Autore Topic: [8] Juventus - Napoli [PREPARTITA]  (Letto 100772 volte)

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Offline Gabbie

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Re:[8] Juventus - Napoli [PREPARTITA]
« Risposta #620 il: 16 Ottobre, 2012, 19:28:19 pm »
Cioè chist ogni volta che viene chiamato in causa adda ricere quanti ricchioni ci stanno nella situazione di cui sta parlando :maronn:
:asd:
Un fatto che mi ha costretto a chiamare Gabriella alle undici dell'altro ieri.
Chi è la persona per cui le hai chiesto di praticare un maleficio e perché.

Offline Genny Fenny

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Re:[8] Juventus - Napoli [PREPARTITA]
« Risposta #621 il: 16 Ottobre, 2012, 19:31:45 pm »
La guarderò a Siena in gruppo a casa di un caro amico. Con lui solo pareggi e sconfitte su un campione di almeno 5-6 partite. 
La variante è la new entry, un castellone paesano di Diego vinoatavola. :look:

Offline peppere

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Re:[8] Juventus - Napoli [PREPARTITA]
« Risposta #622 il: 16 Ottobre, 2012, 19:33:31 pm »
La guarderò a Siena in gruppo a casa di un caro amico. Con lui solo pareggi e sconfitte su un campione di almeno 5-6 partite. 
La variante è la new entry, un castellone paesano di Diego vinoatavola. :look:
Quanti omosessuali ci saranno? :look:

Offline Genny Fenny

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Re:[8] Juventus - Napoli [PREPARTITA]
« Risposta #623 il: 16 Ottobre, 2012, 19:34:18 pm »
Quanti omosessuali ci saranno? :look:

Solo io.  :scuorn:

Offline peppere

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Re:[8] Juventus - Napoli [PREPARTITA]
« Risposta #624 il: 16 Ottobre, 2012, 19:35:24 pm »
Solo io.  :scuorn:
se ti alzi alle azioni pericolose e t' miett annanz te ne vedi bene :asd:

Online vampyr8

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Re:[8] Juventus - Napoli [PREPARTITA]
« Risposta #625 il: 16 Ottobre, 2012, 19:37:53 pm »
Il nostro è chiaramente uno dei due sbizzeri, propenderei per Inler. Tra gli juventini altro che uno, ce ne stann almeno 3 :pariamm:

Dzemaili e Behrami hanno 2 fidanzate top class
quindi è Inler o Vargas gli unici mai visti con ragazze

Offline bat86

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Re:[8] Juventus - Napoli [PREPARTITA]
« Risposta #626 il: 16 Ottobre, 2012, 20:07:53 pm »



Offline Antonio Scannagatti

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Re:[8] Juventus - Napoli [PREPARTITA]
« Risposta #627 il: 16 Ottobre, 2012, 20:42:50 pm »
Dzemaili e Behrami hanno 2 fidanzate top class
quindi è Inler o Vargas gli unici mai visti con ragazze

Signora Campagnaro? S'è mai vista?  :inciucio:

Online vampyr8

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Re:[8] Juventus - Napoli [PREPARTITA]
« Risposta #628 il: 16 Ottobre, 2012, 20:43:53 pm »
De Sanctis durante l'inno abbracciato fra i due juventini Chiellini e Pirlo  :peppewendell:

Offline Guallera V.2

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Re:[8] Juventus - Napoli [PREPARTITA]
« Risposta #629 il: 16 Ottobre, 2012, 21:20:59 pm »
La guarderò a Siena in gruppo a casa di un caro amico. Con lui solo pareggi e sconfitte su un campione di almeno 5-6 partite. 
La variante è la new entry, un castellone paesano di Diego vinoatavola. :look:
Ti odio, ma proprio assai assai.

Offline djcarmine

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Re:[8] Juventus - Napoli [PREPARTITA]
« Risposta #630 il: 16 Ottobre, 2012, 21:56:48 pm »
Essere juventini a Napoli

Essere juventini a Napoli è qualcosa tipo una missione. Essere juventini a Napoli è uno stato dell’anima. Sei straniero tra la tua gente, se sei juventino a Napoli. Bisognerà prima o poi pensare ad un contributo economico mensile per gli juventini a Napoli, una specie di reddito di cittadinanza. O un risarcimento danni. Non fosse altro per le volte che sei stato costretto a sentire quella frase stupida che se sei napoletano non puoi tifare per una squadra del Nord. Come se un bambino di sei anni, accecato d’amore per quelle magliette bianconere potesse sapere di Bossi e del Regno delle Due Sicilie. E ti verrebbe voglia di urlare che tu questa terra la ami, questa dannata, meravigliosa terra la ami davvero, forse anche più di tanti che la domenica impazziscono per undici calciatori con la maglietta azzurra. Che la ami e che saresti disposto a morirci e, forse, lo hai già fatto, quando hai deciso di passarci la tua vita. Ma che la maglietta bianca e nera a strisce verticali, quella ce l’hai stampata sul cuore e non ci puoi fare davvero niente.

Sei tifoso di un’idea, se sei juventino a Napoli; sei tifoso di una immagine. Anche la domenica in cui vinci uno dei tuoi 29 scudetti o la notte in cui ti capita di salire sul tetto del mondo, se sei fortunato e ti sei circondato di amici che vivono la tua stessa condizione può scapparci un brindisi con uno spumante, torinese, e poi tutti a casa. Niente cortei, niente follia collettiva, nessuna isteria, nessuna condivisione con l’universo. Un coito interrotto.
Sei tifoso di un’immagine, se sei juventino a Napoli. Potresti essere tifoso del Real Madrid o dell’Arsenal, non cambierebbe granché. Eppure. Eppure c’è una partita, una sola, in tutto l’anno in cui essere juventino a Napoli significa di più. È quando la tua Juve viene a giocare nella tua Napoli. Sai già, da mesi, che quella sarà una domenica difficile. Qualunque sia il campionato che le due squadre stanno conducendo, qualunque sia la distanza di punti tra le due, tu sai che quella è “la” partita.

E vivi un conflitto con te stesso. Non capita facilmente che la tua squadra giochi a pochi chilometri da te. E tu sai che non andrai a vederla, sai già che non ce la farai a stare lì, in silenzio, qualunque cosa accada. È come andare all’appuntamento con la donna che ami e non poterle esprimere i tuoi sentimenti. E, allora, decidi di vederla in televisione.

Così, domenica sera.
La telefonata di Michele arriva, puntuale, un paio di ore prima della gara. “Ci siamo per stasera?” chiede. È una specie di rito scaramantico al quale sai che non potresti mai rinunciare. “Come no” rispondi distratto. Ma dentro di te sai che in quei 90 minuti ti piacerebbe fare tutt’altro. Potresti portare i bambini al lago, se non facesse freddo, e se solo ci fosse un lago, uno solo, nella tua città… il cinema, perché no, si potrebbe andare al cinema… magari rimanere in casa, poi magari alle 10 e mezzo accendi la televisione, televideo, pagina 220 o giù di lì, 90 minuti raccontati in una immagine, in un secondo. Poi.
Poi all’orario della partita, quasi di istinto, prendi le chiavi della macchina, saluti ed esci di casa. Ma lentamente, come se una parte di te fosse ancora indecisa, come se fosse una zavorra che ti appesantisce. Fai le scale mentre senti nelle altre case gente che si prepara alla partita, sedie che si spostano, commenti alle formazioni, quello del sesto piano che sta pagando le pizze al ragazzo in ciclomotore col bauletto dietro.

La città è deserta e tu pensi che è bella così, quasi ti dispiace dover andare a casa di Gianluca a vedere la partita. Potresti goderti la città, è tutta tua. È bellissima, pensi, senza i motorini impazziti, pedoni senza regole, la senti tua. Non eri mai stato geloso di un posto come ora. Ti piacerebbe fermare le lancette dell’orologio, o spostarle avanti, verso le undici di stasera.

Sul display del telefono il nome di Michele lampeggia mentre stai cercando un posto per la macchina. Sai già che cosa vuole, “Che fine hai fatto?” ti chiederà. E se invece volesse annunciarti un gol della Juve? In quel momento ti rendi conto che non hai nemmeno acceso l’autoradio per sentire la partita. Parcheggi, scendi dalla macchina, premi il pulsante delle sicure, ancora Michele sul cellulare, “Sto arrivando!” gli rispondi senza farlo parlare, fai alcuni passi, stai per imboccare il viale che porta a casa di Gianluca. Quando. Quando, improvvisamente, tutto intorno a te, ma tutto proprio, anche le pietre, i lampioni, le macchine, cose alle quali stupidamente prima di quel momento non avevi dato la possibilità che avessero un’anima, cominciano ad urlare. È un urlo che sale improvviso, lo senti arrivare come un’onda, compatto, uniforme. Un urlo che sembra nascere dalle viscere della terra. Tu sai che in quel momento, in quel preciso istante, sta per cominciare una settimana difficile per te, fatta di sms, telefonate, messaggi su facebook. Senti, dentro di te, di amare come non mai quella maglia, anche se ti mette in quelle condizioni. Bussi al citofono di Gianluca.

E capisci che essere juventini a Napoli è una missione. È uno stato dell’anima.



Spero che abbiate qualcosa in cui vomitare a portata di mano.

in conformità con la nuova linea editoriale, non esprimerò le mie idee su questo articolo
ed io mi sentii in quel momento come una prostituta sverginata dai suoi aguzzini

C. Pazzo 
Noi vinciamo in quanto esistiamo. Vinciamo quando siamo in 60.000 per Napoli-Cittadella e quando ci ricordiamo di Esteban Lopez o di Picchio Varricchio. Vinciamo odiando le strisciate e vivendo in funzione di questa maglia. Vinciamo andando con un paio di amici allo stadio e non guardando la partita in casa da soli in un salotto di Reggio Calabria. Vinciamo quando siamo migliaia ad ogni trasferta, vinciamo quando uno juventino nella nostra città viene additato come essere anormale e malato di scabbia

Online pappasouth

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Re:[8] Juventus - Napoli [PREPARTITA]
« Risposta #631 il: 16 Ottobre, 2012, 22:15:56 pm »
Essere juventini a Napoli

Essere juventini a Napoli è qualcosa tipo una missione. Essere juventini a Napoli è uno stato dell’anima. Sei straniero tra la tua gente, se sei juventino a Napoli. Bisognerà prima o poi pensare ad un contributo economico mensile per gli juventini a Napoli, una specie di reddito di cittadinanza. O un risarcimento danni. Non fosse altro per le volte che sei stato costretto a sentire quella frase stupida che se sei napoletano non puoi tifare per una squadra del Nord. Come se un bambino di sei anni, accecato d’amore per quelle magliette bianconere potesse sapere di Bossi e del Regno delle Due Sicilie. E ti verrebbe voglia di urlare che tu questa terra la ami, questa dannata, meravigliosa terra la ami davvero, forse anche più di tanti che la domenica impazziscono per undici calciatori con la maglietta azzurra. Che la ami e che saresti disposto a morirci e, forse, lo hai già fatto, quando hai deciso di passarci la tua vita. Ma che la maglietta bianca e nera a strisce verticali, quella ce l’hai stampata sul cuore e non ci puoi fare davvero niente.

Sei tifoso di un’idea, se sei juventino a Napoli; sei tifoso di una immagine. Anche la domenica in cui vinci uno dei tuoi 29 scudetti o la notte in cui ti capita di salire sul tetto del mondo, se sei fortunato e ti sei circondato di amici che vivono la tua stessa condizione può scapparci un brindisi con uno spumante, torinese, e poi tutti a casa. Niente cortei, niente follia collettiva, nessuna isteria, nessuna condivisione con l’universo. Un coito interrotto.
Sei tifoso di un’immagine, se sei juventino a Napoli. Potresti essere tifoso del Real Madrid o dell’Arsenal, non cambierebbe granché. Eppure. Eppure c’è una partita, una sola, in tutto l’anno in cui essere juventino a Napoli significa di più. È quando la tua Juve viene a giocare nella tua Napoli. Sai già, da mesi, che quella sarà una domenica difficile. Qualunque sia il campionato che le due squadre stanno conducendo, qualunque sia la distanza di punti tra le due, tu sai che quella è “la” partita.

E vivi un conflitto con te stesso. Non capita facilmente che la tua squadra giochi a pochi chilometri da te. E tu sai che non andrai a vederla, sai già che non ce la farai a stare lì, in silenzio, qualunque cosa accada. È come andare all’appuntamento con la donna che ami e non poterle esprimere i tuoi sentimenti. E, allora, decidi di vederla in televisione.

Così, domenica sera.
La telefonata di Michele arriva, puntuale, un paio di ore prima della gara. “Ci siamo per stasera?” chiede. È una specie di rito scaramantico al quale sai che non potresti mai rinunciare. “Come no” rispondi distratto. Ma dentro di te sai che in quei 90 minuti ti piacerebbe fare tutt’altro. Potresti portare i bambini al lago, se non facesse freddo, e se solo ci fosse un lago, uno solo, nella tua città… il cinema, perché no, si potrebbe andare al cinema… magari rimanere in casa, poi magari alle 10 e mezzo accendi la televisione, televideo, pagina 220 o giù di lì, 90 minuti raccontati in una immagine, in un secondo. Poi.
Poi all’orario della partita, quasi di istinto, prendi le chiavi della macchina, saluti ed esci di casa. Ma lentamente, come se una parte di te fosse ancora indecisa, come se fosse una zavorra che ti appesantisce. Fai le scale mentre senti nelle altre case gente che si prepara alla partita, sedie che si spostano, commenti alle formazioni, quello del sesto piano che sta pagando le pizze al ragazzo in ciclomotore col bauletto dietro.

La città è deserta e tu pensi che è bella così, quasi ti dispiace dover andare a casa di Gianluca a vedere la partita. Potresti goderti la città, è tutta tua. È bellissima, pensi, senza i motorini impazziti, pedoni senza regole, la senti tua. Non eri mai stato geloso di un posto come ora. Ti piacerebbe fermare le lancette dell’orologio, o spostarle avanti, verso le undici di stasera.

Sul display del telefono il nome di Michele lampeggia mentre stai cercando un posto per la macchina. Sai già che cosa vuole, “Che fine hai fatto?” ti chiederà. E se invece volesse annunciarti un gol della Juve? In quel momento ti rendi conto che non hai nemmeno acceso l’autoradio per sentire la partita. Parcheggi, scendi dalla macchina, premi il pulsante delle sicure, ancora Michele sul cellulare, “Sto arrivando!” gli rispondi senza farlo parlare, fai alcuni passi, stai per imboccare il viale che porta a casa di Gianluca. Quando. Quando, improvvisamente, tutto intorno a te, ma tutto proprio, anche le pietre, i lampioni, le macchine, cose alle quali stupidamente prima di quel momento non avevi dato la possibilità che avessero un’anima, cominciano ad urlare. È un urlo che sale improvviso, lo senti arrivare come un’onda, compatto, uniforme. Un urlo che sembra nascere dalle viscere della terra. Tu sai che in quel momento, in quel preciso istante, sta per cominciare una settimana difficile per te, fatta di sms, telefonate, messaggi su facebook. Senti, dentro di te, di amare come non mai quella maglia, anche se ti mette in quelle condizioni. Bussi al citofono di Gianluca.

E capisci che essere juventini a Napoli è una missione. È uno stato dell’anima.



Spero che abbiate qualcosa in cui vomitare a portata di mano.

ma poi sti mongoloidi quando cacciano sta tiritera veramente fanno sembrare che siano trattati tipo ebrei dai nazisti, come se esistesse veramente una discriminazione raziale e tutti i napoletani stessero a pensà as ti strunzat tutti i giorni, quando la verità è che un napoletano juventino è semplicemente un coglione come ce ne stanno tanti in tanti altri campi della vita. :asd:

poi chist è particolarmente scemo che col mare a dieci minuti di casa, se vò o bagn ind o lag!
« Ultima modifica: 16 Ottobre, 2012, 22:18:57 pm da papasouth »

Offline Gabbie

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Re:[8] Juventus - Napoli [PREPARTITA]
« Risposta #632 il: 16 Ottobre, 2012, 22:17:52 pm »
ma poi sti mongoloidi quando cacciano sta tiritera veramente fanno sembrare che siano trattati tipo ebrei dai nazisti, come se esistesse veramente una discriminazione raziale e tutti i napoletani stessero a pensà as ti strunzat tutti i giorni, quando la verità è che un napoletano juventino è semplicemente un coglione come ce ne stanno tanti in tanti altri campi della vita. :asd:
:brà:
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Re:[8] Juventus - Napoli [PREPARTITA]
« Risposta #633 il: 16 Ottobre, 2012, 22:21:13 pm »
se ci pensate è molto più pariato addosso uno che dichiara apertamente di votare Berlusconi, non per niente stanno molto più chiusi di questi nelle saettelle. :pariamm:

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Re:[8] Juventus - Napoli [PREPARTITA]
« Risposta #634 il: 16 Ottobre, 2012, 22:29:59 pm »
ho avuto una sfaccimma di epifania! fateci caso, tutti i coglioni si sentono sempre delle vittime del sistema e dei martiri, napoletani juventini, napoletani parmigiani, votanti di Berlusconi, ragazzini che ascoltano i repper milanesi, cattolici papaboys e ciellini, ragazzine che ascoltano il cantante adolescenziale di turno, gente che non apprezza il vernacolo :look: , gente che preferisce Katy Perry ad Alizee, ebrei dopo il 1945, amanti della lasagna contro lo spaghetto a vongole, etc etc...
« Ultima modifica: 16 Ottobre, 2012, 22:31:18 pm da papasouth »

Offline Lovercraft

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Re:[8] Juventus - Napoli [PREPARTITA]
« Risposta #635 il: 16 Ottobre, 2012, 22:38:03 pm »
ho avuto una sfaccimma di epifania! fateci caso, tutti i coglioni si sentono sempre delle vittime del sistema e dei martiri, napoletani juventini, napoletani parmigiani, votanti di Berlusconi, ragazzini che ascoltano i repper milanesi, cattolici papaboys e ciellini, ragazzine che ascoltano il cantante adolescenziale di turno, gente che non apprezza il vernacolo :look: , gente che preferisce Katy Perry ad Alizee, ebrei dopo il 1945, amanti della lasagna contro lo spaghetto a vongole, etc etc...

gente con l'occhio tatuato in petto...

A proposito, sabato ti fai fare il sopracciglio?
It's watermelón... INSIDE OF WATERMELÒN!


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Re:[8] Juventus - Napoli [PREPARTITA]
« Risposta #636 il: 16 Ottobre, 2012, 22:39:16 pm »
gente con l'occhio tatuato in petto...

A proposito, sabato ti fai fare il sopracciglio?

no una cosa molto piu tamarra. mi mostro in webcam per soldi su livejasmine. ma non andiamo ot.

Offline nickwire

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Re:[8] Juventus - Napoli [PREPARTITA]
« Risposta #637 il: 16 Ottobre, 2012, 22:43:26 pm »
se ci pensate è molto più pariato addosso uno che dichiara apertamente di votare Berlusconi

c'è qualcuno che lo fa? :look:

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Re:[8] Juventus - Napoli [PREPARTITA]
« Risposta #638 il: 16 Ottobre, 2012, 22:47:43 pm »
se dessimo per veri tutti sti acciacchi allora Buffon, Marchisio e Asamoah dovremmo essere felici perchè non saranno al 100%.... ma sono tutti infortuni fintissimi, stann megl e me

Offline enricocaruso

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Re:[8] Juventus - Napoli [PREPARTITA]
« Risposta #639 il: 16 Ottobre, 2012, 23:15:40 pm »
c'è qualcuno che lo fa? :look:

Hai visto Boris?