Autore Topic: Sparatoria in una scuola statunitense  (Letto 7966 volte)  Share 

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Online calvin

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Re:Sparatoria in una scuola statunitense
« Risposta #40 il: 17 Dicembre, 2012, 14:36:28 pm »
http://www.repubblica.it/esteri/2012/12/15/news/usa_polemica_armi-48815654/?ref=fbpr


Comunque il problema delle armi libere è un aspetto del tutto marginale e secondario.

Francamente io fossi nella politica USA mi interrogherei molto dippiù su di un modello sociale che spinge 20 persone all'anno ad entrare in una scuola per fare una strage che al fatto che queste 20 persone non abbiamo difficoltà a farlo.
fare sesso con le proprie opinioni rende più ciechi che farsi le seghe!

Offline kurz

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Re:Sparatoria in una scuola statunitense
« Risposta #41 il: 17 Dicembre, 2012, 14:39:26 pm »
:siasd:

Volevo porre l'attenzione sul fatto che, come emerge dal fatto che i picchi avvengono solo in prossimità di incidenti del genere per poi normalizzarsi clamorosamente, esiste negli USA una propensione tale a difendere i diritti di proprietà che si ritiene che l'uso di armi abbia più vantaggi che effetti collaterali.
Ed è una cosa inconcepibile per un paese evoluto come gli USA trasferire alla popolazione tali costi di difesa e monitoraggio del rischio (di furti, rapine e compagnia bella).

Affinale, mi chiedo inoltre come faccia la gente negli USA a percepire in maniera così alta il problema della sicurezza da mettere le pistole in mano ai pazzi. E come fanno a non rendersi conto del fatto che mettere le armi in mano alla gente è parte stessa del problema sicurezza. E' un paradosso, una relazione biunivoca così stretta e supportata dai fatti che è assurdo che ne stiamo ancora a parlare nel 2012.
Propaganda, ma credo che lo sai.

Il bombardamento mediatico post-undici settembre è stato massiccio e visto che gli americani sono un popolo scientemente composto per il 60% da sottoproletariato della peggior specie senza uno straccio di cultura ste cose atticchiscono completamente, tieni na nazione che bombarda un altra senza alcuna motivazione per una presunta minaccia terroristica, il minimo che puoi fare è tenere un fucile in casa, per proteggere la tua famigliola obesa con un bel fucile.

Cioè per intenderci lì la festa patriottica per eccellenza la fanno sparando bombe che ogni anno causano (in proporzione per un intero continente ovviamente) più morti del nostro capodanno :look:
gesucrì

Offline Genny Fenny

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Re:Sparatoria in una scuola statunitense
« Risposta #42 il: 17 Dicembre, 2012, 14:40:26 pm »
Comunque il problema delle armi libere è un aspetto del tutto marginale e secondario.

Francamente io fossi nella politica USA mi interrogherei molto dippiù su di un modello sociale che spinge 20 persone all'anno ad entrare in una scuola per fare una strage che al fatto che queste 20 persone non abbiamo difficoltà a farlo.

A me pare pretestuoso.
Credo che tutte le società siano esclusive perché composte da uommene e merda.
Il problema sorge quando gli esclusi possono foraggiare la violenza potenziale cu nu fucile a pompa uso Duke Nukem.

Offline signor groucho

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Re:Sparatoria in una scuola statunitense
« Risposta #43 il: 17 Dicembre, 2012, 14:46:30 pm »
Però non facciamo confusione su quello che si dice.

Una cosa è dire che hanno fatto bene ad ammazzare questi creaturi, un alòtra è dire l'avrei fatto io, un altra ancora è dire che si è contenti e un'altra ancora è dire che tutto sommato passa per il cazzo.

Io, che invece credo proprio che il sangue si lavi con il sangue e che l'odio (e la sua figlia prediletta la violenza) siano gli unici volani che possano mettere in moto degli stravolgimenti di ordini precostituiti e ingiusti non credo, per contro, affatto che stragi di questo tipo abbiano nulla a che fare con tutto ciò.

Quello che infastidisce e che provo a dire, magari spesso con termini iperbolici che vengono fraintesi, è che da fastidio (non è certo colpo di sti iammitielli, poveri dii) che ci si debba commuovere per le vittime dell'undici settembre, per i morti di Katrina o di altri tifoni, etc etc in maniera particolare perchè son Yhankee.
Magari è che diamo un valore diverso alla vita ed alla morte, ma io mi commuovo per i morti che mi appartengono, per quelli con cui ho qualcosa da vedere, mentre quando leggo notizie di questo genere riesco a dare interpretazioni lucide (per qualcuno fredde, per qualcuno addirittura ciniche) perchè di base la morte di chi non mi appartiene manco di striscio non mi commuove neanche un poco.
La confusione la fai tu calvin. Il fatto che muoiano migliaia e migliaia di africani non e' pulito dalle morti di qualche americano. Il problema si risolve non facendo morire gli africani.
Alfrè ti conviene abbandonare la conversazione :look:

Online calvin

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Re:Sparatoria in una scuola statunitense
« Risposta #44 il: 17 Dicembre, 2012, 14:47:59 pm »
A me pare pretestuoso.
Credo che tutte le società siano esclusive perché composte da uommene e merda.
Il problema sorge quando gli esclusi possono foraggiare la violenza potenziale cu nu fucile a pompa uso Duke Nukem.

Non credo affatto.

Molte nazioni hanno le armi libere e l'accesso alle armi se si analizza la storia dell'umanità non è mai stato così ridotto come adesso.

Eppure gente che entra nei luoghi dove stanno i ragazzini o i bambini a fare stragi, sostanzialmente, c'è solo negli stati uniti (e in svezia, ultimamente  :look:).....cioè il problema delle armi libere (che sono una follia) ha senso se si analizzano gli omicidi delle bande, ancor dippiù ha senso se si analizzano gli omicidi in mezzo alla via per problemi di traffico, stragi nelle riunioni di condominio, sparate in faccia durante i tornei di tressette cioè, per dirla breve, in contesti in cui ti parte la cervella e spari a uno (ringraziamo alla madonna che napoli non ha le armi libere sennò saremmo la metà della popolazione  :asd:); ma se si parla di vari tizi (tantissimi ogni anno) che vanno in un cinema o in una scuola o in un asilo o in una palestra etc etc e senza alcuna ragione apparente fanno una strage sicuramente il fatto che le armi siano rigide ha un ruolo, ma marginale rispetto all'analizzare che cazzo passa per la testa di ste persone.
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Online calvin

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Re:Sparatoria in una scuola statunitense
« Risposta #45 il: 17 Dicembre, 2012, 14:49:45 pm »
La confusione la fai tu calvin. Il fatto che muoiano migliaia e migliaia di africani non e' pulito dalle morti di qualche americano. Il problema si risolve non facendo morire gli africani.

Ti ripeto che io di africani non ho parlato e, sostanzialmente, se un nigeriano entra in un asilo nigeriano e fa una strage me ne passa per il cazzo tale e quale.......e che il problema non si risolve facendo morire gli americani l'ho detto io per primo.
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Offline kurz

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Re:Sparatoria in una scuola statunitense
« Risposta #46 il: 17 Dicembre, 2012, 14:50:39 pm »
Non credo affatto.

Molte nazioni hanno le armi libere e l'accesso alle armi se si analizza la storia dell'umanità non è mai stato così ridotto come adesso.

Eppure gente che entra nei luoghi dove stanno i ragazzini o i bambini a fare stragi, sostanzialmente, c'è solo negli stati uniti (e in svezia, ultimamente  :look:).....cioè il problema delle armi libere (che sono una follia) ha senso se si analizzano gli omicidi delle bande, ancor dippiù ha senso se si analizzano gli omicidi in mezzo alla via per problemi di traffico, stragi nelle riunioni di condominio, sparate in faccia durante i tornei di tressette cioè, per dirla breve, in contesti in cui ti parte la cervella e spari a uno (ringraziamo alla madonna che napoli non ha le armi libere sennò saremmo la metà della popolazione  :asd:); ma se si parla di vari tizi (tantissimi ogni anno) che vanno in un cinema o in una scuola o in un asilo o in una palestra etc etc e senza alcuna ragione apparente fanno una strage sicuramente il fatto che le armi siano rigide ha un ruolo, ma marginale rispetto all'analizzare che cazzo passa per la testa di ste persone.
quoto, in canada che non è per nulla un paradiso socialista ma si campa meglio e tengono un minimo di stato sociale (vedere scuola e sanità), tengono in proporzione pure più armi e ste accadono raramente.
gesucrì

Offline signor groucho

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Re:Sparatoria in una scuola statunitense
« Risposta #47 il: 17 Dicembre, 2012, 14:55:33 pm »
Ti ripeto che io di africani non ho parlato e, sostanzialmente, se un nigeriano entra in un asilo nigeriano e fa una strage me ne passa per il cazzo tale e quale.......e che il problema non si risolve facendo morire gli americani l'ho detto io per primo.
Ma guarda anche a me me ne passa per il cazzo finche' non viene a toccare le mie abitudini quotidiane. Il discorso che faccio e' un altro, io dico che le migliaia di morti (per difetto) delle quali gli Stati Uniti si sporcano in maniera piu' o meno indiretta non giustifica l'omicidio di altri americani random. Discorso semplice.
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Offline cicciograna

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Re:Sparatoria in una scuola statunitense
« Risposta #48 il: 17 Dicembre, 2012, 14:57:03 pm »
Non credo affatto.

Molte nazioni hanno le armi libere e l'accesso alle armi se si analizza la storia dell'umanità non è mai stato così ridotto come adesso.

Eppure gente che entra nei luoghi dove stanno i ragazzini o i bambini a fare stragi, sostanzialmente, c'è solo negli stati uniti (e in svezia, ultimamente  :look:).....cioè il problema delle armi libere (che sono una follia) ha senso se si analizzano gli omicidi delle bande, ancor dippiù ha senso se si analizzano gli omicidi in mezzo alla via per problemi di traffico, stragi nelle riunioni di condominio, sparate in faccia durante i tornei di tressette cioè, per dirla breve, in contesti in cui ti parte la cervella e spari a uno (ringraziamo alla madonna che napoli non ha le armi libere sennò saremmo la metà della popolazione  :asd:); ma se si parla di vari tizi (tantissimi ogni anno) che vanno in un cinema o in una scuola o in un asilo o in una palestra etc etc e senza alcuna ragione apparente fanno una strage sicuramente il fatto che le armi siano rigide ha un ruolo, ma marginale rispetto all'analizzare che cazzo passa per la testa di ste persone.
Quindi in pratica asserisci che la possibilità che un pazzo compri un'arma alla Conad e faccia una strage random è legata più al fatto che il tizio sia pazzo piuttosto che alla facilità con cui s'è procurato l'arma.

E' un pensiero condivisibile (e in realtà lo condivido); tuttavia a questo punto le parti del problema sono due, capire che passa nella cervella a questa gente e limitare la posisbilità che si procurino un mitra: laddove agire sul primo probelma richiederebbe una mutazione sociale a livello nazionale (lo statunitense medio si sente un dio in terra) che internazionale (lo statunitense medio ritiene che il suo paese sia la Polizia mondiale, quinci per cui l'ottica che ha sugli armamenti è molto più lassista che altrove), la seconda tranche del problema sarebbe risolubile in tempi molto più brevi con leggi apposite.

Naturalmente una soluzione al primo problema renderebbe non necessaria quella al secondo.
Vi assicuro che non sono questi anni a fare schifo, ma che l'umanità in se fa schifo
Per il Corriere di Romagna [DeLa] avrebbe fatto un sondaggio esplorativo per il neo fallito Cesena
Per noel la vita è un incubo senza fine

falceEmarcello

Re:Sparatoria in una scuola statunitense
« Risposta #49 il: 17 Dicembre, 2012, 15:00:06 pm »
Claudio il punto e' che le politiche americane oltre a causare i morti fuori dal paese, causa anche morti autocnone nel caso in cui piu' di qualche squilibrato, che ha un accesso troppo facile alle armi, piglia e fa queste cazzate.
Se qualcuno con qualche pelo in piu' sul cuore (:look:) reagisce con la frase: "Pass po cazz, song ann ca pazziat co ffuoc, ogni tant ve putit pure abbrucia' ", e' sicuramente un po' rude e gretto rispetto ad una tragedia che coinvolge persone innocenti ma non dice nessuna falsita'

Offline Genny Fenny

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Re:Sparatoria in una scuola statunitense
« Risposta #50 il: 17 Dicembre, 2012, 15:01:01 pm »
Breivik vive in paradiso e ha fatto in un sol colpo più morti di quanti siano necessari per sbaragliare le statistiche di settore per i prossimi mille anni in tutta Europa.
Piuttosto che fermarvi al dato numerico guardate l'età media e i moventi che si leggono nel pdf postato da kurz.
Quello che si evince è solo un facile ricorso alle armi, che è una diretta conseguenza della loro liberalizzazione.
Tutto quello che agisce sulla psiche dei protagonisti non è certo eliminabile e non è nemmeno comune. Quindi per me è un fattore che passa naturalmente in secondo piano.

Online calvin

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Re:Sparatoria in una scuola statunitense
« Risposta #51 il: 17 Dicembre, 2012, 15:05:02 pm »
Ma guarda anche a me me ne passa per il cazzo finche' non viene a toccare le mie abitudini quotidiane. Il discorso che faccio e' un altro, io dico che le migliaia di morti (per difetto) delle quali gli Stati Uniti si sporcano in maniera piu' o meno indiretta non giustifica l'omicidio di altri americani random. Discorso semplice.

A me il giustificare o meno gli imicidi pare cosa al di fuori della mia portata...faccio un esempio: i kamikaze del FNLP o dell'OLP che si facevano saltare in aria sacevano fuori israeliano random, ma in quel caso li giustificavo perchè era un tentativo di difendere il proprio mondo.

Posso capire l'omicidio politico/geopolitico e lo capisco anche quando è random e non mirato e anche quando è strage.....questa roba nell'asilo, però, per me non ha a che fare ne con l'uno ne con l'altro. Non ha a che fare col sangue versato dagli americani dunque, per me, siamo molto fuori tema.

Quindi in pratica asserisci che la possibilità che un pazzo compri un'arma alla Conad e faccia una strage random è legata più al fatto che il tizio sia pazzo piuttosto che alla facilità con cui s'è procurato l'arma.


Non tanto questo quanto mi interrogo sul perchè un pazzo USA avverta la necessità di entrare in una scuola (una palestra, un cinema, un ufficio postale) a fare una strage.
Conosco pazzi pericolosi italiani perchè colaborai per un amico con Pippo Del Bono a spettacoli con l'OPG di aversa e facevano a pezzi i familiari o gli amici (o se stessi) non gli estranei, ecoo questo mi fa tanto strano.
Detto questo è chiarissimo e lampante, lo ripeto, che la loro legislazione sulle armi sia folle, dico solo che della questione è l'aspetto che mi interessa di meno.
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Offline acquaLOTA

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Re:Sparatoria in una scuola statunitense
« Risposta #52 il: 17 Dicembre, 2012, 15:12:31 pm »
è assolutamente assurdo che la costituzione americana non voglia cambiare! Non capisco veramente, quando si decideranno a rendere obbligatorio l'uso dei giubbotti antiproiettili nelle scuole?!   :troll: :look:
« Ultima modifica: 17 Dicembre, 2012, 16:14:02 pm da acquaLOTA »



micoste

Re:Sparatoria in una scuola statunitense
« Risposta #53 il: 03 Gennaio, 2013, 21:39:46 pm »
Si può dire che non mi vien proprio di piangere per i loro morti, visto che loro non hanno mai pianto per i nostri o anche questo è poco politically correct e buono per l'uncensoored?

A verità io credo che queste cose negli stati uniti non capitino perchè c'è un pazzo, non capitino perchè ci son le lobby, non capitino per nessun altra ragione se non perchè quelli son gli stati uniti e, francamente, li schifo così tanto che non mi riesce affatto a rattristarmi.

 :ruoss: :doh:

micoste

Re:Sparatoria in una scuola statunitense
« Risposta #54 il: 03 Gennaio, 2013, 21:40:24 pm »
Da internazionalista dico che questi sono morti che hanno fatto i padroni

 :rotfl: