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Off-topic => Focus On => Topic aperto da: luisTHEbig - 12 Luglio, 2010, 14:14:47 pm
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non so se è la sezione giusta...cmq volevo chiedere un consiglio a tutti gli utenti sui corsi di laurea della facoltà di ingegneria della federico II; voi quale scegliereste (tenendo conto di sbocchi lavorativi) e perchè?
inoltre qualcuno saprebbe darmi qualche informazione in + sul corso di laurea in ingegneria edile-architettura (per intenderci è quello quinquennale a numero chiuso)?
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non so se è la sezione giusta...cmq volevo chiedere un consiglio a tutti gli utenti sui corsi di laurea della facoltà di ingegneria della federico II; voi quale scegliereste (tenendo conto di sbocchi lavorativi) e perchè?
inoltre qualcuno saprebbe darmi qualche informazione in + sul corso di laurea in ingegneria edile-architettura (per intenderci è quello quinquennale a numero chiuso)?
Io un consiglio te lo do. Non anteporre gli sbocchi lavorativi, fai qualcosa che ti piace, perché ritrovarti a fare una facoltà tosta come ingegneria senza convinzione è davvero dura (lo dico per esperienza) anche se gli sbocchi lavorativi sono tanti.
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Io un consiglio te lo do. Non anteporre gli sbocchi lavorativi, fai qualcosa che ti piace, perché ritrovarti a fare una facoltà tosta come ingegneria senza convinzione è davvero dura (lo dico per esperienza) anche se gli sbocchi lavorativi sono tanti.
no vabbè la scelta nn è mia ma di mio fratello...e siamo alla ricerca di pareri...
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per scegliere ingegneria devi essere sicuro di voler fare ingegneria per prima cosa. ciò richiede un amore innato per la matematica e una buona dose di voglia di studiare e impagnarsi a seguire i corsi. per quanto riguarda il singolo corso il primo anno è pressocchè uguale per tutti quindi una scelta sbagliata può ampiamente essere corretta. per gli sbocchi lavorativi grossi problemi non ce ne sono anche se consiglierei di evitare le tanto inflazionate gestionale e meccanica :patt:
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io ho scelto ing. informatica perchè mi avevano detto che si chiavava a pazzi, ma ora che ci penso forse me lo hanno detto in maniera ironica :look:
a parte gli scherzi, l'ingengeria è una facolta difficilissima ma che da soddisfazione....lo sbocco lavorativo lo trovi sempre, perchè gli ingegneri non sono molti e quelli bravi ne sono ancora di meno....inoltre ti da una preparazione abbastanza multidisciplinare, che ti permette sempre di "riciclarti" in qualcos'altro se quello per cui hai studiato non ti fa trovare lavoro......ad esempio diego mondieu ha fatto TC e oggi fa il programmatore
ci sono però degli aspetti da considerare:
1. qualsiasi disciplina ingegneristica richiede uno studio massiccio della matematica.....se non ti piace la matematica sarà dura
2. la mole di studio è enorme, forse chi farà giurisprudenza, economia ecc. ora mi abbofferà di parole, ma io ti dico che quello che facciamo noi gli altri studenti se lo sognano
3. grazie alla nostra classe politica, la formazione ingegneristica italiana fa cagare rispetto al mercato internazionale, tuttavia le facoltà di ingeneria, soprattutto quella della FII sono un po meno peggio rispetto alla media del sistema universitario
4. in italia, soprattutto se scegli un corso appartenente alla categoria elettronica/informatica/gestionale/automatica ecc. proabilmente ti ritroverai a fare praticamente l'operaio........prendi in considerazione l'idea di provare ad andare all'estero
poi quale disciplina scegliere, penso che lo dovresti sapere tu.......fai quello che ti piace, non quello che fa guadagnare.......anche perchè alla fine chi è capace ed ha culo, si realizza indipendentemente da cosa e quanto ha studiato
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Per quanto riguarda gli sbocchi lavorativi, ci vuole uno che lavori già ed abbia a che fare queste cose. Mi hanno sempre ripetuto la solfa che gli Ingegneri Gestionali sono statisticamente quelli che lavorano di più. Ora bisogna vedere questa statistica come è stata fatta, visto che loro ad esempio sono 150, e nel mio corso ad esempio (Ingegneria Elettrica) ne siamo dai 20 ai 40 (dipende dai corsi da seguire). Quella più facile è proprio Ingegneria Gestionale, quindi io se dovessi dare un consiglio, direi proprio questa. Non approfondisci nessun campo in particolare e te la cavi con meno esami. Ora con la nuova riforma però non so come siano cambiate le cose, in quanto il numero degli esami è stato standardizzato a 20 per la triennale e a 12 per la Specialistica. Vedi innanzitutto cosa ti/gli piace comunque. Risulta tutto più semplice.
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Per quanto riguarda gli sbocchi lavorativi, ci vuole uno che lavori già ed abbia a che fare queste cose. Mi hanno sempre ripetuto la solfa che gli Ingegneri Gestionali sono statisticamente quelli che lavorano di più. Ora bisogna vedere questa statistica come è stata fatta, visto che loro ad esempio sono 150, e nel mio corso ad esempio (Ingegneria Elettrica) ne siamo dai 20 ai 40 (dipende dai corsi da seguire). Quella più facile è proprio Ingegneria Gestionale, quindi io se dovessi dare un consiglio, direi proprio questa. Non approfondisci nessun campo in particolare e te la cavi con meno esami. Ora con la nuova riforma però non so come siano cambiate le cose, in quanto il numero degli esami è stato standardizzato a 20 per la triennale e a 12 per la Specialistica. Vedi innanzitutto cosa ti/gli piace comunque. Risulta tutto più semplice.
a me pare che gli esami siano 30 per la triennale :sisi:
io comunque non ho ancora capito l'ingegnere gestionale che cazzo fa nella vita oltre a posteggiare in aula............secondo me il lavoro si trova pure, ma nulla di altamente gratificante
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a me pare che gli esami siano 30 per la triennale :sisi:
io comunque non ho ancora capito l'ingegnere gestionale che cazzo fa nella vita oltre a posteggiare in aula............secondo me il lavoro si trova pure, ma nulla di altamente gratificante
Ora c'è il Nuovissimo Ordinamento. Non so tu in quale anno ti sei iscritto, ma io rientro nel Nuovo Ordinamento. Quello della Moratti per intenderci. A me sono 30 esami (33 in particolare) mentre ora ne sono una ventina. Non so quanti di preciso. Forse Mattia lo sa.
Per quanto riguarda il lavoro, sono d'accordo con te e poi dipende sempre dalle solite cose: conoscenze e fortuna.
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Rincell che si mena a fare scienze infermieristiche. Guadagna gli stessi soldi, studia nu cazz e fa il bene 'a gente.
Poi di questi tempi la pantofola bucata è orgasmica. :alla:
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io mi sono reimmatricolato quest'anno, mi pare di aver visto il piano di studi ed aver contato 30 esami, dopo ricontrollo :sisi:
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io mi sono reimmatricolato quest'anno, mi pare di aver visto il piano di studi ed aver contato 30 esami, dopo ricontrollo :sisi:
Può controllare stesso lui su Ingegneria.Unina.it. Ci sono i vari Curriculum con tutti gli esami.
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io mi sono reimmatricolato quest'anno, mi pare di aver visto il piano di studi ed aver contato 30 esami, dopo ricontrollo :sisi:
nel nuovissimo ordinamento sono una ventina, mi pare.
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2. la mole di studio è enorme, forse chi farà giurisprudenza, economia ecc. ora mi abbofferà di parole, ma io ti dico che quello che facciamo noi gli altri studenti se lo sognano
nun te preoccupà , vai tranquillo :look:
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nun te preoccupà , vai tranquillo :look:
Su Economia ha ragione. Su Giurisprudenza non so. :buondio:
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Rincell che si mena a fare scienze infermieristiche. Guadagna gli stessi soldi, studia nu cazz e fa il bene 'a gente.
Poi di questi tempi la pantofola bucata è orgasmica. :alla:
fiorè tu pazzei, ma scienze infermeristiche è il futuro......se tieni una conoscenza per entrare ai test di ingresso è fatta......io ho un sacco di amici che si sono buttati, con la triennale diventi infermiere specializzato (guadagno medio: 1600 al mese :sbav: ) se ti prendi la specializzazione puoi diventare caposala.......la richiesta al momento è continua
ma ritorniamo sempre al solito punto: vale la pena fare una vita che non ti piace solo per avere lo stipendio assicurato???? e poi sai che significa fare l'infermiere? un mio amico tirocinante assiste ad operazioni a cuore aperto di neonati.....io sbattess nterr :brr:
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Su Economia ha ragione. Su Giurisprudenza non so. :buondio:
stamm semp la. Ingegneria è infame perchè ti richiede di imparare-capire-applicare. Il tutto condito da una mole gigantesca di lavoro. Io non so quanti corsi siano avvicinabili.
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nel nuovissimo ordinamento sono una ventina, mi pare.
ah si??? allora domani analisi 1 o'cazz.........vado ncopp e scogli a nisida :look:
stamm semp la. Ingegneria è infame perchè ti richiede di imparare-capire-applicare. Il tutto condito da una mole gigantesca di lavoro. Io non so quanti corsi siano avvicinabili.
capire, soprattutto capire.......a me fanno pariare quei ragazzini che tentano di imparare algoritmi e teoremi tipo poesia salvo poi non capire ne quando applicarli ne come adattarli per risolvere il problema proposto.......
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per scegliere ingegneria devi essere sicuro di voler fare ingegneria per prima cosa. ciò richiede un amore innato per la matematica e una buona dose di voglia di studiare e impagnarsi a seguire i corsi. per quanto riguarda il singolo corso il primo anno è pressocchè uguale per tutti quindi una scelta sbagliata può ampiamente essere corretta. per gli sbocchi lavorativi grossi problemi non ce ne sono anche se consiglierei di evitare le tanto inflazionate gestionale e meccanica :patt:
non ho nulla di tutto questo ma nella mia stanza campeggia alta la laurea VECCHIO ORDINAMENTO
p.s. in tutti i modi mattia ha ragione io non e' che avessi tutto questo amore per la matematica ma alla fine ci ho dovuto convivere (c'e' da dire pero' che a ing i concetti matematici sono sempre appilcati a casi pratici e mai fini a se stessi) la cosa di seguire i corsi (almeno ai miei tempi) e' sacrosanta (io ho pure fatto molti esami senza seguire ma la difficolta' e' doppia anche tripla)
pps. per il lavoro sono cazzi :contract:
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fiorè tu pazzei, ma scienze infermeristiche è il futuro......se tieni una conoscenza per entrare ai test di ingresso è fatta......io ho un sacco di amici che si sono buttati, con la triennale diventi infermiere specializzato (guadagno medio: 1600 al mese :sbav: ) se ti prendi la specializzazione puoi diventare caposala.......la richiesta al momento è continua
:sisi:
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p.s. in tutti i modi mattia ha ragione io non e' che avessi tutto questo amore per la matematica ma alla fine ci ho dovuto convivere (c'e' da dire pero' che a ing i concetti matematici sono sempre appilcati a casi pratici e mai fini a se stessi) la cosa di seguire i corsi (almeno ai miei tempi) e' sacrosanta (io ho pure fatto molti esami senza seguire ma la difficolta' e' doppia anche tripla)
pps. per il lavoro sono cazzi :contract:
Sono d'accordo. L'Università è diventata una scuola superiore un pò più difficile e mi riferisco soprattutto al modo di apprendere e al rapporto che c'è tra lo studente e il professore. Vedo molti miei colleghi seguire i corsi e studiare unicamente dagli appunti presi, e prendere voti alti. E' una cosa che non concepisco ma sono bravi loro in quanto con un pò di sacrificio (nemmeno tanto poco visto che si alzano tutte le mattine presto) riducono la mole di studio ed anche la complessità dell'esame, visto che oramai i professori chiedono solo ciò che hanno riferito al corso.
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ma ritorniamo sempre al solito punto: vale la pena fare una vita che non ti piace solo per avere lo stipendio assicurato???? e poi sai che significa fare l'infermiere? un mio amico tirocinante assiste ad operazioni a cuore aperto di neonati.....io sbattess nterr :brr:
Carmine, secondo me l'unica gratificazione proveniente dal lavoro è il guadagno. Punto. Perché per ogni lavoro, che sia socialmente utile o meno, trovi un'attività più interessante e meno debilitante.
Io, ad esempio, gli studi accademici (che fanno di per se schifo perché improntati alla didattica e al sostenimento di prove) li faccio senza nessun interesse, e non sono contento di studiare qualcosa che non mi piace manco nu poco.
Credo che nella scelta del percorso di studi deve prevalere il pragmatismo. Conciliare interessi e profitto futuro è difficile.
Poi lo studio migliore è quello che ti indirizzi da solo, se sei veramente interessato. E serve tempo e volontà che difficilmente si concilia a scadenze.
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Carmine, secondo me l'unica gratificazione proveniente dal lavoro è il guadagno. Punto. Perché per ogni lavoro, che sia socialmente utile o meno, trovi un'attività più interessante e meno debilitante.
Io, ad esempio, gli studi accademici (che fanno di per se schifo perché improntati alla didattica e al sostenimento di prove) li faccio senza nessun interesse, e non sono contento di studiare qualcosa che non mi piace manco nu poco.
Credo che nella scelta del percorso di studi deve prevalere il pragmatismo. Conciliare interessi e profitto futuro è difficile.
Poi lo studio migliore è quello che ti indirizzi da solo, se sei veramente interessato. E serve tempo e volontà che difficilmente si concilia a scadenze.
Se mi dessero un posto da medico domani mattina, non ci andrei mai. :boh: Per quanto riguarda l'ultima cosa da te scritta, è sacrosanta. Purtroppo è difficile studiare ciò che veramente piace. Se uno è realmente interessato, lo approfondisce indipendentemente dal tipo di studi.
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Se mi dessero un posto da medico domani mattina, non ci andrei mai. :boh:
Vabbuo', hai citato qualcosa che richiede una particolare predisposizione.
Io farei qualsiasi cosa mi consenta di stare al fresco e stare recluso il minor tempo possibile.
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Vabbuo', hai citato qualcosa che richiede una particolare predisposizione.
Io farei qualsiasi cosa mi consenta di stare al fresco e stare recluso il minor tempo possibile.
tutto richiede una predisposizione fiorè.........e se tu fossi predisposto solo a fare il fravecatore o l'impiegato comunale?
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Vabbuo', hai citato qualcosa che richiede una particolare predisposizione.
Io farei qualsiasi cosa mi consenta di stare al fresco e stare recluso il minor tempo possibile.
Io l'ho citato per il guadagno, aldilà della preparazione che non ho.
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Se mi dessero un posto da medico domani mattina, non ci andrei mai. :boh: Per quanto riguarda l'ultima cosa da te scritta, è sacrosanta. Purtroppo è difficile studiare ciò che veramente piace. Se uno è realmente interessato, lo approfondisce indipendentemente dal tipo di studi.
e' sempre lo stesso ragionamento ... lo studio ti da una forma mentis che in determinate circostanze ti aiuta a risolvere e a trattare i problemi che affronti ... non voglio sembrare ripetitivo io mi sono laureato senza fare una riga dico una di java ma quando mi hanno fatto il primo colloquio e mi hanno detto cosa sapevo di java ho detto che ero esperto ... ora sono 6 anni che faccio analisi e progammazione e per imparare java in se per se mi ci sono messo solo le prime 2 settimane ... perche bene o male della progettazione del software e della programmazione avevo le basi (E CHE BASI).
Quello che vedo oggi invece e' che parecchi del nuovo ordinamento sanno java e altri cazzi a pappardella ma nun ann capit nu cazz di informatica di che cosa e' un software o una classe o come si progetta una base di dati e quindi hanno molta ma mooooolta piu difficolta' a introdursi nel mondo del lavoro
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Vabbuo', hai citato qualcosa che richiede una particolare predisposizione.
Io farei qualsiasi cosa mi consenta di stare al fresco e stare recluso il minor tempo possibile.
:sisi: e bucchin cu l'aria condizionat :sisi:
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e' sempre lo stesso ragionamento ... lo studio ti da una forma mentis che in determinate circostanze ti aiuta a risolvere e a trattare i problemi che affronti ... non voglio sembrare ripetitivo io mi sono laureato senza fare una riga dico una di java ma quando mi hanno fatto il primo colloquio e mi hanno detto cosa sapevo di java ho detto che ero esperto ... ora sono 6 anni che faccio analisi e progammazione e per imparare java in se per se mi ci sono messo solo le prime 2 settimane ... perche bene o male della progettazione del software e della programmazione avevo le basi (E CHE BASI).
Quello che vedo oggi invece e' che parecchi del nuovo ordinamento sanno java e altri cazzi a pappardella ma nun ann capit nu cazz di informatica di che cosa e' un software o una classe o come si progetta una base di dati e quindi hanno molta ma mooooolta piu difficolta' a introdursi nel mondo del lavoro
Ti do ragione io che sono uno di quelli del Nuovo Ordinamento.
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Ti do ragione io che sono uno di quelli del Nuovo Ordinamento.
ma purtroppo ne io ne tu abbiamo deciso questa situazione di merda e' cosi PUNTO.
Resta sempre, per fortuna, che se uno e' un po' bravo un po' fortunato e un po' figl e bucchin (io per esempio mi sono lanciato senza rete seno' col cazzo che iniziavo a lavorare) puo' comunque trovare di che lavorare.
La laurea alla fine conta solo per il primo contatto col mondo del lavoro una volta iniziato conto solo quello che sai fare e le esperienze accumulate
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tutto richiede una predisposizione fiorè.........
Ja, onestamente. Che si tratti di vendere case, polizze assicurative, pianificare mutui, fare pratiche di condono, prestare libri, dare lezioni di chenesacc, che cazzo cambia?
Farei un'eccezione solo per lavori che lasciano spazio alla creatività . Ma cosa c'è di completamente libero dai vincoli di mercato? Niente, solo l'arte (a volte).
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Quello che vedo oggi invece e' che parecchi del nuovo ordinamento sanno java e altri cazzi a pappardella ma nun ann capit nu cazz di informatica di che cosa e' un software o una classe o come si progetta una base di dati e quindi hanno molta ma mooooolta piu difficolta' a introdursi nel mondo del lavoro
eppure secondo me il problema non è del sistema, ma di mentalità media dello studente, preso dalla mania dei 30 piuttosto che interessato a capire qual'è lo schema che sta dietro le cose
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Ja, onestamente. Che si tratti di vendere case, polizze assicurative, pianificare mutui, fare pratiche di condono, prestare libri, dare lezioni di chenesacc, che cazzo cambia?
Farei un'eccezione solo per lavori che lasciano spazio alla creatività . Ma cosa c'è di completamente libero dai vincoli di mercato? Niente, solo l'arte (a volte).
l'arte è business, fidati :sisi:
ci vuole predisposizione perchè ad esempio non tutti sarebbero in grado di resistere mentalmente all'idea di passare le proprie giornate in un ospedale fino alla pensione, a guardare gente scommata di sangue....ad esempio
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eppure secondo me il problema non è del sistema, ma di mentalità media dello studente, preso dalla mania dei 30 piuttosto che interessato a capire qual'è lo schema che sta dietro le cose
ma se tu in un sistema prevedi premi per chi si laurea a breve, grazie al cazzo che la maggior parte degli studenti, dovendo fare 50 esami per l'intero ciclo, pensa a passare più che capire l'esame.
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eppure secondo me il problema non è del sistema, ma di mentalità media dello studente, preso dalla mania dei 30 piuttosto che interessato a capire qual'è lo schema che sta dietro le cose
e' il sistema che indirizza verso quella mentalita' piuttosto che verso quell'altra.
Una volta a ing se non avevi capito quello che c'era alla base non solo non prendevi trenta ma nun te pijav nemmen l'esame, adesso con questa pantomima dei crediti cazzi vari prove a risposta multipla lo studente viene piu' incoraggiato al risultato numerico che a quello culturale
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ma se tu in un sistema prevedi premi per chi si laurea a breve, grazie al cazzo che la maggior parte degli studenti, dovendo fare 50 esami per l'intero ciclo, pensa a passare più che capire l'esame.
yesse
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eppure secondo me il problema non è del sistema, ma di mentalità media dello studente, preso dalla mania dei 30 piuttosto che interessato a capire qual'è lo schema che sta dietro le cose
Ma fare 30 (e qualche volta anche di più) esami in 36 mesi è una cosa assurda. Persone che studiano da mini appunti, non li condivido, ma li capisco. Finire in tempo rimane comunque una gran soddisfazione e molti puntano alla velocità più che alla qualità (forse perchè oggi è richiesta più l'età giovane che la competenza :boh:).
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e' il sistema che indirizza verso quella mentalita' piuttosto che verso quell'altra.
Una volta a ing se non avevi capito quello che c'era alla base non solo non prendevi trenta ma nun te pijav nemmen l'esame, adesso con questa pantomima dei crediti cazzi vari prove a risposta multipla lo studente viene piu' incoraggiato al risultato numerico che a quello culturale
Un attimo. Il livello è sceso ma queste forme di pagliacciate, che io sappia, ancora non ce ne sono. La differenza sta nel fatto (almeno credo perchè sono giovane) che i professori siano più "buoni" e comprensivi.
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cmq sarò che io sono stato sfigato ma esami semplici non ne ho avuti. i miei colloqui orali durano almeno un'ora e richiedono uno studio approfondito. certo, poi ci sta sempre chi si mena a culo ma il più delle volte viene bocciato
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Un attimo. Il livello è sceso ma queste forme di pagliacciate, che io sappia, ancora non ce ne sono. La differenza sta nel fatto (almeno credo perchè sono giovane) che i professori siano più "buoni" e comprensivi.
vabbe' non ci stanno i quiz (e ce mancass) ma il succo del discorso non cambia di una virgola
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ma io sono dell'idea che se una cosa ti sforzi di capirla per davvero non hai bisogno di memorizzarla....studiare così non richiede piu impegno, ma piu intelligenza....allora le risposte che mi do sono 2: o la gente sono una vranca di scemi, o piu proabilmente nessuno vuole sporcarsi le mani piu di tanto........
c'è da considerare poi un aspetto: forse una laurea conseguita in poco tempo e con voto alto ti aiuta a trovare un lavoro, ma una competenza specifica ed elevata ti aiuta a tenerlo......
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peraltro sto nuovissimo ordinamento non fa altro che peggiorare le cose. si fanno esami in fretta e furia, in aula si apprende poco e lo studente si deve fare un culo enorme a casa ricercando e approfondendo le poche cose che gli vengono dette in aula. per me è inconcepibile che sistano esami da 12 crediti
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o piu proabilmente nessuno vuole sporcarsi le mani piu di tanto........
Sarà per questo che non ci sono più ingegneri del calibro di Gianni Morandi. :boh:
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cmq sarò che io sono stato sfigato ma esami semplici non ne ho avuti. i miei colloqui orali durano almeno un'ora e richiedono uno studio approfondito. certo, poi ci sta sempre chi si mena a culo ma il più delle volte viene bocciato
Nel corso dei 3/5 anni troverai sempre degli esami in cui sei più "fortunato" e in altri in cui lo sei meno.
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Sarà per questo che non ci sono più ingegneri del calibro di Gianni Morandi. :boh:
Quelli sì che ti fanno mangiare la polvere .... o la merda. :look:
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Sarà per questo che non ci sono più ingegneri del calibro di Gianni Morandi. :boh:
a volte vorrei tanto farti provare i piaceri della coprofagia :maronn:
comunque basta, domani potrei probabilmente avere un esame, se mi butto a jonzo col prof che mi perdonerà per non essermi prenotato.......quindi factiem studià :look:
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peraltro sto nuovissimo ordinamento non fa altro che peggiorare le cose. si fanno esami in fretta e furia, in aula si apprende poco e lo studente si deve fare un culo enorme a casa ricercando e approfondendo le poche cose che gli vengono dette in aula. per me è inconcepibile che sistano esami da 12 crediti
La cosa inconcepibile è che ci siano esami da 3 crediti. Gli esami da 12 esistono dappertutto, quelli da 3/4/5 crediti sono di una inutilità disumana. Perchè alla fine te li spacciano come esami facili ma così non è.
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La cosa inconcepibile è che ci siano esami da 3 crediti. Gli esami da 12 esistono dappertutto, quelli da 3/4/5 crediti sono di una inutilità disumana. Perchè alla fine te li spacciano come esami facili ma così non è.
peppe io quest'anno avevo un esame da 12 crediti che era l'unione di tre esami, due da 6 e uno da 3 nel vecchio ordinamento. esame propedeutico a TUTTI gli esami del terzo anno. TUTTI. 8 ore settimanali. risultato: il prof ha fatto tre prove intercorso e, siccome assimilare bene certi concetti in così poco tempo è difficile, lo hanno passato una decina di persona(per fortuna pure io :look: ) e ora c'è gente che tra il blocco di luglio e l'incertezza di un solo appello potrebbero ritrovarsi a stare a spasso per sei mesi per questa riforma folle
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peppe io quest'anno avevo un esame da 12 crediti che era l'unione di tre esami, due da 6 e uno da 3 nel vecchio ordinamento. esame propedeutico a TUTTI gli esami del terzo anno. TUTTI. 8 ore settimanali. risultato: il prof ha fatto tre prove intercorso e, siccome assimilare bene certi concetti in così poco tempo è difficile, lo hanno passato una decina di persona(per fortuna pure io :look: ) e ora c'è gente che tra il blocco di luglio e l'incertezza di un solo appello potrebbero ritrovarsi a stare a spasso per sei mesi per questa riforma folle
Ma infatti alla fine non hanno fatto altro che accorpare esami su esami.
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:look:
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Anche io devo affrontare l'università , ma sono in difficoltà , non so proprio cosa scegliere. Mia sorella che ha fatto ingegneria e lavora, mi spinge a farla. La facilità con cui ha torvato lavoro è incredibile. Io però non ho la passione per la matematica, sono più portato per le materie umanistiche e sinceramente ho paura di fare ingegneria, che rimane quella che ti da più possibilità di lavoro. Che cazzo di guaio.
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Anche io devo affrontare l'università , ma sono in difficoltà , non so proprio cosa scegliere. Mia sorella che ha fatto ingegneria e lavora, mi spinge a farla. La facilità con cui ha torvato lavoro è incredibile. Io però non ho la passione per la matematica, sono più portato per le materie umanistiche e sinceramente ho paura di fare ingegneria, che rimane quella che ti da più possibilità di lavoro. Che cazzo di guaio.
Io l'anno prossimo, nello stesso periodo avrò lo stesso problema, forse mi butto su scienze politiche, tra le alternative è quella che più mi ha convinto :boh:
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Anche io devo affrontare l'università , ma sono in difficoltà , non so proprio cosa scegliere. Mia sorella che ha fatto ingegneria e lavora, mi spinge a farla. La facilità con cui ha torvato lavoro è incredibile. Io però non ho la passione per la matematica, sono più portato per le materie umanistiche e sinceramente ho paura di fare ingegneria, che rimane quella che ti da più possibilità di lavoro. Che cazzo di guaio.
la laurea in materie umanistiche non so quanti sbocchi lavorativi dia ma penso che laureati in quelle materie si buttano, anche io sono portato per quelle materie, ma preferisco (quando sarà il momento) valutare molte più cose:
a)difficoltà
b) sbocchi lavorativi
c)gradimento degli studi
e poi, per ultimissima cosa capacità e predisposizione, perchè sono convinto che se una cosa ti piace la fai, con dei sacrifici in più magari, ma se vuoi diventare ingegnere per trovare un lavoro facilmente come tua sorella, nonostante non ti piaccia molto la matematica, te la dovrai far scendere in qualche modo, però la cosa peggiore è scegliere una facoltà solo perchè non hai idea di cosa fare, poi pensa che nonostante tu sia portato per le materie umanistiche, non vuol dire che ti debba fare meno il culo :sisi:
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ragazzi però ricordatevbi che quello che fate all'università è, bene o male, il campo che vi scegliete per la vita. è vero che se fate gli ingegneri non vi chiederanno di risolvere integrali però il campo sarà più o meno scientifico quindi se certi modi di pensare non vi appartengono è inutile andare a fare delle cose solo per il lavoro. valerio se hai una passione inseguila e sbattitene del lavoro
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ragazzi però ricordatevbi che quello che fate all'università è, bene o male, il campo che vi scegliete per la vita. è vero che se fate gli ingegneri non vi chiederanno di risolvere integrali però il campo sarà più o meno scientifico quindi se certi modi di pensare non vi appartengono è inutile andare a fare delle cose solo per il lavoro. valerio se hai una passione inseguila e sbattitene del lavoro
il problema è che credo che poche persone abbiano veramente una passione per un campo in particolare tale da buttarsi a capofitto ignorandone i rischi, altrimenti non ci si porrebbe manco queste domande, sono convinto che con le materie che studiamo nei vari licei non ci possiamo fare un'idea reale di cosa ci può piacere come lavoro, ad esempio a me piacciono molto la storia e l'inglese ma mi cagherei il cazzo di lavorare nell'ambito di queste materie
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valè, io però trovo sbagliato anche ridurre lo studio dell'ingegneria allo studio della matematica
ok, la matematica è una parte importante di qualsiasi disciplina scientifica e ingegneristica, come è giusto che sia, visto che ti offre gli strumenti per modellizzare e analizzare qualsiasi concetto e qualsiasi cosa che la mente umana possa concepire (e anche oltre)
però l'ingegnere non è che sia un matematico: è uno che studia i problemi, li risolve cercando la soluzione piu semplice, meno costosa e sulla quale è piu semplice applicare nuovi sviluppi e funzionalità ......insomma è colui "che usa il cervello" per eccellenza.........e io questo ad esempio l'ho sempre trovato affascinante..........la matematica in se non mi attira, ma me la faccio piacere, perchè poi ti accorgi che le cose ti insegna ti ritornano utili quando devi fare le cose che ti piacciono fare
piu che altro quello che bisogna realmente considerare prima di prendere una strada come quella dell'inegneria è "perchè se gli ing. trovano lavoro così facilmente non sono tantissimi i ragazzi che ci si buttano, scegliendo altre strade???".............risposta: perchè per arrivare all'obbiettivo servono una determinazione spaventosa, una predisposizione mentale, e la testa ottagonale.........chiediti se hai questi requisiti, chiediti cosa vuoi diventare e saprai se il consiglio di tua sorella è quello giusto
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la prima cosa che ti dirà il primo docente con il quale scambierai la prima parola sarà : "io ti consiglio di cambiare facoltà , sei ancora in tempo". non sto scherzando, a me capitato sia ad ingegneria informatica sia ad ingegneria gestionale.
