Autore Topic: Womb (Benedek Fliegauf, 2010)  (Letto 988 volte)  Share 

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Offline wendell

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Womb (Benedek Fliegauf, 2010)
« il: 15 Ottobre, 2012, 13:11:35 pm »


Rebecca e Tommy si conoscono da bambini e tra loro nasce un'intensa amicizia. La partenza improvvisa di Rebecca per il Giappone li separerà per dodici anni fin quando Rebecca deciderà di tornare dall'amico d'infanzia...
Film che potrebbe generare due giudizi diversi, a seconda della prospettiva d'analisi. La prima, minoritaria, è quella che si concentra sul lutto: eluderlo, rifiutarne l'elaborazione, non fa che rilanciarne il dolore. L'altra, purtroppo nettamente maggioritaria, è quella degli interrogativi morali sulla clonazione. Ma non si tratta di "cosa succederebbe se clonassimo gli umani", piuttosto "cosa succederebbe se una donna si facesse impiantare il clone di sua madre o del suo partner defunti". Insomma, questioni che per essere poste richiederebbero prima la risoluzione del dilemma di base, quello relativo alla liceità della duplicazione umana in generale, forse addirittura nel mondo reale. Così va a finire che tutta l'impalcatura drammatica dell'opera sia costituita da un'enorme pippa mentale. E' un peccato, perché l'ungherese Fliegauf dimostra di possedere una capacità fuori dal comune nella messa in inquadratura e nel montare l'immagine col suono (qui curato da Max Richter, bravo compositore tedesco). In un'epoca in cui la science fiction cade spesso nel ridicolo non si sentiva la necessità della sua evoluzione drammatica.

Voto: **
ho cercato di capire cosa sei.....terrificante.