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Autore Topic: Benigni  (Letto 16069 volte)  Share 

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micoste

Re:Benigni
« Risposta #100 il: 19 Dicembre, 2012, 09:02:29 am »
L'Holodomor di sto cazzo che tu ogni tanto metti in mezzo ha delle ragioni ben precise,che non sono  idee stupide quali il nazionalismo e la superiorità della razza,ma semplicemente che i contadini ucraini non volevano la collettivizzazione dei campi e si opponevano a una politica economica, che in 10 anni avrebbe portato l'URSS ad essere insieme agli USA e alla Germania la nazione più potente del mondo,non dimenticando che dopo i trattati di Brest-Litovsk l'URSS viveva in uno stato pietoso,quindi è inutile fare paragoni e la conta dei morti. Dimmi tu cosa cazzo avresti fatto,se fossi stato Stalin,perchè io non penso che lui provasse gioia nell'uccidere 9 milioni di ucraini. Marittiello,la critica che mi muovi non mi tange minimamente,perchè io ho parlato di altre cose.

La russia viveva in uno stato ben più pietoso negli anni successivi alla rivoluzione...
Ma poi, che cazzo dici... E' come se Milano esigesse tutte le derrate alimentari di Napoli, senza risarcire nulla. Mi immagino come tu e i tuoi concittadini sareste felici di soddisfare le esigenze di Milano. Vai nel concreto, è stata una porcata senza precedenti. "Date a noi tutto il vostro raccolto, noi non vi ripagheremo per nulla ma non vi faremo morire di fame, quindi vi conviene". Più fascista di ogni fascismo, cristo.
Sono i sinistrelli acritici come voi che hanno rovinato tutto, prospettive comprese.
Vi meritate 200 anni di berlusconismo.

micoste

Re:Benigni
« Risposta #101 il: 19 Dicembre, 2012, 09:07:57 am »
Comunque, basta, non mi metterò più a parlare di 'ste cose. In realtà, mi infiammo solo perché maledico la mia idiozia giovanile, nient'altro. Ma d'ora innanzi ATARASSIA. Così come non mi ci metterei a rispondere a fascisti, non mi ci metterò più a rispondere agli accecati di sinistra.
Mi terrò il mio bello e irrealizzabile ideale, che NON ha nulla a che vedere con quanto attuato dai vostri Lenin, Stalin e compagnia.
Tanto, la storia vi ha dato torto, la realtà vi ha dato torto e il mondo vi ha annientati.
Continuate pure a spassarvela, non siete pericolosi  :asd:

Offline Rage

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Re:Benigni
« Risposta #102 il: 19 Dicembre, 2012, 09:18:55 am »
C'è da dire comunque, che l'epoca di Stalin è quella delle Grandi Guerre, e quindi va contestualizzato il suo operato.
Non è che volesse regalare il mondo agli USA, ecco. E quindi gran parte delle risorse dell'URSS venivano investite in ricerca militare, armi ed esercito.

Non è che la gente si murev e famm solo per via del Comunismo. Non mi sembra una cosa difficile da capire insomma.


Se pensate alla spasmodica repressione della cultura Occidentale: non si diffondevano i libri (nemmeno l'hobbit :asd:), la Coca Cola era di contrabbando, i videogiochi americani non entravano in URSS negli anni 80, capite che tutto era dovuto ad interessi di potere... si temeva tremendamente l'egemonia USA.
Poi sappiamo tutti chi ha vinto, il Capitalismo, ma non per una questione di superiorità ideologica :asd:, ma sempre militare...

Non ci so state guerre dirette fra URSS e USA, è vero. Ma sappiamo tutti chi ha mandato l'uomo sulla luna  e sta mossa sapete che significa = se ti permetti di prendere possesso di Cuba ti bombardo con missili nucleari. E piano piano è caduto anche il muro di Berlino, quando gli USA ormai avevano vinto la Guerra Fredda.

