Autore Topic: De Laurentiis Aurelio  (Letto 2482916 volte)  Share 

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Offline kolor

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #6820 il: 12 Luglio, 2013, 11:06:11 am »
è vergognoso sta riuscendo anche quest'anno ad intascare il più possibile...ha rotto veramente il cazzo!
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Offline kowalski

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #6821 il: 12 Luglio, 2013, 20:50:08 pm »
Se fa un mercato di merda facciamo l'azionariato popolare! :look:
Polemico ergo sum

Offline Fagiolino Quattroporzioni

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #6822 il: 12 Luglio, 2013, 21:26:55 pm »
 :caccisordi:

Offline madBoy

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #6823 il: 12 Luglio, 2013, 22:17:53 pm »
Però mi raccomando alla prima amichevole accorriamo tutti con i 10 € in bocca...  :suicidio:
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Offline Ragionier Cuckoldullo

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #6824 il: 13 Luglio, 2013, 10:08:23 am »
temi ricorrenti

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Offline kolor

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #6825 il: 13 Luglio, 2013, 10:27:25 am »
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Offline WhiteManCanJump

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #6826 il: 13 Luglio, 2013, 12:09:59 pm »
Beata ignoranza. Che tristezza, ma iat a faticà invece e scrivere sti strunzate.
Citazione da: Starfred
E a noi serve un titolare lì, non il Giaccherini iberico, uno che a 26 anni non è nessuno.

Offline Corrado Rubaino

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #6827 il: 13 Luglio, 2013, 12:30:54 pm »
(...) La conseguenza diretta di tutto questo ragionamento è che il Napoli si trova di fronte, forse per la prima volta da quando è iniziata la gestione De Laurentiis, ad affrontare una stagione i cui risultati sportivi potranno essere determinanti per la propria crescita:

se, infatti, al termine del prossimo campionato il Napoli riuscirà nuovamente ad ottenere la qualificazione per la Champions League (sia essa diretta o superando i preliminari), allora la Società riuscirà comunque a chiudere il proprio bilancio in utile, pur avendo effettuato l’investimento più importante della sua recente storia (il mister “x” da 30 milioni di euro) e, anzi, inizierà a creare i presupposti per poter effettuare ulteriori inserimenti;


se, al contrario, il Napoli non otterrà una posizione di classifica sufficiente a tale obiettivo, allora dovrà prepararsi ad assorbire un’importante perdita di esercizio, stimabile in 25/30 milioni di Euro (in parte strutturali, in assenza del calciomercato, in parte derivanti dal maggior costo di ammortamento dell’operazione mister”x”).


http://tifosobilanciato.it/2013/07/11/operazione-cavani-quando-una-vendita-eccezionale-puo-portare-ad-una-perdita-di-30-milioni-di-euro/

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Offline kowalski

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #6828 il: 13 Luglio, 2013, 12:41:07 pm »
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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #6829 il: 13 Luglio, 2013, 12:58:43 pm »
(...) La conseguenza diretta di tutto questo ragionamento è che il Napoli si trova di fronte, forse per la prima volta da quando è iniziata la gestione De Laurentiis, ad affrontare una stagione i cui risultati sportivi potranno essere determinanti per la propria crescita:

se, infatti, al termine del prossimo campionato il Napoli riuscirà nuovamente ad ottenere la qualificazione per la Champions League (sia essa diretta o superando i preliminari), allora la Società riuscirà comunque a chiudere il proprio bilancio in utile, pur avendo effettuato l’investimento più importante della sua recente storia (il mister “x” da 30 milioni di euro) e, anzi, inizierà a creare i presupposti per poter effettuare ulteriori inserimenti;


se, al contrario, il Napoli non otterrà una posizione di classifica sufficiente a tale obiettivo, allora dovrà prepararsi ad assorbire un’importante perdita di esercizio, stimabile in 25/30 milioni di Euro (in parte strutturali, in assenza del calciomercato, in parte derivanti dal maggior costo di ammortamento dell’operazione mister”x”).


http://tifosobilanciato.it/2013/07/11/operazione-cavani-quando-una-vendita-eccezionale-puo-portare-ad-una-perdita-di-30-milioni-di-euro/

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come al solito è tutto ineccepibile compreso l'ultimo paragrafo

l’impatto che il Napoli avrà sarà marginale, in quanto anche dovesse presentare una perdita di bilancio di 30 milioni di Euro non ne avrà alcun effetto in termini di bilancio civilistico (avendo riserve già esuberanti al 30.06.2012), ne’ ai fini del Fair Play Finanziario, perché avrà diritto ad usufruire del bonus rappresentato dagli utili degli anni precedenti, che copriranno ampiamente l’eventuale perdita.
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Offline madBoy

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #6830 il: 13 Luglio, 2013, 13:09:09 pm »
(...) La conseguenza diretta di tutto questo ragionamento è che il Napoli si trova di fronte, forse per la prima volta da quando è iniziata la gestione De Laurentiis, ad affrontare una stagione i cui risultati sportivi potranno essere determinanti per la propria crescita:

se, infatti, al termine del prossimo campionato il Napoli riuscirà nuovamente ad ottenere la qualificazione per la Champions League (sia essa diretta o superando i preliminari), allora la Società riuscirà comunque a chiudere il proprio bilancio in utile, pur avendo effettuato l’investimento più importante della sua recente storia (il mister “x” da 30 milioni di euro) e, anzi, inizierà a creare i presupposti per poter effettuare ulteriori inserimenti;


se, al contrario, il Napoli non otterrà una posizione di classifica sufficiente a tale obiettivo, allora dovrà prepararsi ad assorbire un’importante perdita di esercizio, stimabile in 25/30 milioni di Euro (in parte strutturali, in assenza del calciomercato, in parte derivanti dal maggior costo di ammortamento dell’operazione mister”x”).


http://tifosobilanciato.it/2013/07/11/operazione-cavani-quando-una-vendita-eccezionale-puo-portare-ad-una-perdita-di-30-milioni-di-euro/

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Perdita di 25-30 mln di euro? Il Napoli di De Laurentiis!!? Guarda non ci credo nemmeno se mi mettono sotto il naso il bilancio controfirmato. Piuttosto che rimetterci un centesimo il marchese del grillo si vende pure la moglie ed i figli!!!  :cazzimm:

Comunque, anche se fosse, non ci sarebbero grossi problemi: basta inserire, già da adesso, la clausola rescissoria sul contratto di Marek Hamsik, l'unico fuoriclasse che ci è rimasto in rosa, e voilà la perdita non c'è più!
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Offline Hwarang

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #6831 il: 13 Luglio, 2013, 17:03:45 pm »
Il calcio italiano non riesce ad invertire la rotta: sia dal punto di vista tecnico, che da quello economico, resta purtroppo dietro i campionati più importanti. Con il pericolo, serio, di non riuscire ad invertire la tendenza. E, in questo calcio, il Napoli è una mosca bianca, che riesce ad abbinare risultati tecnici ed economici, avendo il club azzurro un bilancio assolutamente florido e destinato ancora a crescere. E' quanto emerge dall'intervista che abbiamo realizzato a Marco Bellinazzo, giornalista del Sole24Ore esperto in economia sportiva. Ed autore, sul suo portale (marcobellinazzo.com) di un bellissimo articolo intitolato “Manifesto futurista del calcio italiano”, oltre che ad una serie di approfondimenti interessantissimi sulle logiche economiche applicate al calcio (è possibile seguire Marco anche su Twitter: @MarcoBellinazzo) Due mesi fa, (clicca qui per leggere) proprio a Tuttonapoli.net, Bellinazzo decantò le lodi del Napoli, considerato a suo parere la “più tedesca” delle squadre italiane. E il futuro, secondo l'analisi che tratteggia in questa intervista, può essere davvero azzurro.

Marco, cosa succede al calcio italiano? Non si riescono ancora a vedere margini di miglioramento.

“Proprio così. I presidenti del nostro campionato sembrano ciechi di fronte al cambiamento che sta avvenendo nel mondo. La Premier League guadagna dalla sola vendita dei diritti televisivi all'estero 400 milioni di euro. E i club inglesi hanno anche capito che va aggredito il mercato asiatico, lì dove c'è fame di calcio: sono tante le tournèe organizzate in quel posto del Mondo, ad esempio in Indonesia, dove addirittura ci sarà la prima uscita ufficiale del nuovo Manchester United del post Ferguson. Ed è anche per questo che proprio Aurelio De Laurentiis avrebbe manifestato l'intenzione di acquistare una squadra inglese”

In questo cambiamento la nostra Lega come si inserisce?

“Male, ancora male purtroppo. Si litiga sul dove giocare la Supercoppa Italiana, senza capire che a Pechino non ci andrebbero Juve e Lazio, ma il calcio italiano in generale. Che ha bisogno di ampliare le sue vedute: la Lega deve iniziare a ragionare come un corpo unico, e non come venti presidenti interessati solo al loro tornaconto personale. L'anno prossimo la Premier League sarà visibile in 200 Paesi del Mondo: un risultato impensabile per l'Italia, che non sa vendere il proprio prodotto”

Il calcio che tratteggi è lontano anni luce dalla visione romantica che si poteva avere fino a vent'anni fa. Credi possa esserci un'inversione di tendenza, o il dio danaro è destinato ad avere sempre più spazio?

“Il calcio romantico è esistito solo per i tifosi. Per i Presidenti il discorso è sempre stato diverso: prima potevano anche fare calcio senza guadagnarne in termini economici, farlo cioè in perdita. Ma il calcio li ripagava in qualche maniera in termini di visibilità e con altri “dividendi”. Eppure l'Italia è stato un Paese all'avanguardia. Nel 1981 fu emanata la legge n.91 che trasformava le società di calcio in SpA. Quella legge, la vera essenza di quella legge, è ancora oggi lettera morta: i club non hanno saputo cogliere l'opportunità di cambiamento che in quel momento veniva data loro”

Negli anni '80 e '90 il nostro calcio era il più ambito, il campionato di serie A quello più bello. Poi cos'è successo?

“E' successo che l'Italia si è cullata sugli allori, mentre gli altri si sono rimboccati le maniche, hanno studiato e trovato soluzioni che li hanno portati a superarci. La serie A prima non aveva bisogno di portare il proprio prodotto all'estero, era l'estero che veniva qui: i grandi campioni di tutto il mondo giocavano nel nostro campionato, su cui si focalizzavano quindi le attenzioni di tutti. Faccio ancora l'esempio dell'Inghilterra, che è quello più calzante: a un certo punto la Premier ha capito che, per arricchirsi, doveva esportare il proprio calcio all'estero. E lo ha fatto, conquistando fette di mercato importantissime, allargando le fonti di ricavo oltre gli introiti televisivi e riuscendo ad elevare il proprio budget. Ma ha potuto farlo perchè ha iniziato a ragionare da lega unita, senza troppi personalismi. Ecco, noi potremmo provare a invertire il trend negativo facendo la stessa cosa: esportando il nostro calcio all'estero. Poi però, Lazio e Juve litigano sulla finale di Supercoppa da disputare a Pechino, e allora capisci che così facendo ogni discorso viene a cadere alla base”

Altro binaro morto: stadi e infrastrutture.

“Tocchiamo forse il tasto più dolente. In serie A solo la Juventus è proprietaria dello stadio e l’Udinese grazie a una concessione di 99 anni ha potuto investire sulla ristrutturazione del proprio impianto. I club devono capire che il futuro del calcio, dal punto di vista economico, passa anche da lì. Non basta costruire stadi nuovi però; occorrono impianti che siano aperti tutto il giorno, tutta la settimana. Impianti che generino un indotto importante, che vada ad incidere profondamente sul bilancio. Questo non avviene neanche alla stessa Juventus, che solo da poco ha iniziato a sfruttare gli spazi dello Stadium per insediare attività economicamente redditizie”

Il calcio è una delle principali industrie del Paese. Di conseguenza si può dire che è specchio di un Paese che non se la passa bene?

“Possiamo citare l'ultimo rapporto Deloitte: il 2012 è stato un anno economicamente molto difficile. Il calcio però, ha fatto registrare crescite record ovunque in Europa, tranne che in Italia, dove il prodotto è cresciuto solo dell'1 per cento. Pensiamo solo al mondo del sommerso; magliette e gadget falsi che vengono venduti all'esterno degli stadi: questo ad esempio è un problema che frena molto lo sviluppo del merchandising”

Non è un caso dunque che in Italia ci siano ancora società sull'orlo del fallimento, come il Siena.

“Altra cosa incredibile. In Premier, l'anno prossimo, verrà aumentato il cosiddetto “paracadute” per le squadre che retrocedono. E che, se dovessero restare per quattro anni consecutivi in Premiership, guadagnerebbero ben 70 milioni di euro: in questo modo, la retrocessione non diventa un dramma dal punto di vista economico. Da noi il paracadute è di appena 30 milioni per i tre team retrocessi e vale solo per un anno”

In questo quadro, come si inserisce il Napoli di De Laurentiis?

“Il Napoli è sicuramente, tra le squadre italiane, quella che più di tutte ha percepito il cambiamento che sta avvenendo nel mondo del calcio. E il presidente De Laurentiis ha capito che bisogna internazionalizzare il calcio italiano: l'aver portato Rafa Benitez sulla panchina azzurra è sicuramente un altro punto a suo favore. Il Napoli è una società florida dal punto di vista economico, nel 2012 ha superato i 150 milioni di euro di fatturato, entrando nella classifica dei club più ricchi al mondo con un valore stimato in 250 milioni di euro. E ora può sicuramente alzare il tetto ingaggi”

Con la cessione di Cavani può diventare la regina del mercato?

“Ora possiamo dire che c'è una grande possibilità: rinforzare la squadra con una prospettiva triennale, facendo un progetto a lungo termine. L'unica cosa preoccupante è il rischio di aver aspettato troppo: la tempistica per prendere un top player, quale potrebbe essere Dzeko ad esempio, è cambiata. Certi colpi si preparano per tempo: sarebbe stato più facile farlo prima che Tevez andasse alla Juve. I colpi sopra i venti milioni si fanno con mesi di anticipo. Io mi auguro che la società fosse preparata, ma ho la sensazione che De Laurentiis fosse convinto che Cavani sarebbe rimasto almeno un altro anno. Poi è arrivata la mossa folle del Psg”

Mossa folle che va contro tutti i principi del Fair Play finanziario.

“Attenzione però, il Fair Play finanziario non è preventivo. A settembre i club che partecipano alle competizioni europee dovranno consegnare all'Uefa i bilanci 2012-2013. La società parigina, negli ultimi due mercati, ha speso 250 milioni di euro, cui devono aggiungersi gli ingaggi ultramilionari che paga ai giocatori. Tutto sarà valutato dall'Uefa tramite le entrate autonome del Psg. Che prima dell'avvento dello sceicco del Qatar, nel 2011, fatturava 100 milioni di euro a stagione. Nel 2012 è arrivato improvvisamente a 225 milioni”

Come ha fatto in così poco tempo?

“La sponsorizzazione dell'Ente del Turismo del Qatar ha fruttato 125 milioni, guarda caso: e il bilancio 2012 è stato chiuso con un passivo di soli 5 milioni, invece che di 130, come da logica matematica. Nell'ultimo anno il Psg ha avuto un incremento obiettivo grazie ai 44 milioni provenienti dai diritti tv, ma poi tutte le entrate supplementari arriveranno dalla galassia dello sceicco. La Uefa allora dovrà valutare tutte le voci in entrata e capire se queste ultramilionarie sponsorizzazioni sono lecite”

Ha i mezzi per farlo?

“Lo farà attraverso il cosiddetto Fair Value. Faccio un esempio: il Manchester United, con la sponsorizzazione della Chevrolet, guadagnerà 60 milioni di euro l'anno. Il Paris Saint Germain ha un decimo dei tifosi dello United: non può guadagnare il doppio di loro da una sponsorizzazione. Sarà questo il principio che verrà applicato. E allora quella sponsorizzazione di cui sopra, da 125 milioni di euro, verrà “sterilizzata”: per l'Uefa avrà un valore di 40 milioni. E il disavanzo parigino quindi, potrebbe salire da -5 a una quota superiore al limite massimo di -45 previsto con alcune deroghe nel primo biennio 2012-12; un passivo di bilancio molto forte, se si considera che, nel prossimo esercizio, potrebbe ancora peggiorare, e sforare quel -45 che è il limite massimo imposto, oltre il quale scattano le sanzioni: si potrebbe arrivare fino all'esclusione dalla Champions League. I tifosi, che molto spesso non hanno i mezzi per capire queste situazioni, se ne accorgeranno tra qualche anno, quando il Fair Play entrerà a pieno regime”

Realisticamente: accadrà mai?

“Ci sono due problemi: uno giuridico e uno politico. Il primo: l'avvocato Dupont, lo stesso che ha scatenato il caso Bosman nel '95, ha presentato ricorso all'Ue contro il Fair Play finanziario, ritenendolo ingiusto. Ma questo non mi preoccupa: la Commissione Europea ha già dato il suo assenso a Platini. Il secondo: c'è una corrente, all'interno dell'Uefa, che ostacola lo stesso Platini. Il ragionamento di questa corrente è semplice: si dubita che il Fair Play finanziario si possa applicare in una fase di recessione economica generale. Attualmente, nel calcio, soldi veri entrano solo grazie a sceicchi arabi e oligarchi russi che, di fronte a questo “ostacolo”, potrebbero scappare a gambe levate. A quel punto si tornerebbe ad una vecchia situazione: Real Madrid, Barcellona, Bayern Monaco e poche altre società europee in grado di vincere tutto quello che c'è da vincere. In questo modo, però, le altre squadre non potrebbero aumentare i loro ricavi e di conseguenza la loro forza”

Cosa fare allora?

“Dobbiamo attendere. Il Napoli e il Borussia Dortmund sono un esempio fervido di come si possa crescere anche senza avere alle spalle dei magnati con patrimoni inestimabili. Con la loro programmazione però, serve più tempo per arrivare concretamente alla vittoria. Lo sceicco e l'oligarca vogliono invece vincere subito, perchè tanto le sanzioni del Fair Play inizieranno ad essere applicate nel giro di due anni. A quel punto magari venderanno le squadre. Ecco, il problema del Fair Play in definitiva è proprio questo: una certa lentezza nella sua applicazione”

Offline vechabla

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #6832 il: 13 Luglio, 2013, 20:01:25 pm »
AurelioDeLaurentiis ?@ADeLaurentiis 1m
Sono appena arrivato a Dimaro e ho raggiunto il Mister e la squadra in ritiro #ADL #fairplay #nodzeko  #gilasi


Ma come? E dove?» gli si chiede increduli. Non la Luna, pallido sasso rivoltante di romanticherie per lagrimosi e pagliazzi sodomiti; ma Marte, per Dio! Marte che, da rossa, ha da si far nera.

Offline Ragionier Cuckoldullo

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #6833 il: 13 Luglio, 2013, 20:03:40 pm »
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Offline Alex88

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #6834 il: 13 Luglio, 2013, 20:04:45 pm »
Certo che ADL è un nano :look:

Offline kolor

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #6835 il: 14 Luglio, 2013, 10:58:20 am »
che squallore quando parla di benitez...che cazzo voleva che parlassero tutta l'estate di benitez? dagli qualche campione da allenare, poi ti faccio vedere come parlano anche di Benitez e del napoli!...pappone maledetto!
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Offline SalvyTheCrow

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #6836 il: 14 Luglio, 2013, 11:00:42 am »
che squallore quando parla di benitez...che cazzo voleva che parlassero tutta l'estate di benitez? dagli qualche campione da allenare, poi ti faccio vedere come parlano anche di Benitez e del napoli!...pappone maledetto!

ma non ha detto così, cioè gli han chiesto perché nessuno parlasse di Benitez e lui ha detto che prima non parlavano manco di Mazzarri mentre ora parlano tutti della sua inter, è stata una cosa detta dopo che gli han chiesto se fosse vero che qualcuno dei media rema contro il Napoli.
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Online pappasouth

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R: Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #6837 il: 14 Luglio, 2013, 11:02:42 am »
ma non ha detto così, cioè gli han chiesto perché nessuno parlasse di Benitez e lui ha detto che prima non parlavano manco di Mazzarri mentre ora parlano tutti della sua inter, è stata una cosa detta dopo che gli han chiesto se fosse vero che qualcuno dei media rema contro il Napoli.
jamm ma che spieghi a fare? che stanno come i corvi cu chist appena apre bocca... e vedi che oggi non ha manco detto nulla di intossichevole perche per fortuna gli hanno fatyo domande del cazzo

Offline Moebius

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #6838 il: 14 Luglio, 2013, 11:03:59 am »
dai ma è palesemente vero.l'anno scorso ho prestato molta attenzione a sto fatto.il napoli è stato secondo per quasi tutto il campionato,ma in ogni caso i titoloni (sia sui quotidiani sia in tv ) erano sempre per juve milan e inter.
pure quando erano dietro di noi.
pure quando avevano già giocato di sabato e noi avevamo tipo asfaltato la lazio o qualcosa del genere
ragazzi, cercate di non esagerare con le bestemmie

Offline madBoy

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #6839 il: 14 Luglio, 2013, 11:06:17 am »
Comunque c'è qualcosa che non sappiamo sotto. Non è possibile che SKY ha un inviato in tutti i ritiri delle squadre di serie A, persino del Sassuolo, e a Dimaro non manda nessuno. Secondo me il marchese del grillo gli avrà chiesto dei quattrini pure per mandare in onda le immagini dal ritiro e SKY per tutta risposta gli ha piazzato l'embrago.  :sisi:

Edit: proprio in questo momento stanno mandando delle immagini ma le prendono da internet e ciò conferma che non hanno nessuno dei loro lì a Dimaro.
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