La zona dello Juventus Stadium è pronta a diventare sempre più bianconera. Il club bianconero infatti, ha manifestato alla Città di Torino l’intenzione di trasferire nell’area adiacente allo Juventus Stadium, la "Continassa", la sede sociale e il nuovo training center della Prima Squadra entro il 2015/2016. Non solo, nell'aria adiacente dovrebbe sorgere anche un hotel, una multisala cinematografica, un centro wellness e residenze private. Il progetto, in collaborazione con la Città di Torino, è stato presentato oggi in Comune alla presenza di Andrea Agnelli, Giuseppe Marotta e Aldo Mazzia, del sindaco Piero Fassino e degli assessori Ilda Curti (Urbanistica) e Stefano Gallo (Sport).
IL PROGETTO - Il progetto di riqualificazione dell’area – come si legge nel comunicato emesso dalla Città di Torino - è un importante intervento da parte di una sociètà che trasferisce la propria attività di eccellenza e di grande prestigio in un’area periferica della città, offrendo importanti ricadute in termini di qualità urbanistica e di vivibilità. La Giunta, nell’approvare il provvedimento che prende atto dell’aggiornamento del progetto già accolto con la deliberazione del 18 settembre scorso, ha recepito positivamente la volontà della Juventus di effettuare un così importante investimento, che manifesta la fiducia nelle prospettive della Città di Torino in un momento di crisi economica assai delicato. Esso offre un esempio di come la collaborazione tra pubblico e privato possa intervenire là dove le risorse per la riqualificazione urbana possono essere integrate da operatori privati interessati a investire nel nostro territorio. Il provvedimento sarà ora esaminato dal Consiglio comunale per la definitiva approvazione.
AGNELLI - Molto soddisfatto il presidente Andrea Agnelli: «Quello che sorgerà – ha dichiarato il presidente della Juve – sarà un vero e proprio polo Juventus. Sarà un ulteriore investimento in questa area, un investimento che compreso stadio, museo e Area 12 ammonta a 350 milioni di euro. Un ulteriore passo avanti che ci mette avanti ai nostri competitor italiani e ci permette di colmare il gap con quelli europei. Da sempre qui alla Juventus cerchiamo eccellenza e leadership e questo è sicuramente un progetto di prim’ordine che conferma le nostre ambizioni».
MAROTTA - Marotta focalizza l'attenzione sull'aspetto sportivo. «La Juventus si conferma punto di riferimento al pari delle migliori società europee. Questo sarà un ulteriore fiore all’occhiello per la preparazione della Prima Squadra e per i ritiri. Con la speranza che passi la riforma delle seconde squadre, nel nuovo training center della Continassa potremo ospitare un gruppo di 40 professionisti d’eccellenza. Il centro sportivo di Vinovo diventerà un polo per tutto il Settore Giovanile. Un luogo che, anche grazie allo Juventus College, permetterà ai 300 ragazzi che le famiglie ci affideranno di potersi allenare, di studiare e anche di vivere grazie alla realizzazione del nuovo convitto».
MAZZIA - Soddisfazione confermata anche dall’amministratore delegato Aldo Mazzia. «L’obiettivo di questo progetto è di riqualificare e valorizzare un’area di circa 260mila metri quadri che è attualmente in condizioni di abbandono e degrado. Di questi 260mila, la Juventus eserciterà il diritto di superficie su circa 180mila, mentre i restanti 80mila resteranno nella disponibilità della Città di Torino, mantenendo la destinazione attuale a servizi pubblici che verranno realizzata anche grazie al contributo della Juventus. Quella della Continassa è un’area che sorge in una posizione strategica, a stretto contatto con lo stadio, a pochi chilometri dalla Reggia di Venaria e dal centro di Torino. Per cui crediamo che potrà avere un grande successo l’hotel che verrà costruito e che, oltre ai ritiri della squadra, potrà ospitare tanti tifosi che vengono a Torino per vedere le partite della Juventus».
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Dopo lo stadio, anche la cittadella. Tutto nella stessa area, ben collegata e non distante dal centro. Programmazione, culo (per la presenza di presupposti edilizi) e sinergia con le istituzioni.
Invidia