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Da quello che leggo, se valerio si iscriverà ad ingegneria butterà un anno.
Una cosa è sacrificare le passioni, ben altra ignorare le proprie attitudini. Se non è portato per le materie scientifiche e non ha interesse per l'ingegneria è meglio che lasci perdere. Stiamo parlando di una facoltà che presenta le sue difficoltà anche per chi certe cose le mastica.
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valè, io però trovo sbagliato anche ridurre lo studio dell'ingegneria allo studio della matematica
ok, la matematica è una parte importante di qualsiasi disciplina scientifica e ingegneristica, come è giusto che sia, visto che ti offre gli strumenti per modellizzare e analizzare qualsiasi concetto e qualsiasi cosa che la mente umana possa concepire (e anche oltre)
però l'ingegnere non è che sia un matematico: è uno che studia i problemi, li risolve cercando la soluzione piu semplice, meno costosa e sulla quale è piu semplice applicare nuovi sviluppi e funzionalità ......insomma è colui "che usa il cervello" per eccellenza.........e io questo ad esempio l'ho sempre trovato affascinante..........la matematica in se non mi attira, ma me la faccio piacere, perchè poi ti accorgi che le cose ti insegna ti ritornano utili quando devi fare le cose che ti piacciono fare
piu che altro quello che bisogna realmente considerare prima di prendere una strada come quella dell'inegneria è "perchè se gli ing. trovano lavoro così facilmente non sono tantissimi i ragazzi che ci si buttano, scegliendo altre strade???".............risposta: perchè per arrivare all'obbiettivo servono una determinazione spaventosa, una predisposizione mentale, e la testa ottagonale.........chiediti se hai questi requisiti, chiediti cosa vuoi diventare e saprai se il consiglio di tua sorella è quello giusto
ma la predisposizione mentale per cosa in particolare? questo non capisco, perchè a me manco la matematica piace studiarla, però gli effetti che da una volta imparata mi piacciono, non sono particolarmente predisposto per la materia, ma pochi lo sono in tutto il liceo, i soliti 4 genietti, eppure non credo che solo loro possano farcela, ma anche io che magari mi ci devo mettere di più, ma prima o poi mi entra in testa, credo che la volontà e la determinazione siano cose fondamentali, anche se sei un genio :sisi: detto questo, a me piacerebbe anche qualcosa tipo Biologia, Chimica o Fisica, so che vedo troppi telefilm, ma lavorare nella polizia scientifica sarebbe da :sbav: :sbav: :maronn:
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"io ti consiglio di cambiare facoltà , sei ancora in tempo"
Sta cosa è da far ridere i polli. La ripete pure il professore panzuto che fa l'orientamento ogni anno.
Sono più le persone "spaventate"gratuitamente che quelle che si iscrivono a ingegneria per hobby.
Pure a leggere voi, pare che vi si debba entrare da novelli Einstein. Io ho visto gente, con la predisposizione di Loredana Lecciso e il cervello di una noce, farsi carico della mole di studio e laurearsi senza patemi. Penso che sia fondamentale capire che si tratti di un percorso di studi impegnativo, l'amore innato per la matematica (vuless vere' in quanti ce l'hanno) e la testa ottagonale (idem) sono virtù di pochi che non possono sbarrare eserciti di guagliuncielli motivati.
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non possono sbarrare eserciti di guagliuncielli motivati.
Io queste motivazioni non le ho lette nel caso di valerio.
Uno che ha le motivazioni dice "è difficile, non mi fa impazzire, però ci tengo a diventare questo e a guadagnare quello".
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Sta cosa è da far ridere i polli. La ripete pure il professore panzuto che fa l'orientamento ogni anno.
Sono più le persone "spaventate"gratuitamente che quelle che si iscrivono a ingegneria per hobby.
Pure a leggere voi, pare che vi si debba entrare da novelli Einstein. Io ho visto gente, con la predisposizione di Loredana Lecciso e il cervello di una noce, farsi carico della mole di studio e laurearsi senza patemi. Penso che sia fondamentale capire che si tratti di un percorso di studi impegnativo, l'amore innato per la matematica (vuless vere' in quanti ce l'hanno) e la testa ottagonale (idem) sono virtù di pochi che non possono sbarrare eserciti di guagliuncielli motivati.
quotone, anche se può sembrare un ragionamento paraculistico per i meno dotati :look:
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Io queste motivazioni non le ho lette nel caso di valerio.
Uno che ha le motivazioni dice "è difficile, non mi fa impazzire, però ci tengo a diventare questo e a guadagnare quello".
No, stavo pensando al tizio che all'orientamento ci diceva che evma leva' mano. :imp:
Valerio fa bene a fare discorsi da arrivista, basta che sia consapevole del grado di volontà che tiene. Scemo nun me pare.