Po' fatela difficile come volete, mettetela su un piano ideologico, e qui il Comunismo vince sicuro... ma la realtà è molto più semplice.
« Ultima modifica: 19 Dicembre, 2012, 09:26:31 am da Rage »
Uà, a leggere a vuje pare quasi che uno deve avere una chiamata dal padreterno vestito da Piero Pelù "Vuaaaaaai a ingegnueeeeria!".   Nella diatriba tifo per Rage che [...] all'epoca della discussione della triennale, jette con il capello scuncecato, l'occhio nickuariano e la barbetta alla Castellitto. Foto che valevano molto più di mille parole su quello che ha passato e sta passanne.  
   :look:

falceEmarcello

Benigni
« Risposta #103 il: 19 Dicembre, 2012, 09:21:28 am »
Si perche' tu che ti sei letto qualche libro anti-bolscevico saresti l'illuminato vero ? Quello che ha capito tutto, quello che accetta i morti che l'imperialismo ha fatto e continua a fare in giro per il mondo per le brame dei lobbisti e degli oligarchi confondendoli con quelli fisiologici dopo un processo di rivoluzione, quelli che si ammoccano la palla del comunismo irrealizzabile perche' i morti li ha fatti pure stalin, quelli che di fatto leggittimano berlusconi e tutti quelli come lui a stare ancora avanti alle palle a parlare del pericolo comunista e delle toghe rosse
Mico' cu tutt o cor ma famm nu bucchin
« Ultima modifica: 19 Dicembre, 2012, 09:22:29 am da F&Marcello »

Offline kurz

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R: Benigni
« Risposta #104 il: 19 Dicembre, 2012, 09:41:57 am »
Menomale che c'è l'illuminato micoste che ha capito tutto di tutti e soprattutto sa in che modo l umanità potrà emanciparsi, ascolto forzato dei marlene kuntz in modo da risvegliare le coscienze! :compagni:

ti prego continua a scrivere sono un povero muccuso 15enne figlio di papà che gioca a fare il rivoluzionario, ho bisogno di un intelletto come il tuo per maturare. :sad:

gesucrì

Offline Genny Fenny

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Re:Benigni
« Risposta #105 il: 19 Dicembre, 2012, 09:57:50 am »
Io mi trovo d'accordo con molta parte di critica trotzkista (non me ne voglia compagno Orefice), perché la pianificazione industriale doveva soltanto transitare per il capitalismo di stato, che invece ha portato i germi patogeni della burocrazia corrotta, dell'immobilismo e dell'inefficienza. Esistono dati econometrici imparziali a conferma dell'ultima delle tre.
Andrebbe ridimensionato anche il boom industriale post-rivoluzione, attribuibile in buona parte al fatto che la Russia zarista era a fasi primitive di sviluppo, e quindi con rendimenti marginali del capitale enormemente più elevati rispetto a quelli di altre grandi economie mondiali di più vecchio sviluppo.
Tra l'altro non ci si è mai proposti di livellare il punto di partenza e dare disco verde all'individualismo e all'impresa privata (come diceva Josif), ma di congelare quello di arrivo (che per me è un rispettabile ideale).
Purtroppo il proposito era già morto con la prima ondata di globalizzazione di inizio secolo, processo che io ritengo inarrestabile, allora come oggi. Processo che in buona parte è stato responsabile dello squilibrio nel livello di industrializzazione tra paesi, dello squilibrio di redditi tra e dentro i paesi. Processo responsabile delle più feroci politiche imperialiste e processo che ha generato nei decenni la mano invisibile della speculazione.
Era impossibile sottrarcisi, così come era impossibile sottrarsi ai sogni di dominio mondiale e agli effetti devastanti della seconda guerra mondiale.
Credo che tutti i morti di cui parlate siano la conferma che il comunismo è stata una parentesi storica non più ripetibile, non più perfezionabile.
Ormai viviamo nell'impero dell'autodistruzione, mettetevi l'anima in pace e smettetela di farci in ogni topic un bucchino con la sputazza parlando dell'Holodomor e delle purghe staliniane.

