La disavventura di Uranio ma scetato una cosa assopita.
Spagna, vacanza fantozziana con operai e famiglie… Io diciassette, lei diciotto, bona ma già Fidanzatincas…Facemmo varie malatie.
Al ritorno, sul bus che ci portava all’aeroporto di Barcellona, le stavo accanto, lei dormiva, tutti dormivano…
Dietro, al posto centrale dell'ultima fila, ce steve a mamma…Nel torpore generale pijai curaggie e a nu poc a vota le scoprii la zizza carezzandole il tarallo, lei gradiva con leggeri sospiri, insistetti e fu in quel momento che vidi la madre aprire gli occhi e pur col cuore a mille restai immobile… Era chiaro, maveve viste…
Il fatto è che non disse nulla, richiuse gli occhi e li riaprì ancora, e poi ancora …Capii che non le disturbava…Anzi…
Arrattatomi all'eccesso, continuai per utto il viaggio e arrivai a leccarle la ghiandola, facendo attenzione che la zucculona osservasse tutto per bene.