Partenopeo.net - Forum Calcio Napoli

Off-topic => Focus On => Topic aperto da: cicciograna - 19 Maggio, 2015, 22:21:52 pm

Titolo: Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: cicciograna - 19 Maggio, 2015, 22:21:52 pm
Ho da tempo abbandonato le scuole dell'obbligo, e non so più un cazzo di niente in merito ad esami e test somministrati agli studenti. Però sto leggendo che gli studenti delle scuole superiori stanno boicottando 'sti test del cazzo: qualcuno di voi, più informato, può farmi una breve panoramica su cosa accidenti siano 'sti test e perchè li stiano smerdando così di brutto?
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: Dimonios - 19 Maggio, 2015, 23:28:39 pm
Da quel che ricordo è perché stanno domande personali e il test mediante tipo un codice a barre è riconduibille a chi l'ha compilato.
Poi boh io rispondevo a cazzo perché "anonimo" e senza valutazione :look:
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: CharMeg - 20 Maggio, 2015, 15:42:35 pm
Appena ho tempo ve lo dico.
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: cicciograna - 20 Maggio, 2015, 16:01:48 pm
Appena ho tempo ve lo dico.
Attendo tuo contributo :ok:
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: CharMeg - 20 Maggio, 2015, 19:50:19 pm
Attendo tuo contributo :ok:

Provo a dire quello che mi viene in mente, senza pretese di completezza; al limite aggiungerò altre cose dopo.

Inizio dai test in se stessi.
I test Invalsi hanno, per prima cosa, un fondamentale difetto: sono dei test.
Accertare competenze complesse attraverso test è un grosso errore culturale, del quale si stanno accorgendo perfino gli americani, che notoriamente li hanno smepre applicati; ma naturalmente noi iniziamo ad usarli sul serio quando gli altri pensano ad abbandonarli perchè inadeguati.

I loro contenuti, poi, sono molto diversi sia per argomenti trattati, sia per modalità, da quello che si insegna a scuola; io parlo per matematica e fisica, ma parlandone con colleghi mi risulta che sia così anche per le altre materie. Quindi si accerta soltanto se gli studenti sono capaci di fare i test Invalsi, e niente altro.

I test, poi, non sono anonimi, come dovrebbero essere, e non è nemmeno facile saperne gli esiti per gli alunni della scuola dove sono stati somministrati; a richiesta (insistendo) mandano dei report veramente difficili da decifrare. E' invece impossibile sapere quelli delle altre scuole.

Poi dovrebbero essere somministrati sotto controllo di funzionari dell'Invalsi, per avere qualche valore; purtroppo però l'Invalsi non ha abbastanza soldi per pagare gente da mandare in giro, quindi gli studenti sono sorvegliati dagli insegnanti della scuola. Vi lascio immaginare cosa può succedere, soprattutto perchè risultati migliori vengono poi sbandierati quando si va in giro a fare orientamento in ingresso per attirare nuovi iscritti.
Ebbene si, gli insegnanti devono fare anche gli imbonitori per vendere meglio possibile la propria scuola; vi posso assicurare che ci sono scuole che sparano cazzate immani su quello che dicono di fare e di essere, ma tanto conta solo arraffare iscrizioni, e gli esiti dei test Invalsi fanno brodo.

In più, ai test è affiancato un questionario che pone domande molto personali agli studenti, e anche questo non è anonimo; qui non si tratta di competenze, ma di situazione familiare sia dal punto di vista economico, sia come assetto (separazioni e divorzi, cultura ecc.).

E questo sarebbe ancora niente, se non fosse che ormai sembra chiaro che i loro esiti saranno usati per valutare le scuole, assegnando fondi anche in base ai risultati.
Dato quanto scritto sopra, mi pare che sia facile falsarli, e che sia evidente che una scuola che ha una platea cittadina, con un grado di istruzione familiare e un reddito probabilmente più alti di quelli di chi sta in una scuola periferica o di campagna, avrà vantaggi che tenderanno ad aumentare il divario tra le due realtà.

Gli studenti protestano perchè cominciano a capire queste cose, e temono di ritrovarsi la scuola pubblica divisa nettamente in due fasce, cioè chi ha di più (servizi, attività culturali, iniziative varie) e chi non ha i fondi per metterle a disposizione.

Poi mi piacerebbe sapere quanti studenti rispondono seriamente ad un questionario anonimo (che poi tale non è, ma il discorso funziona lo stesso) che non porta nessuna valutazione....

Da quel che ricordo è perché stanno domande personali e il test mediante tipo un codice a barre è riconduibille a chi l'ha compilato.
Poi boh io rispondevo a cazzo perché "anonimo" e senza valutazione :look:

 :asd: :asd: :asd:

E  ora parliamone, se vi va.
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: cicciograna - 20 Maggio, 2015, 21:25:40 pm
Provo a dire quello che mi viene in mente, senza pretese di completezza; al limite aggiungerò altre cose dopo.

Inizio dai test in se stessi.
I test Invalsi hanno, per prima cosa, un fondamentale difetto: sono dei test.
Accertare competenze complesse attraverso test è un grosso errore culturale, del quale si stanno accorgendo perfino gli americani, che notoriamente li hanno smepre applicati; ma naturalmente noi iniziamo ad usarli sul serio quando gli altri pensano ad abbandonarli perchè inadeguati.

I loro contenuti, poi, sono molto diversi sia per argomenti trattati, sia per modalità, da quello che si insegna a scuola; io parlo per matematica e fisica, ma parlandone con colleghi mi risulta che sia così anche per le altre materie. Quindi si accerta soltanto se gli studenti sono capaci di fare i test Invalsi, e niente altro.

I test, poi, non sono anonimi, come dovrebbero essere, e non è nemmeno facile saperne gli esiti per gli alunni della scuola dove sono stati somministrati; a richiesta (insistendo) mandano dei report veramente difficili da decifrare. E' invece impossibile sapere quelli delle altre scuole.

Poi dovrebbero essere somministrati sotto controllo di funzionari dell'Invalsi, per avere qualche valore; purtroppo però l'Invalsi non ha abbastanza soldi per pagare gente da mandare in giro, quindi gli studenti sono sorvegliati dagli insegnanti della scuola. Vi lascio immaginare cosa può succedere, soprattutto perchè risultati migliori vengono poi sbandierati quando si va in giro a fare orientamento in ingresso per attirare nuovi iscritti.
Ebbene si, gli insegnanti devono fare anche gli imbonitori per vendere meglio possibile la propria scuola; vi posso assicurare che ci sono scuole che sparano cazzate immani su quello che dicono di fare e di essere, ma tanto conta solo arraffare iscrizioni, e gli esiti dei test Invalsi fanno brodo.

In più, ai test è affiancato un questionario che pone domande molto personali agli studenti, e anche questo non è anonimo; qui non si tratta di competenze, ma di situazione familiare sia dal punto di vista economico, sia come assetto (separazioni e divorzi, cultura ecc.).

E questo sarebbe ancora niente, se non fosse che ormai sembra chiaro che i loro esiti saranno usati per valutare le scuole, assegnando fondi anche in base ai risultati.
Dato quanto scritto sopra, mi pare che sia facile falsarli, e che sia evidente che una scuola che ha una platea cittadina, con un grado di istruzione familiare e un reddito probabilmente più alti di quelli di chi sta in una scuola periferica o di campagna, avrà vantaggi che tenderanno ad aumentare il divario tra le due realtà.

Gli studenti protestano perchè cominciano a capire queste cose, e temono di ritrovarsi la scuola pubblica divisa nettamente in due fasce, cioè chi ha di più (servizi, attività culturali, iniziative varie) e chi non ha i fondi per metterle a disposizione.

Poi mi piacerebbe sapere quanti studenti rispondono seriamente ad un questionario anonimo (che poi tale non è, ma il discorso funziona lo stesso) che non porta nessuna valutazione....

 :asd: :asd: :asd:

E  ora parliamone, se vi va.
Ti ringrazio per la risposta, adesso mi rendo conto. Mi pare quindi di capire che i punti più scottanti siano in prims il fatto che un test non sia all'altezza di una valutazione globale delle conoscenze di uno studente (e questo mi trova pienamente d'accordo); l'anonimato in realtà non esistente, dato che è apparentemente possibile risalire all'autore di ciascun test; e soprattutto questa valenza economica del test, utilizzabile per elaborare delle valutazioni sulla scuola in sè e procacciarle, dunque, ulteriori fondi ed agevolazioni.

Bella merda, in effetti. Cosa buona il fatto che siano gli studenti in prima persona a protestare, anche se non so quanto questo potrà avere un reale peso: magari mi macchierò di facile dietrologismo, ma in genere quando vedo sistemi così barocchi per l'assegnazione di fondi e risorse mi viene sempre da pensare che sia tutto fatto per favorire i soliti ignoti. Stiamo a vedere.
Titolo: Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: F&M - 20 Maggio, 2015, 21:27:39 pm

Ti ringrazio per la risposta, adesso mi rendo conto. Mi pare quindi di capire che i punti più scottanti siano in prims il fatto che un test non sia all'altezza di una valutazione globale delle conoscenze di uno studente (e questo mi trova pienamente d'accordo); l'anonimato in realtà non esistente, dato che è apparentemente possibile risalire all'autore di ciascun test; e soprattutto questa valenza economica del test, utilizzabile per elaborare delle valutazioni sulla scuola in sè e procacciarle, dunque, ulteriori fondi ed agevolazioni.

Bella merda, in effetti. Cosa buona il fatto che siano gli studenti in prima persona a protestare, anche se non so quanto questo potrà avere un reale peso: magari mi macchierò di facile dietrologismo, ma in genere quando vedo sistemi così barocchi per l'assegnazione di fondi e risorse mi viene sempre da pensare che sia tutto fatto per favorire i soliti ignoti. Stiamo a vedere.

Anche perche' mi pare di capire che non valutano la preparazione dello studente,, ma quelli della scuola che li forma
Una porcata proprio
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: isab1987 - 20 Maggio, 2015, 21:46:57 pm
Provo a dire quello che mi viene in mente, senza pretese di completezza; al limite aggiungerò altre cose dopo.

Inizio dai test in se stessi.
I test Invalsi hanno, per prima cosa, un fondamentale difetto: sono dei test.
Accertare competenze complesse attraverso test è un grosso errore culturale, del quale si stanno accorgendo perfino gli americani, che notoriamente li hanno smepre applicati; ma naturalmente noi iniziamo ad usarli sul serio quando gli altri pensano ad abbandonarli perchè inadeguati.

I loro contenuti, poi, sono molto diversi sia per argomenti trattati, sia per modalità, da quello che si insegna a scuola; io parlo per matematica e fisica, ma parlandone con colleghi mi risulta che sia così anche per le altre materie. Quindi si accerta soltanto se gli studenti sono capaci di fare i test Invalsi, e niente altro.

I test, poi, non sono anonimi, come dovrebbero essere, e non è nemmeno facile saperne gli esiti per gli alunni della scuola dove sono stati somministrati; a richiesta (insistendo) mandano dei report veramente difficili da decifrare. E' invece impossibile sapere quelli delle altre scuole.

Poi dovrebbero essere somministrati sotto controllo di funzionari dell'Invalsi, per avere qualche valore; purtroppo però l'Invalsi non ha abbastanza soldi per pagare gente da mandare in giro, quindi gli studenti sono sorvegliati dagli insegnanti della scuola. Vi lascio immaginare cosa può succedere, soprattutto perchè risultati migliori vengono poi sbandierati quando si va in giro a fare orientamento in ingresso per attirare nuovi iscritti.
Ebbene si, gli insegnanti devono fare anche gli imbonitori per vendere meglio possibile la propria scuola; vi posso assicurare che ci sono scuole che sparano cazzate immani su quello che dicono di fare e di essere, ma tanto conta solo arraffare iscrizioni, e gli esiti dei test Invalsi fanno brodo.

In più, ai test è affiancato un questionario che pone domande molto personali agli studenti, e anche questo non è anonimo; qui non si tratta di competenze, ma di situazione familiare sia dal punto di vista economico, sia come assetto (separazioni e divorzi, cultura ecc.).

E questo sarebbe ancora niente, se non fosse che ormai sembra chiaro che i loro esiti saranno usati per valutare le scuole, assegnando fondi anche in base ai risultati.
Dato quanto scritto sopra, mi pare che sia facile falsarli, e che sia evidente che una scuola che ha una platea cittadina, con un grado di istruzione familiare e un reddito probabilmente più alti di quelli di chi sta in una scuola periferica o di campagna, avrà vantaggi che tenderanno ad aumentare il divario tra le due realtà.

Gli studenti protestano perchè cominciano a capire queste cose, e temono di ritrovarsi la scuola pubblica divisa nettamente in due fasce, cioè chi ha di più (servizi, attività culturali, iniziative varie) e chi non ha i fondi per metterle a disposizione.

Poi mi piacerebbe sapere quanti studenti rispondono seriamente ad un questionario anonimo (che poi tale non è, ma il discorso funziona lo stesso) che non porta nessuna valutazione....

 :asd: :asd: :asd:

E  ora parliamone, se vi va.
il punto in grassetto è quello piu mortificante. chi ha risultati peggiori dovrebbe avere piu fondi.. ma poi legare la scuola alla logica del profitto da test dopo che per anni la si è affamata lasciandola in balia del berlusconismo e dei privilegi alle parificate è roba da pazzi..  :doh:
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: enricocaruso - 20 Maggio, 2015, 21:47:53 pm
In Inghilterra fecero un po' di tempo fa una riforma che introduceva degli esami di stato annuali, tipo invalsi, per valutare le scuole e gli insegnanti. Questo ha fatto sì che l'andamento dei ragazzi dipendesse dal livello dell'insegnamento somministrato e non dalla generosità degli insegnanti coi voti. Quindi i genitori premevano assai più perché l'insegnamento salisse di livello e non per strappare la sufficienza ai professori, che non avevano più alcun potere riguardo alle valutazioni degli allievi. E' stato un fattore positivo, che ha portato ad avere un vero rapporto controllore controllato, con i professori controllati dall'utenza, ossia le famiglie. Le scuole che avevano valutazioni più alte penso potessero avere accesso a maggiori fondi, anche per fornire incentivi ai professori stessi, quindi potevano in qualche modo scegliere, selezionare il corpo docenti promettendo incentivi. Liberista, forse, ma efficace, e la scuola PUBBLICA inglese, prima assai scadente, è salita moltissimo di livello.

Ora forse l'idea sarebbe la stessa anche da noi, col superpreside in grado di gestire la propria scuola in modo più autonomo.

L'invalsi sarebbe, sviluppato, l'esame "obiettivo" capace di fornire le valutazioni sugli studenti e conseguentemente sull'offerta della scuola.

I test invalsi sono dei test limitati, quanto a capacità di comprendere totalmente il grado di apprendimento di un ragazzo. Però per esempio la comprensione di un testo è qualcosa che puoi valutare, con domande ad hoc. Se uno non comprende un testo potrà pure allenarsi a risolvere gli invalsi, comunque non riuscirà. Altrettanto, se l'allenamento per superare gli invalsi passa per imparare a comprendere un testo con le sue implicazioni ben venga! Così anche per matematica e fisica, i test non sono mai nozionistici, o almeno non dovrebbero esserlo (la mia compagna fu coinvolta qualche anno fa per 2, 3 anni nella compilazione dei test) e quindi se la matematica l'hai capita li risolvi, altrimenti no. Non puoi tanto barare.
Certo se i test dovessero cominciare ad avere il valore, decisivo, che hanno cose analoghe in Inghilterra, è ovvio che vanno somministrati con ispettori seri preposti a controllare che non ci siano imbrogli...
Titolo: Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: Marco78 - 20 Maggio, 2015, 21:51:31 pm
Io sono un docente e sono troppo incazzato per questa riforma balorda, io speri che si boicottino pure gli scrutini finali e gli esami di stato, se li vanno a fare questi pezzi di merda che vogliono smerdare pure l'ultima istituzione nella quale imbrogli e raccomandazioni sono marginali. Che il padreterno se li possa chiamare...
Titolo: Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: Marco78 - 20 Maggio, 2015, 21:53:44 pm
Enrico noto ca scriv strunzat non solo sul calcio... Ma tu ti rendi conto cge significa se un genitore o un alunno dovesse valutarmi? Bah....
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: enricocaruso - 20 Maggio, 2015, 21:54:50 pm
Aggiungo che col criterio della valutazione oggettiva (per quanto possibile) che permette di capire il livello della scuola, i superpresidi non avrebbero più alcun vantaggio nel selezionare insegnanti raccomandati, visto che gli serve che la scuola faccia andare bene (oggettivamente, per quanto possibile) gli studenti per avere accesso a più fondi. Teoricamente, un meccanismo virtuoso. Poi in Italia riusciranno comunque a corromperlo...
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: CharMeg - 21 Maggio, 2015, 00:02:44 am
Aggiungo che col criterio della valutazione oggettiva (per quanto possibile) che permette di capire il livello della scuola, i superpresidi non avrebbero più alcun vantaggio nel selezionare insegnanti raccomandati, visto che gli serve che la scuola faccia andare bene (oggettivamente, per quanto possibile) gli studenti per avere accesso a più fondi. Teoricamente, un meccanismo virtuoso. Poi in Italia riusciranno comunque a corromperlo...

Enrico, il livello della scuola, in assoluto, non esiste.
Ogni scuola prende la materia prima che ha, e che è diversa da zona a zona, anche da quartiere a quartiere, e tenta di tirarne fuori il meglio possibile.

Se io faccio arrivare ad un livello accettabile ragazzi con scolarizzazione bassissima ho fatto moltissimo, ma il livello sarà comunque accettabile; se prendo ragazzi di buona istruzione e li faccio arrivare più in alto il livello raggiunto sarà superiore a quello precedente, ma compararli in assoluto è impossibile, anzi, sbagliato.

Quello che dovrebbe essere valutato è il differenzaiale tra livello di ingresso in una scuola e livello di uscita, e su diversi anni; per esempio all'inizio, alla fine del primo e del secondo biennio.

Ma i test Invalsi valutano valori assoluti, non differenziali, quindi non sono semplicemente inutili, sono proprio dannosi.
E quindi usarli per valutare una scuola è sbagliato e dannoso.
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: CharMeg - 21 Maggio, 2015, 00:03:35 am
Se poi vogliamo parlare dei superpresidi, apriamo un discorso ancora più delicato.
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: Vino a Tavola - 21 Maggio, 2015, 01:30:06 am
quasi quasi faccio entrare la mia  genitrice qua sopra... finalmente tra un mese sarà in pensione, mocca a quella cessa della Fornero che possa morire di cancro. Vi abbraccerebbe tutti e prenderebbe enricocaruso a cinghiate e bastonate da mo fino al 2025
Titolo: Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: Leif Erikson - 21 Maggio, 2015, 01:31:55 am
Enrico è praticamente Camillo Benso di Cavour
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: enricocaruso - 21 Maggio, 2015, 01:36:25 am
A me di quello che pensano i professori me ne passa abbastanza per il cazzo, quello che conta è l'utenza, ossia i cittadini. L'Italia è piena di corporazioni e professioni che non fanno altro che difendere il proprio orticello fottendosene altamente del loro compito di servizio pubblico. Questo ovviamente non vuol dire automaticamente che qualunque riforma che faccia incazzare una professione sia per forza giusta, ma di certo l'insorgere dei sindacati delle scuole non mi dà praticamente alcun dato aggiuntivo, nel caso specifico.

I test invalsi valutano anche i differenziali, basta applicarli ogni anno, e così si vede se una scuola cresce o decresce, quanto a offerta didattica. Ovviamente fermo restando che non dicono tutto sul livello di un allievo...
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: pappasouth - 21 Maggio, 2015, 07:13:50 am
quasi quasi faccio entrare la mia  genitrice qua sopra... finalmente tra un mese sarà in pensione, mocca a quella cessa della Fornero che possa morire di cancro. Vi abbraccerebbe tutti e prenderebbe enricocaruso a cinghiate e bastonate da mo fino al 2025
ma volevi scrivere nel topic di Tiziana Cantone?
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: Genny Fenny - 21 Maggio, 2015, 09:20:50 am
quasi quasi faccio entrare la mia  genitrice qua sopra... finalmente tra un mese sarà in pensione, mocca a quella cessa della Fornero che possa morire di cancro. Vi abbraccerebbe tutti e prenderebbe enricocaruso a cinghiate e bastonate da mo fino al 2025

COUGAR  :love2:
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: calvin - 21 Maggio, 2015, 09:59:36 am
Io sono un docente e sono troppo incazzato per questa riforma balorda, io speri che si boicottino pure gli scrutini finali e gli esami di stato, se li vanno a fare questi pezzi di merda che vogliono smerdare pure l'ultima istituzione nella quale imbrogli e raccomandazioni sono marginali. Che il padreterno se li possa chiamare...


questa è l'unica risposta possibile


Spoiler
(http://www.gonews.it/wp-content/uploads/2013/10/cobas47.jpg)
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: Moebius - 21 Maggio, 2015, 13:31:51 pm
nella mia scuola ci sarà il blocco degli scrutini
 :compagni:
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: CharMeg - 21 Maggio, 2015, 15:29:56 pm
A me di quello che pensano i professori me ne passa abbastanza per il cazzo, quello che conta è l'utenza, ossia i cittadini. L'Italia è piena di corporazioni e professioni che non fanno altro che difendere il proprio orticello fottendosene altamente del loro compito di servizio pubblico. Questo ovviamente non vuol dire automaticamente che qualunque riforma che faccia incazzare una professione sia per forza giusta, ma di certo l'insorgere dei sindacati delle scuole non mi dà praticamente alcun dato aggiuntivo, nel caso specifico.

I test invalsi valutano anche i differenziali, basta applicarli ogni anno, e così si vede se una scuola cresce o decresce, quanto a offerta didattica. Ovviamente fermo restando che non dicono tutto sul livello di un allievo...

A me di quello che pensano i musicisti me ne passa abbastanza per il cazzo, mi basta comprarmi un cd ogni tanto, anche con incisioni più vecchie, l'importante è che io mi sento la musica.
Le pretese di questa gente che vorrebbe fare cultura cantando cose vecchissime e noiosisisme che piacciono solo a loro mi ricordano quelli che coltivano solo il loro orticello fregandosene degli altri. Ci sono cose più importanti della musica, francamente, tipo mettere il piatto a tavola tutti i giorni. Altro che cantare.

Se il pubblico che li segue è esiguo meglio tagliare tutto, vadano a fare un lavoro serio; se di anno in anno il pubblico diminuisce o resta uguale meglio tagliare, bisogna fare economia e pensare alle cose serie. La cultura è un'altra cosa.

Ti convince questa parafrasi qualunquista del tuo discorso? Non se ne discosta poi molto come contenuti.
Mi dispiace molto sentire che una persona come te, che fa un mestiere culturalmente importante, parli di altre persone che dal punto di vista della formazione hanno un ruolo non secondario con tanta indifferenza e superficialità.

Se vuoi dati aggiuntivi non hai che da informarti, come fa chiunque voglia sapere come va la vita.

Comunque l'offerta didattica, a parte l'orrenda espressione da bancone del salumiere con le offerte speciali, non c'entra niente con i risultati, si riferisce ad un'altra cosa.
Una buona offerta formativa non produce necessariamente buoni risultati, c'è qualche variabile in più da considerare.
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: Moebius - 21 Maggio, 2015, 16:13:02 pm
A me di quello che pensano i musicisti me ne passa abbastanza per il cazzo, mi basta comprarmi un cd ogni tanto, anche con incisioni più vecchie, l'importante è che io mi sento la musica.
Le pretese di questa gente che vorrebbe fare cultura cantando cose vecchissime e noiosisisme che piacciono solo a loro mi ricordano quelli che coltivano solo il loro orticello fregandosene degli altri. Ci sono cose più importanti della musica, francamente, tipo mettere il piatto a tavola tutti i giorni. Altro che cantare.

Se il pubblico che li segue è esiguo meglio tagliare tutto, vadano a fare un lavoro serio; se di anno in anno il pubblico diminuisce o resta uguale meglio tagliare, bisogna fare economia e pensare alle cose serie. La cultura è un'altra cosa.

Ti convince questa parafrasi qualunquista del tuo discorso? Non se ne discosta poi molto come contenuti.
Mi dispiace molto sentire che una persona come te, che fa un mestiere culturalmente importante, parli di altre persone che dal punto di vista della formazione hanno un ruolo non secondario con tanta indifferenza e superficialità.

Se vuoi dati aggiuntivi non hai che da informarti, come fa chiunque voglia sapere come va la vita.

Comunque l'offerta didattica, a parte l'orrenda espressione da bancone del salumiere con le offerte speciali, non c'entra niente con i risultati, si riferisce ad un'altra cosa.
Una buona offerta formativa non produce necessariamente buoni risultati, c'è qualche variabile in più da considerare.
:alla: :alla: :alla: :alla:
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: joint - 21 Maggio, 2015, 16:22:03 pm
A me di quello che pensano i musicisti me ne passa abbastanza per il cazzo, mi basta comprarmi un cd ogni tanto, anche con incisioni più vecchie, l'importante è che io mi sento la musica.
Le pretese di questa gente che vorrebbe fare cultura cantando cose vecchissime e noiosisisme che piacciono solo a loro mi ricordano quelli che coltivano solo il loro orticello fregandosene degli altri. Ci sono cose più importanti della musica, francamente, tipo mettere il piatto a tavola tutti i giorni. Altro che cantare.

Se il pubblico che li segue è esiguo meglio tagliare tutto, vadano a fare un lavoro serio; se di anno in anno il pubblico diminuisce o resta uguale meglio tagliare, bisogna fare economia e pensare alle cose serie. La cultura è un'altra cosa.

Ti convince questa parafrasi qualunquista del tuo discorso? Non se ne discosta poi molto come contenuti.
Mi dispiace molto sentire che una persona come te, che fa un mestiere culturalmente importante, parli di altre persone che dal punto di vista della formazione hanno un ruolo non secondario con tanta indifferenza e superficialità.

Se vuoi dati aggiuntivi non hai che da informarti, come fa chiunque voglia sapere come va la vita.

Comunque l'offerta didattica, a parte l'orrenda espressione da bancone del salumiere con le offerte speciali, non c'entra niente con i risultati, si riferisce ad un'altra cosa.
Una buona offerta formativa non produce necessariamente buoni risultati, c'è qualche variabile in più da considerare.

ho appena ordinato su amazon un camion di applausi per te.
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: enricocaruso - 21 Maggio, 2015, 17:02:32 pm
Ma che cazzo applaudite che non c'è un minimo di senso in quello che ha scritto?? Cosa cazzo c'entra l'insulto qualunquista alla mia arte o all'arte in generale, con una parafrasi del mio discorso? Chiaramente questo prova che nella scuola italiana la comprensione del testo è ancora una cosa assai difficile...

Ho sostenuto che non sono i professori a dover decidere come deve funzionare la scuola italiana, non sono i lavoratori impegnati in un servizio pubblico a dover stabilire la governance dei loro enti pubblici. Quello che conta è il servizio pubblico, non la pagnotta dell'insegnante. La stessa cosa vale per esempio con l'università, dove i professori fanno di tutto perché la governance lasci a loro il controllo e il potere sulle facoltà. Quindi quello che pensano i professori è irrilevante, se non come consulenza. Loro difendono il loro lavoro, non necessariamente la qualità del servizio offerto alla comunità.

Le riforme della scuola niente hanno a che vedere con i tagli, che sono ovviamente da condannare. Fare tutto un calderone vuol dire fare demagogia, e quindi poi ricevere i camion di applausi facili...
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: TOTORE-RASTAMAN - 21 Maggio, 2015, 17:06:30 pm
A me di quello che pensano i musicisti me ne passa abbastanza per il cazzo, mi basta comprarmi un cd ogni tanto, anche con incisioni più vecchie, l'importante è che io mi sento la musica.
Le pretese di questa gente che vorrebbe fare cultura cantando cose vecchissime e noiosisisme che piacciono solo a loro mi ricordano quelli che coltivano solo il loro orticello fregandosene degli altri. Ci sono cose più importanti della musica, francamente, tipo mettere il piatto a tavola tutti i giorni. Altro che cantare.

Se il pubblico che li segue è esiguo meglio tagliare tutto, vadano a fare un lavoro serio; se di anno in anno il pubblico diminuisce o resta uguale meglio tagliare, bisogna fare economia e pensare alle cose serie. La cultura è un'altra cosa.

Ti convince questa parafrasi qualunquista del tuo discorso? Non se ne discosta poi molto come contenuti.
Mi dispiace molto sentire che una persona come te, che fa un mestiere culturalmente importante, parli di altre persone che dal punto di vista della formazione hanno un ruolo non secondario con tanta indifferenza e superficialità.

Se vuoi dati aggiuntivi non hai che da informarti, come fa chiunque voglia sapere come va la vita.

Comunque l'offerta didattica, a parte l'orrenda espressione da bancone del salumiere con le offerte speciali, non c'entra niente con i risultati, si riferisce ad un'altra cosa.
Una buona offerta formativa non produce necessariamente buoni risultati, c'è qualche variabile in più da considerare.
Tutto giusto e sacrosanto ma non è che tutti i docenti siano appassionati e professionali, purtroppo.
Almeno quando ci ho lavorato io, nelle scuole, c'era chi dava l'anima e chi intendeva il proprio lavoro come una rendita acquisita in cambio di un minimo sforzo, tipo:
depositare lo stesso programma tutti gli anni dalla prima volta fino alla pensione
dedicarsi alle lezioni private come primaria fonte di reddito (a nero)
bocciare gli alunni "difficili" per toglierseli dai coglioni
concentrarsi sui "bravi"
Nella stessa scuola, se non nella stessa sezione, puoi tranquillamente trovare chi da l'anima e chi non fa una beneamata minchia, motivo per cui io sarei più per valutare i singoli docenti e mandare a fare altro chi non ha voglia di vivere questo lavoro non dico come una missione ma quantomeno come una professione dalle enormi responsabilità.
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: enricocaruso - 21 Maggio, 2015, 17:11:59 pm
Tutto giusto e sacrosanto ma non è che tutti i docenti siano appassionati e professionali, purtroppo.
Almeno quando ci ho lavorato io, nelle scuole, c'era chi dava l'anima e chi intendeva il proprio lavoro come una rendita acquisita in cambio di un minimo sforzo, tipo:
depositare lo stesso programma tutti gli anni dalla prima volta fino alla pensione
dedicarsi alle lezioni private come primaria fonte di reddito (a nero)
bocciare gli alunni "difficili" per toglierseli dai coglioni
concentrarsi sui "bravi"
Nella stessa scuola, se non nella stessa sezione, puoi tranquillamente trovare chi da l'anima e chi non fa una beneamata minchia, motivo per cui io sarei più per valutare i singoli docenti e mandare a fare altro chi non ha voglia di vivere questo lavoro non dico come una missione ma quantomeno come una professione dalle enormi responsabilità.

E il modo di fare quello che dici è introdurre un sistema di valutazione dei professori, cosa ovviamente invisa ai loro sindacati. Come effettuare questa valutazione è ovviamente delicatissimo, ma per me è inconcepibile che la scuola non possa verificare che combina un professore in classe.
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: TOTORE-RASTAMAN - 21 Maggio, 2015, 17:13:18 pm
E il modo di fare quello che dici è introdurre un sistema di valutazione dei professori, cosa ovviamente invisa ai loro sindacati. Come effettuare questa valutazione è ovviamente delicatissimo, ma per me è inconcepibile che la scuola non possa verificare che combina un professore in classe.
Mica è facile: un prof severo ma bravo potrebbe facilmente essere giudicato malissimo dai suoi allievi. :boh:
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: enricocaruso - 21 Maggio, 2015, 17:16:08 pm
Mica è facile: un prof severo ma bravo potrebbe facilmente essere giudicato malissimo dai suoi allievi. :boh:

mica parlavo delle valutazioni da parte degli studenti, ma della valutazione basata sull'andamento dei suoi studenti.
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: SpamMattia - 21 Maggio, 2015, 17:19:43 pm
nella mia scuola ci sarà il blocco degli scrutini
 :compagni:
cioè? :look:
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: TOTORE-RASTAMAN - 21 Maggio, 2015, 17:21:56 pm
mica parlavo delle valutazioni da parte degli studenti, ma della valutazione basata sull'andamento dei suoi studenti.
Così però verrebbero penalizzati gli insegnanti che lavorano nelle scuole delle zone più povere.
Che di debba essere una valutazione degli insegnati è fuor di dubbio ma, mi ripeto, ci sono mille fattori in gioco che la rendono un'operazione molto difficile.
Per come la penso io gli scaldasedie dovrebbero autovalutarsi e, se non hanno voglia di dare l'anima, dare le dimissioni ma sono un inguaribile utopista.
Titolo: Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: Fuller - 21 Maggio, 2015, 17:27:13 pm
Domanda ad enricocaruso: ok gli insegnanti e le scuole andrebbero valutati tramite valutazione degli alunni, cosa tutt'altro che semplice da fare, ma a te questi test sembrano giusti/utili/logici? Perché è di questo che si sta parlando.
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: CharMeg - 21 Maggio, 2015, 18:12:45 pm
Ma che cazzo applaudite che non c'è un minimo di senso in quello che ha scritto?? Cosa cazzo c'entra l'insulto qualunquista alla mia arte o all'arte in generale, con una parafrasi del mio discorso? Chiaramente questo prova che nella scuola italiana la comprensione del testo è ancora una cosa assai difficile...

Ho sostenuto che non sono i professori a dover decidere come deve funzionare la scuola italiana, non sono i lavoratori impegnati in un servizio pubblico a dover stabilire la governance dei loro enti pubblici. Quello che conta è il servizio pubblico, non la pagnotta dell'insegnante. La stessa cosa vale per esempio con l'università, dove i professori fanno di tutto perché la governance lasci a loro il controllo e il potere sulle facoltà. Quindi quello che pensano i professori è irrilevante, se non come consulenza. Loro difendono il loro lavoro, non necessariamente la qualità del servizio offerto alla comunità.

Le riforme della scuola niente hanno a che vedere con i tagli, che sono ovviamente da condannare. Fare tutto un calderone vuol dire fare demagogia, e quindi poi ricevere i camion di applausi facili...

A parte il fatto che fanno bene ad applaudire, e li ringrazio, spedirò un vassoio di paste a casa di ciascuno di loro appena passo da Napoli, la comprensione del testo fa difetto a te.

Se avessi letto tutto con attenzione avresti forse colto un punto: che ho detto che una persona che tutto sommato si occupa di cultura ha trattato questo argomento con (quasi, non ti posso offendere fino a questo punto, non lo meriti) la stessa superficialità con la quale un Salvini parla degli immigrati.

Che te ne passi per il cazzo di cosa pensano i professori l'hai scritto tu, giusto? Io l'ho riportato per farti notare quanto dia fastidio e sia ingiusto se lo rivolgono a te stesso. Questo in funzione della comprensione del testo.

A questo punto diciamo che delle condizioni di lavoro dei lavoratori in fabbrica me ne passo per il cazzo, e che devono essere i datori di lavoro a stabilirle (qui mi riallaccio ad un altro tuo post, sempre per favorire la comprensione del testo), i soldi li mette il datore di lavoro e del parere dei sottoposti (degli inferiori, va') se ne passa per il cazzo.

Aggiungo che io sono favorevole alla valutazione degli insegnanti, se valutassero me mi triplicherebbero lo stipendio, e lo dico con assoluta certezza, ma mi piacerebbe capire i metodi.
Se vuoi ti dico cosa penso dei metodi che si stanno ventilando, non sono sicuro che tu li conosca, perchè sono pazzeschi.
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: enricocaruso - 21 Maggio, 2015, 18:32:18 pm
Così però verrebbero penalizzati gli insegnanti che lavorano nelle scuole delle zone più povere.
Che di debba essere una valutazione degli insegnati è fuor di dubbio ma, mi ripeto, ci sono mille fattori in gioco che la rendono un'operazione molto difficile.
Per come la penso io gli scaldasedie dovrebbero autovalutarsi e, se non hanno voglia di dare l'anima, dare le dimissioni ma sono un inguaribile utopista.

Ma mica si prendono i voti così come sono. Chi fa i test statistici normalmente tara a seconda della situazione...
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: CharMeg - 21 Maggio, 2015, 18:37:40 pm
Ma mica si prendono i voti così come sono. Chi fa i test statistici normalmente tara a seconda della situazione...

Cioè si tarano dati inattendibili usando dati sconosciuti (o mal conosciuti)? Interessante, nuove frontiere della statistica.
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: enricocaruso - 21 Maggio, 2015, 18:43:59 pm
A parte il fatto che fanno bene ad applaudire, e li ringrazio, spedirò un vassoio di paste a casa di ciascuno di loro appena passo da Napoli, la comprensione del testo fa difetto a te.

Se avessi letto tutto con attenzione avresti forse colto un punto: che ho detto che una persona che tutto sommato si occupa di cultura ha trattato questo argomento con (quasi, non ti posso offendere fino a questo punto, non lo meriti) la stessa superficialità con la quale un Salvini parla degli immigrati.

Che te ne passi per il cazzo di cosa pensano i professori l'hai scritto tu, giusto? Io l'ho riportato per farti notare quanto dia fastidio e sia ingiusto se lo rivolgono a te stesso. Questo in funzione della comprensione del testo.

A questo punto diciamo che delle condizioni di lavoro dei lavoratori in fabbrica me ne passo per il cazzo, e che devono essere i datori di lavoro a stabilirle (qui mi riallaccio ad un altro tuo post, sempre per favorire la comprensione del testo), i soldi li mette il datore di lavoro e del parere dei sottoposti (degli inferiori, va') se ne passa per il cazzo.

Aggiungo che io sono favorevole alla valutazione degli insegnanti, se valutassero me mi triplicherebbero lo stipendio, e lo dico con assoluta certezza, ma mi piacerebbe capire i metodi.
Se vuoi ti dico cosa penso dei metodi che si stanno ventilando, non sono sicuro che tu li conosca, perchè sono pazzeschi.

Scusa, ma invece con la tua, diciamo, parafrasi non coglievi affatto il punto, quindi gli applausi sono immeritati  :sisi:

Se la situazione dei teatri italiani va a scatafascio non chiamo un manipolo di cantanti per migliorarla, bensì dei manager pubblici, dei manager culturali, delle persone che si occupano di management, di governance, di gestione. Persone che lavorano studiando le riforme effettuate in altri paesi, in situazioni analoghe, in situazioni diverse, per valutare la direzione da far prendere ad una struttura che fornisce un servizio pubblico. Ovvio che ascolto anche le opinioni degli artisti, cantanti, orchestrali, direttori d'orchestra, ma la loro opinione non può essere presa come l'unica valida, anche perché ovviamente hanno un conflitto d'interesse. Se tu in un forum di cantanti entri e dici che i cantanti non dovrebbero mai essere alla guida di una commissione per la riforma di un teatro non mi dai affatto fastidio. Altra cosa lo sproloquio senza senso che hai fatto, che non mi infastidisce se non per lo spregio della logica (senza offesa), che assolvo perché sei irritato... E' chiaro il testo adesso?

Le condizioni dei lavoratori in fabbrica anche non è un esempio calzante, qui si discute di come migliorare la scuola, come far sì che i nostri studenti migliorino la loro preparazione, quindi si discute del servizio offerto (che non è una parolaccia da salumiere) alla comunità. Ovvio che i sindacati degli insegnanti invece si occupino degli stipendi, delle condizioni di lavoro, è sacrosanto, ma la riforma del sistema scuola non è una cosa per la quale dovrebbero avere particolarmente più voce in capitolo di chiunque altro nel paese, di qualunque genitore, insomma.
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: enricocaruso - 21 Maggio, 2015, 18:46:08 pm
Cioè si tarano dati inattendibili usando dati sconosciuti (o mal conosciuti)? Interessante, nuove frontiere della statistica.

Che i dati siano inattendibili lo dici tu, sono comunque assai più attendibili dei voti che quotidianamente vengono assegnati nelle classi. E esistono moltissimi sistemi per stabilire, e successivamente aggiustare, queste tare. Si andranno definendo col tempo, con l'entrata a regime del sistema...
Titolo: Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: Genny Fenny - 21 Maggio, 2015, 18:50:14 pm
Margaret Thatcher si schiatterebbe di ditalini nell'arco pubico leggendo i post del nostro carusiello. :buondio:
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: Marco78 - 21 Maggio, 2015, 18:53:59 pm
Enrico il problema è che tu non capisci un cazzo di come vanno le cose ma ti piace parlare per dare aria alla bocca e questa cosa mi fa incazzare enormemente.

Sai cosa significa dover essere valutato dai genitori e dagli alunni? Vuol dire che se li bocci/rimandi perchè non capiscono un cazzo, per ripicca ti daranno un voto basso, mentre quelli che verranno premiati sono i colleghi (ne conosco parecchi) che non fanno un cazzo dalla mattina alla sera e poi alla fine promuovono tutti!!

Accendere il cervello prima di parlare sarebbe cosa buona e giusta. Mannaggia l'addormentata ladra e troia!

Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: enricocaruso - 21 Maggio, 2015, 18:56:28 pm
Enrico il problema è che tu non capisci un cazzo di come vanno le cose ma ti piace parlare per dare aria alla bocca e questa cosa mi fa incazzare enormemente.

Sai cosa significa dover essere valutato dai genitori e dagli alunni? Vuol dire che se li bocci/rimandi perchè non capiscono un cazzo, per ripicca ti daranno un voto basso, mentre quelli che verranno premiati sono i colleghi (ne conosco parecchi) che non fanno un cazzo dalla mattina alla sera e poi alla fine promuovono tutti!!

Accendere il cervello prima di parlare sarebbe cosa buona e giusta. Mannaggia l'addormentata ladra e troia!

Marco, per curiosità ma cosa insegni? Spero non la comprensione del testo, se no poveri ragazzi...
Dimmi tu quando cazzo avrei scritto che la valutazione degli insegnanti che propugno io sia quella che descrivi tu (peraltro applicata quasi ovunque nel mondo)...
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: TOTORE-RASTAMAN - 21 Maggio, 2015, 18:58:00 pm
Se è per questo la valutazione dei prof, ai miei tempi, si faceva anche all'università e, tranne pochi goliardi, quasi tutti davano un giudizio obiettivo.
Titolo: Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: tonysea7 - 21 Maggio, 2015, 19:03:31 pm

Se è per questo la valutazione dei prof, ai miei tempi, si faceva anche all'università e, tranne pochi goliardi, quasi tutti davano un giudizio obiettivo.

Pure oggi si fa. Ad ogni fine corso passa l'omino del dipartimento con un quesstionario da riempire.
Titolo: Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: enricocaruso - 21 Maggio, 2015, 19:11:50 pm
Ma in Italia si fa però non serve, perché poi la valutazione non condiziona la carriera di un prof...
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: Marco78 - 21 Maggio, 2015, 19:14:34 pm
Marco, per curiosità ma cosa insegni? Spero non la comprensione del testo, se no poveri ragazzi...
Dimmi tu quando cazzo avrei scritto che la valutazione degli insegnanti che propugno io sia quella che descrivi tu (peraltro applicata quasi ovunque nel mondo)...

Noi non siamo il mondo, forse una cosa un pò difficile da comprendere per te. In quale paese del mondo ti risulta che il costume comune sia quello di fottere gli altri e cercare di "rubare" qualcosa (in senso figurato intendo)? Secondo te in Gran Bretagna e in USA i ragazzi fanno a scuola per imparare qualcosa o per rompere il cazzo a chi cerca di insegnargli qualcosa?
Una collega di inglese lavorò per un periodo con un insegnante madrelingua proveniente dagli USA che era SCONCERTATO dal fatto che i ragazzi si distraessero in classe. Diceva che negli USA i ragazzi PRETENDONO di imparare, l'esatto opposto di quello che avviene in Italia, dove gli alunni fanno di tutto per avere la promozione senza fare nulla.
Ti pare che in due realtà così diverse si possa trovare un modo comune per la valutazione degli insegnanti? 
Stai scrivendo da 3 pagine che ci vuole un metodo per valutare gli insegnanti e che questo metodo l'ha proposto la riforma Renzi: questi pezzi di merda hanno proposto di essere valutati dalle famiglie e dagli alunni, naturalmente nessuno di questi coglioni ha mai messo piede in una scuola.
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: Marco78 - 21 Maggio, 2015, 19:17:10 pm
Se è per questo la valutazione dei prof, ai miei tempi, si faceva anche all'università e, tranne pochi goliardi, quasi tutti davano un giudizio obiettivo.

Nella mia università (Federico II) non si faceva, la faceva mio cugino alla LUISS a Roma, ma lì è un'università privata ed è tutto diverso.

I docenti non possono essere valutati: perchè magari ci sarà uno che è uno scienziato ma non fa un cazzo dalla mattina alla sera. L'unico modo per valutare l'operato sarebbe quello di mettere telecamere in ogni classe: io sarei d'accordo. Solo così si vede se qualcuno fa lezione o meno. Un'altra cosa intelligente sarebbe quella di marcare il cartellino, per vedere l'orario di uscita ed entrata.
Titolo: Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: enricocaruso - 21 Maggio, 2015, 19:18:35 pm
E pretendono di imparare lo perché il loro sistema non si basa sulla generosità dei professori, i test non li sfanghi se non hai imparato...
Quello è il cambiamento virtuoso che servirebbe da noi
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: CharMeg - 21 Maggio, 2015, 19:27:07 pm
Scusa, ma invece con la tua, diciamo, parafrasi non coglievi affatto il punto, quindi gli applausi sono immeritati  :sisi:

Se la situazione dei teatri italiani va a scatafascio non chiamo un manipolo di cantanti per migliorarla, bensì dei manager pubblici, dei manager culturali, delle persone che si occupano di management, di governance, di gestione. Persone che lavorano studiando le riforme effettuate in altri paesi, in situazioni analoghe, in situazioni diverse, per valutare la direzione da far prendere ad una struttura che fornisce un servizio pubblico. Ovvio che ascolto anche le opinioni degli artisti, cantanti, orchestrali, direttori d'orchestra, ma la loro opinione non può essere presa come l'unica valida, anche perché ovviamente hanno un conflitto d'interesse. Se tu in un forum di cantanti entri e dici che i cantanti non dovrebbero mai essere alla guida di una commissione per la riforma di un teatro non mi dai affatto fastidio. Altra cosa lo sproloquio senza senso che hai fatto, che non mi infastidisce se non per lo spregio della logica (senza offesa), che assolvo perché sei irritato... E' chiaro il testo adesso?

Le condizioni dei lavoratori in fabbrica anche non è un esempio calzante, qui si discute di come migliorare la scuola, come far sì che i nostri studenti migliorino la loro preparazione, quindi si discute del servizio offerto (che non è una parolaccia da salumiere) alla comunità. Ovvio che i sindacati degli insegnanti invece si occupino degli stipendi, delle condizioni di lavoro, è sacrosanto, ma la riforma del sistema scuola non è una cosa per la quale dovrebbero avere particolarmente più voce in capitolo di chiunque altro nel paese, di qualunque genitore, insomma.

Nel caso della scuola, come sempre accade, tantissima gente parla senza conoscere niente di come funziona.

Il signor Renzi, come chi lo ha precedeuto, non ha chiamato nessun trust di cervelli per compilare la riforma, ha preso tutte la soluzioni più semplicistiche e più discutibili possibile, ma che però facessero risaltare il suo machismo, per cambiare indipendentemente dall'opportunità di farlo.

E quando avrebbe ascoltato gli operatori del campo? Mai.

Mi meraviglia, poi, che un interesse in una questione oggi venga sempre considerato un conflitto di interesse; parti, cioè, dal principio che Renzi agisce perchè sa quello che fa, nell'interesse della nazione e per il suo progresso, mentre gli insegnanti sarebbero in conflitto con se stessi, perchè se dessero opinioni e consigli lo farebbero solo per lo stipendio e mai per lavorare meglio.
Per evitare fraintendimenti, lo affermi nel momento stesso in cui dici che c'è un conflitto di interessi.

Se tu hai una scarsa considerazione dei tuoi colleghi, per cui non ti offenderesti se io dicessi che i cantanti non dovrebbero mai essere alla guida di una commissione per la riforma di un teatro, sappi che io non la penso così dei miei colleghi.
Come tu saprai di certo, in ogni organizzazione c'è chi si da più da fare e chi preferisce non esporsi, ma io so, perchè lo vivo ogni giorno, che se la scuola ancora riesce ad offrire contenuti significativi agli studenti è per il lavoro, malpagato o non pagato del tutto, che gli insegnanti fanno tutti i giorni, tirandosi dietro anche quelli che si lasciano guidare e salvando il culo anche aloro, in definitiva.

Tutte le riforme fatte di recente hanno cancellato un lavoro sperimentale di ottimo livello fatto in molte scuole italiane, senza consultare nessuno, perchè c'era chi sapeva meglio di noi qual era l'interesse della nazione; se oggi ci ritroviamo con 150.000 posti in meno e i fondi di istituto dimezzati (in diminuzione ulteriore con la buona scuola) lo dobbiamo ai saggi che tu indichi.

Se, nonostante questo, continuiamo a lavorare, sicuramente c'entra lo stipendio, ma non bastano meno di 1.300 euro al mese per giustificare l'attaccamento di molti di noi al lavoro che facciamo.

Hai un'idea di cosa dobbiamo fare noi durante l'anno per procacciarci nuovi iscritti, senza i quali perdiamo fondi e posti di lavoro? Questo è uno dei sensi che si possono dare all'espressione Offerta formativa.

Ah, non sono irritato, perchè dovrei esserlo?
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: TOTORE-RASTAMAN - 21 Maggio, 2015, 19:28:11 pm
Nella mia università (Federico II) non si faceva, la faceva mio cugino alla LUISS a Roma, ma lì è un'università privata ed è tutto diverso.

I docenti non possono essere valutati: perchè magari ci sarà uno che è uno scienziato ma non fa un cazzo dalla mattina alla sera. L'unico modo per valutare l'operato sarebbe quello di mettere telecamere in ogni classe: io sarei d'accordo. Solo così si vede se qualcuno fa lezione o meno. Un'altra cosa intelligente sarebbe quella di marcare il cartellino, per vedere l'orario di uscita ed entrata.
Eppure anch'io andavo alla federico II ma, effettivamente, quando mi iscrissi a 18 anni a giurisprudenza non si facevano mentre, quando mi iscrissi a sociologia a 25, c'erano.
Io ho lavorato per anni nel progetto Chance (educativa territoriale) che era un progetto basato sul recupero della dispersione scolastica.
In pratica eravamo monitorati sia dal dipartimento di didattica (mi pare di lettere) che dal dipartimento di psichiatria della federico II ma lì chi non aveva voglia di mettersi in gioco non ci arrivava proprio e quei pochi che si facevano un anno per fare gli alternativi o per gli orari più liberi dopo gli scrutini scomparivano sistematicamente.... :asd:
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: Marco78 - 21 Maggio, 2015, 19:28:38 pm
Un'altra cosa: per uno che ha una laurea le cose che si spiegano agli istituti superiori sono talmente semplici che non è possibile non conoscerle, quindi il fatto che un professore non conosca bene la materia che insegna è pressocchè impossibile. Il problema è che molti non hanno la volontà di farlo.
Certamente questa chiavica di riforma non fa nulla per fermare questa piaga tutta italiana.
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: TOTORE-RASTAMAN - 21 Maggio, 2015, 19:29:50 pm
Però va anche detto che conoscere la materia non significa saperla insegnare.
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: Moebius - 21 Maggio, 2015, 19:32:21 pm
la governance


buhahahahaahaaaaaaaaaaahahahahahahah
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: Marco78 - 21 Maggio, 2015, 19:32:22 pm
Eppure anch'io andavo alla federico II ma, effettivamente, quando mi iscrissi a 18 anni a giurisprudenza non si facevano mentre, quando mi iscrissi a sociologia a 25, c'erano.
Io ho lavorato per anni nel progetto Chance (educativa territoriale) che era un progetto basato sul recupero della dispersione scolastica.
In pratica eravamo monitorati sia dal dipartimento di didattica (mi pare di lettere) che dal dipartimento di psichiatria della federico II ma lì chi non aveva voglia di mettersi in gioco non ci arrivava proprio e quei pochi che si facevano un anno per fare gli alternativi o per gli orari più liberi dopo gli scrutini scomparivano sistematicamente.... :asd:

Probabilmente questo sistema era gestito da ogni singola università ed era il rettore a stabilire se inserire questi criteri di valutazione o meno. All'università ha già più in senso, perchè la scumma della gente all'università non ci arriva proprio. Per chiarire il tutto io insegno negli istituti professionali (non posso insegnare da nessun'altra parte..  :maronn:), quindi la platea è quella che è.
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: CharMeg - 21 Maggio, 2015, 19:44:32 pm
Probabilmente questo sistema era gestito da ogni singola università ed era il rettore a stabilire se inserire questi criteri di valutazione o meno. All'università ha già più in senso, perchè la scumma della gente all'università non ci arriva proprio. Per chiarire il tutto io insegno negli istituti professionali (non posso insegnare da nessun'altra parte..  :maronn:), quindi la platea è quella che è.

