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Off-topic => Focus On => Topic aperto da: ciccio-s - 22 Febbraio, 2010, 12:24:37 pm

Titolo: Considerazioni sull'italia
Inserito da: ciccio-s - 22 Febbraio, 2010, 12:24:37 pm
allora ragazzuoli, volevo conoscere l'idea che voi avete del Bel paese...

la mia personale.
paese ipocrita pieno di voltagabbana con uno spiccato senso dell'egoismo. Accentratore di attenzione su questioni futili e ridicole, assente dalla quotidianeità  dell'individuo e della popolazione. Pieno zeppo di menefreghisti, lecchini e venduti...
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: falceEmarcello - 22 Febbraio, 2010, 12:26:30 pm
ti rispondo con le parole di un maestro che tralatro condivido in pieno
Gianfranco Marziano Chest' è l'Italia by Alph (http://www.youtube.com/watch?v=zkJ2lw6ovEw#)
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: ciccio-s - 22 Febbraio, 2010, 12:39:48 pm
bello anche se credo manchino diverse considerazioni... fondamentalmente vero.
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: Forza_Napoli - 22 Febbraio, 2010, 13:10:04 pm
Donne, umiliate dal porco, ribellatevi! (http://www.youtube.com/watch?v=dmLkyV8yeBo#)
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: signor groucho - 22 Febbraio, 2010, 13:28:03 pm
allora ragazzuoli, volevo conoscere l'idea che voi avete del Bel paese...

la mia personale.
paese ipocrita pieno di voltagabbana con uno spiccato senso dell'egoismo. Accentratore di attenzione su questioni futili e ridicole, assente dalla quotidianeità  dell'individuo e della popolazione. Pieno zeppo di menefreghisti, lecchini e venduti...
Considerazioni sul Belpaese... Un formaggio inutile.

Scherzi a parte, io non credo che altre nazioni siano necessariamente migliori. La nostra più grande virtù è il nostro scarso (quanto ingiustificato) nazionalismo. Per il resto, siamo il paese dei furbi, dove ognuno cerca di mettertelo in culo, non c'è assolutamente rispetto e senso civico, ed è la cosa che più schifo. Pensare che abbiamo un patrimonio culturale che nessuno al mondo...
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: ciccio-s - 22 Febbraio, 2010, 13:52:50 pm
Considerazioni sul Belpaese... Un formaggio inutile.

Scherzi a parte, io non credo che altre nazioni siano necessariamente migliori. La nostra più grande virtù è il nostro scarso (quanto ingiustificato) nazionalismo. Per il resto, siamo il paese dei furbi, dove ognuno cerca di mettertelo in culo, non c'è assolutamente rispetto e senso civico, ed è la cosa che più schifo. Pensare che abbiamo un patrimonio culturale che nessuno al mondo...
guarda il problema enorme nostro, e credo che questo sia palese, è che non c'è ritegno, ognuno fa quello che gli pare senza nessuno che abbia il pudore di ammettere un errore e tirarsi indietro. necessiamo di persone che siano DEGNE di ricoprire ruoli importati e di portare un nuova verve a questo ammuffito paese...
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: djcarmine - 22 Febbraio, 2010, 14:17:16 pm
allora ragazzuoli, volevo conoscere l'idea che voi avete del Bel paese...

un paese che è nato grazie a menzogne, mafia, odio e interessi geopolitoco-economici, oltre che sul sangue e i soldi del sud.......ed è un paese che continua a credere in questi valori su cui si è fondato

noi non abbiamo avuto e continuiamo a non avere le palle per ribellarci a tutto questo affogando nella merda che produciamo.........il destino inevitabile è la distruzione
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: kurz - 22 Febbraio, 2010, 14:35:12 pm
Una lampa.
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: Artem Dzyuba - 22 Febbraio, 2010, 14:52:29 pm
La storia ci dice che siamo una nazione di grande valore artistico,ma io non sono d'accordo. La cultura italiana è banale,poichè è stata condizionata dal Cattolicesimo e non si è mai interessata al lato oscuro dell'umanità ,ma sempre e solo all'amore e alla fede.Non è un caso che  la cultura italiana dopo il periodo rinascimentale non abbia più influenzato nessuna tendenza letteraria e artistica e non è un caso che questa nazione non abbia mai prodotto grandi filosofi. Purtroppo gli italiani hanno un'insensata passione per i dogmi, e questo perchè la natura è stata troppo generosa con noi,cosa che ci ha portato a godere delle risorse che ci circondano e ad essere ottimisti verso la vita,(questo è il motivo per cui siamo così espansivi), e che ci rende inadatti alla guerra e ad affrontare i problemi della vita,(questo è il motivo per cui siamo scaramantici,infatti,non appena qualcuno avanza dubbi e perplessità  su qualche dogma, viene accusato di essere un menagramo). Per quanto riguarda la politica , gli italiani non sono dei rivoluzionari ,visto che agli italiani piace che la realtà  sia statica e immutabile,(in fondo siamo pur sempre un paese di contadini), e si occupano di questa solo per interesse privato. Le considerazioni che avete fatto sull'egoismo,sull'ipocrisia e sulla presunzione non le condivido,perchè queste sono le qualità  predominanti in tutti gli uomini, non solo nell'italiano.
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: signor groucho - 22 Febbraio, 2010, 14:57:13 pm
La storia ci dice che siamo una nazione di grande valore artistico,ma io non sono d'accordo. La cultura italiana è banale,poichè è stata condizionata dal Cattolicesimo e non si è mai interessata al lato oscuro dell'umanità ,ma sempre e solo all'amore e alla fede.Non è un caso che  la cultura italiana dopo il periodo rinascimentale non abbia più influenzato nessuna tendenza letteraria e artistica e non è un caso che questa nazione non abbia mai prodotto grandi filosofi. Purtroppo gli italiani hanno un'insensata passione per i dogmi, e questo perchè la natura è stata troppo generosa con noi,cosa che ci ha portato a godere delle risorse che ci circondano e ad essere ottimisti verso la vita,(questo è il motivo per cui siamo così espansivi), e che ci rende inadatti alla guerra e ad affrontare i problemi della vita,(questo è il motivo per cui siamo scaramantici,infatti,non appena qualcuno avanza dubbi e perplessità  su qualche dogma, viene accusato di essere un menagramo). Per quanto riguarda la politica , gli italiani non sono dei rivoluzionari ,visto che agli italiani piace che la realtà  sia statica e immutabile,(in fondo siamo pur sempre un paese di contadini), e si occupano di questa solo per interesse privato. Le considerazioni che avete fatto sull'egoismo,sull'ipocrisia e sulla presunzione non le condivido,perchè queste sono le qualità  predominanti in tutti gli uomini, non solo nell'italiano.
non sono d'accordo. intanto non separerei il cattolicesimo dal lato oscuro. poi comunque anche dopo il rinascimento la poesia ha avuto altissimi esponenti italiani, e persino il cinema! è che prima tutta la cultura veniva dall'italia perché era il centro del mondo, poi non è stato più così, amen.
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: bender89 - 22 Febbraio, 2010, 15:01:20 pm
Quoto il discorso di Suka88. Puntualizzo però circa la componente territoriale del fenomeno. Milano è stata un bel polo di attivismo politico dal 700' in poi, prendendo parte delle influenze francesi e tedesche.
Del romanticismo, specie nel meridione, abbiamo catturato solo le componenti naturalistiche. Lo stesso Verga era catanese. Torniamo al discorso dell'altra volta, i fattori geopolitici sono determinanti nella diffusione degli influssi culturali.
Comunque il topic è vago, potremmo iniziare da papa Bonifacio e finire a Platinette. :look:
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: ciccio-s - 22 Febbraio, 2010, 15:08:20 pm
il topic parla dell'italia, le considerazioni di ognuno di noi sul nostro paese, personalmente non ho badato al lato artistico ma alle persone ed agli esponenti politici di questo paese, non sono d'accordo con suker noi abbiamo avuto ottimi artisti e molti sono unici al mondo, sul fatto che gli uomini siano tutti uguali non è del tutto vero quello che accade da noi rasenta l'assurdo.
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: Artem Dzyuba - 22 Febbraio, 2010, 15:11:07 pm
il topic parla dell'italia, le considerazioni di ognuno di noi sul nostro paese, personalmente non ho badato al lato artistico ma alle persone ed agli esponenti politici di questo paese, non sono d'accordo con suker noi abbiamo avuto ottimi artisti e molti sono unici al mondo, sul fatto che gli uomini siano tutti uguali non è del tutto vero quello che accade da noi rasenta l'assurdo.
Per me la cultura italiana è povera e monotona,personalmente amo solo Boccaccio,Petrarca e Pirandello,poi Verga e Svevo non mi dispiacciono,ma il resto lo detesto,compreso Dante :imp:
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: ciccio-s - 22 Febbraio, 2010, 15:16:26 pm
Per me la cultura italiana è povera e monotona,personalmente amo solo Boccaccio,Petrarca e Pirandello,poi Verga e Svevo non mi dispiacciono,ma il resto lo detesto,compreso Dante :imp:
stai parlando solo di scrittori non di artisti... in italia abbiamo avuto i più grandi del rinascimento...
cmq il problema della cultura è che nel decadimento di roma siamo rimasti impoveriti di quanto di buono c'era e sopratutto durante l'unità  d'italia, ladrocini a parte, abbiamo avuto il baricentro spostato enormemente in una sola direzione e da lì si potrebbero ricostruire il cammino lento ed insorabile del declino della nostra cultura...
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: Artem Dzyuba - 22 Febbraio, 2010, 15:17:59 pm
stai parlando solo di scrittori non di artisti... in italia abbiamo avuto i più grandi del rinascimento...
cmq il problema della cultura è che nel decadimento di roma siamo rimasti impoveriti di quanto di buono c'era e sopratutto durante l'unità  d'italia, ladrocini a parte, abbiamo avuto il baricentro spostato enormemente in una sola direzione e da lì si potrebbero ricostruire il cammino lento ed insorabile del declino della nostra cultura...
Non parlo di pittura ,architettura e scultura perchè sono ignorante in materia, in sotira dell'arte avevo 1 :look:.
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: bender89 - 22 Febbraio, 2010, 15:20:13 pm
Uà , la produzione di Petrarca è proprio da ripudiare. A quel punto mi leggo Iacopone da Todi, almeno me facc quatt resat.  :brr:
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: Artem Dzyuba - 22 Febbraio, 2010, 15:22:37 pm
Uà , la produzione di Petrarca è proprio da ripudiare. A quel punto mi leggo Iacopone da Todi, almeno me facc quatt resat.  :brr:
Fiorè,Petrarca è un grande perchè, al cotnrario di Dante,era un uomo tormentato e pieno di dubbi,che cercava di fuggire la morte attraverso l'amore e la fama,pur sapendo che tutto ciò fosse inutile.
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: bender89 - 22 Febbraio, 2010, 15:28:21 pm
Petrarca è quantomeno anacronistico nei suoi tormenti religiosi. Porca puttana, si è fatto quasi tutta la seconda metà  del quattordicesimo secolo e pare 'o frat scem 'e D'Agostino che ha scritto un millennio prima.
Non metto in dubbio le novità  stilistiche e metriche, anche in campo musicale, perchè non ne capisco nu cazz onestamente e i miei ricordi si fermano al liceo. Di sicuro non lo leggerei manco per il cazzo.
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: mv80 - 22 Febbraio, 2010, 15:30:04 pm
Petrarca pare 'o frat scem 'e D'Agostino

Ma chi? GiggiDag?  :brr:
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: Artem Dzyuba - 22 Febbraio, 2010, 15:31:21 pm
Petrarca è quantomeno anacronistico nei suoi tormenti religiosi. Porca puttana, si è fatto quasi tutta la seconda metà  del quattordicesimo secolo e pare 'o frat scem 'e D'Agostino che ha scritto un millennio prima.
Non metto in dubbio le novità  stilistiche e metriche, anche in campo musicale, perchè non ne capisco nu cazz onestamente e i miei ricordi si fermano al liceo. Di sicuro non lo leggerei manco per il cazzo.
Io il Canzoniere l'ho letto e ti dico che Petrarca non è banale e palloso come sembra,diciamo che è il poeta che ha descritto  meglio il sentimento di paura che abbiamo verso la morte e l'ignoto,quindi la religione,l'amore e il successo sono forme per esorcizzare questa paura,ma alla fine è tutto inutile perchè avremo sempre paura dell'ignoto. Siamo OT  :look:
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: bender89 - 22 Febbraio, 2010, 15:31:44 pm
 :brr:

Volevo dire Sant'Agostino e mi è uscito D'Agostino. :look:
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: bender89 - 22 Febbraio, 2010, 15:33:10 pm
Vabbuò, affinale l'Italia è un paese di merda per colpa di Petrarca. :lsd:
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: Artem Dzyuba - 22 Febbraio, 2010, 15:33:33 pm
Vabbuò, affinale l'Italia è un paese di merda per colpa di Petrarca. :lsd:
Sei il peggiore :patt:
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: mv80 - 22 Febbraio, 2010, 15:47:51 pm
Sei il peggiore :patt:


(http://img211.imageshack.us/img211/4388/asdquotodn6eo5.gif)
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: bart - 22 Febbraio, 2010, 16:38:49 pm
francescofaber vi punirà  tutti :brr: :look:
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: ciccio-s - 22 Febbraio, 2010, 17:03:21 pm
Vabbuò, affinale l'Italia è un paese di merda per colpa di Petrarca. :lsd:
l'italia è un paese di merda perchè costruito su dei falsi ideali, negli ultimi decenni, poi, è stato fatto un grosso lavoro di "lobotomizzazione" alla popolazione, un lento ed inesorabile declino verso gli ideali di molti giovanissimi d'oggi...
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: MauroElGaucho - 23 Febbraio, 2010, 13:29:58 pm
mi farebbe piacere sapere quanti di coloro che dicono che l'italia è, cito a memoria, "è un paese di merda, etc.." hanno vissuto per un periodo considerevole all'estero...
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: nocerino - 23 Febbraio, 2010, 13:32:58 pm
mi farebbe piacere sapere quanti di coloro che dicono che l'italia è, cito a memoria, "è un paese di merda, etc.." hanno vissuto per un periodo considerevole all'estero...

ci credi se ti dico che ho pensato la stessa identica cosa?
io ho un familiare che ha vissuto un annetto in francia e ora è molto contento di essere in italia,idem due conoscenti che sono stati 10 anni in germania. cmq non è detto che i casi che conosco io siano quelli statisticamente significativi..
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: signor groucho - 23 Febbraio, 2010, 14:19:12 pm
mi farebbe piacere sapere quanti di coloro che dicono che l'italia è, cito a memoria, "è un paese di merda, etc.." hanno vissuto per un periodo considerevole all'estero...
Onestamente non trovo il nesso. Il fatto che l'estero possa essere o meno una merda (e comunque estero è un termine troppo generico) non significa che qua non sia una merda. Non è una considerazione dell'Italia rispetto all'estero, ma una considerazione sull'Italia in sé. E per me è un paese di merda.
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: MauroElGaucho - 23 Febbraio, 2010, 15:23:58 pm
Onestamente non trovo il nesso. Il fatto che l'estero possa essere o meno una merda (e comunque estero è un termine troppo generico) non significa che qua non sia una merda. Non è una considerazione dell'Italia rispetto all'estero, ma una considerazione sull'Italia in sé. E per me è un paese di merda.

estero vuol dire paese estero, uno qualsiasi che non sia s.marino o città  del vaticano...

è generico e qualunquista dire che l'italia è un paese di merda...e cmq, il riferimento ad altre nazioni era per dire che ogni paese ha i suoi aspetti negativi..in qualsiasi epoca, a qualsiasi latitudine..l'italia ha come principale ( e forse unico) aspetto negativo il mercato del lavoro e le sue logiche non meritocratiche..per il resto (e parlo da ex "emigrante" - università  e lavoro in usa) trovo difficile trovare paese dove si viva meglio e si apprezzi al meglio la vita nella sua interezza ludico-etica...la bellezza è negli occhi di chi guarda...poi se si è misantropi è un altro discorso..
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: signor groucho - 23 Febbraio, 2010, 16:27:06 pm
estero vuol dire paese estero, uno qualsiasi che non sia s.marino o città  del vaticano...

è generico e qualunquista dire che l'italia è un paese di merda...e cmq, il riferimento ad altre nazioni era per dire che ogni paese ha i suoi aspetti negativi..in qualsiasi epoca, a qualsiasi latitudine..l'italia ha come principale ( e forse unico) aspetto negativo il mercato del lavoro e le sue logiche non meritocratiche..per il resto (e parlo da ex "emigrante" - università  e lavoro in usa) trovo difficile trovare paese dove si viva meglio e si apprezzi al meglio la vita nella sua interezza ludico-etica...la bellezza è negli occhi di chi guarda...poi se si è misantropi è un altro discorso..
Ovvio che ogni paese ha le sue contraddizioni, i suoi lati oscuri. Ma che in Francia siano troppo nazionalisti mi interessa poco, a me interessa che l'Italia è un paese che così com'è non funziona. A me sembra che il fondo lo abbiamo già  toccato da tempo e sono anni che stiamo scavando. E' mai possibile che la cultura in Italia, per essere riconosciuta, debba  andare all'estero? E' mai possibile che abbiamo eletto Berlusconi? Perché noi a volte, talmente abituati alla merda nella quale sguazziamo, ci dimentichiamo che questa è una anomalia che in una democrazia non può succedere! E' vero che dire semplicemente che l'Italia è un paese di merda è qualunquistico, ma è, nel mio caso, un riassunto di cose in parte già  argomentate...
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: ciccio-s - 23 Febbraio, 2010, 18:59:50 pm
Ovvio che ogni paese ha le sue contraddizioni, i suoi lati oscuri. Ma che in Francia siano troppo nazionalisti mi interessa poco, a me interessa che l'Italia è un paese che così com'è non funziona. A me sembra che il fondo lo abbiamo già  toccato da tempo e sono anni che stiamo scavando. E' mai possibile che la cultura in Italia, per essere riconosciuta, debba  andare all'estero? E' mai possibile che abbiamo eletto Berlusconi? Perché noi a volte, talmente abituati alla merda nella quale sguazziamo, ci dimentichiamo che questa è una anomalia che in una democrazia non può succedere! E' vero che dire semplicemente che l'Italia è un paese di merda è qualunquistico, ma è, nel mio caso, un riassunto di cose in parte già  argomentate...
:mangia:

come non darti ragione...
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: MauroElGaucho - 24 Febbraio, 2010, 09:33:09 am
Ovvio che ogni paese ha le sue contraddizioni, i suoi lati oscuri. Ma che in Francia siano troppo nazionalisti mi interessa poco, a me interessa che l'Italia è un paese che così com'è non funziona. A me sembra che il fondo lo abbiamo già  toccato da tempo e sono anni che stiamo scavando. E' mai possibile che la cultura in Italia, per essere riconosciuta, debba  andare all'estero? E' mai possibile che abbiamo eletto Berlusconi? Perché noi a volte, talmente abituati alla merda nella quale sguazziamo, ci dimentichiamo che questa è una anomalia che in una democrazia non può succedere! E' vero che dire semplicemente che l'Italia è un paese di merda è qualunquistico, ma è, nel mio caso, un riassunto di cose in parte già  argomentate...

secondo quale criterio l'italia (quindi deduco il sistema-paese italia non funziona)? la cultura italiana è parte di noi e anche se non c'è ne accorgiamo, ma abbiamo un senso artistico innato dovuto proprio al fatto di essere italiani (tutto ciò che ci circonda, la millenaria storia, etc..) e riconosciamo facilmente tutto ciò che sia cultura..riguardo alla politica, beh berlusconi è effettivamente un ossimoro politico, ma trovami una nazione dove il capo del governo non sia invischiato in qualcosa di losco o discutibile (cito per esempio, george w. bush, barack obama, il premier israeliano, sarkozy, gordon brown, potrei andare avanti all'infinito)..e poi, scusami, ma ridurre l'italia a berlusconi è davvero troppo semplicistico..l'italia è più di questo, molto di più...se poi fai un discorso a livello di mondo moderno è diverso...ma tra la lotta tra te e il modo ti consiglio di schierarti con il mondo (salvo poi ritagliarti il tuo meta-mondo)...
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: djcarmine - 24 Febbraio, 2010, 11:09:27 am
Citazione da: MauroElGaucho link=topic=2602.msg116020#msg116020
la cultura italiana è parte di noi

 :nonquoto:
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: signor groucho - 24 Febbraio, 2010, 11:29:25 am
secondo quale criterio l'italia (quindi deduco il sistema-paese italia non funziona)? la cultura italiana è parte di noi e anche se non c'è ne accorgiamo, ma abbiamo un senso artistico innato dovuto proprio al fatto di essere italiani (tutto ciò che ci circonda, la millenaria storia, etc..) e riconosciamo facilmente tutto ciò che sia cultura..riguardo alla politica, beh berlusconi è effettivamente un ossimoro politico, ma trovami una nazione dove il capo del governo non sia invischiato in qualcosa di losco o discutibile (cito per esempio, george w. bush, barack obama, il premier israeliano, sarkozy, gordon brown, potrei andare avanti all'infinito)..e poi, scusami, ma ridurre l'italia a berlusconi è davvero troppo semplicistico..l'italia è più di questo, molto di più...se poi fai un discorso a livello di mondo moderno è diverso...ma tra la lotta tra te e il modo ti consiglio di schierarti con il mondo (salvo poi ritagliarti il tuo meta-mondo)...
Io non sto dicendo che tutto in Italia sia da buttare, l'ho già  detto all'inizio del topic, credo che ci siano delle cose per cui siamo il paese migliore del mondo, ad esempio credo siamo il meno nazionalista. Però il paese non mi puoi dire che funziona. Parto da Berlusconi perché è il nostro presidente del consiglio ed è il simbolo di ciò che non va. Ma non voglio dire che la responsabilità  è sua, lui sta facendo porcate su porcate, ma chi ha permesso che stesse là  ne è co-responsabile. Mi pare che tu non voglia capire ciò che dico. Il mio non è un discorso qualunquista e disfattista, non voglio cancellare ciò che c'è di buono dicendo semplicemente "è tutto una merda". Ma di nuovo, non sto paragonando l'Italia al resto del mondo, che negli USA ci sia stato un ritardato mentale come presidente non significa che allora è giusto che noi abbiamo Berlusconi! Io dico, e mi sembra palese, che c'è una inciviltà  latente nel nostro paese, una mentalità  del furbo, del pensare solo a se stessi, che è sproporzionata. Non so, devo farti un elenco? A sentire te pare che mi stia lamentando mentre tutto va bene. Ok, in Argentina sarà  peggio, ma io, tranne un paio di calciatore, non tengo nulla a che spartere con l'Argentina. Ovviamente preferirei che tutto il mondo fosse perfetto, ma sono italiano, vivo in Italia, e il mio paese per molti versi non mi piace. E mi sembra giustificato, il mio disprezzo.
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: ciccio-s - 24 Febbraio, 2010, 11:35:41 am
Io non sto dicendo che tutto in Italia sia da buttare, l'ho già  detto all'inizio del topic, credo che ci siano delle cose per cui siamo il paese migliore del mondo, ad esempio credo siamo il meno nazionalista. Però il paese non mi puoi dire che funziona. Parto da Berlusconi perché è il nostro presidente del consiglio ed è il simbolo di ciò che non va. Ma non voglio dire che la responsabilità  è sua, lui sta facendo porcate su porcate, ma chi ha permesso che stesse là  ne è co-responsabile. Mi pare che tu non voglia capire ciò che dico. Il mio non è un discorso qualunquista e disfattista, non voglio cancellare ciò che c'è di buono dicendo semplicemente "è tutto una merda". Ma di nuovo, non sto paragonando l'Italia al resto del mondo, che negli USA ci sia stato un ritardato mentale come presidente non significa che allora è giusto che noi abbiamo Berlusconi! Io dico, e mi sembra palese, che c'è una inciviltà  latente nel nostro paese, una mentalità  del furbo, del pensare solo a se stessi, che è sproporzionata. Non so, devo farti un elenco? A sentire te pare che mi stia lamentando mentre tutto va bene. Ok, in Argentina sarà  peggio, ma io, tranne un paio di calciatore, non tengo nulla a che spartere con l'Argentina. Ovviamente preferirei che tutto il mondo fosse perfetto, ma sono italiano, vivo in Italia, e il mio paese per molti versi non mi piace. E mi sembra giustificato, il mio disprezzo.

ovviamente hai dimenticato/omesso di citare i grossi problemi che qui ci sono e che nessuno vede o vuole vedere. Vivo in Italia e per questo vorrei che il nostro paese fosse migliore, è palese che i problemi sono tanti anzi troppi e che il politico di turno pensi solo ad arraffare (soldi o potere o entrambi scegli tu) quello che può, abbiamo grossi problemi d'istruzione, con la sanità , di lavoro (vedi per ultimo il caso fiat) etc.. etc.. vogliamo dire che le cose stanno bene? io non lo dico perchè sono ancora così sano da essere obiettivo.
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: MauroElGaucho - 24 Febbraio, 2010, 12:33:15 pm
Io non sto dicendo che tutto in Italia sia da buttare, l'ho già  detto all'inizio del topic, credo che ci siano delle cose per cui siamo il paese migliore del mondo, ad esempio credo siamo il meno nazionalista. Però il paese non mi puoi dire che funziona. Parto da Berlusconi perché è il nostro presidente del consiglio ed è il simbolo di ciò che non va. Ma non voglio dire che la responsabilità  è sua, lui sta facendo porcate su porcate, ma chi ha permesso che stesse là  ne è co-responsabile. Mi pare che tu non voglia capire ciò che dico. Il mio non è un discorso qualunquista e disfattista, non voglio cancellare ciò che c'è di buono dicendo semplicemente "è tutto una merda". Ma di nuovo, non sto paragonando l'Italia al resto del mondo, che negli USA ci sia stato un ritardato mentale come presidente non significa che allora è giusto che noi abbiamo Berlusconi! Io dico, e mi sembra palese, che c'è una inciviltà  latente nel nostro paese, una mentalità  del furbo, del pensare solo a se stessi, che è sproporzionata. Non so, devo farti un elenco? A sentire te pare che mi stia lamentando mentre tutto va bene. Ok, in Argentina sarà  peggio, ma io, tranne un paio di calciatore, non tengo nulla a che spartere con l'Argentina. Ovviamente preferirei che tutto il mondo fosse perfetto, ma sono italiano, vivo in Italia, e il mio paese per molti versi non mi piace. E mi sembra giustificato, il mio disprezzo.

credo che non sia possibile, e me ne dispiace, avere un confronto con te su questo argomento...mi sembra tu sia troppo focalizzato su stereotipi evergreen (il paese dei furbi, degli egoisti) che mal si conciliano con uno scambio di idee..non so nulla del tuo background (dato che non ci conosciamo) quindi il perchè di tale "disprezzo" e la sua origine mi sono sconosciuti...è certo, però, che tale approccio non ha nulla di costruttivo...
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: bender89 - 24 Febbraio, 2010, 12:36:24 pm
evergreen
background

Ranieri, esci fuora!  :brr:
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: MauroElGaucho - 24 Febbraio, 2010, 12:43:58 pm
ovviamente hai dimenticato/omesso di citare i grossi problemi che qui ci sono e che nessuno vede o vuole vedere. Vivo in Italia e per questo vorrei che il nostro paese fosse migliore, è palese che i problemi sono tanti anzi troppi e che il politico di turno pensi solo ad arraffare (soldi o potere o entrambi scegli tu) quello che può, abbiamo grossi problemi d'istruzione, con la sanità , di lavoro (vedi per ultimo il caso fiat) etc.. etc.. vogliamo dire che le cose stanno bene? io non lo dico perchè sono ancora così sano da essere obiettivo.

l'italia ha il sistema sanitario e l'istruzione tra le migliori al mondo...solo per il lavoro mi trovi assolutamente d'accordo, ma non per il caso fiat (in altri paesi avrebbero chiuso anni fa i vari stabilimenti dato che sono centri di costo non più sostenibili)...dato, quindi, che io sono pazzo e non obiettivo (riguardo a cosa è un mistero) sto dicendo che le cose vanno bene...(?) anche se non ho proprio affermato questo...
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: MauroElGaucho - 24 Febbraio, 2010, 12:46:23 pm
Ranieri, esci fuora!  :brr:

 :no:
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: ciccio-s - 24 Febbraio, 2010, 12:48:31 pm
l'italia ha il sistema sanitario e l'istruzione tra le migliori al mondo...solo per il lavoro mi trovi assolutamente d'accordo, ma non per il caso fiat (in altri paesi avrebbero chiuso anni fa i vari stabilimenti dato che sono centri di costo non più sostenibili)...dato, quindi, che io sono pazzo e non obiettivo (riguardo a cosa è un mistero) sto dicendo che le cose vanno bene...(?) anche se non ho proprio affermato questo...
il miglior sistema sanitario e d'istruzione? stiamo scherzando spero, è incontrovertibile che i casi di malasanità  sono innumerevoli che i nostri medici e ricercatori non sono manco un granello di sabbia nelle comunità  scentifiche mondiali.
per l'istruzione ancora non mi trovi d'accordo è un sistema antiquato obsoleto e oltretutto non ti mette in condizione di arrivare a quello che serve (inserimento nel mondo del lavoro, capire nel mondo cosa accade)
la fiat prima di licenziare in italia avrebbe dovuto chiudere uno o due stabilimenti esteri essendo na ditta italiana ma questa è l'italia e siamo tutti felici.
mai detto che sei pazzo o non obiettivo ma di fatto abbiamo un metro di giudizio diverso.
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: signor groucho - 24 Febbraio, 2010, 12:51:17 pm
credo che non sia possibile, e me ne dispiace, avere un confronto con te su questo argomento...mi sembra tu sia troppo focalizzato su stereotipi evergreen (il paese dei furbi, degli egoisti) che mal si conciliano con uno scambio di idee..non so nulla del tuo background (dato che non ci conosciamo) quindi il perchè di tale "disprezzo" e la sua origine mi sono sconosciuti...è certo, però, che tale approccio non ha nulla di costruttivo...
Secondo me sei tu che non capisci quello che dico, mi sembra che mi tratti come un bambino che dice ovvietà  senza senso. E vedo anche io inutile continuare questo scambio di idee perché un dialogo si fa in due, e a me sembra che ciò che dico sbatta contro una porta chiusa.
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: MauroElGaucho - 24 Febbraio, 2010, 12:54:32 pm
il miglior sistema sanitario e d'istruzione? stiamo scherzando spero, è incontrovertibile che i casi di malasanità  sono innumerevoli che i nostri medici e ricercatori non sono manco un granello di sabbia nelle comunità  scentifiche mondiali.
per l'istruzione ancora non mi trovi d'accordo è un sistema antiquato obsoleto e oltretutto non ti mette in condizione di arrivare a quello che serve (inserimento nel mondo del lavoro, capire nel mondo cosa accade)
la fiat prima di licenziare in italia avrebbe dovuto chiudere uno o due stabilimenti esteri essendo na ditta italiana ma questa è l'italia e siamo tutti felici.
mai detto che sei pazzo o non obiettivo ma di fatto abbiamo un metro di giudizio diverso.

tra i migliori...non citare la malasanità , perchè solo nei film (e nemmeno) i medici non sbagliano mai...in relazione alle risorse che hanno (dato che stiamo parlando si sanità  pubblica) sono tra i migliori al mondo (non lo sostengo io, eh)..riguardo alla comunità  scientifica internazionale, devo citarti tutte le multinazionali farmaceutiche e del ramo medicale che hanno centri di ricerca in italia? riguardo al pazzo, per un attimo ho creduto che mi avessi scoperto.. :look:
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: ciccio-s - 24 Febbraio, 2010, 12:58:35 pm
tra i migliori...non citare la malasanità , perchè solo nei film (e nemmeno) i medici non sbagliano mai...in relazione alle risorse che hanno (dato che stiamo parlando si sanità  pubblica) sono tra i migliori al mondo (non lo sostengo io, eh)..riguardo alla comunità  scientifica internazionale, devo citarti tutte le multinazionali farmaceutiche e del ramo medicale che hanno centri di ricerca in italia? riguardo al pazzo, per un attimo ho creduto che mi avessi scoperto.. :look:
siamo d'accordo che i medici sbagliano ma i casi di malasanità  non sono dettati solo dai medici, strutture e attrezzature fanno schifo e il personale inadeguato, se fai un rapporto sulle risorse allora torna in ballo il discorso generale italia chi si pija i soldi che dovrebbero essere destinati agli ospedali? vedi quanti centri ricerche e quante ricerche vengono prodotte dalle altre nazioni e magari ne riparliamo...
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: MauroElGaucho - 24 Febbraio, 2010, 12:59:57 pm
siamo d'accordo che i medici sbagliano ma i casi di malasanità  non sono dettati solo dai medici, strutture e attrezzature fanno schifo e il personale inadeguato, se fai un rapporto sulle risorse allora torna in ballo il discorso generale italia chi si pija i soldi che dovrebbero essere destinati agli ospedali? vedi quanti centri ricerche e quante ricerche vengono prodotte dalle altre nazioni e magari ne riparliamo...

ma se vi fa così "schifo", perchè non emigrate?
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: Lovercraft - 24 Febbraio, 2010, 13:02:17 pm
ma se vi fa così "schifo", perchè non emigrate?

ah io appena posso lo farò :sisi:
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: signor groucho - 24 Febbraio, 2010, 13:03:36 pm
ah io appena posso lo farò :sisi:
della serie: la fuga degli intestini...
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: MauroElGaucho - 24 Febbraio, 2010, 13:05:01 pm
ah io appena posso lo farò :sisi:

bene..quando lo farai, dopo un po' di tempo, ripensa alle mie parole..(anche se ti auguro di trovare la tua dimensione ideale, ovunque essa sia)
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: Lovercraft - 24 Febbraio, 2010, 13:05:41 pm
della serie: la fuga degli intestini...

 :bananalama:
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: bart - 24 Febbraio, 2010, 15:55:59 pm
stereotipi evergreen (il paese dei furbi, degli egoisti)
mai stereotipi furono più veritieri.
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: bart - 24 Febbraio, 2010, 16:26:10 pm
L'Italia da distruggere - La meglio gioventù (http://www.youtube.com/watch?v=TxGJ6DFocyY#)

è solo la scena di un film ma le parole del professore sono così tremendamente vere e attuali..
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: ciccio-s - 24 Febbraio, 2010, 16:30:03 pm
ma se vi fa così "schifo", perchè non emigrate?
perchè nonostante tutto credo che nel mio piccolo posso fare qualcosa...

è solo la scena di un film ma le parole del professore sono così tremendamente vere e attuali..

vero ma se nessuno combatte chi distrugge i dinosauri?
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: bart - 24 Febbraio, 2010, 16:51:12 pm
vero ma se nessuno combatte chi distrugge i dinosauri?
:boh:

non credo ci sia voglia di combatterli, gli italiani ci sguazzano tra i dinosauri..
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: ciccio-s - 24 Febbraio, 2010, 16:52:00 pm
:boh:

non credo ci sia voglia di combatterli, gli italiani ci sguazzano tra i dinosauri..

ed è solo questo che mi spinge a restare...
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: Samorchio - 24 Febbraio, 2010, 17:41:08 pm
debbo parlare? :look:
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: ciccio-s - 24 Febbraio, 2010, 17:41:59 pm
debbo parlare? :look:

yes
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: MauroElGaucho - 24 Febbraio, 2010, 19:14:08 pm
mai stereotipi furono più veritieri.

il paese del mandolino, della pizza, della mafia...  :zzz:
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: bart - 24 Febbraio, 2010, 19:31:53 pm
il paese del mandolino, della pizza, della mafia...  :zzz:
... degli appalti truccati, dei ricoveri inutili, delle zoccole in parlamento, della soppressione della libertà  d'informazione, degli ospedali costruiti con la sabbia, delle ormai ex università  pubbliche e tanto altro ancora...
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: Samorchio - 24 Febbraio, 2010, 21:34:16 pm
yes

ma dopo 6 mesi di Università  in Germania c'andrei anke ora..
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: signor groucho - 24 Febbraio, 2010, 23:04:01 pm
Sembra che noi non possiamo lamentarci dell'Italia, non ne abbiamo il diritto perché non abbiamo vissuto all'estero. La fallacità  di questo discorso è molteplice, intanto perché estero è anche Brasile e Finlandia, due posti completamente diversi al cui confronto l'Italia ne esce in maniera diversa. Per questo io spingo, invano, a non considerare l'Italia rispetto all'estero, ma l'Italia in quanto Italia. Questo perché non ho vissuto un periodo considerevolmente lungo all'estero per poter fare un paragone, ma soprattutto perché se anche l'avessi fatto, sarebbe pretestuoso considerare quell'esperienza particolare come caso generale. E allora io parlo di Italia in senso assoluto, senza fare paragoni, l'estero non è stato messo in mezzo da me.
L'Italia ha tanti pregi. La cultura che abbiamo qua se la sognano ovunque. Nondimeno la storia d'Italia per la gran parte della storia ha conciso con la storia. L'egemonia culturale, sia artistica che scientifica, si è protratta dagli albori dell'impero romano fino alla fine del medioevo. Si potrebbe prendere Galileo come simbolo della fine, perché nel momento in cui lui muore nasce Newton, e la cultura si sposta al nord. E allora Inghilterra, Olanda, Germania, poi con calma si accoda anche la Francia, poi i nascenti Stati Uniti, e infine anche la Russia e un poco la Spagna si prendono il loro spazio, e anche noi, come una nazione normale.
Partiamo dunque da un grande patrimonio artistico-culturale che, sebbene sia  solo nel passato, accentra nella nostra nazione una grande fetta della cultura dell'umanità , e io ne vado fiero.
E probabilmente questo patrimonio è ciò che permette la nascita di aziende come la Ferrari, che è un'eccellenza assoluta. Giusto per fare un esempio delle cose buone che comunque nascono nel nostro paese. E non voglio citare il patrimonio folkloristico-culinario, che a causa delle nostre dominazioni varie è estremamente ricco, tant'è che ogni regione ha il suo patrimonio confrontabile a quello di qualsiasi altro stato del mondo e solo per semplicità  di notazione i parla di Italia.
Detto questo, è innegabile che l'Italia ha dei seri problemi. Senza fermarmi su uno specifico, perché davvero non saprei dove iniziare, si può parlare genericamente di illegalità  diffusa ed inciviltà . L'illegalità  in Italia non è un'eccezione ma una pratica radicata, tant'è che non ci si stupisce più quando esce fuori tale o tal'altro scandalo, perché tutti noi la abbiamo vissuta sulle nostre spalle. Pensiamo ai raccomandati, ad esempio. Giusto per parlare di qualcosa di concreto, qualcosa che abbiamo potuto toccare con mano. Io posso portare l'esempio più recente della mia ragazza che per il servizio civile ha preso il primo posto utile, perché su quattro ammessi gli altri tre sono figli di qualcuno. Ora, qualcuno potrebbe obiettare che non posso sapere se all'estero è così o meno, ma ripeto, a me dell'estero, in questo discorso, non me ne può fregare di meno, so solo che così è sbagliato.
Al di là  dell'illegalità  diffusa, ciò che detesto è l'inciviltà , la totale mancanza di rispetto per colui che è l'altro. E anche qua mi sembra di parlare di un comportamento radicato nella nostra società , fatto di tante piccole cose, come non mettere la freccia, produrre troppi decibel anche a tarda notte, saltare la fila, fumare dove ne è fatto divieto, non curarsi della cosa pubblica... Insomma, l'italiano medio se ne frega di qualsiasi regola, credo sia sotto gli occhi di tutti, non è un luogo comune ma la triste verità .
Poi, stendiamo un velo pietoso sui servizi, dai trasporti alle comunicazioni, e non parliamo neanche di coloro che sarebbero supposti essere i garanti della legalità , e si noti che manco ho citato le piaghe della malavita organizzata in maniera diretta... Né ho voluto tirare nuovamente in ballo Berlusconi, la libertà  di stampa, la decadenza morale delle istituzioni...
Però sono io che mi faccio i film mentali, l'Italia è un paradiso, e io sono un ingrato.
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: bart - 24 Febbraio, 2010, 23:40:40 pm

perfetto, bravo.
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: ciccio-s - 25 Febbraio, 2010, 09:36:47 am
secondo me in tutto il tuo discorso manca un filo che lo accomuni, mi spiego meglio.
Se partiamo dal presupposto che la nostra cultura è ben radica nelle nostre origini, troveremo che anche i nostri modi di fare sono ben piantati in quell'essere più o meno profondo che è la cultura. Nessuno o quasi si cura di poter rimuovere la scimmia che si porta appresso e far si che anche grazie a lui l'italia possa essere un paese migliore.

Il problema è che la poca cura, il disprezzo e il diniego delle pubbliche proprietà  e dell'italia in generela è solo lo sfocio di un malessere comune a molte persone un malcontento che serpeggia fra il popolo e di cui nessuno si cura. Il nostro paese è dotato di immense risorse artistiche e storiche e solo quelle basterebbero per farci avere un posto tra le più rinomate nazioni al mondo, ma poi tutto viene sminuito dal degrado e dalla noncuranza...
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: signor groucho - 25 Febbraio, 2010, 09:46:51 am
secondo me in tutto il tuo discorso manca un filo che lo accomuni, mi spiego meglio.
Se partiamo dal presupposto che la nostra cultura è ben radica nelle nostre origini, troveremo che anche i nostri modi di fare sono ben piantati in quell'essere più o meno profondo che è la cultura. Nessuno o quasi si cura di poter rimuovere la scimmia che si porta appresso e far si che anche grazie a lui l'italia possa essere un paese migliore.

Il problema è che la poca cura, il disprezzo e il diniego delle pubbliche proprietà  e dell'italia in generela è solo lo sfocio di un malessere comune a molte persone un malcontento che serpeggia fra il popolo e di cui nessuno si cura. Il nostro paese è dotato di immense risorse artistiche e storiche e solo quelle basterebbero per farci avere un posto tra le più rinomate nazioni al mondo, ma poi tutto viene sminuito dal degrado e dalla noncuranza...
Il mio era piuttosto un argomentare un minimo, perché se no mi si taccia del qualunquista o di usare luoghi comuni, quando secondo me la cosa è opposta.

Quello che dici è condivisibile, 'o pesce feta ra capa, ma è anche vero che il governo è l'espressione del popolo, e in questa spirale discendente è estremamente difficile trovare un punto al quale appigliarsi per tentare di invertire la tendenza. Di nuovo, non voglio dare la colpa a Berlusconi, non è il responsabile della situazione, ma in quanto primo ministro è responsabile del fatto che nulla fa per migliorare la situazione e che anzi ogni suo intervento sembra peggiorarla. Io da ragazzino pensavo di cambiare il mondo, ma c'ho rinunciato presto, sarò egoista e meschino, ma mi fa fatica cercare di cambiare le cose, preferisco una soluzione più vile e comoda, la fuga (e anche la figa!)...
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: ciccio-s - 25 Febbraio, 2010, 09:53:52 am
Il mio era piuttosto un argomentare un minimo, perché se no mi si taccia del qualunquista o di usare luoghi comuni, quando secondo me la cosa è opposta.

Quello che dici è condivisibile, 'o pesce feta ra capa, ma è anche vero che il governo è l'espressione del popolo, e in questa spirale discendente è estremamente difficile trovare un punto al quale appigliarsi per tentare di invertire la tendenza. Di nuovo, non voglio dare la colpa a Berlusconi, non è il responsabile della situazione, ma in quanto primo ministro è responsabile del fatto che nulla fa per migliorare la situazione e che anzi ogni suo intervento sembra peggiorarla. Io da ragazzino pensavo di cambiare il mondo, ma c'ho rinunciato presto, sarò egoista e meschino, ma mi fa fatica cercare di cambiare le cose, preferisco una soluzione più vile e comoda, la fuga (e anche la figa!)...
vedi, una delle cose da poter fare è cambiare il proprio mondo o se preferisci microcosmo, se avessimo tanti microcosmi puliti anche il macrocosmo sarebbe migliore...

lo so a volte so pesante....
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: signor groucho - 25 Febbraio, 2010, 10:01:36 am
vedi, una delle cose da poter fare è cambiare il proprio mondo o se preferisci microcosmo, se avessimo tanti microcosmi puliti anche il macrocosmo sarebbe migliore...

lo so a volte so pesante....
Sembra facile! In fin dei conti l'unica cosa sulla quale si può sperare di avere il controllo si è noi stessi, e non è neanche scontato. Quello che faccio io è tentare di tendere all'uomo virtuoso secondo la mia concezione morale. Mi accontento di potermi guardare allo specchio senza la voglia di sputarmi in faccia.
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: ciccio-s - 25 Febbraio, 2010, 10:04:56 am
Sembra facile! In fin dei conti l'unica cosa sulla quale si può sperare di avere il controllo si è noi stessi, e non è neanche scontato. Quello che faccio io è tentare di tendere all'uomo virtuoso secondo la mia concezione morale. Mi accontento di potermi guardare allo specchio senza la voglia di sputarmi in faccia.
e non fai male, ma visto che la comunicazione è la base per una buona società  se "comunichi" ad altri le tue idee puoi fare un pò breccia nelle loro menti, forse non riuscirai ad aprirgli la mente ma la sabbia ci mette secoli a corrodere na montagna...
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: signor groucho - 25 Febbraio, 2010, 10:08:29 am
e non fai male, ma visto che la comunicazione è la base per una buona società  se "comunichi" ad altri le tue idee puoi fare un pò breccia nelle loro menti, forse non riuscirai ad aprirgli la mente ma la sabbia ci mette secoli a corrodere na montagna...
Per quanto ci provi, è impossibile non raccogliere...
Forse non aprirò menti, però ci sono tante altre belle cose da aprire!
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: napoletanocrociato - 26 Febbraio, 2010, 14:46:14 pm
Fabrizio Moro - Barabba (http://www.youtube.com/watch?v=5ySqs4lclL8#)
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: signor groucho - 20 Marzo, 2010, 12:25:51 pm
Posto un lungo e bell'articolo di Saviano su Repubblica.
Spoiler
"LA DISPERAZIONE più grave che possa impadronirsi di una società  è il dubbio che vivere onestamente sia inutile. E questa disperazione avvolge il mio paese da molto tempo". àˆ una riflessione che Corrado Alvaro, scrittore calabrese di San Luca, scrisse alla fine della sua vita. E io non ho paura a dirlo: è necessario che il nostro Paese chieda un aiuto. Lo dico e non temo che mi si punti il dito contro, per un'affermazione del genere. Chi pensa che questa sia un'esagerazione, sappia che l'Italia è un paese sotto assedio. In Calabria su 50 consiglieri regionali 35 sono stati inquisiti o condannati. E tutto accade nella più totale accondiscendenza. Nel silenzio. Quale altro paese lo ammetterebbe?

Quello che in altri Stati sarebbe considerato veleno, in Italia è pasto quotidiano: dai più piccoli Comuni sino alla gestione delle province e delle regioni, non c'è luogo in cui la corruzione non sia ritenuta cosa ovvia. L'ingiustizia ha ormai un sapore che non ci disgusta, non ci schifa, non ci stravolge lo stomaco, né l'orgoglio. Ma come è potuto accadere?
Il solo dubbio che ogni sforzo sia inutile, che esprimere il proprio voto e quindi la propria opinione sia vano, toglie forza agli onesti. Annega, strozza e seppellisce il diritto. Il diritto che fonda le regole del vivere civile, ma anche il diritto che lo trascende: il diritto alla felicità .

Il senso del "è tutto inutile" toglie speranza nel futuro, e ormai sono sempre di più coloro che abbandonano la propria terra per andare a vivere al Nord o in un altro paese. Lontano da questa vergogna.
Io non voglio arrendermi a un'Italia così, a un'Italia che costringe i propri giovani ad andar via per vergogna e mancanza di speranza. Non voglio vivere in un paese che dovrebbe chiedere all'Osce, all'Onu, alla Comunità  europea di inviare osservatori nei territori più difficili, durante le fasi ultime della campagna elettorale per garantire la regolarità  di tutte le fasi del voto. Ci vorrebbe un controllo che qui non si riesce più a esercitare.

Ciò che riusciamo a valutare, a occhio nudo, sono i ribaltoni, i voltafaccia, i casi eclatanti in cui per ridare dignità  alla cosa pubblica un politico, magari, si dovrebbe fare da parte anche se per legge può rimanere dov'è. Ma non riusciamo a esercitare un controllo che costringa la politica italiana a guardarsi allo specchio veramente, perché lo specchio che usiamo riesce a riflettere solo gli strati più superficiali della realtà . Ci indigniamo per politici come l'imputata Sandra Lonardo Mastella che dall'esilio si ricicla per sostenere, questa volta, non più il Pd ma il candidato a governatore in Campania del Pdl, Stefano Caldoro. Per Fiorella Bilancio, che aveva tappezzato Napoli di manifesti del Pdl ma all'ultimo momento è stata cancellata dalla lista del partito e ha accettato la candidatura nell'Udc. Così sui manifesti c'è il simbolo di un partito ma lei si candida per un altro.

Ci indigniamo per la vicenda dell'ex consigliere regionale dei Verdi e della Margherita, Roberto Conte, candidatosi nuovamente nonostante una condanna in primo grado a due anni e otto mesi per associazione camorristica e per giunta questa volta nel Pdl. Ci indigniamo perché il sottosegretario all'economia Nicola Cosentino, su cui pende un mandato d'arresto, mantiene la propria posizione senza pensare di lasciare il suo incarico di sottosegretario e di coordinatore regionale del Pdl.

Ci indigniamo perché è possibile che un senatore possa essere eletto nella circoscrizione Estero con i voti della 'ndrangheta, com'è accaduto a Nicola Di Girolamo, coinvolto anche, secondo l'accusa, nella mega-truffa di Fastweb. Ci indigniamo, infine, perché alla criminalità  organizzata è consentito gestire locali di lusso nel cuore della nostra capitale, come il Café de Paris a via Vittorio Veneto.
Ascoltiamo allibiti la commissione parlamentare antimafia che dichiara, riguardo queste ultime elezioni, che ci sono alcuni politici da attenzionare nelle liste del centrosinistra.

E ad oggi il centrosinistra non ha dato risposte. Si tratta di Ottavio Bruni candidato nel Pd a Vibo Valentia. Sua figlia fu trovata in casa con un latitante di 'ndrangheta. Si tratta di Nicola Adamo candidato Pd nel Cosentino, rinviato a giudizio nell'inchiesta Why not. Di Diego Tommasi candidato Pd anche lui nel Cosentino e coinvolto nell'inchiesta sulle pale eoliche. Luciano Racco candidato Pd nel Reggino, che non è indagato, ma il cui nome spunta fuori nell'ambito delle intercettazioni sui boss Costa di Siderno. Il boss Tommaso Costa ha fornito, per gli inquirenti, il proprio sostegno elettorale a Luciano Racco in occasione delle Europee del 2004 che vedevano Racco candidato nella lista "Socialisti Uniti" della circoscrizione meridionale. Tutte le intercettazioni sono depositate nel processo "Lettera Morta" contro il clan Costa ed in quelle per l'uccisione del giovane commerciante di Siderno Gianluca Congiusta.

A tutto questo non possiamo rimanere indifferenti e ci indigniamo perché facciamo delle valutazioni che vanno oltre il  -  o vengono prima del  -  diritto, valutazioni in merito all'opportunità  politica e alla possibilità  di votare per professionisti che non cambino bandiera a seconda di chi sta alla maggioranza e all'opposizione. Trasformarsi, riciclarsi, mantenere il proprio posto, l'antica prassi della politica italiana non è semplicemente una aberrazione. àˆ ormai considerata un'abitudine, una specie di vizio, di eventualità  che ogni elettore deve suo malgrado mettere in conto sperando di sbagliarsi. Sperando che questa volta non succeda. àˆ un tradimento che quasi si perdona con un'alzata di spalle come quello d'un marito troppo spensierato che scivola nelle lenzuola di un'altra donna.

Ma si possono barattare le proprie attese e i propri sogni per la leggerezza e per il cinismo di qualcun altro?
Oramai si parte dal presupposto che la politica non abbia un percorso, non abbia idee e progetti. Eppure la gente continua ad aspettarsi altro, continua a chiedere altro.

Dov'è finito l'orgoglio della missione politica? La responsabilità  di parlare a nome di un elettorato? Dov'è finita la consapevolezza che le parole e le promesse sono responsabilità  che ci si assume? E la consapevolezza che un partito, un gruppo politico, senza una linea precisa, non è niente? Eppure proprio questo è diventata, nella maggioranza dei casi, la politica italiana: niente, spillette colorate da appuntarsi al bavero del doppiopetto. Senza più credibilità . Contenitori vuoti da riempire con parole e a volte nemmeno più con quelle. A volte si è divenuti addirittura incapaci si servirsi delle parole.

Quando la politica diviene questo, le mafie hanno già  vinto. Poiché nessuno più di loro riesce a dare certezze  -  certezza di un lavoro, di uno stipendio, di una sistemazione. Certezze che si pagano, è ovvio, con l'obbedienza al clan. àˆ terribile, ma si tratta di avere a che fare con chi una risposta la fornisce. Con chi ti paga la mesata, l'avvocato. Non è questo il tempo per moralismi, poco importa se ci si deve sporcare le mani.

Solo quando la politica smetterà  di somigliare al potere mafioso  -  meno crudele, certo, ma meno forte e solido  -  solo quando cesserà  di essere identificato con favori, scambi, acquisti di voti, baratto di morale, solo allora sarà  possibile dare un'alternativa vera e vincente.
Anche nei paesi dominati dalle mafie è possibile essere un'alternativa.
Lo sono già  i commercianti che non si piegano, lo sono già  quelli che resistono, ogni giorno.

Del resto, quello che più d'ogni altra cosa dobbiamo comprendere è che le mafie sono un problema internazionale e internazionalmente vanno contrastate.
L'Italia non può farcela da sola. Le organizzazioni criminali stanno modificando le strutture politiche dei paesi di mezzo mondo. Negli Usa considerano i cartelli criminali italiani tra le prime cause di inquinamento del libero mercato mondiale. Sapendo che il Messico oramai è divenuto una narcodemocrazia la nostra rischia di essere, se non lo è già  diventata una democrazia a capitale camorrista e ndranghetista.

Qui, invece, ancora si crede che la crisi sia esclusivamente un problema legato al lavoro, a un rallentamento della domanda e dell'offerta. Qui ancora non si è compreso davvero che uscire dalla crisi significa cercare alternative all'economia criminale. E non basta la militarizzazione del territorio. Non bastano le confische dei beni. Bisogna arginare la corruzione, le collusioni, gli accordi sottobanco. Bisogna porre un freno alla ricattabilità  della politica, e come per un cancro cercare ovunque le sue proliferazioni.

Sarebbe triste che i cittadini, gli elettori italiani, dovessero rivolgersi all'Onu, all'Unione Europea, all'Osce per vedere garantito un diritto che ogni democrazia occidentale deve considerare normale : la pulizia e la regolarità  delle elezioni.
Dovrebbe essere normale sapere, in questo Paese, che votare non è inutile, che il voto non si regala per 50 euro, per un corso di formazione o per delle bollette pagate. Che la politica non è solo uno scambio di favori, una strada furba per ottenere qualcosa che senza pagare il potere sarebbe impossibile raggiungere. Che restare in Italia, vivere e partecipare è necessario. Che la felicità  non è un sogno da bambini ma un orizzonte di diritto.
©2010 Roberto Saviano/Agenzia Santachiara
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: ciccio-s - 20 Marzo, 2010, 12:58:19 pm
Posto un lungo e bell'articolo di Saviano su Repubblica.
Spoiler
"LA DISPERAZIONE più grave che possa impadronirsi di una società  è il dubbio che vivere onestamente sia inutile. E questa disperazione avvolge il mio paese da molto tempo". àˆ una riflessione che Corrado Alvaro, scrittore calabrese di San Luca, scrisse alla fine della sua vita. E io non ho paura a dirlo: è necessario che il nostro Paese chieda un aiuto. Lo dico e non temo che mi si punti il dito contro, per un'affermazione del genere. Chi pensa che questa sia un'esagerazione, sappia che l'Italia è un paese sotto assedio. In Calabria su 50 consiglieri regionali 35 sono stati inquisiti o condannati. E tutto accade nella più totale accondiscendenza. Nel silenzio. Quale altro paese lo ammetterebbe?

Quello che in altri Stati sarebbe considerato veleno, in Italia è pasto quotidiano: dai più piccoli Comuni sino alla gestione delle province e delle regioni, non c'è luogo in cui la corruzione non sia ritenuta cosa ovvia. L'ingiustizia ha ormai un sapore che non ci disgusta, non ci schifa, non ci stravolge lo stomaco, né l'orgoglio. Ma come è potuto accadere?
Il solo dubbio che ogni sforzo sia inutile, che esprimere il proprio voto e quindi la propria opinione sia vano, toglie forza agli onesti. Annega, strozza e seppellisce il diritto. Il diritto che fonda le regole del vivere civile, ma anche il diritto che lo trascende: il diritto alla felicità .

Il senso del "è tutto inutile" toglie speranza nel futuro, e ormai sono sempre di più coloro che abbandonano la propria terra per andare a vivere al Nord o in un altro paese. Lontano da questa vergogna.
Io non voglio arrendermi a un'Italia così, a un'Italia che costringe i propri giovani ad andar via per vergogna e mancanza di speranza. Non voglio vivere in un paese che dovrebbe chiedere all'Osce, all'Onu, alla Comunità  europea di inviare osservatori nei territori più difficili, durante le fasi ultime della campagna elettorale per garantire la regolarità  di tutte le fasi del voto. Ci vorrebbe un controllo che qui non si riesce più a esercitare.

Ciò che riusciamo a valutare, a occhio nudo, sono i ribaltoni, i voltafaccia, i casi eclatanti in cui per ridare dignità  alla cosa pubblica un politico, magari, si dovrebbe fare da parte anche se per legge può rimanere dov'è. Ma non riusciamo a esercitare un controllo che costringa la politica italiana a guardarsi allo specchio veramente, perché lo specchio che usiamo riesce a riflettere solo gli strati più superficiali della realtà . Ci indigniamo per politici come l'imputata Sandra Lonardo Mastella che dall'esilio si ricicla per sostenere, questa volta, non più il Pd ma il candidato a governatore in Campania del Pdl, Stefano Caldoro. Per Fiorella Bilancio, che aveva tappezzato Napoli di manifesti del Pdl ma all'ultimo momento è stata cancellata dalla lista del partito e ha accettato la candidatura nell'Udc. Così sui manifesti c'è il simbolo di un partito ma lei si candida per un altro.

Ci indigniamo per la vicenda dell'ex consigliere regionale dei Verdi e della Margherita, Roberto Conte, candidatosi nuovamente nonostante una condanna in primo grado a due anni e otto mesi per associazione camorristica e per giunta questa volta nel Pdl. Ci indigniamo perché il sottosegretario all'economia Nicola Cosentino, su cui pende un mandato d'arresto, mantiene la propria posizione senza pensare di lasciare il suo incarico di sottosegretario e di coordinatore regionale del Pdl.

Ci indigniamo perché è possibile che un senatore possa essere eletto nella circoscrizione Estero con i voti della 'ndrangheta, com'è accaduto a Nicola Di Girolamo, coinvolto anche, secondo l'accusa, nella mega-truffa di Fastweb. Ci indigniamo, infine, perché alla criminalità  organizzata è consentito gestire locali di lusso nel cuore della nostra capitale, come il Café de Paris a via Vittorio Veneto.
Ascoltiamo allibiti la commissione parlamentare antimafia che dichiara, riguardo queste ultime elezioni, che ci sono alcuni politici da attenzionare nelle liste del centrosinistra.

E ad oggi il centrosinistra non ha dato risposte. Si tratta di Ottavio Bruni candidato nel Pd a Vibo Valentia. Sua figlia fu trovata in casa con un latitante di 'ndrangheta. Si tratta di Nicola Adamo candidato Pd nel Cosentino, rinviato a giudizio nell'inchiesta Why not. Di Diego Tommasi candidato Pd anche lui nel Cosentino e coinvolto nell'inchiesta sulle pale eoliche. Luciano Racco candidato Pd nel Reggino, che non è indagato, ma il cui nome spunta fuori nell'ambito delle intercettazioni sui boss Costa di Siderno. Il boss Tommaso Costa ha fornito, per gli inquirenti, il proprio sostegno elettorale a Luciano Racco in occasione delle Europee del 2004 che vedevano Racco candidato nella lista "Socialisti Uniti" della circoscrizione meridionale. Tutte le intercettazioni sono depositate nel processo "Lettera Morta" contro il clan Costa ed in quelle per l'uccisione del giovane commerciante di Siderno Gianluca Congiusta.

A tutto questo non possiamo rimanere indifferenti e ci indigniamo perché facciamo delle valutazioni che vanno oltre il  -  o vengono prima del  -  diritto, valutazioni in merito all'opportunità  politica e alla possibilità  di votare per professionisti che non cambino bandiera a seconda di chi sta alla maggioranza e all'opposizione. Trasformarsi, riciclarsi, mantenere il proprio posto, l'antica prassi della politica italiana non è semplicemente una aberrazione. àˆ ormai considerata un'abitudine, una specie di vizio, di eventualità  che ogni elettore deve suo malgrado mettere in conto sperando di sbagliarsi. Sperando che questa volta non succeda. àˆ un tradimento che quasi si perdona con un'alzata di spalle come quello d'un marito troppo spensierato che scivola nelle lenzuola di un'altra donna.

Ma si possono barattare le proprie attese e i propri sogni per la leggerezza e per il cinismo di qualcun altro?
Oramai si parte dal presupposto che la politica non abbia un percorso, non abbia idee e progetti. Eppure la gente continua ad aspettarsi altro, continua a chiedere altro.

Dov'è finito l'orgoglio della missione politica? La responsabilità  di parlare a nome di un elettorato? Dov'è finita la consapevolezza che le parole e le promesse sono responsabilità  che ci si assume? E la consapevolezza che un partito, un gruppo politico, senza una linea precisa, non è niente? Eppure proprio questo è diventata, nella maggioranza dei casi, la politica italiana: niente, spillette colorate da appuntarsi al bavero del doppiopetto. Senza più credibilità . Contenitori vuoti da riempire con parole e a volte nemmeno più con quelle. A volte si è divenuti addirittura incapaci si servirsi delle parole.

Quando la politica diviene questo, le mafie hanno già  vinto. Poiché nessuno più di loro riesce a dare certezze  -  certezza di un lavoro, di uno stipendio, di una sistemazione. Certezze che si pagano, è ovvio, con l'obbedienza al clan. àˆ terribile, ma si tratta di avere a che fare con chi una risposta la fornisce. Con chi ti paga la mesata, l'avvocato. Non è questo il tempo per moralismi, poco importa se ci si deve sporcare le mani.

Solo quando la politica smetterà  di somigliare al potere mafioso  -  meno crudele, certo, ma meno forte e solido  -  solo quando cesserà  di essere identificato con favori, scambi, acquisti di voti, baratto di morale, solo allora sarà  possibile dare un'alternativa vera e vincente.
Anche nei paesi dominati dalle mafie è possibile essere un'alternativa.
Lo sono già  i commercianti che non si piegano, lo sono già  quelli che resistono, ogni giorno.

Del resto, quello che più d'ogni altra cosa dobbiamo comprendere è che le mafie sono un problema internazionale e internazionalmente vanno contrastate.
L'Italia non può farcela da sola. Le organizzazioni criminali stanno modificando le strutture politiche dei paesi di mezzo mondo. Negli Usa considerano i cartelli criminali italiani tra le prime cause di inquinamento del libero mercato mondiale. Sapendo che il Messico oramai è divenuto una narcodemocrazia la nostra rischia di essere, se non lo è già  diventata una democrazia a capitale camorrista e ndranghetista.

Qui, invece, ancora si crede che la crisi sia esclusivamente un problema legato al lavoro, a un rallentamento della domanda e dell'offerta. Qui ancora non si è compreso davvero che uscire dalla crisi significa cercare alternative all'economia criminale. E non basta la militarizzazione del territorio. Non bastano le confische dei beni. Bisogna arginare la corruzione, le collusioni, gli accordi sottobanco. Bisogna porre un freno alla ricattabilità  della politica, e come per un cancro cercare ovunque le sue proliferazioni.

Sarebbe triste che i cittadini, gli elettori italiani, dovessero rivolgersi all'Onu, all'Unione Europea, all'Osce per vedere garantito un diritto che ogni democrazia occidentale deve considerare normale : la pulizia e la regolarità  delle elezioni.
Dovrebbe essere normale sapere, in questo Paese, che votare non è inutile, che il voto non si regala per 50 euro, per un corso di formazione o per delle bollette pagate. Che la politica non è solo uno scambio di favori, una strada furba per ottenere qualcosa che senza pagare il potere sarebbe impossibile raggiungere. Che restare in Italia, vivere e partecipare è necessario. Che la felicità  non è un sogno da bambini ma un orizzonte di diritto.
©2010 Roberto Saviano/Agenzia Santachiara
bello e vero l'articolo, purtoppo a mio avviso senza aiuti esterni non ce la si fa...
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: signor groucho - 20 Marzo, 2010, 12:59:20 pm
bello e vero l'articolo, purtoppo a mio avviso senza aiuti esterni non ce la si fa...
perché poi sembro pazzo io che voglio fuggire - anche per vergogna...
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: ciccio-s - 20 Marzo, 2010, 13:02:08 pm
perché poi sembro pazzo io che voglio fuggire - anche per vergogna...
c'è una cosa che dice saviano, alcune forze nel paese ci sono, i commercianti che non pagano, chi ancora è "pulito", credo che questo sia l'unico motivo per restare, cercare di cambiare le cose.

anche io a volte preferirei andarmene, e poi? fuggire non dovrebbe essere la soluzione al problema...
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: Jena Plissken - 20 Marzo, 2010, 16:20:32 pm
noi non abbiamo avuto e continuiamo a non avere le palle per ribellarci a tutto questo affogando nella merda che produciamo.........il destino inevitabile è la distruzione
Io lo dico sempre che se ci riunissimo noi 60 mln di italiani potremmo sottomettere mafia e politica e distruggerla,ma ciò non accadrà  MAI,la mia è pura fantasia..ma lo stesso vale anche per altre nazioni dove c'è la criminalità ,la mafia ecc.. siamo degli esseri paurosi e codardi per natura!
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: kurz - 20 Marzo, 2010, 16:23:09 pm
bello e vero l'articolo, purtoppo a mio avviso senza aiuti esterni non ce la si fa...
Non credere che se vengono aiuti esterni lo fanno per nostro interesse.

L'Economia Greca fra un paio d'anni non esisterà  più, sta tutto in mano a Londra e Germania
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: ciccio-s - 20 Marzo, 2010, 16:53:04 pm
Non credere che se vengono aiuti esterni lo fanno per nostro interesse.

L'Economia Greca fra un paio d'anni non esisterà  più, sta tutto in mano a Londra e Germania
mai pensato, ma preferisco di gran lunga l'inghilterra all'italia attuale...
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: Full-of-lutamma - 23 Marzo, 2010, 00:48:51 am
L'unica soluzione è una rivoluzione ma voi volete farla o vedervela in diretta Tv sulla Rai? :mangia:
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: Jena Plissken - 23 Marzo, 2010, 00:50:27 am
L'unica soluzione è una rivoluzione ma voi volete farla o vedervela in diretta Tv sulla Rai? :mangia:
Già  detto,non copiarmi  :nono: :look:
Titolo: Re:Considerazioni sull'italia
Inserito da: 814ckp0w3r - 24 Marzo, 2010, 02:23:08 am
 :peppe: