Il giocatore del Manchester City Yaya Tourè, Pallone d'oro africano 2012, nel corso di un'intervista rilasciata a Sky sport per "I Signori del Calcio", ha parlato del match tra il Napoli e la squadra di Mancini della scorsa stagione, rivelando le emozioni suscitate in lui dallo Stadio San Paolo. Ecco quanto evidenziato da Canale Napoli:
"La mattina andammo a fare riscaldamento al San Paolo, Tevez mi parlava di questo stadio, ma io che ho giocato nel Barcellona mi dicevo: "Che sarà mai!". Eppure quando misi piede su quel campo avvertii un qualcosa di magico, di diverso", ha spiegato il forte centrocampista.
La sera quando ci fu l'inno della Champions, vedendo 80000 persone fischiarci, mi resi conto in che guaio ci eravamo messi. Qualche partita importante nella mia carriera l'ho giocata, ma quando sentii quell'urlo, fu la prima volta che mi tremarono le gambe. Fu lì che mi resi conto che questa non è una solo squadra per loro, che si tratta di un amore viscerale, come quello che c'è tra una madre ed un figlio. Fu l'unica volta che dopo aver perso, rimasi in campo per godermi lo spettacolo", ha concluso Tourè.
