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Off-topic => Focus On => Topic aperto da: mv80 - 01 Aprile, 2010, 12:21:23 pm
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Si erano rifiutati di firmare la lettera di solidarietà al direttore in seguito al caso Mills. Minzolini li caccia.
ROMA (1 aprile) - Rai senza pace: dopo lo sgonfiarsi del caso Santoro, che stasera torna con Annozero su Rai 2, è polemica per l'esplosione di un nuovo caso al Tg1.
Paolo Di Giannantonio, Piero Damosso e Tiziana Ferrario, conduttori storici del telegiornale della rete ammiraglia, non saranno più i "volti" del Tg1 e saranno sostituiti da Francesco Giorgino, Laura Chimenti e Francesca Grimaldi. Una notizia, diffusasi ieri dopo giorni di indiscrezioni, che ha subito richiamato la parola "epurazione" e gettato il sospetto che sulla decisione del direttore Augusto Minzolini pesi la mancata solidarietà dei tre giornalisti in occasione della vicenda Mills.
Minzolini però si difende: per lui è solo un ricambio generazionale e sottolinea che - durante la sua direzione - sono stati assunti 18 precari e che nessuna lettera lo ha influenzato: «Sono liturgie che non mi appartengono. Queste decisioni erano state prese precedentemente». Ma Pd e Idv si scagliano contro la decisioned el direttore: «epurazioni bulgare». Â«àˆ chiaro a tutti ormai che Minzolini è un dipendente di Berlusconi e non della Rai. àˆ emergenza democratica al Tg1 e in tutto il servizio pubblico».
«Credo si tratti di una rappresaglia», ha commentato in una intervista a Repubblica Maria Luisa Busi, volto di punta del Tg1. Per la conduttrice «non è casuale» il fatto che dalla conduzione siano stati cancellati i volti di coloro che non hanno firmato la lettera a favore del direttore sul caso Mills. La decisione di Minzolini, aggiunge, «ha colpito volti storici e professionisti liberi di questo giornale». Tra questi Busi cita Massimo De Strobel, caporedattore centrale, «anche lui non firmatario di quella lettera, guarda caso. Anche lui rimosso senza un'alternativa professionale credibile». La giornalista parla di un clima «insostenibile» in redazione. «In 21 anni ho visto altri direttori riconducibili all'area culturale del centrodestra - spiega - ma nessuno aveva mai osato tanto» e gli spettatori «sono sempre meno».
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Che schifo.
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Avevo letto. Minzolini è colui che fa sentire la mancanza di Emilio Fede.
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Che vergogna.
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"C'è un clima insostenibile in redazione. Non c'è più la dialettica tra le varie sensibilità "
ROMA - Maria Luisa Busi, da vent'anni al Tg1, volto di punta dell'edizione delle 20, rischia di essere la prossima ad essere allontanata dal Tg1. Perché non ha firmato l'appello a favore del direttore Augusto Minzolini sul caso Mills. E a febbraio, quando era inviata a L'Aquila, agli abruzzesi che contestavano il direttore "Scodinzolini", lei non avrebbe opposto sufficiente resistenza. La Busi è nella "lista nera" del Tg1, ma accetta di parlare.
Busi, che clima si respira oggi al Tg1? Crede sia casuale che dalla conduzione vengano cancellati i volti di coloro che non hanno firmato la lettera in favore del direttore?
"Credo non sia affatto casuale. Credo si tratti di una rappresaglia. Come dice Franco Siddi, segretario della Fnsi. Una rappresaglia che prima dei colleghi, volti storici e professionisti liberi di questo giornale, ha colpito Massimo De Strobel, caporedattore centrale, uomo chiave della storica macchina del Tgi. Anche lui non firmatario di quella lettera, guarda caso. Anche lui rimosso senza una alternativa professionale credibile. Il clima? Il clima in redazione è insostenibile, in 21 anni ho visto altri direttori riconducibili all'area culturale del centrodestra (Vespa, Rossella, Minun), nessuno aveva mai osato tanto. In quanto al "rinnovamento", di cui parla il direttore Minzolini... di che stiamo parlando? Forse che alla Bbc, alla Cnn, nella tv pubblica francese, non conta la fidelizzazione del pubblico, rispetto ai volti storici? Nel senso di quelli che hanno fatto la storia del giornale e la sua credibilità . E poi che dire di De Strobel, che non va neppure in video".
I consiglieri Rai Rizzo Nervo e Van Straten parlano di determinazione "stalinista" del direttore del Tg1.
"Fanno bene i consiglieri ad usare parole forti. La verità è che il nostro è sempre stato un giornale in cui la dialettica nella redazione tra le diverse sensibilità è stata sempre rispettata. Come è sempre stata rispettata la pluralità di voci nel Paese".
C'è chi dice che il tg1 è tg schierato. Cosa ne pensa?
"Mi chiedo come si possa dire il contrario. àˆ sotto gli occhi di tutti, di milioni di spettatori. Sempre meno, tra l'altro. Abbiamo perso pubblico siamo attestati al 26 per cento di ascolto. Incontro continuamente gente che dice, "io non vi guardo più". La gente più disparata. Difficile credere che non dipenda da due ordini di problemi: il primo, gli editoriali. Il direttore ha diritto a farli, ma non credo debba dimenticare che si tratta del primo giornale del servizio pubblico. Che non si era mai schierato a questi livelli sui temi cari al governo e alla presidenza del consiglio. Il secondo, è la rappresentazione del Paese. Al tg1 non si parla più della vita reale, dei problemi dei cittadini, di chi ha perso il lavoro, di chi non ce la fa, dei cassintegrati, dei precari della scuola".
I conduttori del Tg1 saltano. La prossima potrebbe essere lei. Si pente di non aver firmato quel documento in sostegno del direttore?
"Non mi pento affatto. Si apriva dicendo: al Tg1 non c'è alcun disagio... Non poteva essere una affermazione condivisibile né veritiera".
Voi conduttori ci mettete la faccia. Vi imbarazza la satira del Trio Medusa, che vi prende in giro per l'annuncio dei servizi leggeri del Tg1?
"Questo crea in me un grande imbarazzo. Esercito sempre il mio ruolo, come altri colleghi, nel cercare di evitare che l'infotainment (informazione-intrattenimento) dilaghi a dismisura come sta accadendo. Una volta, come sesta notizia abbiamo dato i cigni imprigionati dal ghiaccio in Ucraina e poche righe sullo sciopero generale in Sardegna. Senza nulla togliere ai colleghi che fanno quei pezzi cosiddetti leggeri, e cercano di farli al meglio, così non si può andare avanti. Ma il peggio è stato a L'Aquila, quando a protestare contro la troupe del Tg1 che guidavo, sono state centinaia di persone terremotate".
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"C'è un clima insostenibile in redazione. Non c'è più la dialettica tra le varie sensibilità "
ROMA - Maria Luisa Busi, da vent'anni al Tg1, volto di punta dell'edizione delle 20, rischia di essere la prossima ad essere allontanata dal Tg1. Perché non ha firmato l'appello a favore del direttore Augusto Minzolini sul caso Mills. E a febbraio, quando era inviata a L'Aquila, agli abruzzesi che contestavano il direttore "Scodinzolini", lei non avrebbe opposto sufficiente resistenza. La Busi è nella "lista nera" del Tg1, ma accetta di parlare.
Busi, che clima si respira oggi al Tg1? Crede sia casuale che dalla conduzione vengano cancellati i volti di coloro che non hanno firmato la lettera in favore del direttore?
"Credo non sia affatto casuale. Credo si tratti di una rappresaglia. Come dice Franco Siddi, segretario della Fnsi. Una rappresaglia che prima dei colleghi, volti storici e professionisti liberi di questo giornale, ha colpito Massimo De Strobel, caporedattore centrale, uomo chiave della storica macchina del Tgi. Anche lui non firmatario di quella lettera, guarda caso. Anche lui rimosso senza una alternativa professionale credibile. Il clima? Il clima in redazione è insostenibile, in 21 anni ho visto altri direttori riconducibili all'area culturale del centrodestra (Vespa, Rossella, Minun), nessuno aveva mai osato tanto. In quanto al "rinnovamento", di cui parla il direttore Minzolini... di che stiamo parlando? Forse che alla Bbc, alla Cnn, nella tv pubblica francese, non conta la fidelizzazione del pubblico, rispetto ai volti storici? Nel senso di quelli che hanno fatto la storia del giornale e la sua credibilità . E poi che dire di De Strobel, che non va neppure in video".
I consiglieri Rai Rizzo Nervo e Van Straten parlano di determinazione "stalinista" del direttore del Tg1.
"Fanno bene i consiglieri ad usare parole forti. La verità è che il nostro è sempre stato un giornale in cui la dialettica nella redazione tra le diverse sensibilità è stata sempre rispettata. Come è sempre stata rispettata la pluralità di voci nel Paese".
C'è chi dice che il tg1 è tg schierato. Cosa ne pensa?
"Mi chiedo come si possa dire il contrario. àˆ sotto gli occhi di tutti, di milioni di spettatori. Sempre meno, tra l'altro. Abbiamo perso pubblico siamo attestati al 26 per cento di ascolto. Incontro continuamente gente che dice, "io non vi guardo più". La gente più disparata. Difficile credere che non dipenda da due ordini di problemi: il primo, gli editoriali. Il direttore ha diritto a farli, ma non credo debba dimenticare che si tratta del primo giornale del servizio pubblico. Che non si era mai schierato a questi livelli sui temi cari al governo e alla presidenza del consiglio. Il secondo, è la rappresentazione del Paese. Al tg1 non si parla più della vita reale, dei problemi dei cittadini, di chi ha perso il lavoro, di chi non ce la fa, dei cassintegrati, dei precari della scuola".
I conduttori del Tg1 saltano. La prossima potrebbe essere lei. Si pente di non aver firmato quel documento in sostegno del direttore?
"Non mi pento affatto. Si apriva dicendo: al Tg1 non c'è alcun disagio... Non poteva essere una affermazione condivisibile né veritiera".
Voi conduttori ci mettete la faccia. Vi imbarazza la satira del Trio Medusa, che vi prende in giro per l'annuncio dei servizi leggeri del Tg1?
"Questo crea in me un grande imbarazzo. Esercito sempre il mio ruolo, come altri colleghi, nel cercare di evitare che l'infotainment (informazione-intrattenimento) dilaghi a dismisura come sta accadendo. Una volta, come sesta notizia abbiamo dato i cigni imprigionati dal ghiaccio in Ucraina e poche righe sullo sciopero generale in Sardegna. Senza nulla togliere ai colleghi che fanno quei pezzi cosiddetti leggeri, e cercano di farli al meglio, così non si può andare avanti. Ma il peggio è stato a L'Aquila, quando a protestare contro la troupe del Tg1 che guidavo, sono state centinaia di persone terremotate".
:sbav:
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Ma è un segnale di forza imbarazzante. Cioè, così, alla luce del sole...
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Che poi di che facce nuove stiamo parlando? Quel leccaculo recchiasventola cotonato di Giorgino. Uno che ha espressamente ammesso di essere passato dall'area UDC a quella PDL con molta disinvoltura dopo che l'UDC è uscita dalla coalizione dell'ammòre... :nuvola:
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Secondo me il fascismo è stato meno subdolo ed ipocrita.
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Secondo me il fascismo è stato meno subdolo ed ipocrita.
quoto :asd:
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Secondo me il fascismo è stato meno subdolo ed ipocrita.
Come non quotarti :sisi:
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il problema è che la mamma dei cretini è sempre incinta e ci sarà sempre il coglione di turno a fare quello che gli viene detto senza fiatare.
mi sovviene sempre V per vendetta:
durante il tg...
ma davvero credi che la gente si beva questo?
noi non fabbrichiamo notizie quello è compito del governo.
(più o meno)
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il problema è che la mamma dei cretini è sempre incinta e ci sarà sempre il coglione di turno a fare quello che gli viene detto senza fiatare.
mi sovviene sempre V per vendetta:
durante il tg...
ma davvero credi che la gente si beva questo?
noi non fabbrichiamo notizie quello è compito del governo.
(più o meno)
E nu bell mallamene e chillemuort finale ce lo devi mettere
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che omm e merd.
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Laura Chimenti
(http://i.ytimg.com/vi/nFOoK2mAPLA/0.jpg)
:sbav:
questa è brava, ve lo dico io... :look:
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([url]http://i.ytimg.com/vi/nFOoK2mAPLA/0.jpg[/url])
:sbav:
questa è brava, ve lo dico io... :look:
E papi una così la toglie dalla tv? si sta facendo vecchio :nono:
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E papi una così la toglie dalla tv? si sta facendo vecchio :nono:
Paolo Di Giannantonio, Piero Damosso e Tiziana Ferrario, conduttori storici del telegiornale della rete ammiraglia, non saranno più i "volti" del Tg1 e saranno sostituiti da Francesco Giorgino, Laura Chimenti e Francesca Grimaldi.
o faciv scem a papi? :banana:
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o faciv scem a papi? :banana:
ah questa sostituisce quella che se ne va? mo si, mo riconosco papi :love:
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il problema è che ormai questi fanno il cazzo che pare a loro. cmq vada ci sarà una percentuale di anziani che continua a guardare il telegiornale del primo canale (cit.) perché da 50 anni abituati a ciò, pensando che sia ancora sinonimo di imparzialità , o che continua a guardare emilio fede perché è simpatico, e una percentuale di giovani lobotomizzati che guarda studio aperto perché è un telegiornale Ciovane.
ma per favore.
stiamo sempre parlando di un telegiornale che il giorno dopo il terremoto dell'aquila esultava per gli ascolti, di che ci meravigliamo :imp:
siamo sotto un regime e manco ce ne accorgiamo.
e non c'è un'alternativa valida. mo ci vuole, il vero successo di berlusconi è dato proprio dalla sinistra, incapace di creare un'alternativa.
Alternativa che imho c'è, ma che non faranno candidare mai! :wall:
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non sono d'accordo. io me ne sono accorto da mo della situazione. il mio problema è cosa fare!
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non sono d'accordo. io me ne sono accorto da mo della situazione. il mio problema è cosa fare!
si ma tu. cioé è una cosa che ieri hanno fatto notare ad anno zero [per chi non l'avesse già vista sul ministero dell'interno]. nelle città , nelle metropoli, "l'alternativa" vince. il problema è proprio la provincia, soprattutto i paesini sperduti dal padre eterno dove i vecchi, o cmq c'è una buona parte di popolazione che non ha accesso alle nuove tecnologie e si affida solo alla vecchia tv, credendo che l'italia è ancora il bel paese e tutto vada bene.
e poi c'è il pd che come si muove, lecca il culo a berlusconi...
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Il PD a me ricorda Donadoni, ovvero l'emblema della passività ed il volto della sconfitta...a Rai3 ieri sera durante Linea Uno dissero che già all'interno del partito, molti già sanno che nel 2013 perderanno le politiche. Pensa un pò...
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Il PD a me ricorda Donadoni,
:rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl:
è vero, quel fallito ci starebbe benissimo là dentro!
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:rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl:
è vero, quel fallito ci starebbe benissimo là dentro!
votava anche alle primarie :asd:
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Il PD a me ricorda Donadoni, ovvero l'emblema della passività ed il volto della sconfitta...a Rai3 ieri sera durante Linea Uno dissero che già all'interno del partito, molti già sanno che nel 2013 perderanno le politiche. Pensa un pò...
ma santo Dio... altri 5 anni di silvio :nuvola:
o peggio ancora di leghisti al governo con silvio presidente della repubblica se riesce ad attuare il presidenzialismo :nuvola: :nuvola:
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ma santo Dio... altri 5 anni di silvio :nuvola:
o peggio ancora di leghisti al governo con silvio presidente della repubblica se riesce ad attuare il presidenzialismo :nuvola: :nuvola:
Italia amore mio (cit.)
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Ma io solo una cosa vorrei sapere sinceramente, ma la possibilità che papi crepi con tutte le bestemmie che prende sono serie, o campa fino a 400 anni? Cioè c'è la seria possibilità che ce lo troviamo fino al 2018 Presidente del Consiglio? :wall: :wall: :wall:
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Ma io solo una cosa vorrei sapere sinceramente, ma la possibilità che papi crepi con tutte le bestemmie che prende sono serie, o campa fino a 400 anni? Cioè c'è la seria possibilità che ce lo troviamo fino al 2018 Presidente del Consiglio? :wall: :wall: :wall:
non preoccuparti, ha detto che nel 2013 lascia... :patt:
però se riforma la costituzione, sarà presidente della republica fino al 2020 :sisi:
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non preoccuparti, ha detto che nel 2013 lascia... :patt:
però se riforma la costituzione, sarà presidente della republica fino al 2020 :sisi:
Si vabbè e chi cavolo ci crede che lascia. Lascerà quando il padreterno ci farà il piacere di chiamarselo a sè :sisi:
Poco a poco + che riformare la costituzione ci farà diventare una Monarchia, anche se a dire il vero oggi com oggi ci manca solo che stia scritto sulle carte ma già lo siamo :asd:
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mimun a questo gli fa una pippa :cazzimm:
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Secondo me il fascismo è stato meno subdolo ed ipocrita.
se mò ci stavano i fascisti.... a sta banda di pupazzi l'avrebbe già fucilata
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si ma tu. cioé è una cosa che ieri hanno fatto notare ad anno zero [per chi non l'avesse già vista sul ministero dell'interno]. nelle città , nelle metropoli, "l'alternativa" vince. il problema è proprio la provincia, soprattutto i paesini sperduti dal padre eterno dove i vecchi, o cmq c'è una buona parte di popolazione che non ha accesso alle nuove tecnologie e si affida solo alla vecchia tv, credendo che l'italia è ancora il bel paese e tutto vada bene.
e poi c'è il pd che come si muove, lecca il culo a berlusconi...
esatto... la puglia è sempre stata una regione di destra per dire.
non sono d'accordo sul fatto che la sinistra non abbia saputo trovare un alternativa. in realtà non ha voluto. i dirigenti perchè in cambio ci hanno guadagnato 30 anni di privilegi personali. e la base perchè in fondo anche loro preferiscono essere pecore solo perchè non si fidano del nuovo.
nell'esperienza di vendola ed in quelle del movimento ci sono elementi di novità assoluta, che cominciano premiati. per accelerare la tendenza è necessario, allora, che le generazioni più giovani facciano massa critica per educare questo vecchio paese arretrato. al di là di berlusconi che è destinato comunque a finire prima di noi.
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ma santo Dio... altri 5 anni di silvio :nuvola:
o peggio ancora di leghisti al governo con silvio presidente della repubblica se riesce ad attuare il presidenzialismo :nuvola: :nuvola:
eh no. se passa il presidenzialismo il candidato dei Cittadini Italiani e futuro Presidente della Repubblica sarà Roberto Saviano.
Segnatevelo