Autore Topic: Hugo Cabret (Martin Scorsese, 2012)  (Letto 1280 volte)  Share 

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Offline wendell

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Hugo Cabret (Martin Scorsese, 2012)
« il: 17 Febbraio, 2012, 16:25:58 pm »


Parigi, anni '30. Hugo Cabret è un orfano, che vive segretamente tra le mura della stazione ferroviaria di Montparnasse. Del padre orologiaio conserva un automa rotto che si ostina a voler riparare. Con l'aiuto dell'eccentrica Isabelle scopre che l'automa conserva segreti che riportano a galla vicende del passato...
Per esprimere un giudizio equilibrato sull'ultimo film di Scorsese bisogna mettere da parte l'eventuale bagaglio cinefilo, poichè c'è il rischio che Hugo Cabret nel suo excursus nella storia del cinema tocchi corde troppo sensibili per lo spettatore più appassionato, compromettendone la tranquillità dell'analisi. Siccome io - oltre che intelligente e colto - sono un bucchinaro, nun m'aggia fatt' fa.  :mascaralook:
Si tratta per metà della durata di una minestra i cui ingredienti principali sono Dickens (orfanello sventurato alla Oliver Twist; vecchio misantropo alla A Christmas Carol) e Burton (automa-Edward mani di forbice), annacquata (manca di profondità, abbondano i didascalismi) e con troppo zucchero (la partitura-fiume di Howard Shore, compositore burtoniano, è una stucchevole sottolineatura emotiva).
Va meglio la seconda parte, durante la quale la fiction lascia spazio ad un documentario romanzato su Melies (preceduto da una pregevole carrellata su tutta l'epoca del muto, me stev' mettenn' a chiagnere :look:). La "Storia" surclassa il racconto, per contenuti e forza emotiva.
L'uso del 3D si rivela essere, forse per la prima volta, una questione filologica più che commerciale: regala alle immagini del cineasta francese una profondità già ricercata e predisposta dalle scenografie originali (sagome disposte su più piani) e consente la comprensione da parte dello spettatore contemporaneo della meraviglia suscitata dagli esordi del medium cinematografico.
E' quanto basta per salvare dal disastro quello che è comunque il peggior film di Scorsese: troppo debole, piatta e palesemente pretestuosa la vicenda che innesca l'omaggio del regista alla sua stessa arte. Un omaggio che forse sarebbe stato migliore se più radicale.

Voto: **1/2
ho cercato di capire cosa sei.....terrificante.

Online pappasouth

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Hugo Cabret (Martin Scorsese, 2012)
« Risposta #1 il: 17 Febbraio, 2012, 18:02:49 pm »
la storia di un tossico che vive segretamente nelle case dei puffi a secondigliano: Ugo Cobret

SpamMattia

Re:Hugo Cabret (Martin Scorsese, 2012)
« Risposta #2 il: 17 Febbraio, 2012, 19:01:32 pm »
un cesso di film

Offline TeenWolf

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Re:Hugo Cabret (Martin Scorsese, 2012)
« Risposta #3 il: 20 Febbraio, 2012, 17:53:07 pm »
a me è piaciuto
SEMPRE E SOLO FORZA NAPOLI