Nella Baviera del primo Ottocento una vetreria è sull'orlo della bancarotta quando il suo proprietario muore senza aver divulgato la formula del suo speciale vetro-rubino.Il vetro è l'involucro umano, il rosso è il colore del sangue che lo anima, il fuoco è l'elemento che forgia la materia (e rimanda alla crescita umana, alla definizione di un'identità - personale e collettiva - altrimenti informe). Lo smarrimento della formula del rubino è la denuncia della perdita del soffio vitale. Il piano metaforico e narrativo si fondono nella previsione dell'incendio del villaggio, opera ultima e definitiva, canto del cigno di una civiltà prossima alla fine (e allo spostamento, al cambiamento).
Film affascinante, metafisico, di un Herzog che non accetta compromessi narrativi o estetici. Diverse immagini di notevole bellezza pittorica, montaggio talvolta un po' grossolano (volutamente?).
Gli attori recitano sotto ipnosi
Voto: ****