Il primo capodanno a scettardo, un grande falò per lavorare l'argilla e timidi fuochi d'artificio. Da casa...ho apprezzato.
Io fino a 16-17 anni ero amante dei botti e delle più variegate combinazioni pirotecniche. I tric trac sulle code dei cani però nun aggia mai mis. In compenso colpivamo le mice con la cerbottana di un mio amico, con la ponta della freccia sapientemente unta di peperoncino.
Comunque duje muorti, un tale di Casandrino che si è preso un proiettile vacante mmocc, e un pregiudicato romano emulo di Balotelli.
Il sacrificio dell'Atos di Peppe Wendell, una machina evidentemente troppo aveta, è di buon auspicio per noi tutti.