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Off-topic => Multimedia => Cineforum => Topic aperto da: Guallera V.2 - 29 Settembre, 2011, 01:32:57 am
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(http://www.vivanotte.it/wp-content/uploads/2012/03/thisisengland.jpg)
L'11enne Shaun vive in una cittadina dell'Inghilterra del nord. Cresciuto solo con la madre e senza una figura maschile di riferimento, Shaun è colmo di rabbia e dolore. Il suo passaggio dall'infanzia all'adolescenza avviene nell'estate del 1983 ed è segnato dall'incontro con un gruppo di Skinheads che lo accoglie tra le sue fila trasformandolo in un teppista violento.
Inizia come una commedia sottoproletaria di stampo giovanilistico e poi col passare del tempo, diventa un dramma urbano duro e cupo, molto debitore del cinema arrabbiato e politicizzato di Ken Loach, d'altronde il regista può essere definito uno dei suoi più ferventi seguaci, visto che già si era imposto a fine anni '90 col disperato spaccato sulla boxe dilettantistica Ventiquattrosette (film molto bello), ed aveva poi continuato con la commedia di ambiente operaio C'era una volta in Inghilterra. Lo stile è il classico del cinema di Loach o sarebbe meglio dire di tutta la cinematografia inglese "neo-realista", ovvero pochi fronzoli a livello formale e molta qualità per quanto riguarda la parte attoriale, spesso e volentieri vera forza motrice di questo tipo di film, anche più della stessa storia. Resta infatti più che della vicenda del giovane Sean (tra l'altro un bambino con la faccia meno da mamozio potevano trovarlo), non molto originale a mio modo di vedere (visto che incredibilmente molte cose sono simili al nostro Teste rasate, film del 1993 del maestro del trash italico Claudio Fragasso...), la maiuscola prova di tale Stephen Graham, faccia da classico infame inglese, non a caso utilizzato anche dal cinema americano come caratterista nei classici ruoli di criminale e farabbutto.
Il vero quid che manca al film infatti è proprio il contenersi nel mostrare la violenza degli aspiranti skinheads, che spesso e volentieri sembrano più goliardate di disperati e bamboccioni (si bamboccioni, perchè ho trovato ridicolo che degli ex galeotti di una certà età, passino del tempo con un 12enne a scrivere scritte offensive sui muri, oppure a fare gli invitati non desiderati alla festa di compleanno di una ragazzina delle scuole medie...), anche nella scena dell'intrusione nel negozio del pakistano manca quell'effettiva cattiveria che possa far crescere la tensione. Cosa che poi invece avviene nella parte finale, tutta sorretta sulle spalle di un bravissimo ed inquietante Graham.
Resta comunque un interessante spaccato sul degrado della vita dell'inglese medio di provincia, durante l'era Thatcher, la feroce critica alla guerra delle Farkland (molto bella la parte con vere immagini di repertorio che praticamente aprono e chiudono il film), ed il noto problema del populismo e della demagogia più bieca dei partiti di estrema destra su un certo tipo di popolazione.
Tra l'altro ho scoperto che il film in patria, ha generato una serie tv ambientata tre anni dopo. Ma se il film stranamente è uscito solo 5 anni dopo qui da noi, penso che non ci siano manco probabilità di trovarla sottotitolata.
*** ci stanno tutte
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perfettamente d' accordo sulle tue critiche, giovà, soprattutto su quella degli ex galeotti che frequentano una banda di 12enni. uà, agg iut propr nfrev: ma che cazz mi significa una stronzata così palese?
onestamente nemmeno nella parte finale ho avuto qualche sussulto: mò io non sono un esperto, per cui non so se è per colpa della recitazione "amatoriale" o perchè le riprese non davano il giusto risalto al momento di tensione o cos' altro...sta di fatto che nemmeno quando Graham ammazza di botte il nero mi sono sentito preso dal film (e io sono uno che invece subito si immedesima nei personaggi :asd: )
considerando le aspettative con cui ero partito prima di vederlo, questo film mi ha deluso abbastanza: non è così forte, come mi aspettavo, nelle critiche al governo della Thatcher nè nel tracciare una panoramica sulla questione skinhead e estremisti. è na storiella, raccontata pure in maniera poco "reale", secondo me, di un 12enne inglese. mi aspettavo più violenza e tensione...non una specie di commedia che colpisce solo per l' utilizzo spropositato di "fuck" (quando ho finito di vedere il film, non riuscivo a smettere di imprecare con accento britannico :asdlook: )
non metto voti, perchè non ne sono in grado, ma a me non è piaciuto granchè. se proprio lo volete vedere, consiglierei cmq di vederlo in lingua originale perchè doppiato secondo me diventa un altro film (considerando, come ho già detto, che i dialoghi sono veramente molto "amatoriali")
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concordo e gli avrei dato pure mezza stella in meno.
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lo conoscevo di nome, lo scarico ma mò so troppo preso da the wire... :asd:
la serie credo l'abbiano sottotitolata tutta su italiansubs.net
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ma nu film rilassante tranquillo, non che t sfrantumm e pall... non vo verit ogni tanto? no accussì tant p sapè...
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ma nu film rilassante tranquillo, non che t sfrantumm e pall... non vo verit ogni tanto? no accussì tant p sapè...
siamo molto interessati a sapere da te qual è il tuo ideale filmico, dicci dicci...
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vabbè di teste sciarmate che gettano la propria vita e che si ritrovano inevitabilmente a farsela in mezzo ai bambini ne è pieno il mondo, purtroppo
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ma nu film rilassante tranquillo, non che t sfrantumm e pall... non vo verit ogni tanto? no accussì tant p sapè...
:mascarallah:
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siamo molto interessati a sapere da te qual è il tuo ideale filmico, dicci dicci...
sento che sta per venire fuori il radical chic che c'è in te
:sbav:
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a marchetiello lo vedo il tipo che mentre si sfonda di flessioni e lavora al sacco si vede "se scappi ti sposo" e si commuove sul finale.......
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a marchetiello lo vedo il tipo che mentre si sfonda di flessioni e lavora al sacco si vede "se scappi ti sposo" e si commuove sul finale.......
macchè, film ancora più scemi :sbav:
tipo zohan :sbav:
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sì vabbuò, ma stiamo parlando di This is England, non di Sàtàntàntàkitammuort!
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Il vero quid che manca al film infatti è proprio il contenersi nel mostrare la violenza degli aspiranti skinheads, che spesso e volentieri sembrano più goliardate di disperati e bamboccioni (si bamboccioni, perchè ho trovato ridicolo che degli ex galeotti di una certà età, passino del tempo con un 12enne a scrivere scritte offensive sui muri, oppure a fare gli invitati non desiderati alla festa di compleanno di una ragazzina delle scuole medie...), anche nella scena dell'intrusione nel negozio del pakistano manca quell'effettiva cattiveria che possa far crescere la tensione. Cosa che poi invece avviene nella parte finale, tutta sorretta sulle spalle di un bravissimo ed inquietante Graham.
Quoto tutto tranne quello che ho quotato :look:
Proprio la vacuità dei gesti compiuti dai sedicenti skinheads mi è sembrata opportuna per mostrare quanto la loro adesione al movimento non si fondasse su una reale condivisione ideologica ma puro smarrimento da abbandono (dei genitori individuali e di quello collettivo, la patria). Anche le musiche concorrono al raggiungimento di questo scopo: molta roba sinistroide che io non associerei mai ad un contesto del genere se non per sottolineare l'ammescafrancesco.
Poi la regia mi è sembrata molto curata nella "messa in inquadratura", spesso significativa.
Per il resto, ripeto, condivido tutto. Specialmente le considerazioni sul protagonista, sui titoli di testa e sulla mattanza finale.
***1/2
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Ah ho trovato il topic.
Che schifo, non capisco i voti così alti, storia che non si regge in piedi, considerazioni stucchevoli e piene di retorica.
Io gli darei ** e sono buono.