Take Shelter (Jeff Nichols, 2011)

[wendell]

Curtis LaForche vive con la sua felice famiglia in una piccola città dell’Ohio. Improvvisamente inizia ad avere incubi su una tempesta incombente.
Thriller che cerca di oscillare tra lo psicologico e il metafisico. Per lo scopo, Jeff Nichols ricorre a Michael Shannon, già rodato nei panni del paranoide da Friedkin ed Herzog. E' una mossa che garantisce un'ottima resa tecnica ma che facilita la sensazione di deja vu e rende d'obbligo il confronto con Bug. Confronto perso nettamente, perché se Friedkin si dimostrava in grado di disorientare lo spettatore assieme al protagonista, minandone la capacità di distinzione tra realtà e follia, Nichols rende la visione tutt'altro che coinvolgente, riducendo l'esperienza ad una mera testimonianza della degenerazione di un individuo. Inoltre, pur in presenza di ottime capacità nella messa in inquadratura, Nichols non si dimostra in grado di dettare i tempi del racconto. Piace la prima metà pacata ma perché sembra funga da necessario innesco per un esplosione che non avviene mai. Lentezza ingiustificata e compiaciuta. Finale da bucchinaro

Voto: **

[Guallera V.2]

Visto ieri e quoto tutto quello che hai scritto. Una sotto-malickata fin troppo compiaciuta e dalla facile metafora, con la Chastain che ripete lo stesso ruolo di Tree of life e Shannon il solito psicolabile visionario. Se un giorno faranno la biografia di Morgan De Sancits, nonostante la differenza fisica, Shannon con la barba rossa sarebbe perfetto.