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Off-topic => CaoSpam => Topic aperto da: WhiteManCanJump - 04 Settembre, 2011, 03:29:45 am
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Non ho mai fatto a palate in vita mai, non ho mai litigato fino ad arrivare alle mani.
Narrate le vostre avventure di rissa, scommate di sangue e viulenza.
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ma che r è il topic della terza media? :asd:
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io sono per la non violenza :sisi:
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Io Picchio De Sisiti (cit.) :look:
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ma che r è il topic della terza media? :asd:
:rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl:
ecco....così parla chi e pacc'r li ha sempre avuti :rotfl: :rotfl: :rotfl:
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soprattutto...alle scuole medie :sisi: periodo 1987-1990 :sad:
tifoso napoletano vs coglionazzi rossoneri
:compagni:
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molte liti mai sfociate in risse vere e proprie sempre per conoscenze :look:
la maggior parte delle persone che litigavo erano poco di buono e allora mi dovevo stare :sisi: apparavamo e da allora ci salutiamo.
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Nel periodo delle medie mi sarò pigliato a schiaffi una decina di volte e anche più :look: alle superiori solo una volta incasai con la testa nel vetro nu strunzill della mia classe :sisi:
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io mai ma avevo un mio amico vicino di casa che lo faceva spesso... era una bestia muscolosa muscolosa
si pestava a sangue col fratello minore
si pestava a sangue col fratello maggiore
si pestava col padre
si tirava ceppi di legno con la madre
era tutto uno scummamiento di sangue quotidiano con qualcuno, spesso a mani nude, vinceva sempre e solo lui, a volte usava anche oggetti, i primi che trovava sotto mano, dalle sedie ai pezzi di motore
una volta andammo a scuola insieme, mi accompagnò dietro al motorino suo, era carnevale, aveva la bomboletta spray, la spruzzò su una ragazzina, il padre della tipa vide tutto, si arrabbiò e il mio amico invece di fare ammenda si avventò sul padre di lei, lo scaraventò a terra e lo riempì di pugni, un massacro...
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io mai ma avevo un mio amico vicino di casa che lo faceva spesso... era una bestia muscolosa muscolosa
si pestava a sangue col fratello minore
si pestava a sangue col fratello maggiore
si pestava col padre
si tirava ceppi di legno con la madre
era tutto uno scummamiento di sangue quotidiano con qualcuno, spesso a mani nude, vinceva sempre e solo lui, a volte usava anche oggetti, i primi che trovava sotto mano, dalle sedie ai pezzi di motore
una volta andammo a scuola insieme, mi accompagnò dietro al motorino suo, era carnevale, aveva la bomboletta spray, la spruzzo su una ragazzina, il padre della tipa vide tutto, si arrabbiò e il mio amico invece di fare ammenda si avventò sul padre di lei, lo scaraventò a terra e lo riempì di pugni, un massacro...
è ancora in libertà? :maronn:
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sì, pare che fa il macellaio e uccide gli animali a mani nude, non so se tutti ma i conigli di sicuro, gliel'ho visto fare
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sì, pare che fa il macellaio e uccide gli animali a mani nude
No, poverini :sad:
Mi sono pigliato a mazzate una sola volta; era un campo estivo, io l'ho quasi soffocato e lui mi ha quasi rotto una costola :sbav:
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molte liti mai sfociate in risse vere e proprie sempre per conoscenze :look:
la maggior parte delle persone che litigavo erano poco di buono e allora mi dovevo stare :sisi: apparavamo e da allora ci salutiamo.
Quanto schifo sta gente che da solo non fa niente ma deve chiamare gli compagni di merda per abboffare di palate a un cristiano :sbonk:
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:rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl:
ecco....così parla chi e pacc'r li ha sempre avuti :rotfl: :rotfl: :rotfl:
e così parla chi si deve vantare che li ha sempre dati per compensare il pesce piccolo, munnezz! :ovazione:
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e così parla chi si deve vantare che li ha sempre dati per compensare il pesce piccolo, munnezz! :ovazione:
il mio pesce mica e piccolo? :pianto:
sei abituati ad altri standard.... bastardi negroni...
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faccio spesso a mazzate, lo ammetto.
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Io solo una volta, in un villaggio in Puglia. Ci fu una megarissa tra napoletani e locali e io, da buon verme, assestai un paio di calci ad un tizio di spalle che si stava afferrando con un altro :ruoss:
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Io solo una volta, in un villaggio in Puglia. Ci fu una megarissa tra napoletani e locali e io, da buon verme, assestai un paio di calci ad un tizio di spalle che si stava afferrando con un altro :ruoss:
:rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl:
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faccio spesso a mazzate, lo ammetto.
quelle che fai col tuo pesce non si chiamano mazzate
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Ricordo due scontri 1vs1 alle elementari per motivi sentimentali (1 vittoria e 1 sconfitta) e un altro (abbuscaje) alle medie.
Alle superiori tutte paliate evitate in extremis fuori al Banco a Fratta. La dinamica era sempre la stessa: accuse di pellicciosità, inviti a tagliare i capelli, reazione inconsulta del sottoscritto, 4 e' llor' scendevano dalla macchina e io balbettavo qualcosa per spiegargli che avevo dovuto rispondergli per forza in maniera sgarbata. Ha sempre trionfato la diplomazia :look:
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Ricordo due scontri 1vs1 alle elementari per motivi sentimentali (1 vittoria e 1 sconfitta) e un altro (abbuscaje) alle medie.
Alle superiori tutte paliate evitate in extremis fuori al Banco a Fratta. La dinamica era sempre la stessa: accuse di pellicciosità, inviti a tagliare i capelli, reazione inconsulta del sottoscritto, 4 e' llor' scendevano dalla macchina e io balbettavo qualcosa per spiegargli che avevo dovuto rispondergli per forza in maniera sgarbata. Ha sempre trionfato la diplomazia :look:
Tenevi i capelli lunghi?? :sad:
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Ricordo due scontri 1vs1 alle elementari per motivi sentimentali (1 vittoria e 1 sconfitta) e un altro (abbuscaje) alle medie.
Alle superiori tutte paliate evitate in extremis fuori al Banco a Fratta. La dinamica era sempre la stessa: accuse di pellicciosità, inviti a tagliare i capelli, reazione inconsulta del sottoscritto, 4 e' llor' scendevano dalla macchina e io balbettavo qualcosa per spiegargli che avevo dovuto rispondergli per forza in maniera sgarbata. Ha sempre trionfato la diplomazia :look:
Pllicciù fattella na doccia!
