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Calcio Napoli => S. S. C. Napoli => Topic aperto da: gigs - 04 Giugno, 2010, 11:58:57 am
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Aperta due anni fa sui misteri del ciclismo, un'inchiesta sul doping tocca Napoli. Indaga la Procura di Padova, è impegnata tutta la sezione speciale dei Nas. Venti tra dirigenti, medici e giocatori sono stati già interrogati in segreto l'11 maggio a Roma dai carabinieri in camice bianco diretti dal colonnello Antonio Amoroso, vicecomandante nazionale, nella sede centrale dell'Eur in piazza Marconi. I giocatori del Napoli figurano come testimoni in questa fase, nessuna responsabilità è stata finora loro contestata. Nessuno dei tesserati è indagato. Ma hanno tutti risposto a domande molto delicate.
I magistrati e i Nas sono arrivati anche al Napoli seguendo le tracce di un massaggiatore coinvolto in inchieste sui ciclisti, in particolare sullo sprinter spezzino Alessandro Petacchi, capitano della "Lampre", 149 vittorie, tra le più importanti la Milano-Sanremo del 2005. Il massaggiatore, finito fuori giro, ha tentato di passare dal ciclismo al calcio. Cercava alcuni varchi. Uno l'ha trovato a Napoli: il suo amico Morgan De Sanctis. Nella complessa trattativa per il suo passaggio a Napoli la scorsa estate, con il lungo conflitto sulla cessione dei diritti di immagine, il portiere pretese un massaggiatore di sua fiducia. Era d'accordo l'ex direttore generale, Marino. Informato Donadoni.
Il terzo portiere della Nazionale lo conosce da sempre. àˆ abruzzese come lui, nato a Guardiagrele, provincia di Chieti. Il nome del paramedico, sembra sprovvisto di diploma per l'Italia, non è rivelato dagli inquirenti. Ha lavorato nel ciclismo ma anche con una squadra di calcio, abruzzese, torneo interregionale. Il massaggiatore non è stato mai tesserato dal Napoli. Non poteva essere inserito nei quadri, neanche se la società glielo avesse richiesto. Non ha i requisiti richiesti dalla Federcalcio. De Sanctis si fida però solo di lui. E lo avrebbe presentato ad alcuni compagni, descrivendolo come un mago. Sono figure e leggende ricorrenti nel calcio. Uno di questi era Spialtini, massaggiatore di ballerine (Carla Fracci) e della Juventus. Sivori contestò la Federcalcio: proibì l'imbarco di Spialtini per il Cile, Mondiali 1962. Sivori era furibondo. Per anni alcuni calciatori hanno avuto recuperi lampo volando il sabato di nascosto nelle Marche con jet privati. Anche la scaramanzia gioca in favore di personaggi dubbi: medici e infermieri occulti, come cartomanti e maghi. àˆ ormai letteratura, il calcio non è fatto solo di gol. Il Napoli ha sempre sbarrato l'ingresso ai non tesserati. Il massaggiatore privato operava nelle camere del ritiro di Castel Volturno. Ma anche in casa. Dai controlli risultano sue presenze in un albergo di Posillipo.
La Procura di Padova, diretta da Mario Milanese, ha imposto una cortina di silenzio su tutta l'attività investigativa. Un rigore che conferma quanto sia delicata l'indagine. Anche altre squadre in segreto si sono rivolte all'ex massaggiatore dei ciclisti, per le terapie e i consigli. Il capo dei pm di Padova, Mario Milanese, segue con il suo aggiunto Matteo Stuccillo le indagini, avviate prima del suo arrivo. Il fascicolo con i primi indagati (08/...) è infatti del 2008.
Il punto: quali sono i rapporti del massaggiatore braccato dai Nas nel calcio? Ha dato sottobanco farmaci innocenti o sostanze in grado si eludere i controlli? Petacchi fu squalificato nel 2007. Prosciolto dai giudici ordinari, avendo dimostrato che il "salbutamolo" era il suo antiasmatico, fu condannato a Losanna dal tribunale dello Sport. Dell'indagine non è ancora informato neanche il rigoroso presidente della Commissione federale antidoping, Giuseppe Capua. Neanche il Napoli si espone. Nei libri contabili, esaminati poco fa dalla tributaria in una verifica simultanea a Castel Volturno e nella sede di Filmauro, non risultano compensi né rimborsi.
Il Napoli è entrato nell'inchiesta il 9 maggio scorso, quando il colonnello Eduardo Di Gregorio con un carabiniere in divisa (passato inosservato, presta servizio allo stadio) e due in borghese, ha avvicinato il direttore sportivo Riccardo Bigon alle 17.30. Era da pochi minuti finita la gara con l'Atalanta. Il Napoli aveva appena conquistato con una settimana d'anticipo il sesto posto e la qualificazione all'Europa League.
Bigon apparve molto turbato. Chiese un rinvio. Gli fu notificata invece la convocazione per le ore 11.30 di martedì 11 maggio. Venti i nomi della lista. Il primo, proprio il suo. Riccardo Bigon. Seguivano quelli del medico sociale Alfonso De Nicola, del fisiatra Enrico D'Andrea, quindi il magazziniere Tommaso Starace e 16 giocatori. Primo della lista, De Sanctis. Poi tutti gli altri. Tranne Dossena, Cigarini, Maggio e Santacroce. Non si sono presentati l'11 maggio in due, saranno ascoltati presto. Magari con l'allenatore Mazzarri assente nella prima notifica.
Il Napoli tace o nega. Chi in modo goffo, chi si rende irreperibile. I Nas, con pedinamenti e intercettazioni, avrebbero annotato anche i pacchi di pasta abruzzese che il massaggiatore consegnava al suo arrivo ad alcuni calciatori. Hanno creato anche qualche equivoco. "Vengo sabato e ti porto un pacco..." diceva il massaggiatore, sempre in cerca di amici. Sembra che i giocatori a titolo personale si siano segretamente tassati per rimborsare le spese di viaggio. L'inchiesta dovrebbe concludersi dopo i mondiali, anche se la Procura di Padova smentisce una voce: che vi sia una tregua per non interferire con le gare in Sudafrica. L'estremo riserbo dei magistrati conferma invece quanto sia delicata l'indagine. Se fossero in vigore i limiti alle intercettazioni, sarebbe stato impossibile per pubblico ministero e carabinieri proteggere il calcio, dopo il ciclismo, dalle insidie del doping.
:look:
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addirittura sono stati cazzi di infizzare i diritti di immagine pure in questo articolo... :asd:
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ecco perchè va a Cuba :look:
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Adesso ci radiano...
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Ma dove l'hai letta sta notizia di Cuba? :rotfl:
Che poi lui è l'unico ad essersi dopato solo il cervello :cazzimm:
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addirittura sono stati cazzi di infizzare i diritti di immagine pure in questo articolo... :asd:
Ma più che altro... durante il campionato, i calciatori fanno i controlli Anti-doping, e non mi pare che siano risultati positivi, e i cali durante il campionato ci sono stati... Corbo i pacchi di pasta abbruzzese se li può chiavare in faccia.
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Il Napoli tace o nega. Chi in modo goffo, chi si rende irreperibile.
Spazzatura proprio, mamma mia.
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Il Napoli tace o nega. Chi in modo goffo, chi si rende irreperibile.
Spazzatura proprio, mamma mia.
Hai dimenticato questa parte: Sembra che i giocatori a titolo personale si siano segretamente tassati per rimborsare le spese di viaggio.
come è ridicolo Corbo... :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl:
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padova piens a nebbia ka tieni...
ribadisco Viola merda
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La S.S. Calcio Napoli S.p.a., con riferimento a notizie giornalistiche apparse oggi sulla carta stampata e a mezzo internet, precisa quanto segue:
a) Alcuni tesserati della Società , nella prima metà del mese di maggio, sono stati sentiti dalla Polizia giudiziaria, quali persone informate sui fatti, in ordine a vicende che nulla hanno a che vedere con il doping, riguardanti, piuttosto, i rapporti tra la S.S. Calcio Napoli S.p.a., i tesserati di cui sopra ed un consulente fisioterapico.
b) Il consulente in questione non ha mai operato per conto della S.S. Calcio Napoli S.p.a., avendo svolto, esclusivamente, per un periodo limitato, prestazioni saltuarie in favore di alcuni atleti della stessa, quale fiduciario dei singoli giocatori.
c) Nessun rapporto economico è mai stato intrattenuto dalla Società con il predetto consulente.
d) La S.S. Calcio Napoli S.p.a. ed i propri tesserati hanno fornito agli inquirenti ogni delucidazione e chiarimento richiesto nella summenzionata occasione.
e) La S.S.Calcio Napoli S.p.a. ed i propri tesserati, accompagnati, nell´occasione, dal legale di fiducia, Avv. Mattia Grassani del Foro di Bologna, all´esito dell´audizione tenutasi nel maggio scorso, si sono comunque dichiarati disponibili per ogni ulteriore necessità e/o collaborazione che l´Autorità Giudiziaria dovesse ritenere opportuna ai fini dell´indagine in corso.
f) La S.S.Calcio Napoli S.p.a. rende noto che il solo tesserato Santacroce Fabiano, è stato tenuto lontano dall'attività agonistica per mesi 8, a causa di valori anomali da esami svolti.
:look:
F.C
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M'aggia cacà sott ? :look:
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La S.S. Calcio Napoli S.p.a., con riferimento a notizie giornalistiche apparse oggi sulla carta stampata e a mezzo internet, precisa quanto segue:
a) Alcuni tesserati della Società , nella prima metà del mese di maggio, sono stati sentiti dalla Polizia giudiziaria, quali persone informate sui fatti, in ordine a vicende che nulla hanno a che vedere con il doping, riguardanti, piuttosto, i rapporti tra la S.S. Calcio Napoli S.p.a., i tesserati di cui sopra ed un consulente fisioterapico.
b) Il consulente in questione non ha mai operato per conto della S.S. Calcio Napoli S.p.a., avendo svolto, esclusivamente, per un periodo limitato, prestazioni saltuarie in favore di alcuni atleti della stessa, quale fiduciario dei singoli giocatori.
c) Nessun rapporto economico è mai stato intrattenuto dalla Società con il predetto consulente.
d) La S.S. Calcio Napoli S.p.a. ed i propri tesserati hanno fornito agli inquirenti ogni delucidazione e chiarimento richiesto nella summenzionata occasione.
e) La S.S.Calcio Napoli S.p.a. ed i propri tesserati, accompagnati, nell´occasione, dal legale di fiducia, Avv. Mattia Grassani del Foro di Bologna, all´esito dell´audizione tenutasi nel maggio scorso, si sono comunque dichiarati disponibili per ogni ulteriore necessità e/o collaborazione che l´Autorità Giudiziaria dovesse ritenere opportuna ai fini dell´indagine in corso.
f) La S.S.Calcio Napoli S.p.a. rende noto che il solo tesserato Santacroce Fabiano, è stato tenuto lontano dall'attività agonistica per mesi 8, a causa di valori anomali da esami svolti.
:look:
F.C
edit :look:
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edit :look:
piripirpirprirpirprirpirpri
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cazzo :brr:
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edit :look:
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l'avevo già postato io, e il tuo manca di un punto :patt: :look:
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Il Napoli tace o nega. Chi in modo goffo, chi si rende irreperibile
a) Alcuni tesserati della Società , nella prima metà del mese di maggio, sono stati sentiti dalla Polizia giudiziaria, quali persone informate sui fatti, in ordine a vicende che nulla hanno a che vedere con il doping, riguardanti, piuttosto, i rapporti tra la S.S. Calcio Napoli S.p.a., i tesserati di cui sopra ed un consulente fisioterapico.
d) La S.S. Calcio Napoli S.p.a. ed i propri tesserati hanno fornito agli inquirenti ogni delucidazione e chiarimento richiesto nella summenzionata occasione.
e) La S.S.Calcio Napoli S.p.a. ed i propri tesserati, accompagnati, nell´occasione, dal legale di fiducia, Avv. Mattia Grassani del Foro di Bologna, all´esito dell´audizione tenutasi nel maggio scorso, si sono comunque dichiarati disponibili per ogni ulteriore necessità e/o collaborazione che l´Autorità Giudiziaria dovesse ritenere opportuna ai fini dell´indagine in corso.
Mmh... Tace e nega... come al solito Corbo non perde l'occasione di alzare un polverone inutile.
E' proprio vero che certe persone remano contro e di brutto anche.
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che merda umana antonio corbo!
ma un piccola soddisfazione nei suoi confronti me la sn tolta....a natale x il lavoro che faccio mi è passato tra le mani un cesto regalo diretto a lui...c' aggio sputato acopp immaginando fosse la sua faccia! :sbav:
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scusate eh ma corbo se critica la società è una merda umana mentre se lo fate voi(per ogni minima cacata) siete delle brave persone? :boh:
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scusate eh ma corbo se critica la società è una merda umana mentre se lo fate voi(per ogni minima cacata) siete delle brave persone? :boh:
vabè ma mica noi "tifosi" critichiamo la società a mezzo stampa sfruttando il nostro lavoro per farlo
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scusate eh ma corbo se critica la società è una merda umana mentre se lo fate voi(per ogni minima cacata) siete delle brave persone? :boh:
Mattì ma tu hai visto che critica ha fatto Corbo ?? Dai sempre un editoriale di Feltri o di Belpietro su una cosa a caso non berlusconiana....Le nostre critiche alla società sono inerenti a fatti "reali" (diritti d'immagine, tabellone, menefreghismo e tutela verso i propri tifosi, speculazione eccessiva sulla passione ecc...), non a presunte oscure teorie sul doping.
La stampa napoletana è la prima a chiamarsi le calamità contro la squadra, avete mai fatto caso che La Repubblica prevede sempre squalifiche del campo ?? La verità è che ci godono, perchè hanno bisogno di materiale da scrivere...che sia solo munnezza questo a loro non interessa.
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vabè ma mica noi "tifosi" critichiamo la società a mezzo stampa sfruttando il nostro lavoro per farlo
mettendo in giro voci tendenziose e destabilizzanti, per altro.
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Mattì ma tu hai visto che critica ha fatto Corbo ?? Dai sempre un editoriale di Feltri o di Belpietro su una cosa a caso non berlusconiana....Le nostre critiche alla società sono inerenti a fatti "reali" (diritti d'immagine, tabellone, menefreghismo e tutela verso i propri tifosi, speculazione eccessiva sulla passione ecc...), non a presunte oscure teorie sul doping.
La stampa napoletana è la prima a chiamarsi le calamità contro la squadra, avete mai fatto caso che La Repubblica prevede sempre squalifiche del campo ?? La verità è che ci godono, perchè hanno bisogno di materiale da scrivere...che sia solo munnezza questo a loro non interessa.
ma infatti per me sono tutti merde umane :look: chi scrive queste cose e chi critica perchè abbiamo la macron come sponsor :asd:
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scusate eh ma corbo se critica la società è una merda umana mentre se lo fate voi(per ogni minima cacata) siete delle brave persone? :boh:
:rotfl:
Corbo deve crepare.
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:rotfl:
Corbo deve crepare.
:look:
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:rotfl:
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De Sanctis: «Tradito da un amico»
Tonino Salvi portava a Castelvolturno pacchi di pasta e prosciutti dall’Abruzzo. E le sue credenziali erano piuttosto rassicuranti: membro del Corpo Forestale dello Stato. Morgan De Sanctis, il portiere della Nazionale, lo aveva proposto: si fidava di lui, trattava i suoi muscoli, lo conosceva da anni. O almeno, credeva di conoscerlo. L’inchiesta proverà la colpevolezza o l’innocenza del massaggiatore, ma nel frattempo la fiducia è morta e sepolta: De Sanctis non può perdonare.
La delusione - Il portiere di Guardiagrele, abruzzese come lui, ieri è stato mitragliato dai media: «Mi spiace, ma non posso parlare: parlerà il Napoli con un comunicato». E arrivederci. Morgan è al Sestriere, in attesa della sfida in programma domani con la Svizzera e della partenza per il Mondiale, ma questa storia ricorre: l’ha subita, c’è poco da fare. L’ha subita perché era all’oscuro di tutti i coinvolgimenti contestati a Salvi dai Nas di Padova: li ha scoperti l’8 maggio, quando è stato convocato a Roma per deporre come persona informata sui fatti. Come altri quindici compagni di squadra, i medici sociali De Nicola e D’Andrea, il tecnico Mazzarri e il ds Bigon. De Sanctis, dicevamo. Che ha preferito trincerarsi dietro un logico silenzio, ma che agli amici ha confidato già all’epoca dei fatti la sua delusione: tremenda, spietata, perché delle presunte attività parallele del conoscente, e della mistura doping-ciclismo, non era a conoscenza né ha mai sospettato alcunché; perché lo considerava un amico e un professionista fidato, oltre che un valido terapista, ed è stato tradito. Sapeva, come tutti, che aveva lavorato nel mondo del ciclismo, ma ignorava le contestazioni dei Nas. Conosceva uno sconosciuto.
La società - Anche il Napoli definisce Salvi un semi-sconosciuto: «Veniva saltuariamente, ma io non ne so nulla: è arrivato qui quando io non c’ero», dice il ds Bigon. In effetti, sembra che la prima apparizione informale dell’indagato in tuta risalga alla vigilia delle prime partite di campionato, mentre la prima e unica trasferta cui ha partecipato è datata con certezza 18 aprile 2010: a Bari. La posizione ufficiale del club si esaurisce in un comunicato stampa che specifica l’estraneità soprattutto in un paio di passaggi: «Il consulente non ha mai operato per conto del Calcio Napoli, avendo svolto, esclusivamente, per un periodo limitato, prestazioni saltuarie in favore di alcuni atleti; senza ricevere compensi e senza essere tesserato». Periodo limitato sarebbe gran parte del campionato, considerando i termini di inizio e fine esperienza.
La controversia - L’attuale dirigenza racconta che l’introduzione al mondo-Napoli di Salvi sia opera dei predecessori. «Fino a quando sono stato nel Napoli, nessuno, oltre ai membri dello staff, ha mai messo piede nello spogliatoio né trattato i giocatori - spiega l’ex allenatore Roberto Donadoni -. Privatamente, però, ogni calciatore può fare ciò che vuole: ero a conoscenza di un amico di De Sanctis, ma non l’ho mai visto». Anche l’ex dg Marino ribadisce i concetti: «Non conosco neanche il personaggio in questione: è arrivato quando sono andato via, evidentemente».
Fabio Mandarini
Il Mattino
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Bla, bla, bla.
Ma i test antidoping hanno avuto esito negativo? E allora si chiavassero la lingua in culo, giornalisti ed inquirenti.
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Nuova puntata dell’affaire Tonino Salvi, il massaggiatore accostato alla squadra azzurra e coinvolto in una vicenda poco chiara che riguarda doping e chiropratica per la quale sono stati ascoltati molti giocatori del Napoli come persone informate sui fatti. In un’intervista firmata su Repubblica da Antonio Corbo e sul Mattino da Giuseppe Crimaldi, si legge tra l’altro: “Non ho mai fatto del male e non ho mai dato sostanze dopanti a ciclisti e calciatori. Li aiuto, questo sì. Ringrazio Gesù che mi ha dato queste mani. Sono un povero diavolo in cura da uno psicologo, avvilito. Sono un impiegato, avevo un sogno. Guarire i campioni. Petacchi mi deve tutto. Nel Napoli anche Pazienza, Cannavaro e De Sanctis mi devono molto. Mai avevano giocato un campionato così. I Nas sono arrivati a me seguendo Petacchi e De Luca. Trovarono medicinali. Doping mai. Morgan, amico da bambino mi ha inserito nel Napoli. Pazienza mi dava 50 euro per la benzina. Paolo Cannavaro mi vuole beneâ€. Ma Salvi lavorava o no per il Napoli? “Ero in prova. Arrivavo il sabato. Non ho conosciuto Marino. Ho visto di sfuggita Donadoni. Parlavo con Bigon. Mazzarri non vedeva ma sapeva, i giocatori lo cercavano come un santone, i medici tolleravano. Bigon sapevaâ€. Sul Mattino la rabbia di De Sanctis: “Mi sento tradito da un amicoâ€. Il ds spiega: è arrivato quando io non c’ero. Ma l’ex dg Marino nega: è stato preso quando io sono andato via.
:buondio:
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Bla, bla, bla.
Ma i test antidoping hanno avuto esito negativo? E allora si chiavassero la lingua in culo, giornalisti ed inquirenti.
vabbè, ma se un tizio che ha combinato quel poco è stato avvistato più volte a Castelvolturno credo sia normale che i giornalisti ne parlino e che gli inquirenti indaghino, se non altre per capire che tipo di rapporti avessero alcuni giocatori con quel tale. in futuro credo sia meglio impedire a persone coinvolte in vicende di doping frequentare il centro di Castelvolturno, se non altro per preservare l'immagine del club.
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scusate eh ma corbo se critica la società è una merda umana mentre se lo fate voi(per ogni minima cacata) siete delle brave persone? :boh:
sono 2 cose totalmente differenti
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sono 2 cose totalmente differenti
ma secondo te chi critica il colore delle mattonelle del centro di Castelvolturno è una merda umana oppure no? :mangia:
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ma secondo te chi critica il colore delle mattonelle del centro di Castelvolturno è una merda umana oppure no? :mangia:
SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
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Grassani :brr:
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Il Napoli non lo sa, ma sabato alle 11.30 è uscito senza macchia da una prima indagine. Il capo della Procura antidoping Coni, Ettori Torri, ha esaminato la posizione di Antonio Salvi, il massaggiatore clandestino, braccato dai Nas. E' indagato dai magistrati di Padova, ma non è inibito in ambito sportivo. I giocatori del Napoli hanno così sventato un rischio: una raffica di squalifiche per i rapporti con un inibito. Ma la vicenda suggerisce qualche riflessione, anche perchè non si è ancora chiusa.
Ettore Torri era pronto a deferire i giocatori del Napoli ma anche medici e dirigenti. Antonio Salvi, che ebbe una informazione di garanzia dalla Procura di Padova per doping e esercizio abusivo della professione medica, è tesserato Figc dal 2003. In panchina con il Lanciano in C1 (contro il Napoli, 0-2) e con il Casoli. Squalificato, ma per offese all'arbitro. In settimana comunque Torri riceverà , secondo prassi codificata, gli interrogatori di Roma del filone Salvi-Napoli. Una legge prevede passaggi di atti tra giustizia ordinaria e il "Tna" (Tribunale antidoping nazionale). I verbali confermano i rapporti. Il fisioterapista fu introdotto da De Sanctis, suo amico, ma subito apprezzato da altri, Pazienza che rimborsava il gasolio, Cannavaro, fino ad Hamsik e Lavezzi. Era purtroppo andato in pensione Salvatore Carmando, massaggiatore del Napoli e di due nazionali, Italia e Argentina.
Salvi si infilava di nascosto: albergo "Paradiso" a Posillipo o "Holiday In" di Castel Volturno. Temeva di essere visto dal medico, Alfonso De Nicola, che lo scoprì una sera nella camera di Quagliarella. Risulta dalle intercettazioni. Ostile e diffidente, De Nicola pretese che Salvi lavorasse sempre alla presenza del suo staff. Sospettava terapie e farmaci non prescritti. Nell'indagine è tutto descritto. Anche il massaggio. "Connettivale pre-gara". Le dita di Salvi toccano l'intersezione tra muscoli agonisti e antagonisti, migliorando la prestazione. I giocatori imploravano il suo arrivo, Lavezzi lo volle a Bari. Due gol. Ieri hanno inviato "sms" quasi tutti. "Grazie, non mollare". Riusciranno a far tornare Salvi, e come?
Nello studio, pieno di microspie, fu trovato materiale che insospettì i Nas. Non farmaci proibiti, ma attrezzi da medico. Salvi è finito così nell'inchiesta sui ciclisti Petacchi e Di Luca, come indagato. Chiarita una frase ambigua, captata: "Ti porto il pacco". Erano 8 pacchi di pasta "Cocco" e un prosciutto al magazziniere, come Tommaso Starace ha precisato l'11 maggio a Roma. Il procuratore di Padova, Mario Milanese, parlerà con Ettore Torri. Frequenti i loro colloqui. L'inchiesta è ampia, tocca ciclismo e squadre di calcio.
Il Napoli ne uscirà indenne, ma la riflessione è amara. Mai una squadra di calcio era stata in blocco trascinata in caserma per testimoniare sul doping. Il Napoli con imbarazzo ha ammesso la presenza di un massaggiatore clandestino. Se Salvi è bravo, mitizzato dai giocatori, decisivo per i loro successi, perchè nasconderlo e farlo lavorare gratis? Qualcuno aveva dei sospetti? Franco Scoglio si fidava di un cinese, altri di un santone di Forlì, in Calabria la "Maga Italia". Il calcio è zeppo di misteri, sotterfugi, complicità . Goffo calcio. Deluso chi sperava che il Napoli fosse una scintilla di trasparenza e modernità .
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Il Napoli non lo sa, ma sabato alle 11.30 è uscito senza macchia da una prima indagine. Il capo della Procura antidoping Coni, Ettori Torri, ha esaminato la posizione di Antonio Salvi, il massaggiatore clandestino, braccato dai Nas. E' indagato dai magistrati di Padova, ma non è inibito in ambito sportivo. I giocatori del Napoli hanno così sventato un rischio: una raffica di squalifiche per i rapporti con un inibito. Ma la vicenda suggerisce qualche riflessione, anche perchè non si è ancora chiusa.
Ettore Torri era pronto a deferire i giocatori del Napoli ma anche medici e dirigenti. Antonio Salvi, che ebbe una informazione di garanzia dalla Procura di Padova per doping e esercizio abusivo della professione medica, è tesserato Figc dal 2003. In panchina con il Lanciano in C1 (contro il Napoli, 0-2) e con il Casoli. Squalificato, ma per offese all'arbitro. In settimana comunque Torri riceverà , secondo prassi codificata, gli interrogatori di Roma del filone Salvi-Napoli. Una legge prevede passaggi di atti tra giustizia ordinaria e il "Tna" (Tribunale antidoping nazionale). I verbali confermano i rapporti. Il fisioterapista fu introdotto da De Sanctis, suo amico, ma subito apprezzato da altri, Pazienza che rimborsava il gasolio, Cannavaro, fino ad Hamsik e Lavezzi. Era purtroppo andato in pensione Salvatore Carmando, massaggiatore del Napoli e di due nazionali, Italia e Argentina.
Salvi si infilava di nascosto: albergo "Paradiso" a Posillipo o "Holiday In" di Castel Volturno. Temeva di essere visto dal medico, Alfonso De Nicola, che lo scoprì una sera nella camera di Quagliarella. Risulta dalle intercettazioni. Ostile e diffidente, De Nicola pretese che Salvi lavorasse sempre alla presenza del suo staff. Sospettava terapie e farmaci non prescritti. Nell'indagine è tutto descritto. Anche il massaggio. "Connettivale pre-gara". Le dita di Salvi toccano l'intersezione tra muscoli agonisti e antagonisti, migliorando la prestazione. I giocatori imploravano il suo arrivo, Lavezzi lo volle a Bari. Due gol. Ieri hanno inviato "sms" quasi tutti. "Grazie, non mollare". Riusciranno a far tornare Salvi, e come?
Nello studio, pieno di microspie, fu trovato materiale che insospettì i Nas. Non farmaci proibiti, ma attrezzi da medico. Salvi è finito così nell'inchiesta sui ciclisti Petacchi e Di Luca, come indagato. Chiarita una frase ambigua, captata: "Ti porto il pacco". Erano 8 pacchi di pasta "Cocco" e un prosciutto al magazziniere, come Tommaso Starace ha precisato l'11 maggio a Roma. Il procuratore di Padova, Mario Milanese, parlerà con Ettore Torri. Frequenti i loro colloqui. L'inchiesta è ampia, tocca ciclismo e squadre di calcio.
Il Napoli ne uscirà indenne, ma la riflessione è amara. Mai una squadra di calcio era stata in blocco trascinata in caserma per testimoniare sul doping. Il Napoli con imbarazzo ha ammesso la presenza di un massaggiatore clandestino. Se Salvi è bravo, mitizzato dai giocatori, decisivo per i loro successi, perchè nasconderlo e farlo lavorare gratis? Qualcuno aveva dei sospetti? Franco Scoglio si fidava di un cinese, altri di un santone di Forlì, in Calabria la "Maga Italia". Il calcio è zeppo di misteri, sotterfugi, complicità . Goffo calcio. Deluso chi sperava che il Napoli fosse una scintilla di trasparenza e modernità .
Ora lo sa. :look:
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Il Napoli ne uscirà indenne, ma la riflessione è amara. Mai una squadra di calcio era stata in blocco trascinata in caserma per testimoniare sul doping. Il Napoli con imbarazzo ha ammesso la presenza di un massaggiatore clandestino. Se Salvi è bravo, mitizzato dai giocatori, decisivo per i loro successi, perchè nasconderlo e farlo lavorare gratis? Qualcuno aveva dei sospetti? Franco Scoglio si fidava di un cinese, altri di un santone di Forlì, in Calabria la "Maga Italia". Il calcio è zeppo di misteri, sotterfugi, complicità . Goffo calcio. Deluso chi sperava che il Napoli fosse una scintilla di trasparenza e modernità .
Corbo, tu devi morire :boh:
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Deluso chi sperava che il Napoli fosse una scintilla di trasparenza e modernità .
Ma chi lo ha scritto st'articolo? E perchè nun s'accir?
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Corbo, tu devi morire :boh:
Ah, ecco qua, tt'appòst.
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Un personaggio decisamente squallido...
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Chi mi riassume la vicenda? :look:
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Chi mi riassume la vicenda? :look:
Corbo deve morire, semplice :ok:
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C'è anche questa intervista, sempre di Corbo.
Braccato dai Nas. Indagato dalla Procura di Padova per doping. Emarginato dal ciclismo. Respinto dal Napoli, ora che è stato scoperto. Massaggiatore clandestino di Castel Volturno. Dopo un giorno di ricerche ecco l´uomo del giallo: Antonio Salvi, 46 anni, Lama dei Peligni, vicino a Chieti. «Sì, purtroppo sono io. Mi dispiace che il Napoli sia stato interrogato dai Nas per colpa mia. Non ho fatto del male e mai ho dato sostanze dopanti a ciclisti e calciatori. Li aiuto, questo sì. Ringrazio Gesù che mi ha dato queste mani».
Gesù? Leggendo qualche rapporto di polizia giudiziaria, può sembrare un diavolo. «Sono solo un povero diavolo in cura da uno psicologo. Avvilito». Cede allo sconforto. àˆ precipitato in una storia più grande delle sue ambizioni, più insidiosa della sua ingenuità . «Sono un impiegato. Avevo un sogno. Guarire i campioni. Petacchi mi deve tutto. Nel Napoli anche De Sanctis, Paolo Cannavaro e Pazienza mi devono molto. Mai avevano giocato un campionato così». Merito suo o di qualche sostanza, dica la verità . «Giuro, solo con le mie mani».
Aperta due anni fa sui ciclisti dopati, l´inchiesta di Padova tocca il Napoli. Il procuratore Mario Milanese e il comando centrale dei Nas con il colonnello Antonio Amoroso indagano su un eventuale passaggio di sostanze proibite dalla bici al calcio. Antonio Salvi, quindi, pedinato e intercettato. Cambiò anche telefonino. Il direttore Bigon, il capo dei medici De Nicola, il fisiatra D´Andrea, il magazziniere Starace furono convocati a Roma con 16 giocatori dal colonnello Ernesto Di Gregorio.
Eur, piazza Marconi, 11.30 dell´11 maggio. Interrogatori lunghi anche due ore. Non una formalità . Esclusi dal primo elenco: Mazzarri che sarà chiamato a Padova, Maggio, Dossena e Cigarini. Le domande: Salvi portava sostanze, le dava di nascosto, e quali? L´inchiesta chiarirà tutto. Per ora, c´è la versione di Antonio Salvi. Accorata.
«La mia vita è distrutta. I Nas sono arrivati a me seguendo i ciclisti Petacchi, Di Luca e altri campioni. Ma trovarono nello studio Toradol e Contramal. Niente doping. Ma anche borse da medico con siringhe. Ho una informazione di garanzia da un mese: doping, ma è assurdo, esercizio abusivo della professione medica e assenteismo. Posso spiegare tutto, l´avvocato mi tirerà subito fuori da questa storia. Doping mai, a nessuno, lo giuro. Le borse? Erano del Casoli, squadra interregionale. Le portavo io al dottore. Le violazioni alla 104? I certificati per correre ovunque. Mi dicevano: vieni subito, aiutami. Morgan De Sanctis, amico da bambino, mi ha inserito nel Napoli. Pazienza mi dava 50 euro per la benzina. Paolo Cannavaro mi vuol bene».
Ma Salvi lavorava o no per il Napoli? «Ero in prova. Arrivavo il sabato. Non ho conosciuto Marino, vidi di sfuggita Donadoni. Parlavo con Bigon. De Sanctis e i giocatori si sono fidati di me, erano pazzi di me, come filavano in campo. Ringrazio i medici. Da De Nicola e da D´Andrea c´è tanto da imparare». Ma i miracoli li faceva lui. Antonio Salvi. Senza un diploma. «No, da 8 anni ho la tessera Figc. Sono chiropratico». Ai Nas riferì di aver preso il titolo ad Honolulu. In questo poteva dirsi alla pari con Obama, il 44esimo presidente degli Stati Uniti. Salvi corregge ora: «No, alla Honolulu di San Marino». Chiede comprensione. «Ho una moglie malata e due figli. Non meritavo tanti guai. Ho fatto solo bene. Petacchi aveva una rotula rotta, non spingeva sul pedale, solo io l´ho rimesso a posto».
Un sussulto. «Ma quale doping. Una volta mia moglie era in ospedale, portavo con me il bambino di 13 anni all´Hotel Paradiso e a Castel Volturno. Doping con un bambino?»
Nelle bobine si sente: «Porto anche a te il pacco», Quale pacco? Salvi dà la stessa versione dei giocatori. «Pasta abruzzese artigianale Cocco, quella del Papa. Visto com´è facile creare equivoci? Io non ho preso un soldo dal Napoli, né conosco il presidente». Mazzarri una volta urlò: «Non voglio chi non è tesserato tra noi». Un sabato sera a cena. Ma quella stessa notte, Salvi fece il giro di 7 camere nell´hotel del ritiro. Mazzarri non vedeva ma sapeva, i giocatori lo cercavano come un santone, i medici tolleravano, Bigon taceva. Poi? «Tutto è finito. Mi è stato detto: signor Salvi, lei non è più gradito».
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. Mai una squadra di calcio era stata in blocco trascinata in caserma per testimoniare sul doping
Ah no ?? Corbo inizia a soffrire di alzhaimer, visto che dimentica la Juve ed il suo medico Agricola...
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Ieri hanno inviato "sms" quasi tutti. "Grazie, non mollare".
:rotfl:
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Mi facessero una sega loro e 'ste cazzate.
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:rotfl:
Ieri hanno inviato "sms" quasi tutti. "Grazie, non mollare".
erano diretti a guallera che stava a problemi con l'intestino!
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In panchina con il Lanciano in C1 (contro il Napoli, 0-2)
partita che si è inventato lui tra l'altro...
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finalmente è uscito allo scoperto, dimostrando di essere un altra vipera che si diverte a sputare cattiverie sul napoli........è già stato detto che corbo deve morire?
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finalmente è uscito allo scoperto, dimostrando di essere un altra vipera che si diverte a sputare cattiverie sul napoli........è già stato detto che corbo deve morire?
:sisi: