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per me è si
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Autore Topic: Benigni  (Letto 16072 volte)  Share 

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Offline nickwire

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Re:Benigni
« Risposta #120 il: 19 Dicembre, 2012, 14:56:09 pm »
non riesco però a capire come integrare quello che ho scritto con la balcanizzazione istituzionale

era per spiegare meglio quanto avevo scritto io, dato che avevi detto che era lontano dalla realtà. L'ho capito che il tuo post parlava d'altro.

Offline Bruce Colotti

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Re:Benigni
« Risposta #121 il: 19 Dicembre, 2012, 14:58:43 pm »
era per spiegare meglio quanto avevo scritto io, dato che avevi detto che era lontano dalla realtà. L'ho capito che il tuo post parlava d'altro.
ok. ..chiaro :brindisi:

Offline domyssj

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Re:Benigni
« Risposta #122 il: 19 Dicembre, 2012, 14:58:57 pm »
Darwin  parlava di specie più adatte a sopravvivere nel contesto natura...l'uomo è una delle specie vincenti secondo l'ipotesi darwiniana.....noel parlava dal punto di vista sociologico che ha come oggetto l'uomo, le relazioni, la sua storia,il suo contesto etc.etc e di come in questo contesto ci sia un elites predominante su un'altra ....infatti in premessa ha scritto "Peccato che il darwinismo sociale sia ampiamente rigettato dalla sociologia." Non possiamo in sostanza applicare una teoria biologica ad un contesto sociologico....
infatti su questo sono d'accordissimo.

Offline Ciùcciuettola

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Re:Benigni
« Risposta #123 il: 19 Dicembre, 2012, 15:26:14 pm »
Io credo alla giustizia sociale e alla disuguaglianza culturale, dove un comunista avrà sempre validi motivi culturali per contrastare la retorica del non-pensiero dominante di cui ti fai portavoce, come ben dice Kurz, che negli ultimi 20 anni ha prodotto catastrofi sociali, economiche e politiche.

Comunque non è stato compreso il mio concetto di base.Io non sono contro il comunismo ma contro il comunismo finora applicato che ha portato solo morte e distruzione..
Si quella volta che feci una loffa dopo aver mangiato pasta e fagioli con la cotica e te la mettesti ad odorare per vedere se riuscivi a trovare il senso della vita.

Offline noel

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Re:Benigni
« Risposta #124 il: 19 Dicembre, 2012, 15:51:41 pm »
Darwin  parlava di specie più adatte a sopravvivere nel contesto natura...l'uomo è una delle specie vincenti secondo l'ipotesi darwiniana.....noel parlava dal punto di vista sociologico che ha come oggetto l'uomo, le relazioni, la sua storia,il suo contesto etc.etc e di come in questo contesto ci sia un elites predominante su un'altra ....infatti in premessa ha scritto "Peccato che il darwinismo sociale sia ampiamente rigettato dalla sociologia." Non possiamo in sostanza applicare una teoria biologica ad un contesto sociologico....
Infatti.
Inoltre noi possediamo una cosa fondamentale che non esiste in natura: la razionalità.
Anche perché applicare la selezione naturale nel contesto umano è un qualcosa di assolutamente nazista, e non è un caso che il darwinismo sociale nasca proprio nei primi del '900, dove le teorie razziali erano prevalenti, in una sorta di aberrazione del positivismo così in voga in quegli anni...il progetto di eutanasia sociale di disabili e soggetti affetti da deformazioni fisiche e mentali nella Germania nazista segue proprie queste linee guida.

Offline noel

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Re:Benigni
« Risposta #125 il: 19 Dicembre, 2012, 15:59:31 pm »
Comunque non è stato compreso il mio concetto di base.Io non sono contro il comunismo ma contro il comunismo finora applicato che ha portato solo morte e distruzione..
La morte è un concetto inalienabile per qualsiasi sistema politico, presente, passato e futuro.
Io credo che il tuo discorso si basi più sui numeri di tale concetto...e secondo me non è un metro di giudizio idoneo per valutare tutti gli aspetti di una storia ideologica come quella del comunismo.
Ad esempio, in Cile e in Italia si sarebbero potute verificare le condizioni per un'applicazione di socialismo reale democratico, avvallato dalla maggioranza della popolazione, ma avversato (e sappiamo in che modo) dalle lobby industriali, economiche e borghesi, soprattutto in quello che era il contesto geo-politico di guerra fredda.
Il dramma vero, l'occasione mancata, è proprio questa: instaurare un sistema economico e politico marxista-leninista  in paesi industrializzati e avanzati, come Marx stesso teorizzava. Le rivoluzioni di stampo comunista si sono perpetrate in paesi arretrati e che mancavano dei presupposti economici teorizzati da Marx e da Engels..in sintesi, possiamo parlare di regimi politici leninisti in primis, dove il partito è stata l'unica via di realizzazione del socialismo.
Io credo che nei casi specifici (Urss, Cuba, Cina, Vietnam) ci siano stati comunque più aspetti positivi rispetto a quelli negativi, paragonando anche la situazione precedente alle rivoluzioni dei paesi in questione.

Offline wendell

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Re:Benigni
« Risposta #126 il: 19 Dicembre, 2012, 16:58:39 pm »
Ritornando IT, mi chiedo cosa significhino nel sondaggio le voci "per me è si/no".
A me non dispiace che un'emittente generalista come la rai stia cercando un punto d'incontro tra gli obblighi commerciali e l'impegno pedagogico (desumibile pure dalle fiction: non più telenovelas ma biopic su santi e figure storiche). In questo senso, gente come Benigni e Fazio è il meglio che ci si possa aspettare in un contenitore del genere. L'italiano medio non dedica la prima serata ad un approfondimento serio sulla costituzione, l'unico modo per fargli ingoiare la pillola è indorarla con la comicità di Benigni, così come su raitre Fazio annacqua la cultura per farne arrivare un accenno all'ozioso pubblico del fine settimana.
Quindi se la domanda è "siete d'accordo col proporre Benigni che legge la costituzione su raiuno?" la mia risposta è si.
Se mi si chiede un parere di gusto, invece, la risposta è negativa. Perché non è questo il genere di analisi di cui necessito. Ma auspicare che al posto di Benigni la costituzione la legga Bobbio, rivolgendosi ad un pubblico del genere, significa non avere assolutamente il polso del Paese (e neanche quello di Bobbio, visto che è muorto :look:).
Chi ha bisogno di qualcosa di più dei Benigni ha anche la forza di soddisfare le sue esigenze culturali in maniera autonoma. A mia nonna e alla casalinga di Voghera è piaciuto. E credo che gli abbia fatto bene certamente più di Ballando con le stelle.
« Ultima modifica: 19 Dicembre, 2012, 16:59:48 pm da wendell »
ho cercato di capire cosa sei.....terrificante.

falceEmarcello

Re:Benigni
« Risposta #127 il: 19 Dicembre, 2012, 17:00:31 pm »
Ritornando IT, mi chiedo cosa significhino nel sondaggio le voci "per me è si/no".
A me non dispiace che un'emittente generalista come la rai stia cercando un punto d'incontro tra gli obblighi commerciali e l'impegno pedagogico (desumibile pure dalle fiction: non più telenovelas ma biopic su santi e figure storiche). In questo senso, gente come Benigni e Fazio è il meglio che ci si possa aspettare in un contenitore del genere. L'italiano medio non dedica la prima serata ad un approfondimento serio sulla costituzione, l'unico modo per fargli ingoiare la pillola è indorarla con la comicità di Benigni, così come su raitre Fazio annacqua la cultura per farne arrivare un accenno all'ozioso pubblico del fine settimana.
Quindi se la domanda è "siete d'accordo col proporre Benigni che legge la costituzione su raiuno?" la mia risposta è si.
Se mi si chiede un parere di gusto, invece, la risposta è negativa. Perché non è questo il genere di analisi di cui necessito. Ma auspicare che al posto di Benigni la costituzione la legga Bobbio, rivolgendosi ad un pubblico del genere, significa non avere assolutamente il polso del Paese (e neanche quello di Bobbio, visto che è muorto :look:).
Chi ha bisogno di qualcosa di più dei Benigni ha anche la forza di soddisfare le sue esigenze culturali in maniera autonoma. A mia nonna e alla casalinga di Voghera è piaciuto. E credo che gli abbia fatto bene certamente più di Ballando con le stelle.

asciafamaronn :alla:

Offline Ciùcciuettola

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Re:Benigni
« Risposta #128 il: 19 Dicembre, 2012, 17:10:16 pm »
La morte è un concetto inalienabile per qualsiasi sistema politico, presente, passato e futuro.
Io credo che il tuo discorso si basi più sui numeri di tale concetto...e secondo me non è un metro di giudizio idoneo per valutare tutti gli aspetti di una storia ideologica come quella del comunismo.
Ad esempio, in Cile e in Italia si sarebbero potute verificare le condizioni per un'applicazione di socialismo reale democratico, avvallato dalla maggioranza della popolazione, ma avversato (e sappiamo in che modo) dalle lobby industriali, economiche e borghesi, soprattutto in quello che era il contesto geo-politico di guerra fredda.
Il dramma vero, l'occasione mancata, è proprio questa: instaurare un sistema economico e politico marxista-leninista  in paesi industrializzati e avanzati, come Marx stesso teorizzava. Le rivoluzioni di stampo comunista si sono perpetrate in paesi arretrati e che mancavano dei presupposti economici teorizzati da Marx e da Engels..in sintesi, possiamo parlare di regimi politici leninisti in primis, dove il partito è stata l'unica via di realizzazione del socialismo.
Io credo che nei casi specifici (Urss, Cuba, Cina, Vietnam) ci siano stati comunque più aspetti positivi rispetto a quelli negativi, paragonando anche la situazione precedente alle rivoluzioni dei paesi in questione.

Non so se te ne sei accorto ma diciamo le stesse cose.Difatti non è giudicabile il comunismo finora applicato perchè non si basa sull'ideologia di Marx che ne prevedeva l'applicazione in contesti sviluppati e non arretrati: il "sogno comunista" se applicato a dovere potrebbe fare le fortune dello stato stesso il problema è che finora è stato applicato "l'incubo comunista" ..
Si quella volta che feci una loffa dopo aver mangiato pasta e fagioli con la cotica e te la mettesti ad odorare per vedere se riuscivi a trovare il senso della vita.

Offline nickwire

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Re:Benigni
« Risposta #129 il: 19 Dicembre, 2012, 17:31:52 pm »
Un wendell Spoiler
infame :look:
maestoso, i so tropp scassacazz e polemico p'scriver sti cos :alla:


Aggiungo pure che Giuliano Amato ha fatto delle lezioni di macroeconomia su Rai Storia fantastiche, didattiche, ma che comunque rimanevano dove stavano per assoluta mancanza dell'appeal di cui parlava Peppe.

Offline kurz

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Re:Benigni
« Risposta #130 il: 19 Dicembre, 2012, 17:38:00 pm »
Mi sono interrogato sul post di Peppe se fosse mia la colpa, che non capissi la cultura nazional popolare e comprendessi perché a tanta gente piace Benigni.

Mi sono risposto: per me questa non è cultura nazional popolare, questa è cultura piccolo borghese, di cui Benigni, fazio e tanti altri si fanno portavoce, tutto questo serve a dare ancora più autorevolezza alla cultura dominante, contrapposta da un lato da una borghesia di cultura media, che ogni tanto se legge nu libro, dall'altra quella dei commercianti e piccoli imprenditori che dai primi si sentono minacciati che nun ten o tiemp, la cultura o la voglia di leggere un libro e che magari vota Berlusconi.

Pensavo.
gesucrì

Offline noel

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Re:Benigni
« Risposta #131 il: 19 Dicembre, 2012, 17:52:44 pm »
Non so se te ne sei accorto ma diciamo le stesse cose.Difatti non è giudicabile il comunismo finora applicato perchè non si basa sull'ideologia di Marx che ne prevedeva l'applicazione in contesti sviluppati e non arretrati: il "sogno comunista" se applicato a dovere potrebbe fare le fortune dello stato stesso il problema è che finora è stato applicato "l'incubo comunista" ..
La differenza è che io non condanno la storia comunista, in quanto non lo considero "incubo", ma un netto miglioramento delle condizioni sociali ed economiche che i paesi in questioni hanno sperimentato, rispetto al loro passato arretrato da condizioni miserabili, come il latifondismo zarista e il colonialismo/imperialismo occidentale a Cuba, Corea, Cina e Vietnam.
;-)

Offline kurz

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Re:Benigni
« Risposta #132 il: 19 Dicembre, 2012, 17:53:49 pm »
La differenza è che io non condanno la storia comunista, in quanto non lo considero "incubo", ma un netto miglioramento delle condizioni sociali ed economiche che i paesi in questioni hanno sperimentato, rispetto al loro passato arretrato da condizioni miserabili, come il latifondismo zarista e il colonialismo/imperialismo occidentale a Cuba, Corea, Cina e Vietnam.
;-)
azz la Corea ce l'hai infizzata zitto zitto in questo post, prima non la avevi menzionata :look:
gesucrì

Offline noel

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Re:Benigni
« Risposta #133 il: 19 Dicembre, 2012, 17:54:40 pm »
azz la Corea ce l'hai infizzata zitto zitto in questo post, prima non la avevi menzionata :look:
shhhh... :look:

Offline Bruce Colotti

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Re:Benigni
« Risposta #134 il: 19 Dicembre, 2012, 18:00:00 pm »
Ritornando IT, mi chiedo cosa significhino nel sondaggio le voci "per me è si/no".
A me non dispiace che un'emittente generalista come la rai stia cercando un punto d'incontro tra gli obblighi commerciali e l'impegno pedagogico (desumibile pure dalle fiction: non più telenovelas ma biopic su santi e figure storiche). In questo senso, gente come Benigni e Fazio è il meglio che ci si possa aspettare in un contenitore del genere. L'italiano medio non dedica la prima serata ad un approfondimento serio sulla costituzione, l'unico modo per fargli ingoiare la pillola è indorarla con la comicità di Benigni, così come su raitre Fazio annacqua la cultura per farne arrivare un accenno all'ozioso pubblico del fine settimana.
Quindi se la domanda è "siete d'accordo col proporre Benigni che legge la costituzione su raiuno?" la mia risposta è si.
Se mi si chiede un parere di gusto, invece, la risposta è negativa. Perché non è questo il genere di analisi di cui necessito. Ma auspicare che al posto di Benigni la costituzione la legga Bobbio, rivolgendosi ad un pubblico del genere, significa non avere assolutamente il polso del Paese (e neanche quello di Bobbio, visto che è muorto :look:).
Chi ha bisogno di qualcosa di più dei Benigni ha anche la forza di soddisfare le sue esigenze culturali in maniera autonoma. A mia nonna e alla casalinga di Voghera è piaciuto. E credo che gli abbia fatto bene certamente più di Ballando con le stelle.
wendel la stessa rai qualche anno fa mandava in onda Pasolini, Moravia,Deledda, Sciascia, Calvino etc.etc.
e li mandava in onda in prime time come dicono quelli bravi....
gli stessi sopracitati e tanti altri intellettuali scrivevano sulle colonne di quotidiani più popolari di questo paese...
ricordi i Comizi d'amore di Pasolini(li ho visti in immagini di repertorio...)??li mandavano sulla rai....girava l'Italia intervistando gente comune sulle tematiche dell'amore e del sesso in generale.....
oppure Vitaliano Bianciardi scrittore immenso e immenso pensatore che scriveva testi per la rai e faceva interviste?
lo stesso Minà oggi costretto ai margini proponeva una tv pensante in rai...
ti parlo della meglio intellighentia(parafasando Pasolini)che l'italia del dopo guerra abbia mai avuto....
la cosa che li contraddistingueva ...che caratterizzava questi uomini e queste donne era la credibilità che si erano guadagnati attraverso la loro libertà di pensiero, attraverso le loro opere
ma erano anche comprensibili ....il loro linguaggio non era astruso, ermetico....parlavano di tematiche che oggi anche in un centro sociale sarebbero difficili da trattare senza suscitare pruriti puritani e vetero cattolici....
anche la casalinga di voghera comprendeva le loro parole e se non in toto riusciva in piccoli pezzi o anche in minima parte a comprendere il senso del loro messaggio
tutto ciò avveniva in quella tv generalista e commerciale(lo era già allora)che è la RAI....
quegli intellettuali facevano scandalo, sorprendevano, estremizzavano, suscitavano spesso indignazione....ma riuscivano a parlare alla gente...oggi nessuno glielo consentirebbe
benigni invece è tranquillizzante....fin quando dirà cose comode, scontate, sarà un intellettuale con la I maiuscola....qualora cominciasse a colpire interessi particolare o a criticare il sistema....allora tornerà ad essere il comico...il giullare...
sono gli altri insomma a concendergli o meno credibilità...perchè nè lui nè le sue opere nè la sua parola possono dargliela
dire che la costituzione sia importante come conquista è una cosa importante....ma se avesse detto come quella stessa costituzione sia stata tradita, usurpata, negata....se avesse detto che altre conquiste come lo statuto dei lavoratori da tempo siano sottoposte ad un'opera di distruzione lenta e inesorabile....allora il suo appello alla dignità del lavoro sarebbe stato credibile....
Hai mai avuto la possibilità di rivedere su youtube le interviste di Pasolini a Ezra Pound....gli incontri tra Moravia, Deledda,Fellini,Sciascia mandati in onda sulla rai???il modo in cui attraverso la letteratura gettavano uno sguardo critico sulla realtà e sull'italia?
ecco...se hai modo di guardarli....capirai che la cosa più vicina ad un Fabio Fazio è la figura di un marchettaro....
« Ultima modifica: 19 Dicembre, 2012, 18:02:34 pm da Bruce Colotti »

Offline noel

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Re:Benigni
« Risposta #135 il: 19 Dicembre, 2012, 18:19:14 pm »
La rai, visto il successo commerciale delle reti fininvest, ha dovuto adeguarsi...senza contare che dal 1989 in poi l'idiozia generalizzata ha preso il sopravvento su tutto.
Rai e partiti...negli ultimi 20 anni il cda lo sceglieva berlusconi...figurarsi se non decadeva la qualità dei programmi.
Che ci sia un peggioramento verticale è palese, senza citare per forza Pasolini o Moravia.
La cultura non è più sinonimo di televisione, e con questi paradigmi il nano si è costruito un consenso politico non indifferente...evidentemente la casalingua di voghera quando ha avuto la scelta tra un programma serio e un programma di stronzate, dopo la perdita del monopolio rai, non si è fatta troppi scrupoli a scegliere quest'ultimo. Sociologicamente è anche comprensibile, comunque.
In compenso mi sento di quotare anche wendell l'infamone...meglio benigni di ballando sotto le stelle. In questi tempi è bene anche accontentarsi, sebbene il buon Roberto sia la brutta-copia di quello che è stato in passato.
Io artisticamente lo rispetto ancora nonostante sia bollito da almeno 15 anni.

Offline Ciùcciuettola

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Re:Benigni
« Risposta #136 il: 19 Dicembre, 2012, 18:21:38 pm »
La differenza è che io non condanno la storia comunista, in quanto non lo considero "incubo", ma un netto miglioramento delle condizioni sociali ed economiche che i paesi in questioni hanno sperimentato, rispetto al loro passato arretrato da condizioni miserabili, come il latifondismo zarista e il colonialismo/imperialismo occidentale a Cuba, Corea, Cina e Vietnam.
;-)

Ma non è da condannare la storia comunista ma gli interpreti.
Si quella volta che feci una loffa dopo aver mangiato pasta e fagioli con la cotica e te la mettesti ad odorare per vedere se riuscivi a trovare il senso della vita.

Offline noel

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Re:Benigni
« Risposta #137 il: 19 Dicembre, 2012, 18:25:22 pm »

ecco...se hai modo di guardarli....capirai che la cosa più vicina ad un Fabio Fazio è la figura di un marchettaro....
Fazio è un leccapiedi conclamato.
Il classico viscidone radical-scemo-pidino.
Lo odio come pochi, e i suoi programmi insieme a Saviano sono davvero una strizzata nelle palle.
Benigni seppur scaduto ha un passato artisticamente valido...fazio non vale né come giornalista né come intellettuale..per me è inutile.
Augias è l'unico a salvarsi nel carrozzone rai di retorica e buonismo, per come la vedo io.

falceEmarcello

Benigni
« Risposta #138 il: 19 Dicembre, 2012, 18:25:47 pm »
Mi sono interrogato sul post di Peppe se fosse mia la colpa, che non capissi la cultura nazional popolare e comprendessi perché a tanta gente piace Benigni.

Mi sono risposto: per me questa non è cultura nazional popolare, questa è cultura piccolo borghese, di cui Benigni, fazio e tanti altri si fanno portavoce, tutto questo serve a dare ancora più autorevolezza alla cultura dominante, contrapposta da un lato da una borghesia di cultura media, che ogni tanto se legge nu libro, dall'altra quella dei commercianti e piccoli imprenditori che dai primi si sentono minacciati che nun ten o tiemp, la cultura o la voglia di leggere un libro e che magari vota Berlusconi.

Pensavo.

Esatto ed e' proprio questo modo di pensare arido ed elitario che non avvicina piu' la gente al partito ed al pensiero comunista cosi come avveniva negli anni 70 ed e',a mio modo di vedere, la piu grande colpa che attribuisco alla "vera" sinistra italiana da dopo lo sfaldamento del pci


Per rispondere a bruscolotti, e' vero quello dici ma a parte che benigni non e' un intellettuale e non si pone come tale, ma dove stanno piu' i pasolini, gli sciascia e le deledda ( ma se vogliamo anche i defilippo, i registi del neorealismo etc.) ???
Se i libri piu' letti sono di benedetta parodi e fabio volo, i film piu' visti sono di  neri parenti e dei vanzina, se il figlio di desica e' cristian desica :look:, ma che colpa ne ten benigni e ( in parte ) la rai ?

A colp o sai e chi e' ???
E' di berlusconi, anche se non si  dice perche' l'antiberlusconismo non e' (piu') radicalchic :asd:
« Ultima modifica: 19 Dicembre, 2012, 18:32:41 pm da F&Marcello »

Offline noel

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Re:Benigni
« Risposta #139 il: 19 Dicembre, 2012, 18:38:51 pm »
Ma non è da condannare la storia comunista ma gli interpreti.
Prendiamo ad esempio la storia dell'URSS.
Metteresti sullo stesso piano Lenin, Stalin, Krusciev, Breznev e Gorbaciov? (per citarti i più influenti)
E cosa ne pensi di Trozky, Bukarin o Kamenev?
A me pare che oggettivamente questi interpreti non possano essere messi allo stesso livello..ognuno di loro ha meriti e demeriti, come qualsiasi uomo politico o qualsiasi essere umano.
Il pensiero comune occidentale è che Kruscev e Gorby furono i "leader buoni", mentre per me furono i peggiori, a livello politico, e che i dissidenti furono martiri...anche tu la vedi così?
Lenin ad esempio, per come la vedo io, è stato un gigante del pensiero rivoluzionario e non certamente un sanguinario come lo si vede nei documentari di History Channel...che poi le rivoluzioni implichino anche un prezzo di sangue è inevitabile, ma non per questo la Rivoluzione Francese è stato un passaggio negativo, no?