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Tenevi i capelli lunghi?? :sad:
:sisi:
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Mi ricordo di una particolare alle scuole superiori, cu nu strunz che mi fece avere l'accompagnamento perché risposi ad una sua scuzzetta, ci chiavammo a mazzate fuori scuola, gli azzeccai nu par e bbuff nfacc e ci spartettero. Vinsi :look:
Poi una volta da vigliacco diedi due calci dietro la schiena a uno che si stava vattendo con un amico mio, non mi feci vedere a marano per un paio di settimane visto che lui e i suoi amici mi volevano intummare di paliate :look:
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Ricordo due scontri 1vs1 alle elementari per motivi sentimentali (1 vittoria e 1 sconfitta) e un altro (abbuscaje) alle medie.
Alle superiori tutte paliate evitate in extremis fuori al Banco a Fratta. La dinamica era sempre la stessa: accuse di pellicciosità, inviti a tagliare i capelli, reazione inconsulta del sottoscritto, 4 e' llor' scendevano dalla macchina e io balbettavo qualcosa per spiegargli che avevo dovuto rispondergli per forza in maniera sgarbata. Ha sempre trionfato la diplomazia :look:
inutile stare a dire per chi stavamo facendo il tifo :look:
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ah una volta mi azzeccarono due paccaroni in faccia due bestioni che mi volevano fare na rapina, se la presero con me perchè il mio cellulare faceva schifo e nun tenevo n'euro :look:
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Non riguarda me in primis ma un amico di amici.
Questo tizio era un tipo molto muscoloso che praticava da anni arti marziali, mi pare kung fu ma portei sbagliare, e un giorno prese questioni con un uaglionastro della strada: non si arrivò alle mani ma il uaglionastro se la legò al dito, e qualche giorno dopo assieme ad un altro paio di amici fronteggiò il tizio in un vicolo. Acchiapparono una paliata epocale, perchè questo era forte e capace, quindi si difese alla grande e li mise in fuga.
Passò un po' di tempo e i uaglionastri ci riprovarono. Raccolto un gruppetto di 7-8 persone si misero a socotare il tizio, ma fecero male i conti e lo attaccarono mentre usciva dalla palestra assieme a tre compagni di allenamento: per i uaglionastri fu una nuova Caporetto, visto che presero ancora una volta mazzate con la pala e dovettero fuggire.
L'epilogo ci fu qualche tempo dopo quando il tizio fu circondato per la terza ed ultima volta da un gruppo di oltre una dozzina di persone armate di catene e bastoni: inutile dire che l'opposizione stavolta era troppo soverchiante ed il tizio finì all'ospedale con contusioni e fratture multiple. Il finale, tuttavia, è insolito: uscito dall'ospedale il tizio andò a cercare i uaglionastri, chiarì la situazione e diventò loro amico.
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Mi ricordo di una particolare alle scuole superiori, cu nu strunz che mi fece avere l'accompagnamento perché risposi ad una sua scuzzetta, ci chiavammo a mazzate fuori scuola, gli azzeccai nu par e bbuff nfacc e ci spartettero. Vinsi :look:
non dimenticherò mai quando mi presi a mazzate con un altro ragazzino per una ragione analoga, a spartirci fu una prof che io schifavo. nell'ammuina gli assestai una bella ginocchiata :look: poi il giorno dopo giocammo la sfida di ritorno.......io ero in netto vantaggio, però il pavimento era bagnato e per dargli in calcio mi scamazzai col culo a terra, e rimasi li steso in lacrmine :look: :look:
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Ah, abbuscaje pure ad un comizio di Malvano :look:
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Non riguarda me in primis ma un amico di amici.
Questo tizio era un tipo molto muscoloso che praticava da anni arti marziali, mi pare kung fu ma portei sbagliare, e un giorno prese questioni con un uaglionastro della strada: non si arrivò alle mani ma il uaglionastro se la legò al dito, e qualche giorno dopo assieme ad un altro paio di amici fronteggiò il tizio in un vicolo. Acchiapparono una paliata epocale, perchè questo era forte e capace, quindi si difese alla grande e li mise in fuga.
Passò un po' di tempo e i uaglionastri ci riprovarono. Raccolto un gruppetto di 7-8 persone si misero a socotare il tizio, ma fecero male i conti e lo attaccarono mentre usciva dalla palestra assieme a tre compagni di allenamento: per i uaglionastri fu una nuova Caporetto, visto che presero ancora una volta mazzate con la pala e dovettero fuggire.
L'epilogo ci fu qualche tempo dopo quando il tizio fu circondato per la terza ed ultima volta da un gruppo di oltre una dozzina di persone armate di catene e bastoni: inutile dire che l'opposizione stavolta era troppo soverchiante ed il tizio finì all'ospedale con contusioni e fratture multiple. Il finale, tuttavia, è insolito: uscito dall'ospedale il tizio andò a cercare i uaglionastri, chiarì la situazione e diventò loro amico.
stupenda,ne trarrei un film
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ah una volta mi azzeccarono due paccaroni in faccia due bestioni che mi volevano fare na rapina, se la presero con me perchè il mio cellulare faceva schifo e nun tenevo n'euro :look:
:rotfl:
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Non riguarda me in primis ma un amico di amici.
Questo tizio era un tipo molto muscoloso che praticava da anni arti marziali, mi pare kung fu ma portei sbagliare, e un giorno prese questioni con un uaglionastro della strada: non si arrivò alle mani ma il uaglionastro se la legò al dito, e qualche giorno dopo assieme ad un altro paio di amici fronteggiò il tizio in un vicolo. Acchiapparono una paliata epocale, perchè questo era forte e capace, quindi si difese alla grande e li mise in fuga.
Passò un po' di tempo e i uaglionastri ci riprovarono. Raccolto un gruppetto di 7-8 persone si misero a socotare il tizio, ma fecero male i conti e lo attaccarono mentre usciva dalla palestra assieme a tre compagni di allenamento: per i uaglionastri fu una nuova Caporetto, visto che presero ancora una volta mazzate con la pala e dovettero fuggire.
L'epilogo ci fu qualche tempo dopo quando il tizio fu circondato per la terza ed ultima volta da un gruppo di oltre una dozzina di persone armate di catene e bastoni: inutile dire che l'opposizione stavolta era troppo soverchiante ed il tizio finì all'ospedale con contusioni e fratture multiple. Il finale, tuttavia, è insolito: uscito dall'ospedale il tizio andò a cercare i uaglionastri, chiarì la situazione e diventò loro amico.
il kung fu se praticato bene è un arma tremenda. è l'arte marziale piu completa, violenta e spettacolare, con buona pace di hwarang :sisi:
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Ah, abbuscaje pure ad un comizio di Malvano :look:
Malvano pratica kung fu
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Ah, abbuscaje pure ad un comizio di Malvano :look:
racconta
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:sisi:
A che età te l'è tagliat? Io mo mo m'agg accattat o chiuov, quindi st'altro anno l'aggià tenè lunghi :look:
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ah una volta mi azzeccarono due paccaroni in faccia due bestioni che mi volevano fare na rapina, se la presero con me perchè il mio cellulare faceva schifo e nun tenevo n'euro :look:
:rotfl:
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due volte nella vita sono scappato a gambe levate.
una volta all'uci cinemas e l'altra volta a madonna dell'arco.
l'episodio accaduto all'uci cinemas mi fa ridere se ci ripenso, improvvisamente un bambino svuota il coso dei pop corn (con dei pop corn dentro) in testa ad un mio amico, era quello grande e quindi gli entrò proprio casco :look: , vidi la scena, stavo dietro di lui e diedi un calcio al bambino e lo feci cadere a terra, in 10 secondi fui accerchiato da una decina di ragazzi, provai a girarmi per vedere se avevo il supporto dei miei amici ma mi ritrovai solo :asd: si cacarono tutti sotto :sisi: dopo una lunga chiacchierata di 10 minuti sempre al centro di questo cerchio ormai diventato pieno di persone che volevano vedere riuscì a negoziare che dovevo andarmene subito da là e non tornarci più :look:
a madonna dell'arco invece me la sono cavata, all'improvviso vennero alcuni miei amici ad informarci che un nostro amico si stava pigliando a mazzate fuori arcogelo, eravamo 5 motorini, chi a due e chi a tre, arrivammo lì, eravamo in superiorità numerica ma nemmeno il tempo di dare un fetente di pugno in faccia che arrivarono una decina di motorini "loro" con caschi e catene in mano, riuscimmo a scappare tutti fortunatamente. epica la scena in cui io scendo dal motorino, quello davanti a me lo spegne, lo mette sul cavalletto e 2 secondi dopo già stavamo sopra scappando. :asd:
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Uhm, ricordo solo una rissa in campo, diedi il paccaro del mariuolo e m n jett :compagni:
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A che età te l'è tagliat? Io mo mo m'agg accattat o chiuov, quindi st'altro anno l'aggià tenè lunghi :look:
A 22 anni mi pare :sisi:
racconta
Passai con degli amici dell'orientale (tutti pellicciosi) a piazza Matteotti. Stava iniziando il comizio di Malvano, con Fini e Berlusconi. Ci fermammo a scopo sociologico :look: La gente ci guardava storto, poi partì l'inno di Forza Italia e nu strunz alzò il pugno :compagni:. Volarono mazzate alla cecata, a me me cugliett un coso di 1.90 e 150 kg. Cu nu paccherò mi schiattò nella serranda di Eldo. E là rummaniett :look:
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A 22 anni mi pare :sisi:
St'appost. Grazie :look
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:rofl: questo topic è fantastico! io a mazzate serie non ho mai fatto anche perchè nonostante sia 186 per 98 kg non mi è mai capitato di acchiapparmi con uno :look: solo l'ultimo anno delle superiori un ragazzo che stava in classe con me durante un'assemblea usci tutto il tempo fuori e noi decidemmo di nominarlo rappresentante di classe (cosa che in classe a parte me nessuno voleva fare perchè avevamo dei professori infami) questo torna fa il pazzo e straccia tutte le schede io non ci vedo piu lo alzo di peso e lo lancio nel muro mentre due mi fermavano :asd: poi da piccolo quando giocavo a pallone giu al palazzo ero il piu piccolino e quando entravano i capuzzielli che volevano il pallone e abbuscavano dai miei amici quando lo lasciavano a terra morente passavo io a chiudere il conto da buon verme :asd:
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ovviamente quando siete fuggiti a gambe levate era sempre perchè gli altri erano di più non perchè vi cagavate addosso :sisi:
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accuse di pellicciosità
in italiano?
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Forse non le ho mai date. Solo una volta struppiai volontariamente a un veronese durante una partita di calcio. Le ho prese poche volte, ma sempre cavandomela, mai più di un paio di calci (o pugni)
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in italiano?
Il pelliccioso è il tipo da centro sociale: capello lungo, barba e vestiti scadenti e larghi è lo stereotipo del pelliccioso. E' un vocabolo dell'area nord di Napoli.
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quelle che fai col tuo pesce non si chiamano mazzate
giusto una settimana fa sono finito a capate in faccia, non farmi parlare :look:
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a madonna dell'arco invece me la sono cavata, all'improvviso vennero alcuni miei amici ad informarci che un nostro amico si stava pigliando a mazzate fuori arcogelo, eravamo 5 motorini, chi a due e chi a tre, arrivammo lì, eravamo in superiorità numerica ma nemmeno il tempo di dare un fetente di pugno in faccia che arrivarono una decina di motorini "loro" con caschi e catene in mano, riuscimmo a scappare tutti fortunatamente. epica la scena in cui io scendo dal motorino, quello davanti a me lo spegne, lo mette sul cavalletto e 2 secondi dopo già stavamo sopra scappando. :asd:
Il pomeriggio lì fuori sembra il club del libro, tutta gente per bene e poco cafona.
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giusto una settimana fa sono finito a capate in faccia, non farmi parlare :look:
Omm! :look:
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me ne sono ricordata un'altra, sempre non mia
a scuola un compagno di classe non venne per un paio di giorni, era un tipo normale, mai sopra le righe, tranquillo e anche amichevole
si ripresentò in classe con la faccia completamente tumefatta, l'occhio non era nero ma aveva tutte le sfumature dal blu al viola e ci racconta che le sue vacche erano scappate nella terra del vicino e i vicini si sono trovati tutto il raccolto distrutto e si sono menate le due famiglie, tutti contro tutti e durante la rissa questo compagno stava abbuscando pesantemente, il fratello gli toglie il tizio da dosso, il mio amico si rialza, prende un'ascia che stava lì per terra e gliela tira appresso conficcandogliela a volo nella schiena
ovviamente non è morto nessuno
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buhauhauahuahauahah che storie....
comunque sembra strano, ma solo poche volte è capitato di prendere questioni, solo un paio di volte io in prima persona.... altre per colpa di amici. La prima volta in sala giochi n'copp e Giardinetti, dove ci stava un tipo coi riccioletti biondi che sfotteva tutti.... ( io sono sempre calmo e cordiale, ma quando mi parte la capa so pericoloso..)...un giorno decide di sfottere me.... io mi piglio collera, lo rispondo... lui alza le mani...e mi ritrovo che lo sto chiavando con la capa nel vetro del videogioco.... Un altra volta invece le piglio...mi trovavo sul lungo mare di Serapo.... stavo li con Natalia...una ragazza ucraina che veniva in italia quando si accoglieva gente in casa di quei luoghi per fargli cambiare un pò d'aria.... beh insomma io volevo scoparmela questa troietta avevo sui 17 anni.... comunque la porto in un pub la faccio bere e poi me la porto sulla spiaggia e faccio il porco.... quando mi trovo sul lungomare sulla strada del ritorno passiamo davanti ad una comitiva di ragazzi...uno di questi si alza e gli tocca il culo.... io subito ( come un coglione...) mi incazzo e piglio questione con questo.... davvero lo intummo di palate.... però poi mi ritrovo un 7/8 amici suoi che m si parano davanti ( intanto quella puttanella scappa) comunque.... mentre mi accerchiano...quella merda che avevo rimasto a terra...si alza... mi piglia da dietro per i capelli... e mi schiatta violentemente contro il parabrezza di una fiat panda verde parcheggiata....mi uscì un bombolone in fronte esagerato....poi dopo riuscii ad andare via e tornai a casa col trofeo.... poi con i miei parenti cercammo di ritrovarli... ma non fummo capaci di rivederli
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ah una volta mi azzeccarono due paccaroni in faccia due bestioni che mi volevano fare na rapina, se la presero con me perchè il mio cellulare faceva schifo e nun tenevo n'euro :look:
:cazzimm:
Due rapine. Una volta nun tenevo niente e il tipo sul mezzo (che nun era manco sciso :asd:) mi lasciò con un laconico "Mallaneme e chi t'a muort", accompagnato dalla mimica della mano e della faccia di Giovanni Guallera che soppesa il crociato.
N'ata vota, sempre sui 14-15 anni, mi beccarono con degli amici in una strada isolata. Erano in due e ci presero di lato con doje mullettelle in mano. Noi eravamo in 4 ma ce stetteme malamente. Arrivato il mio turno persi un orologio (un sector viecchio e scippato, ma mi piaceva assai) e contrattai per il telefonino. Avevo il Nokia 3330, all'epoca già abbastanza superato, "Ja, ma che t'o pigl' a fa stu mattone? E' nu cess :sad:", "Vabbuo', tienatill. Nuje simme bravi mariuole". :rofl:
Capitolo mazzate. La prima volta che acchiappai gli schiaffi tenevo 7 anni, ma mi ricordo come fosse ieri. Abitavamo in una cooperativa nelle salicelle e mia mamma si metteva paura di farmi scendere a giocare con i miei coetanei. Un giorno si convinse e mi lasciò andare giù al parco (un posto tranquillo e ben abitato). Non appena scesi, dei ragazzini più grandi che già mi pariavano addosso del balcone, mi facettero nuovo nuovo con spade e scudi di plastica.
Un altro episodio che ho già raccontanto, sempre risalente a quel periodo: dopo aver fatto amicizia con alcuni scesi con il mio pallone nuovo perché si era deciso di organizzare una partitella al campetto della cooperativa. C'erano pure guagliuni più grandi e attaccammo a giocare. Il pallone supera la linea del fallo laterale, uno della squadra avversaria se ne esce con "E' mia, la palla è mia". Non capii, non conoscevo le regole, risposi interdetto rivendicando la proprietà del pallone con le lacrime all'uocchje. Mi restituì il pallone insieme a nu paccarone a mana chiena. Tornai a casa carico di meraviglia.
Quando cambiai casa a 8 anni andai in un posto isolatissimo, pieno di campagne e case abbandonate, tutto popolato da cuozz e fravecatori. Là ci prendevamo a mazzate giornalmente per le biglie. Le biglie erano importantissime, più ne avevi ed eri bravo a vincerle più eri uno buono. Con tutte le figure sociali derivate, dal perdente che doveva ricominciare da zero giocando a buca (1 contro 1 con un pallino a testa) al vincente che girava sulla bicicletta agitando il marsupio chin. I paccari succedevano quando giocavamo a palummela con il palluottolo in mezzo. Funzionava così: c'erano due contendenti che lanciavano le biglie a turno, dal centro della strada al marciapiede. Al centro c'era una biglia più grossa ('o palluottolo). Per vincere tutte le biglie non bastava colpirne una (come succede con la palumbella normale) ma centrare il palluottolo. Capirete che la difficoltà aumenta, così come la posta in gioco. Si arrivava al punto che le biglie a terra erano talmente tante che entrambi i giocatori sapevano che da lì a poco, appena uno avesse centrato il palluottolo, si sarebbero trovati con le ginocchia a terra cercando di arraffarne quante più possibile, con fughe in bicicletta interrotte da cavece e pugni.
Oltre a queste liti ordinarie ne ricordo due con il mio migliore amico dell'epoca. Nella prima ce vattetteme per misurarci, e rimediai nu cazz 'e scippo mpiett in seguito al quale abbuscai pure a casa (non si bevvero la storia della jatta :look:), nella seconda mi vendicai. Prima gli azzeccai uno scardone nei raggi della bicicletta, poi lo abbuffai di mazzate quando scese minaccioso.
Un'altra appiccicata me la feci con un altro personaggio che abitava nei dintorni. Stavamo costruendo una casarella di legno in sei persone, nella campagna vicina al suo palazziello abusivo, raccattando gli scarti degli accampamenti abbandonati dagli zingari (divani stracciati, tavulilli, segge...). Questo si prese i soldi per comprare i chiodi ma ogni giorno se ne asceva con una scusa. Lo picchiai ma me sentiett n'omm 'e merda perché benché avessimo la stessa età lui era nu sorece.
Acchiappai gli schiaffi anche durante la gita in Sicilia che feci in terza media. Salendo in pullman, ingannato dalle fattezze grosse e chiatte, iniziai a spingere uno che pensavo fosse un mio caro amico "Jamm strunz, fa ambress". In realtà chist era Gennaro Moccia, nipote carnale della vedova che fa capo al noto clan camorristico. Mi chiavo' un paccaro potentissimo, e io ciuncai senza fiatare.
Sui 13-14 anni abbuscai da uno che faceva basket con me. Stavamo a fare un triangolare all'aperto che doveva aprire un evento di piazza, in un giorno di primavera in cui feci pure la conoscenza della gag del tatuaggio della scigna parlando con un tale su una vespa bianca che stava a bordo campo ("'Te piace 'o tatuaggio r'a scigna che tengo ngopp 'o polpaccio?" "Addo' sta? Nun 'o veco" "E' perché s'è juta a mangia' a banana" con conseguente maniata di pesce). Comunque niente, quel giorno stranamente ero in forma e jucaje buon. Quando finimmo e andammo a cambiarci negli spogliatoi di una scuola elementare lì vicino, il pivot che stava in squadra con me stava ntussecato perché diceva che non gli passavo mai il pallone. Una parola tira n'ata, questo mi azzecca nu buffettone. Io cercavo di avvicinarmi per ribattere ma era più alto e agile di me. Ogni volta indietreggiava e mi azzeccava un altro buffettone. Accussì 4-5 volte, fino a quando me stiett, pieno di stizza. Praticamente acchiappaje sulo.
Al liceo mi civilizzai e, tolte le amichevoli lotte che facevamo in classe (in cui ci struppiavamo più che in liti serie :asd:), mi sono appiccicato solo due volte.
La prima fu con il capuzziello della classe. Giocavamo a lanciarci il cassino sporco e malauguratamente lo acchiappai in pieno volto, tra grasse risate. Chist venette vicino e iniziò a minacciarmi stringendomi la maglietta al collo. Nun ce verette chiù e gli azzeccai 4-5 cazzotti in pieno volto, tant'è che i giorni seguenti tornò con la faccia paunazza. Per lo scuorno non lo disse ai professori ma avvisò i suoi amici trappani delle altre classi. Seguirono giorni di intimidazioni e trattative. Poi la cosa cadde nel dimenticatoio.
La seconda volta fu a Capri, un primo maggio. Era una uscita galante, con due amici e tre femmene. Stavamo giocando a pallone sulla spiaggia quando un turzo di un mio amico (recentemente ho scoperto che è pure recchia) fece finire la palla nell'acqua, schizzando certi cafune in comitiva che stavano a prendere il sole sugli scogli. Vennero in gruppo sulla spiaggia e il tipo più intraprendente iniziò a chiedere "Si' stato tu a jittà 'o pallone int all'acqua?!". Tutti risposero no, io fui l'ultimo della lista. A me non fu domandato niente, mi arrivò direttamente nu paccarone a mana chiena. Risposi istintivamente allo stesso modo. Il seguito fu divertentissimo: io e quelli che erano con me andavamo via cacati sotto mentre questo tale imprecava con la lengua a fora ("T'aggia accirere, ncopp 'o bene 'e papà") mentre gli amici si erano messi in circolo a pariarlo ncuoll "Cioccolattino bott e risposta! Cioccolattino bott e risposta!".
L'ultimo accenno di rissa a Siena. Uscimmo di casa di una mia amica che stavamo già bevuti e jetteme a ballà in un posto. Due piscioni quarantenni iniziarono a cacare il cazzo alla mia ragazza di allora, quindi ne acchiappai uno e me lo trascinai fuori. Stavo per pigliarlo a cazzotti ma chist se mettette a parlà con tono dimesso e volle apparare. In realtà non capii nu cazz, ma mi sembrava così. Se ne andò, per mia somma fortuna, dato che scuotto come stavo avrei abbuscato pure da pollicino.
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Uanema 'a maronna. :brr:
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e chi cazz s'adda leggere sta roba :look:
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e chi cazz s'adda leggere sta roba :look:
misono letto il papiello di fiorenzo.... :maronn:
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Uanema 'a maronna. :brr:
non so come ho fatto ma l'ho letto tutto, ho pariato col tatuaggio della scimmia.
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misono letto il papiello di fiorenzo.... :maronn:
pure io, entusiasmante :look:
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pure io, entusiasmante :look:
:look: comunque a differenza vostra....sono stato uno dei pochi che ai ladri li ha menati....
avevo sui 18 anni e viaggiavo su uno sky tutto sfasciato.... un mio amico si era comprato il liberty 125 color verde oliva metallizzato con la sella color panna... un grande mezzo all'epoca.... comunque...stavamo tornando a casa.... lui ed un amico sul suo liberty.... io ed un altro amico sul mio sky.... comunque mi accorgo che ci stanno seguendo....e quando ho dovuto cambiare strada per andare a casa mia ..... decisi di fermarmi a vedere questi che ci seguivano col mezzo.... dove andavano..... comunque... io giro a destra il mio amico va dritto e questi lo seguono a quel punto....sospetto che si volevano fottere il 1/2 del mio amico....ed i ladri seguono il mio amico ed io seguo i ladri... comunque il mio amico arrivato al cencello di casa sua...si ritrova i ladri addosso che lo urtano col loro mezzo e gli urlano di scendere dal mezzo... ad un certo punto gli sfortunati ladri si ritrovano con me che gli do addosso....ad uno gli arrivo con un calcio in petto direttamente da sopra il motorino.... ad un altro che era sceso per fottere il mezzo gli chiavo 2 schiaffettoni in faccia........i ladri fuggono e mi minaccia di morte...dicendo che prendono la pistola e mi uccidevano...la mia risposta fu...." a pistol ta mett n'cuuuuuuuul" alla fine poi chiamai a casa....dicendo che mi venivano a prendere perchè poi mi cagavo sotto di tornare a casa da solo....
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:cazzimm:
Due rapine. Una volta nun tenevo niente e il tipo sul mezzo (che nun era manco sciso :asd:) mi lasciò con un laconico "Mallaneme e chi t'a muort", accompagnato dalla mimica della mano e della faccia di Giovanni Guallera che soppesa il crociato.
N'ata vota, sempre sui 14-15 anni, mi beccarono con degli amici in una strada isolata. Erano in due e ci presero di lato con doje mullettelle in mano. Noi eravamo in 4 ma ce stetteme malamente. Arrivato il mio turno persi un orologio (un sector viecchio e scippato, ma mi piaceva assai) e contrattai per il telefonino. Avevo il Nokia 3330, all'epoca già abbastanza superato, "Ja, ma che t'o pigl' a fa stu mattone? E' nu cess :sad:", "Vabbuo', tienatill. Nuje simme bravi mariuole". :rofl:
Capitolo mazzate. La prima volta che acchiappai gli schiaffi tenevo 7 anni, ma mi ricordo come fosse ieri. Abitavamo in una cooperativa nelle salicelle e mia mamma si metteva paura di farmi scendere a giocare con i miei coetanei. Un giorno si convinse e mi lasciò andare giù al parco (un posto tranquillo e ben abitato). Non appena scesi, dei ragazzini più grandi che già mi pariavano addosso del balcone, mi facettero nuovo nuovo con spade e scudi di plastica.
Un altro episodio che ho già raccontanto, sempre risalente a quel periodo: dopo aver fatto amicizia con alcuni scesi con il mio pallone nuovo perché si era deciso di organizzare una partitella al campetto della cooperativa. C'erano pure guagliuni più grandi e attaccammo a giocare. Il pallone supera la linea del fallo laterale, uno della squadra avversaria se ne esce con "E' mia, la palla è mia". Non capii, non conoscevo le regole, risposi interdetto rivendicando la proprietà del pallone con le lacrime all'uocchje. Mi restituì il pallone insieme a nu paccarone a mana chiena. Tornai a casa carico di meraviglia.
Quando cambiai casa a 8 anni andai in un posto isolatissimo, pieno di campagne e case abbandonate, tutto popolato da cuozz e fravecatori. Là ci prendevamo a mazzate giornalmente per le biglie. Le biglie erano importantissime, più ne avevi ed eri bravo a vincerle più eri uno buono. Con tutte le figure sociali derivate, dal perdente che doveva ricominciare da zero giocando a buca (1 contro 1 con un pallino a testa) al vincente che girava sulla bicicletta agitando il marsupio chin. I paccari succedevano quando giocavamo a palummela con il palluottolo in mezzo. Funzionava così: c'erano due contendenti che lanciavano le biglie a turno, dal centro della strada al marciapiede. Al centro c'era una biglia più grossa ('o palluottolo). Per vincere tutte le biglie non bastava colpirne una (come succede con la palumbella normale) ma centrare il palluottolo. Capirete che la difficoltà aumenta, così come la posta in gioco. Si arrivava al punto che le biglie a terra erano talmente tante che entrambi i giocatori sapevano che da lì a poco, appena uno avesse centrato il palluottolo, si sarebbero trovati con le ginocchia a terra cercando di arraffarne quante più possibile, con fughe in bicicletta interrotte da cavece e pugni.
Oltre a queste liti ordinarie ne ricordo due con il mio migliore amico dell'epoca. Nella prima ce vattetteme per misurarci, e rimediai nu cazz 'e scippo mpiett in seguito al quale abbuscai pure a casa (non si bevvero la storia della jatta :look:), nella seconda mi vendicai. Prima gli azzeccai uno scardone nei raggi della bicicletta, poi lo abbuffai di mazzate quando scese minaccioso.
Un'altra appiccicata me la feci con un altro personaggio che abitava nei dintorni. Stavamo costruendo una casarella di legno in sei persone, nella campagna vicina al suo palazziello abusivo, raccattando gli scarti degli accampamenti abbandonati dagli zingari (divani stracciati, tavulilli, segge...). Questo si prese i soldi per comprare i chiodi ma ogni giorno se ne asceva con una scusa. Lo picchiai ma me sentiett n'omm 'e merda perché benché avessimo la stessa età lui era nu sorece.
Acchiappai gli schiaffi anche durante la gita in Sicilia che feci in terza media. Salendo in pullman, ingannato dalle fattezze grosse e chiatte, iniziai a spingere uno che pensavo fosse un mio caro amico "Jamm strunz, fa ambress". In realtà chist era Gennaro Moccia, nipote carnale della vedova che fa capo al noto clan camorristico. Mi chiavo' un paccaro potentissimo, e io ciuncai senza fiatare.
Sui 13-14 anni abbuscai da uno che faceva basket con me. Stavamo a fare un triangolare all'aperto che doveva aprire un evento di piazza, in un giorno di primavera in cui feci pure la conoscenza della gag del tatuaggio della scigna parlando con un tale su una vespa bianca che stava a bordo campo ("'Te piace 'o tatuaggio r'a scigna che tengo ngopp 'o polpaccio?" "Addo' sta? Nun 'o veco" "E' perché s'è juta a mangia' a banana" con conseguente maniata di pesce). Comunque niente, quel giorno stranamente ero in forma e jucaje buon. Quando finimmo e andammo a cambiarci negli spogliatoi di una scuola elementare lì vicino, il pivot che stava in squadra con me stava ntussecato perché diceva che non gli passavo mai il pallone. Una parola tira n'ata, questo mi azzecca nu buffettone. Io cercavo di avvicinarmi per ribattere ma era più alto e agile di me. Ogni volta indietreggiava e mi azzeccava un altro buffettone. Accussì 4-5 volte, fino a quando me stiett, pieno di stizza. Praticamente acchiappaje sulo.
Al liceo mi civilizzai e, tolte le amichevoli lotte che facevamo in classe (in cui ci struppiavamo più che in liti serie :asd:), mi sono appiccicato solo due volte.
La prima fu con il capuzziello della classe. Giocavamo a lanciarci il cassino sporco e malauguratamente lo acchiappai in pieno volto, tra grasse risate. Chist venette vicino e iniziò a minacciarmi stringendomi la maglietta al collo. Nun ce verette chiù e gli azzeccai 4-5 cazzotti in pieno volto, tant'è che i giorni seguenti tornò con la faccia paunazza. Per lo scuorno non lo disse ai professori ma avvisò i suoi amici trappani delle altre classi. Seguirono giorni di intimidazioni e trattative. Poi la cosa cadde nel dimenticatoio.
La seconda volta fu a Capri, un primo maggio. Era una uscita galante, con due amici e tre femmene. Stavamo giocando a pallone sulla spiaggia quando un turzo di un mio amico (recentemente ho scoperto che è pure recchia) fece finire la palla nell'acqua, schizzando certi cafune in comitiva che stavano a prendere il sole sugli scogli. Vennero in gruppo sulla spiaggia e il tipo più intraprendente iniziò a chiedere "Si' stato tu a jittà 'o pallone int all'acqua?!". Tutti risposero no, io fui l'ultimo della lista. A me non fu domandato niente, mi arrivò direttamente nu paccarone a mana chiena. Risposi istintivamente allo stesso modo. Il seguito fu divertentissimo: io e quelli che erano con me andavamo via cacati sotto mentre questo tale imprecava con la lengua a fora ("T'aggia accirere, ncopp 'o bene 'e papà") mentre gli amici si erano messi in circolo a pariarlo ncuoll "Cioccolattino bott e risposta! Cioccolattino bott e risposta!".
L'ultimo accenno di rissa a Siena. Uscimmo di casa di una mia amica che stavamo già bevuti e jetteme a ballà in un posto. Due piscioni quarantenni iniziarono a cacare il cazzo alla mia ragazza di allora, quindi ne acchiappai uno e me lo trascinai fuori. Stavo per pigliarlo a cazzotti ma chist se mettette a parlà con tono dimesso e volle apparare. In realtà non capii nu cazz, ma mi sembrava così. Se ne andò, per mia somma fortuna, dato che scuotto come stavo avrei abbuscato pure da pollicino.
tutta la biografia :look:
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il 1/2 del mio amico....
:cazzo:
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Omm! :look:
ma non arriverò mai a livelli di cavallopazzo :look:
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ma non arriverò mai a livelli di cavallopazzo :look:
t sfong.... t facc uno pacc pront pa rottamazion... :sbonk:
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Secondo me è cazz' che cavallopazzo è proprio uno di quei cuozzi ca m'ha sfuttut for' o banco :look:
Machetiè, ragguagliami sulla tua collocazione. Io mi mettevo all'angolo del banco, nel cuore dell'alternatività (a metà strada tra i "vorrei ma non posso" e i tossici).
Tu si tipo r'o Bar del Corso/Pizzo :pariamm: :look:
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Il topic dei criaturi di terza media cit. ha fatto successo :look:
Mi metto scuorno di dire che n'agg mai fatto a botte :boh: ca o massim dell'alternatività è prendersi a spallate in via Moro con gli sconosciuti che circolano in senso opposto :look:
Ah si in seconda o terza media, uscita dalla scuola, uno tutto fujenn comincià a prende a spallate per passa, na menat npiett carett iss co tutt l'occhial :look: se levatt o zain, e fece per partire, io co tutt cos ncuoll n'altra menata e stava di nuovo nderr :look: seguono vari cazzottono rint a panza da parte mia a lui, prima di essere accerchiati da madri quarantenni mestruate. Se mi toglievo giubbotto e zaino credo che sarei riuscito ad abboffarlo meglio :nuvola:
Edit quest'altra non posso non dirla.
Seduto in piazza con due amici miei, a 5-6 metri altri 3. Sapendo delle mie origini cominciano ad insultare Napoli, napoletani di merda, nun se lavan, tengono solo la munnezza. Mi alzo e vac vicino ad uno di loro. Continuano a sfottere. Una spinta e uno di loro stava per terra. Gli altri due se ne fujettr. Quest'altro si alza e fa per scappare, o riesc a pija per il cappuccio del giubbino strappandoglielo proprio. Accuminciò a chiagner, se jetto nginocchio a dicr: "Scusami, scusami, chiedo scusa a te e tutta Napoli, finiamola qui, scusa Napoli" :rotfl: :rotfl: oltre queste mai fatto altro, anche se quest'anno ci so andato vicino...
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Il topic dei criaturi di terza media cit. ha fatto successo :look:
Mi metto scuorno di dire che n'agg mai fatto a botte :boh: ca o massim dell'alternatività è prendersi a spallate in via Moro con gli sconosciuti che circolano in senso opposto :look:
Ah si in seconda o terza media, uscita dalla scuola, uno tutto fujenn comincià a prende a spallate per passa, na menat npiett carett iss co tutt l'occhial :look: se levatt o zain, e fece per partire, io co tutt cos ncuoll n'altra menata e stava di nuovo nderr :look: seguono vari cazzottono rint a panza da parte mia a lui, prima di essere accerchiati da madri quarantenni mestruate. Se mi toglievo giubbotto e zaino credo che sarei riuscito ad abboffarlo meglio :nuvola:
non si capisce se sei chiu' strunz a te chiava' a mazzate o a scrivere napulitan :look:
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Mi sono ricordato di una paliata pure fuori alla scuola media, miezz' a via. Nun m'arricordo manco se abbuscaje o meno, forse si trattava di un pareggio.
Tengo un ruolino di marcia peggio di Mondonico, manc' i can :look:
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non si capisce se sei chiu' strunz a te chiava' a mazzate o a scrivere napulitan :look:
Ma io non scrivo napoletano :look: Il mio è un misto dialetto, ma comunque mi faccio capire :look: ne ho aggiunta un altra che non aspettavo altro di scrivere :look: devi leggere per forza :look:
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Ma io non scrivo napoletano :look: Il mio è un misto dialetto, ma comunque mi faccio capire :look: ne ho aggiunta un altra che non aspettavo altro di scrivere :look: devi leggere per forza :look:
er meglio ca nun liggev :maronn:
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Seduto in piazza con due amici miei, a 5-6 metri altri 3. Sapendo delle mie origini cominciano ad insultare Napoli, napoletani di merda, nun se lavan, tengono solo la munnezza. Mi alzo e vac vicino ad uno di loro. Continuano a sfottere. Una spinta e uno di loro stava per terra. Gli altri due se ne fujettr. Quest'altro si alza e fa per scappare, o riesc a pija per il cappuccio del giubbino strappandoglielo proprio. Accuminciò a chiagner, se jetto nginocchio a dicr: "Scusami, scusami, chiedo scusa a te e tutta Napoli, finiamola qui, scusa Napoli" :rotfl: :rotfl: oltre queste mai fatto altro, anche se quest'anno ci so andato vicino...