Offline Bruce Colotti

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Re:Benigni
« Risposta #106 il: 19 Dicembre, 2012, 10:45:09 am »
Principi di uguaglianza sociale MAI attuati (piccolo dettaglio, eh  :asd: Anche il Mein Kampf ha delle basi storicamente giustificabili, se proprio vogliamo guardare ogni cosa con la stessa ipocrisia  :asd:
Voglio sapere cosa te ne sarebbe fregato di questi principi qualora ti avessero lasciato a morire di fame o deportato senza motivo. Quante chiacchiere  :rotfl:
senza offesa...prima di esprimervi andatevi a leggere i testi di Marx, Lenin, Engels,trotsky, Bordiga(che tra l'altro è pure compaesano nostro), Marcuse, Hobsbawm,Giuseppe Bedeschi, Reed etc.etc. ...li trovate anche su internet con qualche sforzo...o sulle bancarelle sul rettifilo....
dopo che li avete letti e vi siete fatti un'idea allora parliamo di comunismo, socialismo, socialismi reali....con calma
ribadisco un topic su un discreto ex comico è eccessivo

Offline Bruce Colotti

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Re:Benigni
« Risposta #107 il: 19 Dicembre, 2012, 10:55:54 am »
POST SCRIPTUM
Andate a chiedere ai russi, georgiani, ukraini etc.etc. cosa pensano dei loro paesi, del avvento del capitalismo, delle libertà "conquistata"....conosco questa gente...i loro paesi..so che vi risponderanno...

Offline nickwire

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Re:Benigni
« Risposta #108 il: 19 Dicembre, 2012, 11:11:41 am »
Io mi trovo d'accordo con molta parte di critica trotzkista (non me ne voglia compagno Orefice), perché la pianificazione industriale doveva soltanto transitare per il capitalismo di stato, che invece ha portato i germi patogeni della burocrazia corrotta, dell'immobilismo e dell'inefficienza. Esistono dati econometrici imparziali a conferma dell'ultima delle tre.
Andrebbe ridimensionato anche il boom industriale post-rivoluzione, attribuibile in buona parte al fatto che la Russia zarista era a fasi primitive di sviluppo, e quindi con rendimenti marginali del capitale enormemente più elevati rispetto a quelli di altre grandi economie mondiali di più vecchio sviluppo.
Tra l'altro non ci si è mai proposti di livellare il punto di partenza e dare disco verde all'individualismo e all'impresa privata (come diceva Josif), ma di congelare quello di arrivo (che per me è un rispettabile ideale).
Purtroppo il proposito era già morto con la prima ondata di globalizzazione di inizio secolo, processo che io ritengo inarrestabile, allora come oggi. Processo che in buona parte è stato responsabile dello squilibrio nel livello di industrializzazione tra paesi, dello squilibrio di redditi tra e dentro i paesi. Processo responsabile delle più feroci politiche imperialiste e processo che ha generato nei decenni la mano invisibile della speculazione.
Era impossibile sottrarcisi, così come era impossibile sottrarsi ai sogni di dominio mondiale e agli effetti devastanti della seconda guerra mondiale.
Credo che tutti i morti di cui parlate siano la conferma che il comunismo è stata una parentesi storica non più ripetibile, non più perfezionabile.
Ormai viviamo nell'impero dell'autodistruzione, mettetevi l'anima in pace e smettetela di farci in ogni topic un bucchino con la sputazza parlando dell'Holodomor e delle purghe staliniane.


quoto come sempre Fiorenzo di sto periodo. Come sempre, la causa di tutto ciò è l'egoismo dell'essere umano. Caratteristica che di certo non latitava, ed era presente in molte forme, nei regimi oltre la cortina di ferro.

POST SCRIPTUM
Andate a chiedere ai russi, georgiani, ukraini etc.etc. cosa pensano dei loro paesi, del avvento del capitalismo, delle libertà "conquistata"....conosco questa gente...i loro paesi..so che vi risponderanno...

Ai soviet si sono sostituite le aziende degli oligarchi, al comitato centrale un comitato elettorale. Un'evoluzione mancata non comporta necessariamente la riabilitazione di un regime passato che è crollato sotto il peso di un debito estero insostenibile.
L'URSS negava alle persone la democrazia in cambio dell'assicurazione di un'uguaglianza sostanziale, ma nei fatti quest'uguaglianza era già svanita agli inizi degli anni 60, e si era rivelato in un sistema feudale, dove al posto dei valvassori e valvassini c'erano sindacalisti, dirigenti locali di partito e capi delle fabbriche.
Nel frattempo, l'URSS pur di avere quel guizzo che le permetteva di essere una superpotenza, aveva ceduto la sua anima alla galassia dei servizi segreti interni ed esterni che infondevano fede nell'ideale marxista a suon di terrore e minacce di quotidianità turbate, di revoca di quei diritti che tanto conclamavano nei comizi. E' un dato di fatto, basta conoscere nelle viscere (io l'ho fatto) i regimi di Hoeneker, Ceausescu, Todor Zivkov, e compagnia bella.

Erano regimi fondamentalmente ipocriti, impregnati di quell'ipocrisia che aleggia attorno a tutti quei regimi che delegano una libertà in nome di qualsivoglia ideale, che sia la sicurezza o quella tessera che ti permette di avere il pane tutti i giorni.

D'altro canto, non mi sento di biasimare chi sceglie un'illusione per dare speranza alla propria visione di vita, ed il Comunismo è meglio di tante illusioni. Io ne ho altre, forse migliori, forse peggiori.

Offline Bruce Colotti

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Re:Benigni
« Risposta #109 il: 19 Dicembre, 2012, 11:32:03 am »

quoto come sempre Fiorenzo di sto periodo. Come sempre, la causa di tutto ciò è l'egoismo dell'essere umano. Caratteristica che di certo non latitava, ed era presente in molte forme, nei regimi oltre la cortina di ferro.

Ai soviet si sono sostituite le aziende degli oligarchi, al comitato centrale un comitato elettorale. Un'evoluzione mancata non comporta necessariamente la riabilitazione di un regime passato che è crollato sotto il peso di un debito estero insostenibile.
L'URSS negava alle persone la democrazia in cambio dell'assicurazione di un'uguaglianza sostanziale, ma nei fatti quest'uguaglianza era già svanita agli inizi degli anni 60, e si era rivelato in un sistema feudale, dove al posto dei valvassori e valvassini c'erano sindacalisti, dirigenti locali di partito e capi delle fabbriche.
Nel frattempo, l'URSS pur di avere quel guizzo che le permetteva di essere una superpotenza, aveva ceduto la sua anima alla galassia dei servizi segreti interni ed esterni che infondevano fede nell'ideale marxista a suon di terrore e minacce di quotidianità turbate, di revoca di quei diritti che tanto conclamavano nei comizi. E' un dato di fatto, basta conoscere nelle viscere (io l'ho fatto) i regimi di Hoeneker, Ceausescu, Todor Zivkov, e compagnia bella.

Erano regimi fondamentalmente ipocriti, impregnati di quell'ipocrisia che aleggia attorno a tutti quei regimi che delegano una libertà in nome di qualsivoglia ideale, che sia la sicurezza o quella tessera che ti permette di avere il pane tutti i giorni.

D'altro canto, non mi sento di biasimare chi sceglie un'illusione per dare speranza alla propria visione di vita, ed il Comunismo è meglio di tante illusioni. Io ne ho altre, forse migliori, forse peggiori.
perdonami...non è questo il luogo a discutere di cose così complesse....quindi accenno una risposta che ovviamente andrebbe meglio articolata
hai definito un quadro della situazione che non è quello realistico. Sono uno slavista e studioso anche della cultura e storia russa, da un punto di vista marxista certo, ma ho sempre approcciato lo studio e la storia di qui paesi e di quelle culture cercando di mantenere una precisa parzialità.
Il mio lavoro si è svolto  sempre in laboratorio e sempre sul campo, al contatto con la gente che ha vissuto i soviet e che inorridirebbe a sentir paragonare questi alle aziende degli oligarchi che oggi depredano le ex repubbliche sovietiche...
dovrei parlarti di democrazia partecipativa(quella che ancor oggi si pratica ad esempio a Cuba), cosa sconosciuta al mondo occidentale, senza filosofeggiare, ma ponendo questioni ed esempi pratici.
Ripeto, questo è un argomento complesso, difficile da discutere qui.
Sulla definizione di i"illusione comunista" ovviamente non mi trovi d'accordo. Intanto, la base filosofica e scientifica su cui questa visione del mondo si fonda basterebbe da sè a scardinare il senso di questa definizione. Infine, comunismo non è solo una visione del mondo. Come premessa ad ogni proprio saggio marxista l'autore ti spiegherà prima di tutto che il comunismo è in primo luogo un approccio critico al circostante, alla realtà. Il comunismo come filosofia, come pensiero politico(non ideologia, lì siamo ad una distorsione del pensiero marxista) offre delle lenti attraverso le quali osservare l'esistente. Questo è il primo passo del materialismo storico. Se di esso non se ne comprende la portata(molti epigono di Marx non l'hanno compreso)allora non si potrà comprendere il senso del termine comunismo, anzi si rischierà di definirlo illusione. Non ho bisogno di rivalutare il sistema sovietico o farne un'apologia per giustificare la mia "illusione". Non ho bisogno del miracolo della resurrezione per giustificare e validare la fede come fanno i cristiani. Nel caso del marxismo, ripeto , si tratta di valutarne la portata analitica, scentifica e filosofica.
« Ultima modifica: 19 Dicembre, 2012, 11:33:36 am da Bruce Colotti »

Offline Neutrino

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Re:Benigni
« Risposta #110 il: 19 Dicembre, 2012, 12:41:35 pm »
La russia viveva in uno stato ben più pietoso negli anni successivi alla rivoluzione...
Ma poi, che cazzo dici... E' come se Milano esigesse tutte le derrate alimentari di Napoli, senza risarcire nulla. Mi immagino come tu e i tuoi concittadini sareste felici di soddisfare le esigenze di Milano. Vai nel concreto, è stata una porcata senza precedenti. "Date a noi tutto il vostro raccolto, noi non vi ripagheremo per nulla ma non vi faremo morire di fame, quindi vi conviene". Più fascista di ogni fascismo, cristo.
Sono i sinistrelli acritici come voi che hanno rovinato tutto, prospettive comprese.
Vi meritate 200 anni di berlusconismo.

per la prima volta ti quoto  :asd:

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Re:Benigni
« Risposta #111 il: 19 Dicembre, 2012, 12:56:02 pm »


a parte che da buon slavista dovresti sapere abbondantemente delle pubblicazioni sulla "balcanizzazione istituzionale" in atto nei paesi comunisti, evolutesi nella condizione attuale. Ma comunque sì il discorso è estremamente largo e vasto per esplicarlo in un contesto del genere, peraltro OT.


Offline noel

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Re:Benigni
« Risposta #112 il: 19 Dicembre, 2012, 14:05:41 pm »


E ancora a tirar fuori Marx, che NULLA c'entra con le applicazioni del comunismo verificatesi...


E allora di che minchia stai discorrendo?

Offline noel

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Re:Benigni
« Risposta #113 il: 19 Dicembre, 2012, 14:07:54 pm »
Ma che Benigni sia un comunista è risaputo da tempo.
Berlusconi docet.
 :troll:

Offline Bruce Colotti

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Re:Benigni
« Risposta #114 il: 19 Dicembre, 2012, 14:08:34 pm »
a parte che da buon slavista dovresti sapere abbondantemente delle pubblicazioni sulla "balcanizzazione istituzionale" in atto nei paesi comunisti, evolutesi nella condizione attuale. Ma comunque sì il discorso è estremamente largo e vasto per esplicarlo in un contesto del genere, peraltro OT.
non riesco però a capire come integrare quello che ho scritto con la balcanizzazione istituzionale :boh:...ennesima definizione tra l'altro che non contiene la specificità e singolarità dell'evoluzione storica, culturale e politica di ciascun paese post sovietico(alcuni dei quali tra l'altro non fanno rientrano nell'ambito della area "slava", come l'ungheria, i paesi baltici e il centro asia)
cmq tornando IT
ribadisco la  mia non stima per l'ex comico

Offline noel

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Re:Benigni
« Risposta #115 il: 19 Dicembre, 2012, 14:12:53 pm »
Ma voi veramente credete ancora all'uguaglianza sociale?
Ci deve essere una rivoluzione di pensiero se no alla fine si ritorna sempre al punto di partenza.
Io credo alla giustizia sociale e alla disuguaglianza culturale, dove un comunista avrà sempre validi motivi culturali per contrastare la retorica del non-pensiero dominante di cui ti fai portavoce, come ben dice Kurz, che negli ultimi 20 anni ha prodotto catastrofi sociali, economiche e politiche.

