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Alemao

I tedeschi vincono col rigore finanziario
« il: 27 Aprile, 2012, 18:24:02 pm »
I tedeschi vincono col rigore finanziario.

Il Bayern, finalista di Champions, che ha ridimensionato Mourinho e il Real, è il modello per il nuovo fair play finanziario di Platini: dal 1979 non ha un bilancio in negativo. La squadra vola con l'approccio Merkel al calcio: il 65% della proprietà è azionariato popolare, la solidità del marchio attira investitori potenti, ingaggi sotto controllo, scelte di mercato oculate, pareggio di bilancio e apertura ai nuovi mercati. L'Europa s'è rovesciata, o è impazzita. Ora si concede ai virtuosi, negandosi ai pretendenti più glamour. Disorientamento, vertigini. Perché qui cadono le certezze, e si sa che di certezze si vive. Ad esempio dalle semifinali di Champions abbiamo appreso che non era vero quello che ci stavamo raccontando da mesi, cioè che Barcellona e Real Madrid erano le più forti: il Bayern si è dimostrato migliore del Real, il Chelsea ha confermato che per superare il Barça la condizione necessaria e sufficiente è fermare Messi, oltre che difendersi con ardore e intelligenza. Quanto alla fortuna, è condizione necessarissima in ogni caso, anche quando vincono i favoriti. Altre certezze crollano: Mourinho non addenta nessuno dopo l'eliminazione, anzi fa i complimenti a tutti e aspetta mansueto il rinnovo del contratto fino al 2016.

Guardiola invece starebbe per lasciare il Barcellona, anche se Rosell mercoledì mattina gli ha offerto un contratto in bianco: oggi il Pep parlerà alla squadra e scioglierà la riserva, la Catalogna tutta ha i fazzoletti in mano, ma spera nell'happy end a sorpresa. Il calcio spagnolo e i suoi orrendi debiti col Fisco (752 milioni per i club professionistici, ora c'è un piano di rientro fino al 2020) passano per una volta in secondo piano, di fronte alle imprese del Chelsea e del Bayern. Che giocheranno una finale impronosticabile, e con sette squalificati (Terry, Ivanovic, Ramires e Meireles il Chelsea; Luiz Gustavo, Alaba e Badstuber il Bayern), il che abbasserà il livello tecnico e farà lievitare l'imprevedibilità la sera del 19 maggio. Si giocherà all'Allianz Arena, la casa del Bayern, il luogo in cui il club bavarese ha costruito le sue recenti fortune, economiche e non. L'Allianz e il Bayern sono il simbolo di un calcio virtuoso, coi conti a posto e con un campionato che è il più equilibrato d'Europa, di sicuro quello con più pubblico: la media è di oltre 45.000 spettatori a partita, meglio della Premier (35.000) e non parliamo dell'Italia (23.000).

Il top è rappresentato dal Borussia Dortmund, che da due anni riempie il suo monumentale Westfalenstadion: 80500 spettatori di media. Due eventi hanno portato a questi record: il fallimento del gruppo Kirch nel 2002, che ha costretto i club a rivedere i rapporti economici con le tv e a riordinare i bilanci cercando nuove risorse; l'altro è stata l'organizzazione del Mondiale 2006, che ha imposto la ristrutturazione degli stadi o la costruzione di nuovi impianti. Tra cui l'Allianz Arena, che il 7 aprile scorso ha fatto registrare un primato mondiale: per la centoottantesima volta consecutiva c'è stato il tutto esaurito. Il Bayern è il modello per il nuovo fair play finanziario dell'Uefa, anche se per seguirlo interamente bisognerebbe essere tedeschi e avere la tradizione calcistica e manageriale del club bavarese: tanto per dire, è dal 1979 che il Bayern non ha un bilancio negativo, l'unica volta che stava per registrarlo cedette Rummenigge all'Inter (1984) e rimise i conti a posto. Dai diritti televisivi il club ottiene appena 35 milioni all'anno (il Real e il Barcellona incassano oltre 150 milioni, le tre big italiane sfiorano i 100) e il resto dei ricavi (intorno ai 300 milioni l'anno) arrivano dal merchandising e dagli incassi. È un club che attira potentissimi investitori (Adidas, Audi, Allianz e Lufthansa), il 65% della proprietà è azionariato popolare (60 euro all'anno per ogni socio) e si sta aprendo ad altri mercati, soprattutto a quello indiano cheè molto vivo: quando nel 2008 il Bayern giocò a Calcutta per celebrare l'addio al calcio di Kahn, c'erano 125.000 spettatori. Alla solidità economica si aggiungono la cura del vivaio,i cui prodotti sono l'ossatura del Bayern, le scelte oculate e competenti sul mercato interno e internazionale (Neuer, Alaba, Luiz Gustavo, Gomez, Robben e Ribery) e le spese sempre tenute sotto controllo: l'acquisto più costoso della storia è stato Gomez, 30 milioni dallo Stoccarda. Quest'anno il Bayern ha raggiunto già a gennaio il pareggio di bilancioe da quel momentoè stato tutto guadagno, con la finale di Champions come ciliegina. Ecco perché poi nascono imprese come quelle di Madrid, che hanno fatto dire al presidente Rummenigge: «Non ho mai visto qualcosa di simile in 40 anni di calcio professionistico. Questa serata supera quelle mitiche degli anni Settanta e Ottanta. Abbiamo giocato un calcio di qualità inarrivabile». Il tutto coi conti a posto. Praticamente, vuol dire essere perfetti. O tedeschi.


Articolo molto interessante di Sorrentino da "La Repubblica".

Offline Ragionier Cuckoldullo

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Re:I tedeschi vincono col rigore finanziario
« Risposta #1 il: 27 Aprile, 2012, 18:26:19 pm »
I tedeschi vincono col rigore .

eh. Quello di Ramos in primis :look:
Uà mentre stiamo in viaggio di nozze ce stann nientemeno 5 partite :maronn:
Potrebbe essere il cambio di marcia definitivo del nostro amato Napoli :sad: :look:

Alemao

Re:I tedeschi vincono col rigore finanziario
« Risposta #2 il: 27 Aprile, 2012, 18:59:56 pm »
Quello spagnolo è un calcio malato e dopato, con squadre paurosamente in rosso. Quello inglese sta già accusando il colpo e non è più competitivo come un tempo in quanto a utili. Il calcio tedesco è al top sia per gestione economica che per competitività ed è il vero modello da seguire per noi. L'azionariato popolare in Italia purtroppo non è contemplato e mai verrebbe in mente a qualcuno di attuarlo. Non sapevo sinceramente che il Bayern per un buon 65% contasse sull'azionariato popolare. La capacità di attrarre sponsorizzazioni forti, di fare tournée mondiali, di esportare il marchio oltre i confini nazionali, oltre allo stadio di proprietà sono tutti elementi da prendere a modello per noi.

Fatturiamo mediamente sui 120 mln di euro l'anno. Non abbiamo problemi finanziari, anzi l'utile aumenta sempre da quando è stato rilevato il Napoli da De Laurentiis. Abbiamo un'ottima base di partenza a differenza di altri in Italia, costretti a ripianare di anno in anno i debiti accumulati per vincere. Credo che prima di dare 3 mln di euro a Tizio e  a Caio, o di accusare in modo infantile la società per questo tipo di scelte, si debba pensare a quale sia la strategia migliore per rendere competitiva la società, non la prima squadra. Sulla questione stadio sono fiducioso: De Magistris si gioca la rielezione e da buon capopopolo lo ha capito bene. Con il nuovo stadio ci troveremmo a competere con le più grandi. Ci affrancheremmo sensibilmente dai diritti tv come principali introiti e avremmo modo di alzare tetto ingaggi e competitività.  Al momento non mi sento di dare contro alle scelte di De Laurentiis su come gestire la società, anzi le ritengo pertinenti e molto razionali in proporzione alla reale forza economica della società rispetto ad altre realtà più forti.

La strada da seguire è cercare di convogliare più introiti possibili dal maggior numero di sponsorizzazioni (notizia di qualche giorno fa è che le magliette del Napoli in Italia sono le più vendute: circa 80.000) e credo che lo stiamo facendo in modo graduale e costante. Dove si sbaglia e in modo piuttosto pesante invece è nella gestione del settore giovanile. Se devo trovare una critica sensata, pertinente e reale è proprio nell'incapacità palese di questa società nel dar forza a un progetto giovanile che vede nella Campania un bacino d'utenza enorme per i giovani talenti e mal sfruttato. Il Bayern Monaco fa questa politica da parecchio tempo e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Il problema non è solo del Napoli, ma pure della stragrande maggioranza delle società italiane, ciò non toglie però che di "problema" si debba parlare e la mancanza societaria in tal senso è assai grave a causa dell'assenza anzitutto delle strutture e della presenza di un radicamento sul territorio ancora troppo misero, anche se ultimamente ci sono segnali positivi in tal senso, che si spera possano diventare concreti.

In sostanza la gestione societaria del Napoli dal mio punto di vista è ottimale per le scelte operate in ambito economico e di prima squadra in base a quelle che sono le nostre effettive forze. Siamo una realtà sana e in crescita costante che con lo stadio di proprietà tornerà competitiva ad altissimi livelli. Stona e parecchio invece il mancato investimento in una struttura giovanile solida che darebbe solo frutti se resa operativa come si deve. Il modello tedesco è senza dubbio quello da seguire. Niente patron o benefattori che iettano soldi inutilmente in ingaggi faraonici o acquisti a cifre folli, ma tanta competenza nelle scelte economiche e politiche che si riversano sulla prima squadra e sul settore giovanile.
« Ultima modifica: 27 Aprile, 2012, 19:03:59 pm da Alemao »

Offline djcarmine

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Re:I tedeschi vincono col rigore finanziario
« Risposta #3 il: 27 Aprile, 2012, 19:12:54 pm »
azionariato popolare
ed io mi sentii in quel momento come una prostituta sverginata dai suoi aguzzini

C. Pazzo 
Noi vinciamo in quanto esistiamo. Vinciamo quando siamo in 60.000 per Napoli-Cittadella e quando ci ricordiamo di Esteban Lopez o di Picchio Varricchio. Vinciamo odiando le strisciate e vivendo in funzione di questa maglia. Vinciamo andando con un paio di amici allo stadio e non guardando la partita in casa da soli in un salotto di Reggio Calabria. Vinciamo quando siamo migliaia ad ogni trasferta, vinciamo quando uno juventino nella nostra città viene additato come essere anormale e malato di scabbia

Alemao

Re:I tedeschi vincono col rigore finanziario
« Risposta #4 il: 27 Aprile, 2012, 19:25:29 pm »
azionariato popolare

In Italia non è possibile farlo.

Offline djcarmine

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Re:I tedeschi vincono col rigore finanziario
« Risposta #5 il: 27 Aprile, 2012, 19:30:08 pm »
In Italia non è possibile farlo.

l'ho sempre sentito dire ma mai ho capito il perchè
ed io mi sentii in quel momento come una prostituta sverginata dai suoi aguzzini

C. Pazzo 
Noi vinciamo in quanto esistiamo. Vinciamo quando siamo in 60.000 per Napoli-Cittadella e quando ci ricordiamo di Esteban Lopez o di Picchio Varricchio. Vinciamo odiando le strisciate e vivendo in funzione di questa maglia. Vinciamo andando con un paio di amici allo stadio e non guardando la partita in casa da soli in un salotto di Reggio Calabria. Vinciamo quando siamo migliaia ad ogni trasferta, vinciamo quando uno juventino nella nostra città viene additato come essere anormale e malato di scabbia

Offline grohl

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Re:I tedeschi vincono col rigore finanziario
« Risposta #6 il: 27 Aprile, 2012, 19:31:57 pm »
l'ho sempre sentito dire ma mai ho capito il perchè
pecchè tenimm a cazzimm :look:

Offline socruel

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I tedeschi vincono col rigore finanziario
« Risposta #7 il: 27 Aprile, 2012, 19:34:50 pm »
In Italia non è possibile farlo.
perché? Me lo sono sempre chiesto...

Alemao

Re:I tedeschi vincono col rigore finanziario
« Risposta #8 il: 27 Aprile, 2012, 19:42:01 pm »
perché? Me lo sono sempre chiesto...

Credo per legge.

Offline socruel

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I tedeschi vincono col rigore finanziario
« Risposta #9 il: 27 Aprile, 2012, 20:53:37 pm »
Credo per legge.
mmm... Pensavo lo sapessi! Cmq ora cerco di informarmi e vi farò sapere! Che io sappia ci sono delle realtà extra calcistiche che hanno un azionariato popolare.

Offline Ragionier Cuckoldullo

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Re:I tedeschi vincono col rigore finanziario
« Risposta #10 il: 28 Aprile, 2012, 12:49:40 pm »
certo che è possibile, ma è abbastanza inattuabile

comunque io sono d'accordo con Alemao che la gestione societaria è di livello ottimale. Tanto per ripetere le stesse cose, il problema sono i tifosi che non si rassegnano seraficamente al fatto che fin quando in Italia ci saranno società che prescindono dal pareggio di bilancio perchè hanno un proprietario dietro che mette soldi propri, sarà impossibile competere con loro :look:
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Offline nickwire

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Re:I tedeschi vincono col rigore finanziario
« Risposta #11 il: 28 Aprile, 2012, 13:07:22 pm »
Credo per legge.

Credi male, una squadra può benissimo polverizzare la proprietà sin dalla sua fondazione, esiste addirittura un procedimento di fondazione di una SPA per pubblica sottoscrizione, raramente utilizzata.

In Italia le leggi ci sono, manca il resto. Innanzitutto è una cosa che senza gli stadi di proprietà non ha senso.


Comunque sia, ora si vince perchè si è coltivato per decenni.
Il Bayern i campioni se li è fatti in casa (o quantomeno i comprimari di livello), tra cui spicca Lahm a mio avviso, così come il Barcellona. Anche rinunciando agli alti livelli per un pò, ma ne è valsa la pena.

Il modello Real ha bisogno di gente come Mourinho per questo.
« Ultima modifica: 28 Aprile, 2012, 13:10:39 pm da nickwire »

Offline Jena Plissken

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Re:I tedeschi vincono col rigore finanziario
« Risposta #12 il: 28 Aprile, 2012, 14:57:24 pm »
Fanculo al Chelsea, al Barsà e al Real Madrid, squadre iperindebitate e col culo parato..dai Bayern questa è la volta buona.

Alemao

Re:I tedeschi vincono col rigore finanziario
« Risposta #13 il: 28 Aprile, 2012, 15:12:27 pm »
Non credevo fosse contemplato l'azionariato popolare semplicemente perché non c'è mai stata (almeno non me ne ricordo o mi sfugge proprio) alcuna società sportiva (e non mi riferisco solo al calcio) che ne abbia beneficiato o lo abbia attuato in Italia. Ricordo che se ne parlò a schiovere ai tempi di Pinzarrone e Moxedano.

Non so fino a che punto sia fattibile in Italia, se ci sono pastoie burocratiche che ne limitino la possibilità di attuarlo. Credo solo che il Napoli sarà competitivo per lo scudetto in pianta stabile e in modo duraturo  solo quando avrà lo stadio di proprietà, ossia, se tutto va bene, tra 5/6 anni. Ciò non toglie che non si possa provare a vincerlo anche nei prossimi, ma per competere stabilmente con Inter, Juventus e Milan, senza preoccupazioni derivanti dal piazzamento in campionato e relativo compenso delle pay tv, occorre lo stadio nuovo e continuare a raccimolare soldi dalle sponsorizzazioni. Se cacciassimo i soldi per un settore giovanile adeguato, magari sacrificando l'acquisto di un calciatore a campionato, poi male non sarebbe affatto, ma anche qui vai a spiegarlo al tifoso che si preferisce rinunciare a 10 mln di euro di spesa per destinarli alla riqualificazione del settore giovanile: dubito che sarebbe soddisfatto.

Offline Ragionier Cuckoldullo

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Re:I tedeschi vincono col rigore finanziario
« Risposta #14 il: 28 Aprile, 2012, 15:32:12 pm »
in Italia c'è il Santarcangelo (LP2, l'anno scorso ha vinto la D) rilevata e finanziata col progetto Squadramia

http://www.squadramia.it/
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Offline nickwire

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Re:I tedeschi vincono col rigore finanziario
« Risposta #15 il: 28 Aprile, 2012, 19:53:05 pm »
Non credevo fosse contemplato l'azionariato popolare semplicemente perché non c'è mai stata (almeno non me ne ricordo o mi sfugge proprio) alcuna società sportiva (e non mi riferisco solo al calcio) che ne abbia beneficiato o lo abbia attuato in Italia. Ricordo che se ne parlò a schiovere ai tempi di Pinzarrone e Moxedano.

Non so fino a che punto sia fattibile in Italia, se ci sono pastoie burocratiche che ne limitino la possibilità di attuarlo. Credo solo che il Napoli sarà competitivo per lo scudetto in pianta stabile e in modo duraturo  solo quando avrà lo stadio di proprietà, ossia, se tutto va bene, tra 5/6 anni. Ciò non toglie che non si possa provare a vincerlo anche nei prossimi, ma per competere stabilmente con Inter, Juventus e Milan, senza preoccupazioni derivanti dal piazzamento in campionato e relativo compenso delle pay tv, occorre lo stadio nuovo e continuare a raccimolare soldi dalle sponsorizzazioni. Se cacciassimo i soldi per un settore giovanile adeguato, magari sacrificando l'acquisto di un calciatore a campionato, poi male non sarebbe affatto, ma anche qui vai a spiegarlo al tifoso che si preferisce rinunciare a 10 mln di euro di spesa per destinarli alla riqualificazione del settore giovanile: dubito che sarebbe soddisfatto.

Fiore presentò un progetto ai tempi del fallimento che era simile, ma la consistenza dell'offerta di De La ebbe il sopravvento.

Sulle giovanili: basta parlare, io sono sempre convinto che il tifoso sia meno scemo ed idiota di quanto si pensi. Basta solo avere chiarezza e trasparenza con lui.

Starfred

Re:I tedeschi vincono col rigore finanziario
« Risposta #16 il: 28 Aprile, 2012, 19:56:37 pm »

Offline isab1987

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Re:I tedeschi vincono col rigore finanziario
« Risposta #17 il: 28 Aprile, 2012, 20:14:19 pm »
non c'entra nulla, ma quanto mi piacerebbe imparare il tedesco  :sad:
:dignità:

Starfred

Re:I tedeschi vincono col rigore finanziario
« Risposta #18 il: 28 Aprile, 2012, 20:14:41 pm »
non c'entra nulla, ma quanto mi piacerebbe imparare il tedesco  :sad:

pure a me :sisi:

Offline nickwire

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Re:I tedeschi vincono col rigore finanziario
« Risposta #19 il: 28 Aprile, 2012, 20:17:41 pm »
pure a me :sisi:

ragazzi bisogna studiarlo sodo ed andare in Germania, io non ho nemmeno un A1 (forse stentato) e vi assicuro che è una lingua estremamente difficile e diversa dalla nostra. Assomiglia molto al latino.