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Calcio Napoli => S. S. C. Napoli => Topic aperto da: AyeyeBrazov - 03 Maggio, 2011, 23:12:28 pm
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Napoli è città ricca di storia, parte della quale, quella preunitaria, ferocemente mistificata per mano di quei vincitori venuti dal nord ad annettere il sud al proprio progetto espansionistico. Le tracce di quella Napoli volutamente infangata sono però in ogni dove, anche se spesso alterate e manipolate. Capita poi che anche gli stessi napoletani, sovente poco consapevoli del prestigio del proprio passato, contribuiscano involontariamente alla cancellazione del proprio blasone. Un caso emblematico e quanto mai interessante investe lo sport e più precisamente quel catalizzatore di attenzione e passione che è il Calcio Napoli, fondato nel ventennio fascista con l'intento di onorare nei colori sociali e nello stemma quell'identità privata circa sessant'anni prima. Ci volle invece poco perché quel nobile intendimento fosse umiliato, ma oggi è possibile fare chiarezza e riannodare i fili del passato che legano il Napoli alla storia di Napoli. In Italia le maggiori squadre di calcio sono identificate con una simbologia spesso alternativa rispetto a quella degli stemmi che portano sulle maglie. E così la Juventus è la zebra, il Milan è il diavolo, l'Inter è il biscione, la Roma è la lupa e il Napoli è il ciuccio, anzi, ‘o ciucciariello come si dice in riva al golfo. Una simbologia meno marcata rispetto al passato che ha perso sempre più estimatori nel corso degli anni ma che comunque resta ben viva nella mente dei tifosi di vecchia data che in qualche annata l'hanno anche vista sulle maglie azzurre. Ma se la Juventus è zebra per via delle strisce bianconere, se il Milan è il diavolo per l'associazione cromatica, se l'Inter è il biscione perché simbolo dei Visconti di Milano, se la Roma è la lupa per la leggenda di Romolo e Remo, che legame c'è tra il ciuccio e il Napoli? Nessuno!
Tutto ha origine il primo giorno di Agosto del 1926 quando nasce l'Associazione Calcio Napoli, antesignana della Società Sportiva. La nascente squadra che farà innamorare i napoletani adotta il colore azzurro per onorare la storia della città e quei Borbone del cui Casato proprio l'azzurro era colore ufficiale. Nel primo stemma compare un cavallo rampante, ovvero il simbolo di Napoli durante il Regno delle Due Siciliema anche dell'intero Regno peninsulare Napolitano, mentre quello insulare Siciliano era simboleggiato dal triscele. Il cavallo rampante, a sua volta, era stato scelto dagli Svevi come simbolo di Napoli perché rappresentava l'impetuosità della città; in tempi antichi Napoli era divisa in "Sedili" anche detti "Seggi" e al "Sedile di Capuana" era presente una statua in bronzo raffigurante un cavallo rampante. Nel ‘200, Corradino di Svevia fallì più volte la conquista della città a causa della resistenza dei Napoletani ai quali, per ottenerne la resa, promise clemenza e privilegi. La sua ira si sfogò però su oggetti e cose, compresa la statua del "Sedile di Capuana" che fu fatta a pezzi perché Corrado la intese come raffigurazione del popolo napoletano imbizzarrito in difesa della propria indipendenza. Il cavallo rampante divenne così simbolo di battaglia e libertà, e quindi di Napoli di cui incarnava lo spirito di una città da sempre mira di invasori per la sua bellezza, importanza e posizione nel mediterraneo.
Carlo di Borbone, affascinato da quel simbolo al quale volle conferire ancor più valore, ne fece una vera e propria razza e nel 1762 convocò nella tenuta salernitana di Persano delle fattrici orientali e degli stalloni arabi, andalusi e inglesi affinchè allevassero dei puledri frutto dell'intuizione di far accoppiare degli stalloni turchi ricevuti in dono con i già quotati esemplari locali. Nacque così la pregiata stirpe equina del "Cavallo Persano" che si inserì presto tra i tanti primati borbonici divenendo una delle più rinomate razze al mondo per eleganza, bellezza e morfologia, razza che anche il Goethe decantò nel suo "Viaggio in Italia".
Lo rimase fino al 1874 quando, dopo l'ultima e definitva invasione del sud operata dei Savoia, la razza del "Cavallo Persano" fu fatta sopprimere per decreto dal nuovo governo intento a cancellare ogni traccia dei primati borbonici. Nel frattempo il cavallo rampante era già stato destituito del suo ruolo di simbolo di Napoli, "scomodo" anche per il suo significato storico e geopolitico, e adottato come stemma della nascente Provincia di Napoli a simboleggiare il declassamento dell'antica nazione Napolitana a rango, appunto, di provincia. Di qui, nel 1926, con questa simbologia e scelta di colori, il Calcio Napoli si tuffa nell'avventura del suo primo campionato nazionale che si dipana tra 17 sconfitte e un misero pareggio, culminando con l'ultima posizione nel proprio girone e un ripescaggio che scongiura la retrocessione. I tifosi entrano subito nella storia del club e finiscono per raschiare la storia quando in un bar di ritrovo, "il Brasiliano" poi "Pippone" in Via Santa Brigida, uno sconfortato sostenitore azzurro dell'epoca urla: «Ma quale cavallo rampante?! Stà squadra nostra me pare ‘o ciuccio ‘e fichelle: trentatre piaghe e ‘a coda fracida». Fichella, nelle leggendarie storie di Napoli, era un personaggio che badava ad un vecchio asino con la coda in pessime condizioni, tanto carico di acciacchi da essere pieno di piaghe. A quell'espressione rabbiosa, tipicamente partenopea, fanno seguito le fragorose risate dei presenti che la suggeriscono alla redazione di un giornale umoristico. Nei giorni seguenti, le edicole di Napoli diffondono l'illustrazione di un asinello incerottato e con una miserabile coda. Da quel momento, per tutti, il cavallo rampante si trasforma per espressione di popolo in "ciucciariello", e lo sarà per sempre. Non va dimenticato però, oggi più che mai, che quel ciuccio in realtà era un cavallo fiero, elegante e battagliero, proprio come la tifoseria azzurra vorrebbe sempre la propria squadra del cuore. E invece, per una perversa mentalità di minorità autodeterminata, un simbolo nobile è scomparso per affermarsi nella sua trasformazione più folkloristica, a tal punto da comparire persino sulle maglie del Napoli del grande Rudy Krol della stagione 1982-83, quando la N diventa il corpo del ciuccio sormontato da una testa orecchiuta.
Circa un decennio prima, il Presidente Ferlaino aveva tentato di riaffermare il richiamo storico proponendo sulle maglie lo scudo ornato dai tre gigli borbonici con una "enne" al centro, ma non proseguì nell'intento. Probabilmente fu proprio il pallino per la storia di Napoli a indurre il "presidentissimo" in un errore che arriva ai giorni nostri: dall'arrivo di Maradona, datato 1984, viene adottata una "enne" napoleonica, oggi scevra di ogni orpello e scritta, a richiamare il periodo napoleonico della città e a comunicare all'Europa calcistica un legame con la Francia imperiale lontano dalle radici della città, peraltro caratterizzato da saccheggi e inganni e, anche per ciò, durato soli dieci anni. Trattasi pertanto di un'evidente dicotomia storica che stride con le scelte cromatiche e simbolistiche del nascente Calcio Napoli: Napoleone, attraverso il fratello Giuseppe e il cognato Murat, usurpò il trono del sud proprio a danno dei Borbone di Napoli nel periodo imperiale francese prima che il suo crollo e il conseguente Congresso di Vienna riaffermassero il legittimismo in tutt'Europa, sancendo nel meridione d'Italia la restaurazione borbonica. In termini puramente storici e identitari, quindi, lo stemma del Napoli sovrappone la "enne" napoleonica, ossia il breve periodo napoleonico, al colore azzurro rappresentante l'era borbonica dei primati sette-ottocenteschi. Anche la tonalità di azzurro, in origine fedele a quello più intenso borbonico, è divenuta col passare del tempo sempre più tenue, fino al quasi celeste dell'era De Laurentiis. Aggiungiamo che il rampante cavallo associato alla più pregiata razza di Persano è divenuto uno spelacchiato somarello, e allora possiamo tranquillamente dire che, se è vero che simboli, mascotte e colori delle squadre di calcio comunicano radici e identità del popolo che rappresentano, quelli del Napoli sono purtroppo arrivati a noi distorti e confusi, un po' come tutta la nostra memoria storica che andrebbe in qualche modo recuperata.
Angelo Forgione
La Redazione
http://www.iamnaples.it/index.php?task=news&idcat=1&id=10267 (http://www.iamnaples.it/index.php?task=news&idcat=1&id=10267)
qualcuno storcerà il naso, anche perchè è un pezzo Forgione style, da parte mia però si becca un appualso :clap: :clap:
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:zzz:
Stà retorica ha stancato quasi quanto le cazzate di Bossi e Calderoli.
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Imbavagliate quest'uomo :asd:
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Retorica e zeppata sui soprusi passati a parte, a me piacciono sempre ricerche sui simboli e significati storici. Mi è piaciuto :sisi:
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questa cosa del simbolo sta scritta su wikipedia, tsè :look:
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questa cosa del simbolo sta scritta su wikipedia, tsè :look:
Infatti è una cosa conosciutissima :asd:
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:zzz:
Stà retorica ha stancato quasi quanto le cazzate di Bossi e Calderoli.
nemmeno a me sta simpatico, ma si rischia di parlare per partito preso. Ti faccio una domanda, senza polemica alcuna per carità, l'hai letto l'articolo? :asd:
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Infatti è una cosa conosciutissima :asd:
Io non la sapevo :look:
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Io non la sapevo :look:
Ma tu si na lota :look:
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Io non la sapevo :look:
appunto, è sempre un bene dare luce a certe informazioni che dovrebbero essere di tutti, nemmeno io lo sapevo.
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veramente bellissimo. la parte sull'importanza di ripristinare il cavallo era risparmiabile. anche perchè poi, a conti fatti, il simbolo del ciuccio, a differenza di zebre, aquile e cagne in calore, è stato scelto dal popolo e rappresenta il napoli e napoli piu del fiero e maestoso cavallo rampante. una tifoseria e una città abituata a soffrire e a subire, ma sempre con la dignità e la consapevolezza di essere un bene prezioso, anche per chi la scalcia
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veramente bellissimo. la parte sull'importanza di ripristinare il cavallo era risparmiabile. anche perchè poi, a conti fatti, il simbolo del ciuccio, a differenza di zebre, aquile e cagne in calore, è stato scelto dal popolo e rappresenta il napoli e napoli piu del fiero e maestoso cavallo rampante. una tifoseria e una città abituata a soffrire e a subire, ma sempre con la dignità e la consapevolezza di essere un bene prezioso, anche per chi la scalcia
altro copia/incolla da wikipedia? :look:
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Io sono orgoglioso di avere un simbolo che non sia la tigre, l'orso, il toro, l'aquila o una cacata simile. Noi abbiamo un animale umile, semplice, non abbiamo bisogno di mostrare aggressività con un trex, noi siamo già napoletani
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TUM TUM TUM (cit.) :look:
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altro copia/incolla da wikipedia? :look:
ma mo ti spereteo allegramente in bocca!
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Io sono orgoglioso di avere un simbolo che non sia la tigre, l'orso, il toro, l'aquila o una cacata simile. Noi abbiamo un animale umile, semplice, non abbiamo bisogno di mostrare aggressività con un trex, noi siamo già napoletani
sese la verità è che al solo pensiero di dover rifare banner e favicon ti senti male :cazzimm:
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si però aggià ricer a verità, senza offesa per nessuno.....ma con quel pantacollant e la cannottiera chillu ciucciariell mi da l'idea che voglia simboleggiare il clima femminellistico del forum :look:
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non lo sapevo...bello :sisi:
comunque quando i tifosi della squadre avversarie mi prendono in giro per il ciuccio e si fanno fighi dei loro simboli...rispondo : l'avete mai visto il cazzo del ciuccio ?! :bipatt:
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Io sono orgoglioso di avere un simbolo che non sia la tigre, l'orso, il toro, l'aquila o una cacata simile. Noi abbiamo un animale umile, semplice, non abbiamo bisogno di mostrare aggressività con un trex, noi siamo già napoletani
e poi o ciuccio ten nu cazz che è grosso quanto una gamba del cavallo di grumo!...
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Maronna mia Forgione... marò.... marò.... Forgione... maròòòòòòòò
E non è un orgasmo, sono conati di vomito :look:
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stavo cercando il topic di forgione per postare questo articolo...invece hai aperto direttamente un topic. bell' nand! :ok:
cmq sì, anche a me ha intrigato questa storia (che non conoscevo :paura: )...ma sono d' accordo che il simbolo del ciuccio nun s' tocc. ma chi se ne fotte se ci rappresenta e in che modo lo fa....ooooh, stiamo parlando di una manifestazione sportiva. pare che ci stiamo misurando a chi lo tiene più lungo?!?
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e dopo Bin Laden, è il turno di Forgione.
E se vuole farsi scudo umano con Nando non ci pigliamo collera :look:
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(http://www.interscerni.it/public/userimg/vc6446.jpg)
FORZA NAPOLI
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Comunque il modo di dire
me pare o ciucc e fichel ....99 piaghe e a cor fracet si dice ancora
l'articolo in se e' simpatico.
Non capisco perche poi ad alcuni da fastidio avere delle informazioni sul passato della nostra terra
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Non capisco perche poi ad alcuni da fastidio avere delle informazioni sul passato della nostra terra
una cosa sono le informazioni (peraltro credo che chiunque si proclami tifoso del Napoli avesse già sentito in vita sua la storia del ciuccio, o almeno voglio sperarlo), un'altra le nostalgie di restaurazione a scapito della storia di questa SOCIETAì DI CALCIO.
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una cosa sono le informazioni (peraltro credo che chiunque si proclami tifoso del Napoli avesse già sentito in vita sua la storia del ciuccio, o almeno voglio sperarlo), un'altra le nostalgie di restaurazione a scapito della storia di questa SOCIETAì DI CALCIO.
E va buo pigliala come un ricordatorio per chi non lo sapeva, e ti posso assicurare che sono molti.
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nemmeno io lo sapevo :sisi:
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E va buo pigliala come un ricordatorio per chi non lo sapeva, e ti posso assicurare che sono molti.
Ma quello va benissimo per carità. Sono le conclusioni che il sig.Forgione trae (peraltro con la malcelata finalità di utilizzare la storia della nostra società a scopo di propaganda politico/ideologica) che fanno cascare le palle.
In sostanza, io amo IL NAPOLI.
Sono legato all'azzurro. Non me ne fotte niente che non sia quello borbonico.
Sono legato al "ciuccio". Non me ne fotte niente che non sia il cavallo borbonico.
Sono legato alla "N". Non me ne fotte niente che sia un richiamo Napoleonico (?!?!?!?!?!).
Quest'è.
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Ma quello va benissimo per carità. Sono le conclusioni che il sig.Forgione trae (peraltro con la malcelata finalità di utilizzare la storia della nostra società a scopo di propaganda politico/ideologica) che fanno cascare le palle.
In sostanza, io amo IL NAPOLI.
Sono legato all'azzurro. Non me ne fotte niente che non sia quello borbonico.
Sono legato al "ciuccio". Non me ne fotte niente che non sia il cavallo borbonico.
Sono legato alla "N". Non me ne fotte niente che sia un richiamo Napoleonico (?!?!?!?!?!).
Quest'è.
:alla:
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Comunque il modo di dire
me pare o ciucc e fichel ....99 piaghe e a cor fracet si dice ancora
l'articolo in se e' simpatico.
Non capisco perche poi ad alcuni da fastidio avere delle informazioni sul passato della nostra terra
si raf ma, in buona sostanza, forgione ora sta diventando ridicolo con ste cazzo di digressioni neoborboniche che lo pongono ne piu' ne meno sul livello degli epigoni di alberto da giussano, ma sopratutto questo suo ergersi a paladino (ma chi te l'ha chiest?) del nome e della cultura napoletana travestito da pulcinella vendicatore e pagnolador di bandiere.
Per quanto riguarda il passato della nostra terra e della nostra squadra, va benissimo ricevere informazioni ma vorrei che queste informazioni (questa del ciuccio ad esempio e' vecchissima) fossero presentate come tali e che, chi le riceve sia libero di interpretarle come cazzo gli pare e piace e non imbottite di bigotta e sterile dietrologia (revisionismo calcistico?).
Detto questo io se dovessi scegliere non troverei un animale piu' bello del ciuccio per rappresentere la squadra per cui tifo e, detto per inciso, il passaggio dal borbonico cavallo al popolano ciucciariello e' un capolavoro di fantasia e di arte di sfottere i potenti che rappresenta il VERO SPIRITO di napoli altro che simboli e simbolilli vari.
HASTA IL CIUCCIARIELLO SIEMPRE !
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si raf ma, in buona sostanza, forgione ora sta diventando ridicolo con ste cazzo di digressioni neoborboniche che lo pongono ne piu' ne meno sul livello degli epigoni di alberto da giussano, ma sopratutto questo suo ergersi a paladino (ma chi te l'ha chiest?) del nome e della cultura napoletana travestito da pulcinella vendicatore e pagnolador di bandiere.
Per quanto riguarda il passato della nostra terra e della nostra squadra, va benissimo ricevere informazioni ma vorrei che queste informazioni (questa del ciuccio ad esempio e' vecchissima) fossero presentate come tali e che, chi le riceve sia libero di interpretarle come cazzo gli pare e piace e non imbottite di bigotta e sterile dietrologia (revisionismo calcistico?).
Detto questo io se dovessi scegliere non troverei un animale piu' bello del ciuccio per rappresentere la squadra per cui tifo e, detto per inciso, il passaggio dal borbonico cavallo al popolano ciucciariello e' un capolavoro di fantasia e di arte di sfottere i potenti che rappresenta il VERO SPIRITO di napoli altro che simboli e simbolilli vari.
HASTA IL CIUCCIARIELLO SIEMPRE !
Marcè ma io a forgione no me lo cago nemmeno di striscio. Nell'era globale tutti si prendono la facoltà di pubblicare cose piu o meno impupazzate dalla loro tendenza ma mica ci vogliamo scandalizzare per questo? abbiamo un fascista di merda come la zuzza a ministro della difesa e no sa nemmeno chi sia Lukashenko e ci vulessim lamentà e preoccupà e Forgione che è un'insignificante?
RIpeto in se l'articolo con la storia del ciuccio gia la sapevo perche teng 43 prossimi a 44 e ci sta ancora molta gente ca nun sape.
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Ma quello va benissimo per carità. Sono le conclusioni che il sig.Forgione trae (peraltro con la malcelata finalità di utilizzare la storia della nostra società a scopo di propaganda politico/ideologica) che fanno cascare le palle.
In sostanza, io amo IL NAPOLI.
Sono legato all'azzurro. Non me ne fotte niente che non sia quello borbonico.
Sono legato al "ciuccio". Non me ne fotte niente che non sia il cavallo borbonico.
Sono legato alla "N". Non me ne fotte niente che sia un richiamo Napoleonico (?!?!?!?!?!).
Quest'è.
manny idolo. :clap:
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(http://angeloxg1.files.wordpress.com/2011/05/ciuccio_anni60.jpg)
(http://3.bp.blogspot.com/_8PiL3ejPgT4/SThF8embHQI/AAAAAAAAABo/mCk_cBqhdNE/s400/ciuccio+sesso.jpg)
Stabbèn :smoke:
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nemmeno a me sta simpatico, ma si rischia di parlare per partito preso. Ti faccio una domanda, senza polemica alcuna per carità, l'hai letto l'articolo? :asd:
We scusami se ti rispondo in ritardo... Sì che l'ho letto l'articolo, non mi sarei mai permesso di postare altrimenti.
La storia del cavallo e dell'asino è conosciutissima a tutti coloro che (prima che stò tizio come altri si improvvisasse moderno Masaniello) hanno avuto la bontà di farsi 5 minuti di ricerche su internet.
Così come il motivo per cui la nostra Maglia è azzurra e non verde a pois viola, etc etc.
Sulla lamentela che teniamo il ciuccio e non più il cavallo, poi, mi sono proprio cascate le palle. Avrei apprezzato molto di più un'analisi in cui l'ottimo Forgione sottolineasse come stà cosa sia indicativa del fatto che a Napoli non ci sappiamo tenere nulla senza criticarlo e farlo una mappina (anche con feroce autoironia) appena le cose non vanno bene (vedi anche la storia recente del Napoli).
Sinceramente io ritengo che questo genere di discorsi sia altamente deleterio. I problemi di Napoli sono di natura culturale, ma non tanto riferiti alla cultura che sta sui libri (che pure manca, e tanto, ma quello è un problema nazionale), quanto alla cultura del saper vivere e del considerarsi parte di una comunità piuttosto che singoli in competizione fra loro per vedere chi lo mette a quel servizio a chi.
Conoscere e riscoprire la storia è sacrosanto, ma gradirei farlo senza quel mezzo kilo di populismo e vittimismo che Forgione ed altri accludono ad ogni cosa che scrivono. Che i borbone avessero creato la prima ferrovia in Italia non credo sia storicamente rilevante. Se avessero creato una struttura ferroviaria decente avrebbero avuto i forzieri vuoti e la fame agli occhi, come i Savoia (N:B. E' un esempio molto frettoloso giusto per criticare una delle sparate che più spesso si sentono da queste persone).
La guerra l'abbiamo persa 150 anni fa. Io non sono convinto che senza i Savoia la camorra non avrebbe assunto il controllo del territorio, nè che i Borbone avrebbero mai potuto essere gli artefici della riconciliazione sociale fra lazzari e borghesi. Quindi stì articoli a me fanno venire il latte alle ginocchia, ognuno li legga come gli pare. :boh:
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(http://imgpe.trivago.com/uploadimages/43/13/4313221_l.jpeg)
(http://www.elbanapoleonica.com/assets/images/NAPOLEONE.jpg)