Sistema: Xbox 360, PC.
Sviluppatore: CDPROJEKT RED.
Pubblicato da: NAMCO BANDAI.
Anno di uscita: 2011 (PC), 2012 (XBOX 360).
Genere: GDR con elementi ACTION.
Online : No.
Introduzione e paragone The Witcher 2 ha cambiato il modo di pensare un fantasy medioevale.
Il mondo creato dai polacchi di CDPROJEKT è il più credibile mai messo a schermo, integrando perfettamente elementi tratti dal contesto storico del 1200 con un dark fantasy vecchia scuola: ecco che quindi vengono introdotti mostri spaventosi, fantasmi, zombie, necrofagi e draghi in un contesto assolutamente verosimile e credibile. La cosa che stupisce subito è come quanto questo titolo sia diverso dalla serie cult del fantasy medioevale videoludico, The Elder Scrolls: innanzittutto il gioco intero è un racconto di un bardo che narra la storia di Geralt di Rivia, un Witcher, e dunque non abbiamo un PG personalizzato come nell'altro titolo fantasy; la trama è molto più consistente e "forte" e le varie missioni secondarie sono legate all'attività di Witcher (cacciatore sovrumano di creature dannose all'umanità, senzienti o non senzienti) e non completamente slegate da essa. Anche le stesse location sono inferiori di numero e l'approccio all'intera mappa di gioco è assolutamente diversa: mentre in Skyrim abbiamo un mondo sandbox incredibilmente vasto e da subito affrontabile nella sua maestosità, The Witcher 2 presenta delle città con un "intorno" free-roaming, dove trovare quest secondarie e dungeons di vario tipo. Tutto però a favore di una caratterizzazione molto più precisa ed articolata di ogni singolo PG non giocabile, nemico e appartamento.
Questi motivi (ambientazione dark fantasy e verosimile, e una mappa molto "sui binari" sebbene egualmente esplorabile) mi pongono ad avvicinarlo più a Mass Effect che ad un titolo Bethesda (o un Red Dead Redemption con elementi GDR come pure ho letto online).
Insomma un gioco poco luminoso, a tinte cupe, che trova nella trama e nell'ambientazione la sua chiave vincente.
La trama procede dagli avvenimenti di The Witcher in modo assolutamente continuativo e per tale motivo consiglio di giocare al primo capitolo oppure leggere attentamente gli accadimenti di quest'ultimo. Geralt è un witcher, cioè un cacciatore di mostri che potrebbero danneggiare l'umanità; pertanto possiede dei particolari poteri, come un agilità sovrumana e capacità di lanciare incantesimi.
***SPOILER PER CHI NON HA FINITO THE WITCHER***
Geralt, dopo averne sventato l'assassinio, è diventato la guardia personale di Re Foltest mentre la guerra con i La Vallette, avente come base fondante la possibile successione dei figli bastardi del Sovrano, giunge al termine. Infatti il Prologo inizia proprio con l'assalto finale al castello dei La Vallette e, dalla particolare conclusione di quest'avvenimento, il gioco si snoda in tre atti che trattano dei viaggi di Geralt per compiere la sua missione: ripulire il suo onore.
Quindi il nostro amico dai capelli biondi si troverà da un lato a dover riparare ad un danno in parte da lui creato e dall'altro a guadagnare Oren (la moneta locale) compiendo il suo lavoro da Witcher. In ogni caso, ogni quest è assolutamente legata al suo sporco mestiere o alla trama principale.
La grafica è la prima cosa che risalta del capolavoro di CDPROJEKT. Il RED ENGINE vi stupisce dal primo secondo di gioco, con la sua capacità di far muovere tantissimi oggetti a schermo non risultando in nessuna scattosità o diminuzione del framerate. I colori sono brillanti ed il colpo d'occhio assolutamente paradisiaco...la foresta intorno alla città di Flotsam è la cosa più viva che io abbia mai visto sul mio televisore. Incredibili le rese nelle differenti ore del giorno: al tramonto i colori si tingono come in un pomeriggio di pascoliana memoria. Su quest'aspetto, prettamente tecnico, questo RPG non ha niente da invidiare a nessuno perchè niente regge il confronto. Antialising, poi, ai massimi livelli.
Il motore fisico è ovviamente HAVOK ed è molto particolare la rigenerazione casuale non solo di oggetti ma anche di personaggi non giocabili, in modo da avere l'impressione di muoversi in un mondo vero; gli stessi png cambieranno le loro azioni in base all'andamento della trama e al momento della giornata. Straordinario.
Buona la versione Xbox che è stata ottimizzata al meglio; è equivalente alla resa di un pc di fascia medio-alta.
Il sonoro è per me il punto forte del titolo. La soundtrack è epica e con richiami ai canti gregoriani, mentre gli effetti sonori (interni ed esterni) sono curati all'inverosimibile. Quando, entrando in un appartamento, si percepisce il rumore del lampadario che oscilla sul soffitto, è ben più che grande la sensazione di essere di fronte ad un prodotto di grandissima qualità.
Ma è il doppiaggio quello che fa rimanere di sasso. Rigorosamente in inglese (con sub ita) ogni personaggio, da Geralt ai secondari passando per i principali, ha un accento aperto che ricalca alla perfezione l'inglese medioevale: espressioni non più in uso, somiglianze con il tedesco e parlata velocissima. Un doppiaggio che, onestamente, non avevo mai sentito in maniera tanto maniacale, superiore anche a quelli di Metal Gear Solid. I dialoghi sono scritti e recitati con piglio cinematografico.
La giocabilità, è quella tipica di un action RPG. Abbiamo un tasto per gli attacchi forti ed uno per gli attacchi deboli; le armi sono coadiuvate dai talenti (gli incantesimi) che sono Aard, Igni, Quen, Axii e Yrden ognuno con un effetto tattico diverso. Sono presenti le solite pozioni che per un periodo di tempo amplificano determinate caratteristiche (la vista, i punti danno, i talenti etc.) creabili da erbe raccolte lungo la strada o dai mercanti; proprio il commercio rappresenta una pietra miliare di The Witcher 2 che prevede anche la possibilità di farsi realizzare, da parte di fabbri o alchimisti, alcuni oggetti dopo averne trovato l'apposito schema. Sono presenti inoltre le locande dove si può giocare a dadi o combattere. Inoltre il combattimento è variato dalla presenza nel nostro arsenale di bombe alchemiche e trappole dove poter indirizzare l'ignaro nemico.
Le possibilità di scelta dei dialoghi sono particolari, visto che sono presenti le scelte "a tempo": se dopo un determinato periodo non si utilizzano, scompaiono. Ogni dialogo porta ad una via differente della trama intera, a seconda dell'importanza dello stesso. E' presente il solito sistema di livelli e attribuzione a scelte delle qualità classiche degli RPG.
Ci sono quattro gradi di difficoltà: i primi due (semplice e medio) sono indicati per giocare senza intoppi insormontabili (ma comunque il livello medio è ostico, soprattutto agli inizi); gli altri due aumentano di molto il grado di sfida e l'ultimo, in particolare, non consente di ricaricare il savegame dopo la morte di Geralt. Insomma, difficile di nome e di fatto.
La longevità è ottima. Quaranta ore circa sono comprese per completare un "ramo" della storia (dunque la via di Iorveth o quella di Roche) compresi contratti e missioni secondarie. Il tempo ovviamente si raddoppia considerando entrambi i rami che è necessario giocare per avere una visione completa della storia.
Il giudizio è perciò assolutamente positivo. Le uniche critiche che possono essere apposte riguardano la ripetitività dello stile di combattimento e la scarsa interazione con alcuni oggetti come il cibo o i letti; sarebbe stato bello dover far riposare Geralt di tanto in tanto o dover mangiare nelle taverne, come accade in altri GDR come Fallout: New Vegas. Nessun videogame era riuscito a mescolare così bene, però, i generi Action e GDR come ha fatto il fantasy made in Polonia.
The Witcher 2 è il fantasy più credibile che sia mai stato pensato, prodotto e offerto ai videogiocatori. Una pietra miliare nella storia dei videogiochi e, pertanto, un titolo da non perdere nella maniera più assoluta. Su Xbox360 risulta comunque ottimamente prodotto ed adattato, quindi mi sento di consigliare anche questa versione...pur rimanendo quella per PC l'edizione di riferimento. Voto personale: 10.