Offline noel

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Re:Benigni
« Risposta #116 il: 19 Dicembre, 2012, 14:19:11 pm »
Non allo schiavismo ma alla regola che ci sarà sempre un essere predominante sull'altro che sia per motivi sociali,economici o politici oppure fisici sovrasterà l'altro,avete mai sentito parlare di Charles Darwin?
Peccato che il darwinismo sociale sia ampiamente rigettato dalla sociologia.
A parte che già il concetto è proprio errato a monte, quelli predominanti in questo mondo sono le elites economiche o le caste, coloro che nascono già avvantaggiati rispetto al restante 99%, l'adattamento in natura non significa proprio nulla, anzi il concetto di Darwin era totalmente l'opposto.

Offline noel

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Re:Benigni
« Risposta #117 il: 19 Dicembre, 2012, 14:37:33 pm »
Principi di uguaglianza sociale MAI attuati (piccolo dettaglio, eh  :asd: Anche il Mein Kampf ha delle basi storicamente giustificabili, se proprio vogliamo guardare ogni cosa con la stessa ipocrisia  :asd:
Voglio sapere cosa te ne sarebbe fregato di questi principi qualora ti avessero lasciato a morire di fame o deportato senza motivo. Quante chiacchiere  :rotfl:
Hai studiato storia e filosofia nella facoltà di ingegneria, per caso?!
Il mein kampf ha delle basi storiche giustificabili? quali? il razzismo e l'odio di un pittore fallito? Paragonare "das kapital" con il mein kampf è assoluta malafede, voglia di provocazione, un insulto alla tua intelligenza e un totale bruciore di culo.
A me sembra, senza timore di essere smentito, che tu non abbia netto né uno né l'altro...altrimenti non potresti scrivere castronerie simili.
Che la retorica del buon democratico ti imponga di volere accomunare lo stalinismo al nazi-fascismo può anche andarmi bene...ma dire che le due ideologie nascono dagli stessi bisogni o dagli stessi contesti storici e culturali proprio no.
La stessa Arendt ha fatto un distinguo ben chiaro a proposito di comunismo/stalinismo, per dire che il nazi-fascismo ha avuto un'applicazione unica e netta, il comunismo no...tra correnti interne ed esterne c'è un universo che semplificando può essere inglobato nell'etichetta "comunista".
La nostra è una storia fatta anche e soprattutto di uomini vissuti nel corso di quasi due secoli, in contesti sociali e continenti diversi tra loro..troppo facile fare del qualunquismo dicendo che il comunismo è "morte, miseria e distruzione".

Offline domyssj

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Re:Benigni
« Risposta #118 il: 19 Dicembre, 2012, 14:46:06 pm »
Peccato che il darwinismo sociale sia ampiamente rigettato dalla sociologia.
A parte che già il concetto è proprio errato a monte, quelli predominanti in questo mondo sono le elites economiche o le caste, coloro che nascono già avvantaggiati rispetto al restante 99%, l'adattamento in natura non significa proprio nulla, anzi il concetto di Darwin era totalmente l'opposto.
scusa eh, solo una cosa e poi mi rieclisso, ma Darwin non sosteneva che per selezione naturale vanno avanti quelli più adatti a sostenere i cambiamente e sopravvivere, dove l'essere adatti era dato proprio da capacità genetiche innate, non certo da cambiamenti dovuti alla vita (quello era Lamark mi pare con il famoso discorso delle giraffe che allungavano il collo per arrivare alle foglie alte)

Offline Bruce Colotti

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Re:Benigni
« Risposta #119 il: 19 Dicembre, 2012, 14:52:29 pm »
scusa eh, solo una cosa e poi mi rieclisso, ma Darwin non sosteneva che per selezione naturale vanno avanti quelli più adatti a sostenere i cambiamente e sopravvivere, dove l'essere adatti era dato proprio da capacità genetiche innate, non certo da cambiamenti dovuti alla vita (quello era Lamark mi pare con il famoso discorso delle giraffe che allungavano il collo per arrivare alle foglie alte)
Darwin  parlava di specie più adatte a sopravvivere nel contesto natura...l'uomo è una delle specie vincenti secondo l'ipotesi darwiniana.....noel parlava dal punto di vista sociologico che ha come oggetto l'uomo, le relazioni, la sua storia,il suo contesto etc.etc e di come in questo contesto ci sia un elites predominante su un'altra ....infatti in premessa ha scritto "Peccato che il darwinismo sociale sia ampiamente rigettato dalla sociologia." Non possiamo in sostanza applicare una teoria biologica ad un contesto sociologico....