo).

:pariamm:

Offline Alex88

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Re:Tagliaferri e la crisi dei videogiochi: quoto Starfred
« Risposta #31 il: 05 Febbraio, 2013, 18:03:48 pm »
Mi farebbe altamente schifo.

AyeyeBrazov

Re:Tagliaferri e la crisi dei videogiochi: quoto Starfred
« Risposta #32 il: 05 Febbraio, 2013, 20:28:28 pm »
quanti come me odiano i giochini proposti da facebook tipo farmville, topohospital, diamond, dragons, mafia e tutte quelle cagate simili?

Starfred

R: Re:Tagliaferri e la crisi dei videogiochi: quoto Starfred
« Risposta #33 il: 05 Febbraio, 2013, 20:52:10 pm »
quanti come me odiano i giochini proposti da facebook tipo farmville, topohospital, diamond, dragons, mafia e tutte quelle cagate simili?

Tantissimo

Offline Alex88

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Re:Tagliaferri e la crisi dei videogiochi: quoto Starfred
« Risposta #34 il: 05 Febbraio, 2013, 20:53:36 pm »
quanti come me odiano i giochini proposti da facebook tipo farmville, topohospital, diamond, dragons, mafia e tutte quelle cagate simili?
Uff, hai voglia... tutte cagate, prendono solo per il culo i vari civilization, theme hospital et similia.