Io vivo con molta più preoccupazione le partite di campionato. Probabilmente il Napoli in Champions presenta uno dei rari casi in cui realmente ce sta chi nun tene niente 'a perdere. Quindi me la vivo come una favola e fino al fischio d'inizio commenterò con tanti "Uà

".
Poi la partita è partita, che sia il Chelsea o il Grosseto. In un caso jastemmo Inler, in un altro Montesanto.
Passata la trance agonistica la Champions torna con il suo potente riverbero, amplificando però più l'euforia di un successo che l'arraggia di un'eventuale sconfitta (largamente pronosticabile).
Vabbuo, ho parlato. Italo Cucci chiuderebbe con "Godetevela. E' la Champions", io invece faccio l'omm e la finisco qua.
A stasera.
