Visto "Lotte In Italia" film documentario 68ino di Godard o meglio girato assieme a un collettivo composto da lui e Jean-Pierre Gorin (nun sacc manc chi è
) commissariatogli all'epoca dalla RAI successivamente respinto.
Il film prende in analisi la vita di una militante politica (presumibilmente lotta operaia).
Il film è diviso in varie parti, nella prima c'è la ragazza alle prese con l'ideologia borghese, società, salute, famiglia, nella seconda si analizza la prima parte del film iniziando ad analizzare anche la "fase realizzativa" (maagri non è il termine esatto) del film, con le schermate nere, cosa sono e a cosa servono, c'è un continuo susseguirsi di immagini di cicli di produzione, fra fabbrica e vita personale della ragazza.
Lo straniamento va man mano proseguendo nella terza parte, si analizza teoria e pratica rivoluzionaria, pensierio Hegeliano, idealismo, nel film lo straniamento continua.
Nell'ultima parte il film in pratica si conclude, si ritorna ad analizzare la quarta parte del film, e l'attrice (o lei per il regista ) spiega l'intento del film, senza però estranearsi mai completamente, l'attrice spiegando in precedenza è come se fosse stata sul serio la militante, che a sua volta per capire meglio la lotta operaia è diventata essa stessa un operaia.
Boh che dire film credo sperimentale di Godard, non ne ho visti moltissimi, ma questo mi interessava, ancora non c'è il riflusso politico ma siamo nel pieno della militanza del regista, consigliato, magari a Fiorenzo, mo' m'aggia verè "Crepa padrone, tutto va bene" che credo faccia il paio con questo chiudendo l'esperienza politica del regista.
Ho scritto tutto di mio pugno e velocemente e mi caco il cazzo di vedere se ho scritto stronzate o ho fatto errori, quindi magari Fiorenzo trova qualcosa di nuovo per la sua firma
Voto: ****