Consigliare "quello che ti piace" è controproducente a meno che non si tratti di sfrantummati cronici. Poi credo che le materie trattate a ingegneria siano interessanti per tutti, è un campo talmente vasto...
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Sta cosa è da far ridere i polli. La ripete pure il professore panzuto che fa l'orientamento ogni anno.
Sono più le persone "spaventate"gratuitamente che quelle che si iscrivono a ingegneria per hobby.
Pure a leggere voi, pare che vi si debba entrare da novelli Einstein. Io ho visto gente, con la predisposizione di Loredana Lecciso e il cervello di una noce, farsi carico della mole di studio e laurearsi senza patemi. Penso che sia fondamentale capire che si tratti di un percorso di studi impegnativo, l'amore innato per la matematica (vuless vere' in quanti ce l'hanno) e la testa ottagonale (idem) sono virtù di pochi che non possono sbarrare eserciti di guagliuncielli motivati.
per il fatto dell'assurdità del consiglio ok, hai ragione, è ridicolo ma è quello che realmente ti dicono. per quanto riguarda il discorso del cervello della lecciso devo fare un appunto: il 99 % di coloro che pur avendo un cervello di una noce si laureeranno senza patemi, quando andranno a lavorare saranno una massa di incapaci che si faranno ancora accompagnare da mammà per andare a fare shopping. si nunn'o ttien nunn'o ttien, non serve solo studiare.
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No, stavo pensando al tizio che all'orientamento ci diceva che evma leva' mano. :imp:
ma scus ma tu non abitavi a firenze :scratch:
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io non ero proprio la lecciso, ma nemmeno einstein anzi dopo 5 anni di liceo classico ero probabilmente piu' vicino alla prima che al secondo e pure senza troppi patemi mi sono messo lla' e superando una difficolta' alla volta mi sono laureato (ING VECCHIO ORDINAMENTO POLITECNICO DI NAPOLI NON SCIENZA DELLA PIZZAEFICHI)... devo pure dire che nessun professore mi ha mai detto che era meglio cambiare facolta'.
Preciso inoltre che mamma' non mi ha mai accompagnato da quando ho l'eta per prender eil pulmann da solo e sulla fatica ho trovato ovviamente molte meno difficolta' che all'uni e attualmente qua dentro parecchi mi devono solo fare un ricco soffocone (vabbuo' ma tanto io pulezz nderr (cit.)).
E' verissimo che si o tien o tien ed e' quello che ti fa andare avanti nella vita ... ma se non provi come fai a saperlo ???
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Anche io devo affrontare l'università , ma sono in difficoltà , non so proprio cosa scegliere. Mia sorella che ha fatto ingegneria e lavora, mi spinge a farla. La facilità con cui ha torvato lavoro è incredibile. Io però non ho la passione per la matematica, sono più portato per le materie umanistiche e sinceramente ho paura di fare ingegneria, che rimane quella che ti da più possibilità di lavoro. Che cazzo di guaio.
L'unico consiglio che ti posso dare è di non fare MAI una cosa che non ti piace. La scelta dell'università deve essere ben ponderata, buttarsi su una facoltà solo perchè forse (ma non è mica detto) ti offre maggiori sbocchi lavorativi è da folli.
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e comunque levatevi da testa che con ing si lavora subito ... e' fernut a zizzinell
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io non ero proprio la lecciso, ma nemmeno einstein anzi dopo 5 anni di liceo classico ero probabilmente piu' vicino alla prima che al secondo e pure senza troppi patemi mi sono messo lla' e superando una difficolta' alla volta mi sono laureato (ING VECCHIO ORDINAMENTO POLITECNICO DI NAPOLI NON SCIENZA DELLA PIZZAEFICHI)... devo pure dire che nessun professore mi ha mai detto che era meglio cambiare facolta'.
Preciso inoltre che mamma' non mi ha mai accompagnato da quando ho l'eta per prender eil pulmann da solo e sulla fatica ho trovato ovviamente molte meno difficolta' che all'uni e attualmente qua dentro parecchi mi devono solo fare un ricco soffocone (vabbuo' ma tanto io pulezz nderr (cit.)).
E' verissimo che si o tien o tien ed e' quello che ti fa andare avanti nella vita ... ma se non provi come fai a saperlo ???
tu fai parte di quell'1 % che non ho coinvolto. e te lo dico seriamente, senza polemiche, complimenti veramente. se sei riuscito a fare tutto quello che hai scritto vuol dire che sei in gamba.
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tu fai parte di quell'1 % che non ho coinvolto. e te lo dico seriamente, senza polemiche, complimenti veramente. se sei riuscito a fare tutto quello che hai scritto vuol dire che sei in gamba.
ma non e' vero che e' proprio l'1% un sacco di miei amici sono ne piu ne meno come me ... poi c'e' da dire che ho visto tanti che erano diplomati con 60 al classico (i geni della scuola) che hanno fatto fetecchia ... cosi come tantissimi che erano dati per geni della matematica (ma che non avevano senso pratico) fare la fine dei tracchi.
E' ovvio che la maggioranza schiacciante degli ing SONO DEI NERDONI DI DIMENSIONI GALATTICHE
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In poche parole meglio laurearsi in qualcosa che non offre grandi sbocchi ma che piace (oppure andare a faticare), piuttosto che stare per anni parcheggiati da qualche parte senza laurearsi affatto.
Esiste anche l'opzione (la migliore) che prevede la possibilità di laurearsi in qualcosa di remunerativo. Se questo percorso non piace, diventa più difficile. Ma non impossibile, tutto sta nel misurarsi la palla e capire se si ha la forza di affrontarlo.
Faccio notare una cosa però.. tutti parlano della facoltà e dei soldi. Manca un pezzo in mezzo: il lavoro.
Le persone trascorrono la maggior parte della loro vita a lavoro. I soldi sono una conseguenza.
Se si odia un lavoro, la vita viene condizionata, al di là dei soldi che esso porta. Quindi è inutile stare per anni a schiattare con la testa sui libri odiando la materia e pensando solo a finire l'università . Si deve avere almeno un briciolo d'interesse per la professione che si potrebbe poi svolgere. Altrimenti sò cazz' a cacà .
Insomma Valè, scienze infermieristiche o fisioterapia :look:
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FAI IL DENTISTA SOLDI CON LA PALA E IGIENISTA BONA :sbav:
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FAI IL DENTISTA SOLDI CON LA PALA E IGIENISTA BONA :sbav:
:lettosex:
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Insomma Valè, scienze infermieristiche
:sisi:
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In poche parole meglio laurearsi in qualcosa che non offre grandi sbocchi ma che piace (oppure andare a faticare), piuttosto che stare per anni parcheggiati da qualche parte senza laurearsi affatto.
Esiste anche l'opzione (la migliore) che prevede la possibilità di laurearsi in qualcosa di remunerativo. Se questo percorso non piace, diventa più difficile. Ma non impossibile, tutto sta nel misurarsi la palla e capire se si ha la forza di affrontarlo.
Faccio notare una cosa però.. tutti parlano della facoltà e dei soldi. Manca un pezzo in mezzo: il lavoro.
Le persone trascorrono la maggior parte della loro vita a lavoro. I soldi sono una conseguenza.
Se si odia un lavoro, la vita viene condizionata, al di là dei soldi che esso porta. Quindi è inutile stare per anni a schiattare con la testa sui libri odiando la materia e pensando solo a finire l'università . Si deve avere almeno un briciolo d'interesse per la professione che si potrebbe poi svolgere. Altrimenti sò cazz' a cacà .
Insomma Valè, scienze infermieristiche o fisioterapia :look:
ma se non inizi a lavorare come fai a sapere cosa ti piace? magari sei tutto convinto che fare il il dentista sia bello e poi di cachi il cazzo dopo un po ( come tutto del resto), l'importante e farci l'abitudine, non c'è nessun lavoro per me che te la fa spassare, basta non fare un lavoro schiattato in corpo, che per me può essere appunto l'infermiere e tutte le altre cose che riguardano aiutare malati che potrebbero morire e averli sulla coscienza, tutto il resto che mi fa guadagnare più o meno mi va bene...se non provo non saprò mai se mi piace o no, anche se c'è qualcosa che mi piace di più, non devo fare per forza quella
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ma se non inizi a lavorare come fai a sapere cosa ti piace?
C'è gente che non ama prenderlo in culo anche senza averlo provato :look:
Più o meno uno un'idea se la fa..
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C'è gente che non ama prenderlo in culo anche senza averlo provato :look:
Più o meno uno un'idea se la fa..
dai non essere timido :nanda:
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Mah, io non sono sicuro che molti di voi sappiano o sapessero se c'è qualche tipo di attività lavorativa prediletta, o quantomeno meno squalificante di altre. :look:
Sarà che so' nfranzesat, ma credo che l'unica nobilitazione derivante da qualsiasi genere di lavoro sia il guadagno.
In poche parole, tolte attività per le quali serve particolare predisposizione (che ne so, medicina) o assenza di morale e scrupoli (speculazione finanziaria o custodia abusiva di posti auto :look:), un lavoro vale l'altro. Il tutto detto al netto di buoni propositi miglioramondo.
In termini di utilità credo che la remunerazione, il numero di ore di tempo libero, e il risparmio su ogni genere di sforzo, facciano buona parte della scelta. Con tutto il rispetto per i veterinari e i progettisti di opere nobili. :sisi:
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In poche parole meglio laurearsi in qualcosa che non offre grandi sbocchi ma che piace (oppure andare a faticare), piuttosto che stare per anni parcheggiati da qualche parte senza laurearsi affatto.
Esiste anche l'opzione (la migliore) che prevede la possibilità di laurearsi in qualcosa di remunerativo. Se questo percorso non piace, diventa più difficile. Ma non impossibile, tutto sta nel misurarsi la palla e capire se si ha la forza di affrontarlo.
Faccio notare una cosa però.. tutti parlano della facoltà e dei soldi. Manca un pezzo in mezzo: il lavoro.
Le persone trascorrono la maggior parte della loro vita a lavoro. I soldi sono una conseguenza.
Se si odia un lavoro, la vita viene condizionata, al di là dei soldi che esso porta. Quindi è inutile stare per anni a schiattare con la testa sui libri odiando la materia e pensando solo a finire l'università . Si deve avere almeno un briciolo d'interesse per la professione che si potrebbe poi svolgere. Altrimenti sò cazz' a cacà .
Insomma Valè, scienze infermieristiche o fisioterapia :look:
ecco questo pè quello che volevo dire io
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(ING VECCHIO ORDINAMENTO POLITECNICO DI NAPOLI NON SCIENZA DELLA PIZZAEFICHI)...
vabbuà marcè lo sappiamo che sei un vecchiaccio decrepito e ti sei laureato cu von neumann ma mo c'vuò :zzz:
:look:
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Ecco, anche io ne faccio un discorso di lavoro e felicità . Io se devo pensare a un lavoro che mi rende felice, sinceramente non riesco a trovarlo. La laurea in ingegneria dovrebbe permetterti più sbocchi la vorativi, quindi più scelta. Sono sicuro che a settembre non saprò ancora dove iscrivermi.
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vabbuà marcè lo sappiamo che sei un vecchiaccio decrepito e ti sei laureato cu von neumann ma mo c'vuò :zzz:
:look:
:chupa: :chupa: :chupa: :chupa: :chupa: :chupa:
io mi sono laureato perche copiavo da touring e pescape' :look:
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:chupa: :chupa: :chupa: :chupa: :chupa: :chupa:
io mi sono laureato perche copiavo da touring e pescape' :look:
oggi pescapesce voleva mettermi 20, ho rifiutato.........ci voleva far progettare una macchina sequenzaiale (riconoscitore di 2 seuqneze) e una macchina combinatoria in un ora........poi mi ha chiesto una cosa assurda, il contatore johnson......ma che cazz ce ne fotte del contatore johnson nella vita?
insomma :chupa: