«Posso escludere che dalle indagini in corso emergano elementi riconducibili a interferenze, di qualsiasi tipo, della camorra nelle vicende e nelle partite del Napoli», dice a Repubblica il procuratore capo reggente Alessandro Pennasilico. Il capo dei pm riannoda i fili delle inchieste sul calcio scommesse che vedono impegnati due pool dell’ufficio inquirente. E rileva: «Nelle notizie che circolano vedo parecchia confusione. I calciatori del Napoli sono stati ascoltati tutti come testi, c’è un solo indagato».
Pennasilico si riferisce a Matteo Gianello, ex terzo portiere, sospettato di frode sportiva nel filone che prende in esame alcune gare del Napoli ed è condotto dal pm Antonio Ardituro con il procuratore aggiunto Gianni Melillo. Giovedì i magistrati (del pool fanno parte anche i pm Danilo De Simone, Stefano Capuano e Vincenzo Ranieri) hanno sentito il portiere Morgan De Sanctis sulla mancata esultanza al quarto gol di Cavani durante Napoli-Lecce (terminata 4-2) del 3 dicembre. Ma il cuore di questo capitolo riguarda i rapporti fra Gianello e i fratelli Cossato, suoi ex compagni di squadra nel Chievo. Su questo aspetto sono stati sentiti giocatori e disposte intercettazioni. Nei mesi scorsi la Procura ha sequestrato il computer di Michele Cossato, difeso dall’avvocato Francesco Picca.
Gianello è stato interrogato il 15 giugno.«Ha chiarito tutto, chiederò l’archiviazione», afferma l’avvocato Vincenzo Maria Siniscalchi.
Almeno fino a ora audizioni e intercettazioni non hanno fatto trasparire, come chiarito dal procuratore Pennasilico, condizionamenti da parte della camorra, neppure durante Napoli-Parma 2-3 del 5 aprile 2010, la gara seguita a bordo campo del boss Antonio Lo Russo. Su disposizione del procuratore aggiunto Melillo, la Procura ha però scelto di trattare in un fascicolo unitario, affidato al pm Capuano, i recenti furti o rapine ai danni di giocatori del Napoli, loro familiari o procuratori, così da fare piena luce su eventuali collegamenti fra i diversi episodi. Su altre due partite sulle quali si sta indagando, Sampdoria-Napoli 1-0, ultima del campionato 2009-2010, e Lecce-Napoli 2-1 del torneo 2010-2011, le verifiche sin qui condotte non avrebbero fatto emergere anomalie nella condotta di gara degli azzurri.
È in pieno svolgimento anche l’indagine del pm Pierpaolo Filippelli con il procuratore aggiunto Rosario Cantelmo che, partita dalle infiltrazioni della camorra di Castellammare nei centri scommesse, si è sviluppata su diversi piani, dalle giocate “live” alle puntate sui risultati “over”. In uno dei filoni è indagato l’ex allenatore dell’Inter Hector Cuper. In un altro, ieri pomeriggio, è stato sentito come teste il presidente del Chievo Luca Campedelli.
(14 gennaio 2012)
repubblica.
quindi si sta parlando di aria fritta, come confermato anche da chi sta svolgendo l'indagine. su samp-napoli e lecce-napoli non troveranno niente, visto che soprattutto la seconda sarebbe finita 1-1, se chevanton non ti fa quell'eurogol al 90'