Nazaré guarda che questo non è il casting per la Bobo TV, pe strunzate dovrebbe esserci un topic dedicato

Comunque io sull'isterismo Garciano (che mi ha visto partecipe sia chiaro, so rimasto tipo 30min a fissare il cellulare ed è una notizia che non dimenticherò mai più al pari dell'addio di Quagliarella nel pre-partita con l'Elfsborr, roba che ti segna) avrei comunque due cose da dire.
Siamo usciti di senno perché abbiamo vinto lo scudetto, lo abbiamo fatto con un allenatore al tramonto, perdente nel midollo, pazzo come un cavallo, ma comunque pecunaro. Dopo tutto ciò ci aspettavamo il grande nome per il definitivo salto di qualità, perché complice quello che abbiamo visto sabato passato e complice la storica qualificazione ai quarti con le dichiarazioni del Mostro
(iccaffeturco) e del Cocapappo infondo infondi ci crediamo sia possibile l'unica cosa che ci rimane da vedere prima di morire.
E qua entrano in gioco i media che prima di virare su nomi ridicoli (rivelatesi non ipotesi ma fatti concreti) hanno parlato di gente come Luis Enrique, Conte, Nagelsmann e chi più ne ha più ne metta. Operazioni non da Napoli, esose, folli che hanno visto due soli precedenti atti a sostituire due voragini che si sono venute a creare in passato, Cavani prima e Sarri poi. Voragini che avevano bisogno di mercati e nomi pesanti per proseguire. A sto giro invece si sta facendo esattamente l'opposto e quello che abbiamo visto con l'arrivo di Sarri e quello di Spalletti, anche se da vincitori viviamo proprio l'esigenza di trovare continuità col gruppo che c'è, senza particolari stravolgimenti, cercando la continuità tattica e cercando (spero e presumo) di trattenere quanta e più gente possibile (come nel post Sarri con la differenza che questi sono giovani e non bolliti).
Detto ciò, anche con la cessione del Coreano questa è una squadra quadrata, forte, con tantissimi pregi e qualche difetto da limare, perseguire la stessa strada magari migliorando sotto un occhio diverso qualcosa, prendendo giusto un paio di uomini diversi che possano aggiungere, considerato che comunque parliamo di un allenatore che conosce abbastanza il calcio italiano ma che non è propriamente carta canusciuta, finalista e semifinalista in Europa. Per me non parliamo di una scelta tanto scellerata come mediaticamente apparsa.
La cosa fondamentale oltre alla continuità sarà rinnovarsi senza dare punti di riferimento agli avversari. Se ci riusciamo restiamo palesemente i più forti e completi. Un poco di mazzo poi farà la differenza sul lungo.