Adesso ho capito perché a Pescara, alla fine della partita, gli addetti allo Stadio Adriatico erano attenti al fatto che io prendessi o meno l'ascensore...hai visto mai...solidarietà fra colleghi...Scherzo. Si è parlato tanto del mio amico Roberto Scarpini in questi giorni. Mi spiace che i colleghi napoletani gliel'abbiano servita su un piatto d'argento. Perché allora bisognerebbe parlare di quello che ha sopportato da parte di certe bestioline in questi anni, in certi stadi, lo stesso Roberto, durante l'effettuazione delle telecronache. Vabbè, è andata. Pazienza. Quello che voglio che sia chiara è la mia solidarietà a Roberto per il problema puramente fisico-medico che ha vissuto al San Paolo. In questi casi bisogna essere chiari. Bisogna essere uomini e schierarsi. Non bisogna essere piccoli come quelli che si mettono a sghignazzare (ce ne sono, eccome se ce ne sono, ultrà dentro e finti fuori, anche in testate importanti) alle spalle del collega che vive vicende mediatiche particolarmente forti. Roberto, di cuore, non è successo niente e la vita continua. Ti toccherà la Cinema League l'anno prossimo dal martedì sera al giovedì sera, ma nient'altro. Stiamo dentro lo sport e dentro, anche con le battute, ad un clima di vero e autentico rispetto.
(Mauro Suma)
E le prime bestioline sono proprio gli animali che tifano per la tua squadra, munnezza. Vire tu se dobbiamo pure serbirci le frecciatine da parte di questo schiavo e zerbino, la prossima volta spero che Scarpini ti pisci in faccia, accussì verimm' se sei ugualmente magnanimo e compassionevole. Lecchino di merda del potere.