Poi arrivò la maestra con le costruzioni e vi metteste a cantare tutti quanti "farfallina bell'e bianca..." :ahsisi: :look:
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er meglio ca nun liggev :maronn:
E c'aggia fà qua nun succern le lotte alla Rocky come da voi :boh:
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Poi arrivò la maestra con le costruzioni e vi metteste a cantare tutti quanti "farfallina bell'e bianca..." :ahsisi: :look:
No ma guarda che è accussì :asd: erano tutti e tre alti si e no 1m e 60, un anno più piccoli di me :asd: gli altri due amici miei che so rimasti a guardà uno ten 3 anni chiù e me e un'altro era bello piazzato.
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t sfong.... t facc uno pacc pront pa rottamazion... :sbonk:
quann vuò tu, pagliaccio! :look:
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non so come ho fatto ma l'ho letto tutto, ho pariato col tatuaggio della scimmia.
Anche io, devo sfruttare 'sta cazzata :look:
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Il pallone supera la linea del fallo laterale, uno della squadra avversaria se ne esce con "E' mia, la palla è mia". Non capii, non conoscevo le regole, risposi interdetto rivendicando la proprietà del pallone con le lacrime all'uocchje. Mi restituì il pallone insieme a nu paccarone a mana chiena. Tornai a casa carico di meraviglia.
Acchiappai gli schiaffi anche durante la gita in Sicilia che feci in terza media. Salendo in pullman, ingannato dalle fattezze grosse e chiatte, iniziai a spingere uno che pensavo fosse un mio caro amico "Jamm strunz, fa ambress". In realtà chist era Gennaro Moccia, nipote carnale della vedova che fa capo al noto clan camorristico. Mi chiavo' un paccaro potentissimo, e io ciuncai senza fiatare.
("'Te piace 'o tatuaggio r'a scigna che tengo ngopp 'o polpaccio?" "Addo' sta? Nun 'o veco" "E' perché s'è juta a mangia' a banana" con conseguente maniata di pesce).
:rotfl: :rotfl:
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napoletani di merda, nun se lavan, tengono solo la munnezza
è per colpa dei napoletani come te che portiamo una brutta nominata
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Cmq kurz regna sovrano con il mariuolo incazzato per il cellulare di merda :alla:
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Secondo me è cazz' che cavallopazzo è proprio uno di quei cuozzi ca m'ha sfuttut for' o banco :look:
Machetiè, ragguagliami sulla tua collocazione. Io mi mettevo all'angolo del banco, nel cuore dell'alternatività (a metà strada tra i "vorrei ma non posso" e i tossici).
Tu si tipo r'o Bar del Corso/Pizzo :pariamm: :look:
o strù io stev for o pizzo...e mentr tu jiv facenn e figurell e merd, già jev p'azzuppà o biscott
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o strù io stev for o pizzo...
Il posto dei chiattilli :cazzimm: Sull'altro lato della costa ce stevene e' cuozz' fernut, esattamente alla sinistra degli alternativi. Peggio della striscia di Gaza.
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Il posto dei chiattilli :cazzimm: Sull'altro lato della costa ce stevene e' cuozz' fernut, esattamente alla sinistra degli alternativi. Peggio della striscia di Gaza.
io stev là perchè ci stavano le femmine che mi arrattavano.. di questa divisione me ne sono sempre passato per il cazzo... comunque peppe mi ricordi di certe megarisse fuori a quel banco na cosa esagerata... comunque mi ritrovo magari la domenica a ripassare la fuori ma non ci sta proprio nessuno rispetto a prima
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è per colpa dei napoletani come te che portiamo una brutta nominata
:BaVaff: :mhh:
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Acchiappai gli schiaffi anche durante la gita in Sicilia che feci in terza media. Salendo in pullman, ingannato dalle fattezze grosse e chiatte, iniziai a spingere uno che pensavo fosse un mio caro amico "Jamm strunz, fa ambress". In realtà chist era Gennaro Moccia, nipote carnale della vedova che fa capo al noto clan camorristico. Mi chiavo' un paccaro potentissimo, e io ciuncai senza fiatare.
:rotfl:
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nun se lavan,
t'ha pittato!
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Non ho mai fatto a botte con uno in vita mia, anzi a dirla tutta non ho mai abboffato di palate una persona...aggià semp abbuscat!
Due sono stati i frangenti: era Pasquetta (avevo 13 anni) andai sul Monte Faito con la mia comitiva delle medie, eravamo 6/7 di noi, passammo una bella giornata, ritornando alla stazione di C.Mare vidi un gruppetto di 5 persone (sui 18 anni) che si avvicinarono a noi..."Voi siete di Torre Annunziata?" dissero con tono minaccioso, ed io risposi "No!", ma purtroppo avevo un giubbotto del Savoia, riconobbero la nostra provenienza e uno di loro mi depositò un paccaro esorbitante, al che un mio amico si avvicinò per difendermi ma prese calci e pugni, soprattutto sui denti, gli altri quattro della mia comitiva se ne fuggirono dall'altra parte dei binari, mentre il mio amico stava abbuscando vidi da lontano un vigilantes, feci una fuga mai vista andai da lui gli raccontai il fattariello e codesta persona si avvicinò alla banda di teppisti con aria da vero eroe, prese il manganello e li fece fuggire, finì che ce ne tornammo a casa scortati dal vigilantes (ovviamente senza biglietto).
La seconda paliata che presi fu da due sconosciuti molto forzuti, questi qui presero l'orologio del mio amico (anche se era falso), dopo una mezz'oretta io e un altro mio amico ci ritirammo verso casa, quando questi due vennero vicino a noi e ci diedero due paccari a votamano, chiedevo aiuto al marciapiede di rimpetto ma erano tutti ragazzi amici di questi due, all'improvviso vidi una macchina fermarsi io e il mio amico ci saltammo dentro, c'erano due fidanzati (e cumm er bon a femmen :look:), ci riaccompagnarono a casa, la storia finì che poi un mio amico conoscente di gente "malamente" andò vicino a loro e stipularono una specie di accordo.