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Sport => Calcio italiano => Topic aperto da: signor groucho - 29 Marzo, 2011, 12:27:05 pm
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Il mercenario storicamente era il soldato di mestiere, che combatteva dietro compenso per chi lo assumeva. Contrapposto a chi invece combatteva per i propri ideali, questo termine è stato introdotto anche nel calcio per quei giocatori che cambiano squadra attirati solamente dai soldi, contrapposti ai tifosi per i quali la propria squadra è addirittura una fede. Ma siamo sicuri di non essere mercenari noi? Mi capita di sentire spesso di gente che se ne fotte dei giocatori basta che si vinca Chissenefrega se Tizio ha buttato il sangue per svariate stagioni, ora ne prendiamo uno più forte che vinciamo. Si può essere mercenari nei confronti dei calciatori, e io non lo sono. Vincere è bello, ma per me non è così importante. Si dice "al di là del risultato", ma quanti sono davvero d'accordo? Io se la squadra dà tutto sono contento, sono orgoglioso, sento che la passione che ho per la mia squadra è condivisa da chi la rappresenta. Non solo, io mi affeziono ai giocatori che ci mettono il cuore, e mi dispiace lasciarli andare via anche se sono pippe. Non ho mai digerito il trattamento riservato a Calaiò ad esempio. A parte che nella situazione attuale del nostro parco attaccanti, tra le riserve non sfigurerebbe, comunque non amo scaricare chi ha fatto tanto per la squadra, solo per prendere chi ci farà vincere. Lo stesso Gargano, con tutti i suoi limiti, mi dispiacerebbe mandarlo via, mi ci sono affezionato. Io mi affeziono, potrò mandarli tutti a fanculo a caldo, ma voglio sottolineare che preferisco diecimila volte perdere con una squadra "mia" che collezionare figurine e vincere. Ed è anche per questo che il Napoli sarà sempre una grande squadra, anche in serie C, mentre la Juventus, seppur vincendo campionati e coppe, sarà sempre una squadretta insignificante.
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nel calcio professionistico i calciatori sono professionisti... è proprio il termine "mercenario" ad essere una stupidaggine in sè, o meglio fa parte del magico dizionario dei tifosi
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è un tuo pensiero? In ogni caso è un punto di vista molto idealista e come ovvia conseguenza è poco realista. Tutto questo romanticismo credo sia anche inviso dalla gran parte dei calciatori. Poichè il fine ultimo di qualsiasi attività è il successo, ognuno coinvolto nel raggiungimento del successo può ritenersi soddisfatto se riesce a ottenerlo. La sconfitta è un fallimento che va accettato sportivamente ma non professionalmente, quindi chi "perde" (rispetto agli obiettivi prefissati) è giusto che lasci il posto ad altri, per consentire un ricircolo di energie e sforzi.
Inoltre nel calcio chi viene rimpiazzato trova sempre lavoro, rimane più o meno a quei livelli finchè non vince e sale, oppure perde e scende. Questi discorsi si potevano fare ancora 30 anni fa, secondo me.
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Non ho mai digerito il trattamento riservato a Calaiò ad esempio.
come non quotare... :look:
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I giocatori li odio tutti,tranne quelli cresciuti nel nostro vivaio e che militano nella nostra squadra, e di loro me ne fotto tantissimo!Se Cavani venisse sostituito da Dzeko,io sarei felicissimo e me ne passerebbe per il cazzo di Edinson :asd:
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è un tuo pensiero? In ogni caso è un punto di vista molto idealista e come ovvia conseguenza è poco realista. Tutto questo romanticismo credo sia anche inviso dalla gran parte dei calciatori. Poichè il fine ultimo di qualsiasi attività è il successo, ognuno coinvolto nel raggiungimento del successo può ritenersi soddisfatto se riesce a ottenerlo. La sconfitta è un fallimento che va accettato sportivamente ma non professionalmente, quindi chi "perde" (rispetto agli obiettivi prefissati) è giusto che lasci il posto ad altri, per consentire un ricircolo di energie e sforzi.
Inoltre nel calcio chi viene rimpiazzato trova sempre lavoro, rimane più o meno a quei livelli finchè non vince e sale, oppure perde e scende. Questi discorsi si potevano fare ancora 30 anni fa, secondo me.
Daniè, non sto dicendo che dobbiamo mantenere sempre tutti i giocatori, capisco bene il discorso del professionismo, ed è giustissimo cambiare Tizio per Caio se necessario, come è giusto che Tizio e Caio se ne vadano in un'altra squadra. Il discorso è più sul modo. Non dico che bisogna per forza andare nel posto dove ti pagano di meno, si tratta di rispetto della tifoseria, o meglio, della gente che fa i salti mortali per venire a vederti giocare, mentre tu giri in Ferrari e loro fanno i portoghesi in pullman. Non è nel non esultare ai gol contro la vecchia squadra, semplicemente si richiede chiarezza. Se no poi avvengono le vicende alla Quagliarella, della quale ancora non si hanno certezze, che feriscono.
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I mercenerai nel calcio sono nati grazie alla sentenza Bosman che per certo ho letto da poco che sta vivendo un brutto periodo tra droghe, alcool, depressioni e cazzi vari. Saranno state le iastemme di molti proprietari di club