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Off-topic => Focus On => Topic aperto da: Gabbie - 07 Giugno, 2010, 21:45:15 pm
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Choc a Nocera Inferiore (Salerno), scattano i controlli in tutta la regione
Neonato rapito da finta infermiera sotto gli occhi di mamma e zia
La rapitrice: «Signora lo dia a me, lo porto al nido»
Scappata con il montacarichi e poi a bordo di una Fiat
SALERNO - In poche ore passa dalle mani affettuose e amorevoli della mamma a quelle fredde ed estranee di una rapitrice. Luca Cioffi scompare, inghiottito nelle tenebre di un rapimento al momento senza spiegazioni. Si tenta anche l’identikit della rapitrice: una donna di 35-40 anni, quasi certamente di nazionalità italiana, alta un metro e sessanta, occhi e capelli castani. Ma sono in molti a chiedersi come sia potuto accadere, come una donna travestita da infermiera sia potuta entrare nel reparto maternità dell’ospedale «Umberto I» di Nocera Inferiore in provincia di Salerno e trascinare via un neonato, nato solo poche ore prima.
MONTACARICHI - «Lo porto io al nido», avrebbe detto alla mamma e alla zia del piccino. Poi se la sarebbe filata, indisturbata, attraverso un montacarichi. Nessuna traccia più di lei, anche perché l’impianto di videosorveglianza del nosocomio salernitano non funziona. La donna, quindi, ha avuto gioco facile a sparire in fretta, sembra a bordo di una utilitaria Fiat di colore verde. D’altra parte, gli investigatori sono convinti che il rapimento sia stato pianificato. Forse la finta infermiera avrebbe fatto un primo sopralluogo, poi avrebbe agito indisturbata o quasi, fidando sugli scarsissimi controlli in corsia.
IL PAPA' MILITARE IN LIBANO - Scatta subito l’allarme, lo sgomento si diffonde in un baleno. La mamma è ragioniera presso un centro di telefonia, il papà , Fabio Cioffi, è un maresciallo dell’Esercito che si trovava fino a poche ore prima in missione in Libano. Era tornato a Nocera per essere vicino alla moglie Annalisa e l’altro figlioletto. Una coppia felice, tranquilla, che non immaginava affatto il calvario a cui era stata destinata. La nascita in mattinata. Un parto cesareo, che si è concluso con la nascita di un bel bimbo a cui viene dato il nome di Luca. Il maresciallo ha il tempo di registrarlo, poi lascia la moglie in corsia in compagnia di una cognata. Sono gli ultimi momenti spensierati. Poco prima delle 14 arriva in corsia una donna con un camice bianco e occhiali neri che le coprono parzialmente il viso. Finge di sistemare la flebo nel braccio della mamma, poi esce. Ritorna dopo mezzora e stavolta dice sicura a mamma e zia: “Ora lo porto con me, lo porto io al nidoâ€. Poi scompare.
LO SCIALLE - Una testimone dice di averla vista mentre usciva dal nosocomio, in mano uno scialle che copriva Luca. Poi il camice bianco lanciato per terra e la fuga, sembra, a bordo di una Fiat di colore verde con una complice a bordo e altre due bambine. Solo dopo un’ora scatta l’allarme. Arrivano le forze dell’ordine, da Roma il capo della Polizia Antonio Manganelli invia una squadra dello Sco, gli uomini della sezione criminalità organizzata. Si bloccano autostrade e ferrovie, si fanno alzare due elicotteri, ma della donna e del suo prezioso ostaggio non c’è più traccia. Il padre di Luca arriva in ospedale e ai microfoni dei cronisti: «Spero sia solo il gesto di una folle e che mi renda mio figlio in fretta», poi scoppia in lacrime. Â«àˆ una cosa inaudita, un atto inusitato», commenta Gaetano Vitagliano, responsabile del reparto di Ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Nocera Inferiore dove il piccolo è venuto alla luce. «Il bimbo - ha detto il primario - ha solo poche ore di vita ed ha bisogno di tutto».
IL TG1 - Un’amica della famiglia lancia un appello alle farmacie della zona: «Segnalino persone non conosciute, soprattutto donne, che si presentino in queste ore per comprare il latte destinato ai neonati». Cala la sera, si diffondono voci di una liberazione. Dagli schermi del Tg1 si diffonde la notizia del ritrovamento di Luca. Si alzano applausi dalla folla, qualche sorriso degli inquirenti trae in inganno. Poi la doccia fredda, tornano i toni pessimisti. «Non ci sono novità – dice Fabio ai cronisti – dateci solo una mano».
Rosa Coppola
07 giugno 2010
Che assurdità :boh:
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Ho sentito di bimbi rapiti durante dei viaggi o mentre erano in strada a giocare.. ma di neonati appena nati rapiti così mai...
è veramente una brutta brutta notizia
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Porco mondo che storiaccia...spero che vada tutto bene, ma di solito queste storie se entro 36 ore non ritrovano il bambino addio. Ci vuole solo la pena di morte per questa gente...fanculo i moralismi vomitevoli da 4 soldi...
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Proprio ora stavo vedendo chi l'ha visto in collegamento con Nocera, la storia mi pare un tantino assurda
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Porco mondo che storiaccia...spero che vada tutto bene, ma di solito queste storie se entro 36 ore non ritrovano il bambino addio.
Eh...
Proprio ora stavo vedendo chi l'ha visto in collegamento con Nocera, la storia mi pare un tantino assurda
E lo è. Mia mamma s'è fissata che sta tizia fosse andata mirata a rapire questo bambino, una sorta di vendetta trasversale nei confronti della famiglia :boh:
Il padre però facena una pena, marò. Era un compagno di classe di mio fratello, la mamma invece è la sorella di un suo vecchio amico.
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L'identikit di sta spostata:
(http://images.corriereobjects.it/gallery/Cronache/2010/06_Giugno/neonato/2/img_2/identi_01_672-458_resize.jpg)
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Ho sentito di bimbi rapiti durante dei viaggi o mentre erano in strada a giocare.. ma di neonati appena nati rapiti così mai...
è veramente una brutta brutta notizia
Magari, purtroppo ce ne sono stati altri...
Altri casi di rapimento nella nursery
Ma nessuno era stato sottratto dopo poche ore
NAPOLI - Non è la prima volta che un neonato scompare dalla nursery di un ospedale, come è avvenuto a Nocera Inferiore. Negli ultimi 30 anni sono avvenuti alcuni analoghi episodi. Eccone un riepilogo.
11 aprile 1979: dal nido dell’ospedale di Ventimiglia (Imperia) viene rapito un bimbo, nato appena due giorni prima. Nonostante le ricerche, la sua sorte è rimasta avvolta dal mistero.
5 agosto 1983: nel reparto di ostetricia dell’ospedale di Catanzaro, una donna rapisce un bimbo nato due giorni prima, sottraendolo alla madre con uno stratagemma. In serata, vicino a Vibo Valentia, la polizia ritrova il neonato e arresta la donna.
19 novembre 1983: ancora una donna rapisce un neonato di sei giorni in una clinica di Pavia. Il giorno dopo, gli agenti irrompono in un albergo di Garlasco, liberano il piccolo e arrestano la donna che avrebbe agito per desiderio di maternità .
7 febbraio 1986: dura poche ore anche il rapimento di un bimbo, nato da appena cinque giorni in un ospedale di Vittorio Veneto (Treviso). Una donna se lo porta a casa ma poi lo riconsegna alla madre. La rapitrice era già stata ricoverata in un reparto psichiatrico.
25 aprile 1996: nella notte un neonato viene rapito dalla nursery dell’ospedale di Alzano Lombardo (Bg): 20 ore più tardi viene ritrovato sul sagrato della chiesa di Nembro.
Un caso anomalo fu il rapimento, il 3 novembre 2001 in un ospedale di Savona, di un bimbo da parte dei genitori. Una coppia rapì il figlio dall’ospedale dove il 29 ottobre era nato prematuro, in crisi di astinenza per cocaina che la madre avrebbe assunto poco prima di darlo alla luce. I genitori non avevano accettato la decisione del tribunale dei minori che aveva tolto loro la patria potestà . Il 6 novembre, a Milano la polizia trovò il piccolo in una casa ospite di una coppia amica dei genitori.
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Forse l'hanno trovato...
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Forse l'hanno trovato...
speriamo bene...
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Trovato, TROVATO :jump:
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:cheers:
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Bene, quando vogliono gli inquirenti sanno fare il loro mestiere.
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Cmq la rapitrice è proprio tonia :brr:
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L'identikit di sta spostata:
([url]http://images.corriereobjects.it/gallery/Cronache/2010/06_Giugno/neonato/2/img_2/identi_01_672-458_resize.jpg[/url])
cioe' geppi cucciari fa l'infermiera a napoli e ha rapito un criaturo a nocera ????
bah ... basta canne
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"L'ho rapito per simulare il parto
avrei restituto Luca stamattina"
Viene alla luce il movente del sequestro del neonato all'ospedale. Annarita Bonocore aveva abortito, ma voleva far credere al suo amante, un uomo sposato di Napoli, di aver avuto il figlio. La madre del piccolo: "La perdono"
"L'ho rapito per simulare il parto avrei restituto Luca stamattina" Il padre del piccolo Luca
NOCERA INFERIORE - Un rapimento per far credere al compagno di aver avuto un figlio da lui. E' questo il movente del sequestro del piccolo Luca Cioffi, portato via ieri dall'ospedale di Nocera inferiore e ritrovato dopo alcune ore. All'inizio Annarita Bonocore ha negato tutto e si è mostrata molto aggressiva con gli inquirenti. Poi l'infermiera di 42 anni ha ceduto di schianto. E a chi l'ha interrogata ha detto che avrebbe voluto restituire alla sua famiglia il piccolo Luca Cioffi stamattina.
La donna non ha precedenti penali, nè risulta affetta da patologie psicologiche. Madre di due figlie, una di 11 e l'altra di 19 anni, ha alle spalle un matrimonio e una convivenza. E a quanto pare aveva organizzato tutto lucidamente: il rapimento del neonato serviva dimostrare al suo compagno di aver avuto un bambino.
Il movente sarebbe infatti proprio il tentativo di far credere all'uomo che amava (un uomo sposato di Napoli, secondo quanto si è appreso) di aver avuto un figlio da lui. Ha dunque simulato di aver partorito nei giorni scorsi, sostenendo di essere stata in ospedale appunto per il parto. Al suo compagno aveva chiesto proprio ieri una visita a casa, e allora in mattinata ha rapito il piccolo Luca dalla stanza di sua madre e lo aveva portato a casa sua, spacciandolo per suo figlio.
La donna avrebbe anche detto alle sue figlie, una minorenne e una maggiorenne, di dover accudire il neonato perchè la madre non era stata bene. Un racconto al quale i suoi familiari avevano creduto.
La gravidanza interrotta. Annarita era stata incinta davvero. Aveva abortito e non aveva avuto il coraggio di dirlo al padre del bambino. E ha dichiarato agli inquirenti in sede di interrogatorio di aver subito un aborto naturale nei primissimi mesi, ma non aveva informato l'amante.
Anche lui, ieri, è stato sentito, ma è sembrato ignaro di tutto e agli agenti che gli chiedevano chi fosse il piccolo Luca Cioffi ha risposto: "Questo è mio figlio".
La madre di Luca: "La perdono". "Mi dispiace molto per questa persona, perchè molto probabilmente non sta bene, non la odio, non provo niente. Sì, la perdono". Sono queste le prime parole di Annalisa Fortunato, la mamma del piccolo Luca che stanotte ha riabbracciato il suo bambino.
che storia, mi spiace pure per la rapitrice
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Meno male va che è stato ritrovato in poche ore
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cioe' geppi cucciari fa l'infermiera a napoli e ha rapito un criaturo a nocera ????
bah ... basta canne
:asd:
Cmq veramente povera crista pure la rapitrice, na storia di una tristezza allucinante.
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che spostata :brr:
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:asd:
Cmq veramente povera crista pure la rapitrice, na storia di una tristezza allucinante.
:sisi: