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Off-topic => Multimedia => Cineforum => Topic aperto da: guallera - 07 Febbraio, 2010, 12:03:31 pm
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Nemico pubblico
(http://l.yimg.com/i/i/it/mov/n/np2701.jpg)
26 settembre 1933-22 luglio 1934: gli ultimi dieci mesi di vista di John Herbert Dillinger, nemico pubblico n.1 braccato da Melvin Purvis del Bureau of Investigation di John Edgar Hoover.
RECENSIONE WENDELL :
Michael Mann ritrae, con un pizzico di nostalgia, una delle figure archetipiche del gangster movie. Lo sguardo è freddo, la costruzione del mito affidata ad un crudo realismo. L'esaltazione di quello che è stato, volente o nolente, un antesignano dell'anticapitalismo è affidata al racconto fedele della sua stessa storia, spogliata della facile retorica romanzesca che spesso abbonda nel cinema criminale contemporaneo. Il rischio della perdita di pathos è ampiamente scongiurato da una struttura narrativa intensa e da una messa in scena (dalla regia alle interpretazioni) estremamente dinamica.
Qualche passaggio poco brillante nell'introduzione di Purvis e Frechette. Dall'assedio a Dillinger nel bosco in poi le scene memorabili si susseguono.
Voto: ****
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Io sono un grande ammiratore di Johnny Depp, mi piace tantissimo, ed è uno dei pochi che, da solo, riesce a dare valore ad un film. Basta un piccolo cenno del viso e crea un mondo che tanti altri attori se lo sognano. Detto questo, il film non mi è piaciuto. Mi ha dato particolarmente noia la telecamera, quasi sempre a braccio, troppe scene a fare su e giù appresso al cameraman. O fai un film in cui la cosa ha un senso, tipo Bloody Sunday, oppure metti uno sfaccimma di manfrotto e non mi fai venire il mal di testa!
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Troppo asettico. Trovo che sia malriuscito anche il messaggio anticapitalistico, che sarebbe stato forse uno dei pochi elementi di novità rispetto a un genere usurato.
L'inseguimento nel bosco. :sbav:
Comunque:*** :look:
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Michael Mann continua ad esplorare il genere noir dentro i classici canoni del cinema mainstream americano, e dopo il patinato e freddo Miami Vice ambientato tra l'affascinante metropoli del titolo e posti da sogno e non nei Caraibi ed in Sudamerica, dopo il notturno ed esagitato Collateral raccontato nelle strade violente (e qui la citazione è finissima... :clap:) di Los Angeles, ecco questo Nemico Pubblico ispirato alle vere vicende del feroce ma romantico bandito John Dillinger, della sua banda e dell'integerrimo G-Man Melvin Purvuis di una da poco nascente F.B.I., che ha da sfondo la deprimente provincia americana del Mid-West (anche se la parte finale è tutta svolta a Chicago, capitale gangsteristica degli anni '30) durante gli anni della Grande Depressione, quasi come se il buon Mann (una delle poche garanzie di qualità nell'odierno panorama americano, uno dei pochi che riesce a coniugare perfettamente l'essere autore e la grande industria mainstream..) volesse esplorare in lungo e largo questa sua America violenta.
Ed è il film potremmo definirlo praticamente un perfetto remake del suo precedente e già famoso Heat-La Sfida, film che definisco sfortunato perchè la qualità del film passa in secondo piano per far spazio al fatto che Pacino e De Niro per la prima volta avevano un faccia a faccia sullo schermo...le tematiche ed addirittura lo sviluppo dell'intreccio sono praticamente identiche : la caccia tra i due uomini, l'uomo della legge ed il criminale, così profondamente diversi nell'educazione culturale e sociale ma così incredibilmente uguali nel rispetto tra i due e nel vivere secondo le proprie regole, una donna che scalfisce il cuore di pietra dello spietato criminale ed è anche la sua causa della caduta, e perfino le lunghe sparatorie iper-violente. Come proprio in Heat, la forza del film sta proprio in questi fattori.. e qui la commistione tra il classico e la forza visiva moderna è ancora più forte. Come sempre tecnicamente ineccepibile la prova di Mann, le inquadrature ravvicinate sul volto dei protagonisti, sono oramai è un vero e proprio marchio di fabbrica. Tra gli attori si fa preferire la prova di Bale, rispetto ad un Deep che forse paga ancora le esagitate prove sopra le righe di burtoniana memoria.
Per me resta uno dei migliori film dell'anno
***1/2
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ho preso il Dvd.
pò vè faccio sapè.
ma con Jhonny minimo minimo sò 4 stelletelle :truz:
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io l'ho visto al cinema e l'ho odiato. Ma non mi ricordo perchè...