caro miol'introduzione la fai solo facendo collaborazioni attive con le aziende. ogni università dovrebbe dare l'opportunità a tutti di inserimento con le aziende... di ricerca sul campo in tutti i settori... guarda i medici che ti fanno il tirocinio negli ospedali.... ti faccio un esempio
" mi trovavo nel reparto di neufrologia ( malattia dei reni ) dove c'erano tanta gente che aveva fatto il trapianto... c'era il giro del medico con tanto di seguito dei tirocinanti in quella materia... alla domanda del professore che voleva sapere dove si innestava il rene trapiantato.... il tirocinante gli rispose " dal lato che lo togliamo" la signora paziente che stava lì gli risponde... " bravo o ciuccio, ma non lo sai che quando fai il trapianto l'organo deve essere posizionato centralmente? "
questo per farti capire che a volte l'esperienza vale piu' di dieci anni di studio... tutto sta lì.
ripeto, qualsiasi "mestiere" lo impari in pochi mesi o poche settimane, non è assolutamente quello il problema.
l'università non è sbagliata (finchè sopravvive). è tutto il resto che lo è.
Qualsiasi neolaureato italiano uscito da qualsiasi facoltà , pur senza saper usare manco un apribottiglia, all'estero viene assunto ad occhi chiusi con contratti che per noi sarebbero da nababbo. Strano, eh?
L'esperienza è tutto, ma mica per entrare nel mondo del lavoro
. Lo è per decidere la tua carriera, che può benissimo seguire un percorso anche assai distante da ciò che hai studiato (o da quello che hai iniziato a fare senza il pezzo di carta). L'esperienza ti aiuta a capire le tue reali aspirazioni e qualità lavorative, a farti mastro e diventare ciò che vuoi.
Se poi questa schifosa e distorta realtà italiana la prendiamo come modello a cui adeguarci stiamo freschi, avremo tanti cavallo che fondono insieme reni e cervello (
Neurologia +
Nefrologia)
Sfottò a parte, staremmo freschi sul serio, con ragazzi che da un lato non riconoscerebbero più nessun valore alla cultura, e dall'altro -laureati e non- sempre disposti a farsi sfruttare per mansioni dequalificate e qualche centinaio d'euro al mese.
Chi non si può lamentare (come me e te, immagino) ormai è l'eccezione e non la regola. E comunque in un contesto diverso vedremmo entrambi assai più riconoscimenti professionali ed economici.
e non ci sanno fare per uffici ed intrallazzi vari...col cazzo che lavorano...
cosa aggiungere... saper intrallazzare come requisito. è vero ed è così in Italia, e in altri paesi simili al nostro tipo il Burundi