Io ho insegnato praticamente ovunque: professionali, tecnici e licei.
Ora insegno matematica e fisica in un liceo scientifico (aspetto che Enrico mi dica che se insegno matematica la logica mi difetta, ecc.)

Sono perfettamente d'accordo con te quando parli dell'atteggiamento degli studenti italiani, che in gran parte cercano solo la promozione; ti parlo anche di liceo, quindi la cosa è grave.

Ma il problema è diventato così grave da quando ci hanno costretto a reclutare chiunque pur di aumentare o mantenere costante il numero degli iscritti, pena la perdita di posti di lavoro e di fondi per la scuola; è chiaro che accetti qualunque "cosa" arrivi, e te la tieni anche se non sai cosa ci faccia a scuola.
L'offerta formativa la devi fare anche in funzione di questa gente qua.

Questo fenomeno è stato provocato da quelli che hanno riformato la scuola, quelli che avrebbero dovuto sapere quello che facevano e lavorare nell'interesse comune.

Infatti...
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: TOTORE-RASTAMAN - 21 Maggio, 2015, 19:46:05 pm
Probabilmente questo sistema era gestito da ogni singola università ed era il rettore a stabilire se inserire questi criteri di valutazione o meno. All'università ha già più in senso, perchè la scumma della gente all'università non ci arriva proprio. Per chiarire il tutto io insegno negli istituti professionali (non posso insegnare da nessun'altra parte..  :maronn:), quindi la platea è quella che è.
La platea è quella che è finché non trovi il modo di farli ingrippare per quello che insegni.
Non che sia facile, per carità.
Al progetto chance, per esempio, i ragazzi (in pratica tutti ragazzi che avevano abbandonato prima della terza media, tutti rigorosamente col coltello in tasca e lasciati a se stessi dalle famiglie tranne i figli dei boss) ti prendevano le misure dal primo giorno ma, se gli facevi capire che gli volevi dare impegno e attenzione ma stabilendo che comandavi tu, ti assicuravi un rispetto che aveva dell'incredibile.
Negli anni continuo a incontrarli e non hai idea delle feste e dei ringraziamenti che mi fanno ancora oggi.
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: DioBrando - 21 Maggio, 2015, 20:00:49 pm
Enrico noto ca scriv strunzat non solo sul calcio... Ma tu ti rendi conto cge significa se un genitore o un alunno dovesse valutarmi? Bah....

Un poco come se un tifoso volesse valutare l'operato dell'allenatore. :look:

Questa mi è scappata, comunque una valutazione della qualità dell'insegnamento va fatta; non con un sistema che sta andando in obsolescenza come il test Invalsi, ma ci sono altre soluzioni. Per esempio andrebbero create delle fasce di riferimento che tengano conto delle differenze socio-economiche del territorio in cui opera la scuola, come strumento si possono usare esami di medio termine a livello nazionale, ovvero a metà anno, che integrino il risultato con la media scolastica, che vengano controllati non dai docenti dell'istituto. Accompagnare il tutto da una valutazione di merito del consiglio di istituto e quindi affidata al provveditorato, magari, per una valutazione complessiva finale.
Titolo: Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: enricocaruso - 21 Maggio, 2015, 20:13:42 pm
Che è più o meno quanto sostenevo io...
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: enricocaruso - 21 Maggio, 2015, 20:15:28 pm
Enrico noto ca scriv strunzat non solo sul calcio... Ma tu ti rendi conto cge significa se un genitore o un alunno dovesse valutarmi? Bah....
Non avevo letto che già da ieri sera non avevi capito una mazza di quanto avevo scritto...
Titolo: Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: pappasouth - 21 Maggio, 2015, 20:17:02 pm
ma come fate a appiccicarvi su questo argomento?
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: enricocaruso - 21 Maggio, 2015, 20:20:05 pm
Io ho insegnato praticamente ovunque: professionali, tecnici e licei.
Ora insegno matematica e fisica in un liceo scientifico (aspetto che Enrico mi dica che se insegno matematica la logica mi difetta, ecc.)

Sono perfettamente d'accordo con te quando parli dell'atteggiamento degli studenti italiani, che in gran parte cercano solo la promozione; ti parlo anche di liceo, quindi la cosa è grave.

Ma il problema è diventato così grave da quando ci hanno costretto a reclutare chiunque pur di aumentare o mantenere costante il numero degli iscritti, pena la perdita di posti di lavoro e di fondi per la scuola; è chiaro che accetti qualunque "cosa" arrivi, e te la tieni anche se non sai cosa ci faccia a scuola.
L'offerta formativa la devi fare anche in funzione di questa gente qua.

Questo fenomeno è stato provocato da quelli che hanno riformato la scuola, quelli che avrebbero dovuto sapere quello che facevano e lavorare nell'interesse comune.

Infatti...
Come potrebbero cercare la promozione con un test oggettivo? Si rovescerebbe il rapporto con gli insegnanti, a cui le famiglie richiederebbero ormai solo di preparare meglio i figli, e non romperebbero per i voti.
I credo fortemente nei sistemi che creano rapporti sani di controllori e controllati. Vanno calibrati e ben studiati, ma sono concettualmente virtuosi. E in Italia sono completamente assenti...
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: DioBrando - 21 Maggio, 2015, 20:28:52 pm
Che è più o meno quanto sostenevo io...

Non proprio, ma se ti fa contento. :look:
Titolo: Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: Genny Fenny - 21 Maggio, 2015, 20:33:02 pm
A me questa rincorsa allo standard, al benchmark, per misurare, all'occorrenza aumentare, rimuovere l'inefficiente se non addirittura l'ordinario, fa orrore proprio in generale, figuriamoci in un universo che rigetta per sua natura gli strumenti quantitativi come è quello dell'educazione.
Lo dico qua, senza scendere nel merito della questione, ma vale veramente per tutto.
Più facimme schifo o cess più mi pare che ci dobbiamo scapezzare in questa asfittica ricerca dell'eccellenza in vitro, che nell'istruzione come nel lavoro è puntualmente diversa dalla virtù autentica, dal saper fare le cose.
Per me, qualora pure dovessero inventarsi un sistema infallibile per valutare le competenze di un professore, lo potremmo usare per pulirci il mazzo, perché non vi trovo nessuna potenziale utilità. Idem con patate per gli strumenti che misurano la produttività al lavoro, questi spesso molto raffinati ma ugualmente inutili per valutare l'impatto totale di un dipendente in una realtà lavorativa.
E poi come fate a non considerare il graduale disfacimento dei diritti dei lavoratori da quando è nata questa retorica del merito, dell'ognuno ha quel che si merita. Questo non è manco più neoliberismo, qua siamo all'incubo americano.
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: DioBrando - 21 Maggio, 2015, 20:38:25 pm
Non vedo che c'entri il neoliberismo nel consigliare a uno che nun ten voglia di faticare o che non è arte sua di cambiare mestiere. Vale per De Guzman come per un insegnante.  :look:
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: enricocaruso - 21 Maggio, 2015, 20:41:11 pm
Non proprio, ma se ti fa contento. :look:

Non mi fa contento, ma le fasce di riferimento sono esattamente le tare di cui parlavo, gli esami nazionali non controllati dai docenti dell'istituto sono i test invalsi (migliorabili, probabilmente). Non mi piacciono i regimi misti, quindi non integrerei coi voti interni...
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: enricocaruso - 21 Maggio, 2015, 20:45:51 pm
L'alternativa alla valutazione è l'abuso, la prepotenza di chi non fa un cazzo e non gli succede niente, a scapito dell'insegnamento per i nostri ragazzi. Contento tu...
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: Marco78 - 21 Maggio, 2015, 20:58:29 pm
La platea è quella che è finché non trovi il modo di farli ingrippare per quello che insegni.
Non che sia facile, per carità.
Al progetto chance, per esempio, i ragazzi (in pratica tutti ragazzi che avevano abbandonato prima della terza media, tutti rigorosamente col coltello in tasca e lasciati a se stessi dalle famiglie tranne i figli dei boss) ti prendevano le misure dal primo giorno ma, se gli facevi capire che gli volevi dare impegno e attenzione ma stabilendo che comandavi tu, ti assicuravi un rispetto che aveva dell'incredibile.
Negli anni continuo a incontrarli e non hai idea delle feste e dei ringraziamenti che mi fanno ancora oggi.

Ho fatto anche io un corso del genere nel 2011, era un progetto per pasticcieri che si teneva per i ragazzi in difficoltà. In quel caso la platea è diversa, ricordo ancora che alcuni si affezionarono e "seguivano".
Alcuni non hanno nessun interesse per quello che li circonda, l'unica cosa che sanno fare è giocare con il telefonino. Alle volte ho cercato anche di fargli discorsi di tipo diverso (discorsi "da grandi"): ad alcuni interessano, con altri invece il buio più totale.

Io ho insegnato praticamente ovunque: professionali, tecnici e licei.
Ora insegno matematica e fisica in un liceo scientifico (aspetto che Enrico mi dica che se insegno matematica la logica mi difetta, ecc.)

Sono perfettamente d'accordo con te quando parli dell'atteggiamento degli studenti italiani, che in gran parte cercano solo la promozione; ti parlo anche di liceo, quindi la cosa è grave.

Ma il problema è diventato così grave da quando ci hanno costretto a reclutare chiunque pur di aumentare o mantenere costante il numero degli iscritti, pena la perdita di posti di lavoro e di fondi per la scuola; è chiaro che accetti qualunque "cosa" arrivi, e te la tieni anche se non sai cosa ci faccia a scuola.
L'offerta formativa la devi fare anche in funzione di questa gente qua.

Questo fenomeno è stato provocato da quelli che hanno riformato la scuola, quelli che avrebbero dovuto sapere quello che facevano e lavorare nell'interesse comune.

Infatti...

Ma questo problema da quando non c'è più il preside, bensì il dirigente scolastico che ha troppo interesse sul numero degli iscritti e sul prestigio della scuola.
Fortunatamente in una delle due scuole di quest'anno non si fa il discorso numerico, nel senso che hanno così tanti potenziali alunni che ci possiamo pure permettere di bocciarne a decine.

Un poco come se un tifoso volesse valutare l'operato dell'allenatore. :look:

Questa mi è scappata, comunque una valutazione della qualità dell'insegnamento va fatta; non con un sistema che sta andando in obsolescenza come il test Invalsi, ma ci sono altre soluzioni. Per esempio andrebbero create delle fasce di riferimento che tengano conto delle differenze socio-economiche del territorio in cui opera la scuola, come strumento si possono usare esami di medio termine a livello nazionale, ovvero a metà anno, che integrino il risultato con la media scolastica, che vengano controllati non dai docenti dell'istituto. Accompagnare il tutto da una valutazione di merito del consiglio di istituto e quindi affidata al provveditorato, magari, per una valutazione complessiva finale.

I test invalsi non servono a valutare i docenti bensì i ragazzi, quindi non vedo cosa c'entri tutto ciò con la riforma di Renzi.
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: Genny Fenny - 21 Maggio, 2015, 21:18:40 pm
L'alternativa alla valutazione è l'abuso, la prepotenza di chi non fa un cazzo e non gli succede niente, a scapito dell'insegnamento per i nostri ragazzi. Contento tu...
Ah, se io avessi un ragazzo me ne sbatterei bellamente le coglie di quante nozioni impara a scuola per mano dei geronti della cultura d'etichetta.
Mi interessa piuttosto che sia seguito da persone di non misurabile spessore umano, che siano capaci di infondere curiosità e amore per le discipline senza dover necessariamente stare sopra l'asticella dell'eccellenza.
Non lo dico per fare il fricchettone, per me i discorsi che fai tu valgono a stento per l'università, dove c'è una domanda diversa, una offerta necessariamente più tecnica e qualificante, uno scopo totalmente (forse necessariamente) imbruttito dall'"utilità". 
Titolo: Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: Leif Erikson - 21 Maggio, 2015, 21:43:35 pm
Quoto chiunque provi un ribrezzo verso oggettività e misura dei valori standard, da vomito
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: Fagiolino Quattroporzioni - 21 Maggio, 2015, 22:08:32 pm
Benitez ministro della pubblica istruzione e siamo tutti contenti.

Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: CharMeg - 21 Maggio, 2015, 23:08:05 pm
Un poco come se un tifoso volesse valutare l'operato dell'allenatore. :look:

Questa mi è scappata, comunque una valutazione della qualità dell'insegnamento va fatta; non con un sistema che sta andando in obsolescenza come il test Invalsi, ma ci sono altre soluzioni. Per esempio andrebbero create delle fasce di riferimento che tengano conto delle differenze socio-economiche del territorio in cui opera la scuola, come strumento si possono usare esami di medio termine a livello nazionale, ovvero a metà anno, che integrino il risultato con la media scolastica, che vengano controllati non dai docenti dell'istituto. Accompagnare il tutto da una valutazione di merito del consiglio di istituto e quindi affidata al provveditorato, magari, per una valutazione complessiva finale.

In questa direzione si sta andando da quest'anno.
Si sta iniziando una campagna di autovalutazione delle scuole, che devono fornire una lunga serie di dati per far capire al ministero quale sia la situazione socio-economica degli studenti e delle famiglie, da dove vengono (più o meno lontano dalla scuola, non si parla di nazionalità), i loro livelli culturali di partenza, ecc.
Sulla base di questi dati ogni scuola deve spiegare i suoi punti di forza e di debolezza, cosa fa per mantere e migliorare i punti di forza e cosa vuol fare per eliminare o ridurre le debolezze.
I finanziamenti saranno dati in base a queste analisi (si chiama RAV, rapporto di auto-valutazione).
Potrebbe essere interessante, e spero che lo sarà, anche se la maniera di gestire la cosa mi lascia qualche perplessità; in ogni caso non è da buttare via.

Il problema è proprio capire chi poi si occuperà di valutare gli esiti; al momento personale non ce n'è, mancano i fondi per pagarlo, e quindi non si sa chi e come.

Vedremo.
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: DioBrando - 21 Maggio, 2015, 23:14:05 pm
Non mi fa contento, ma le fasce di riferimento sono esattamente le tare di cui parlavo, gli esami nazionali non controllati dai docenti dell'istituto sono i test invalsi (migliorabili, probabilmente). Non mi piacciono i regimi misti, quindi non integrerei coi voti interni...

I test Invalsi sono appunto dei test. Non degli esami. E se non li integri ad un giudizio che sia meno avulso dal contesto non servono a niente. Un esame di quel tipo ha un effettivo utilizzo e valore solo come integrazione ad un percorso scolastico ed al contesto in cui si svolge. Quindi, come è una vaccata dare ogni responsabilità al dirigente scolastico o preside, lo è altrettanto affidarsi ad un giudizio basato su un test estemporaneo. Il regime misto è proprio quello che garantisce da una parte la minore soggettività ( e spesso inaffidabilità) del giudizio, dall'altra l'eccessiva concentrazione su dati che non possono essere raccolti in maniera statisticamente corretta durante lo svolgimento della formazione degli studenti. La cosa divertente di questa riforma è che da una parte affida all'Invalsi, test per gli studenti, i giudizi estemporanei sulla qualità dell'istruzione, dall'altra affida alla completa soggettività di un preside decisioni come le assunzioni. Due estremi opposti in due aspetti fondamentali della scuola.

E per fortuna che, per ora, hanno tolto la stronzata del cinque per mille.  :look:

In ogni caso la riforma vera della scuola non è nemmeno questa puzza umida che ha partorito la Giannini: ma piuttosto il riordino degli istituti (troppi e troppo diversi tra loro), delle attività scolastiche ( da rendere in alcuni casi facoltative e reintroducendo quelle non inerenti la formazione come lo sport o i club culturali), delle retribuzioni degli insegnanti, portandole perlomeno al livello di quelle francesi, giustificando così anche l'aumento dell'orario di lavoro, per coprire le attività extrascolastiche di cui prima. Ma tanto le cose che servono davvero costano e sono troppo intelligenti per esser messe in atto. :look:
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: DioBrando - 21 Maggio, 2015, 23:16:28 pm
In questa direzione si sta andando da quest'anno.
Si sta iniziando una campagna di autovalutazione delle scuole, che devono fornire una lunga serie di dati per far capire al ministero quale sia la situazione socio-economica degli studenti e delle famiglie, da dove vengono (più o meno lontano dalla scuola, non si parla di nazionalità), i loro livelli culturali di partenza, ecc.
Sulla base di questi dati ogni scuola deve spiegare i suoi punti di forza e di debolezza, cosa fa per mantere e migliorare i punti di forza e cosa vuol fare per eliminare o ridurre le debolezze.
I finanziamenti saranno dati in base a queste analisi (si chiama RAV, rapporto di auto-valutazione).
Potrebbe essere interessante, e spero che lo sarà, anche se la maniera di gestire la cosa mi lascia qualche perplessità; in ogni caso non è da buttare via.

Il problema è proprio capire chi poi si occuperà di valutare gli esiti; al momento personale non ce n'è, mancano i fondi per pagarlo, e quindi non si sa chi e come.

Vedremo.

Tranquillo che l'insegnante l'ho fatto anche io e sono sempre stato a contatto, per motivi di lavoro, con gli ambienti scolastici. So quale è la situazione e come ci si dovrebbe muovere veramente. Leggi appunto il mio post precedente. :ok:
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: CharMeg - 21 Maggio, 2015, 23:16:38 pm
Come potrebbero cercare la promozione con un test oggettivo? Si rovescerebbe il rapporto con gli insegnanti, a cui le famiglie richiederebbero ormai solo di preparare meglio i figli, e non romperebbero per i voti.
I credo fortemente nei sistemi che creano rapporti sani di controllori e controllati. Vanno calibrati e ben studiati, ma sono concettualmente virtuosi. E in Italia sono completamente assenti...

Proprio perchè sono assenti non posso pensare che i test Invalsi (quasi incontrollati nella loro somministrazione) possano essere la soluzione.

Ma sulla necessità di un sistema di valutazione sono ovviamente d'accordo; mi piacerebbe però vederlo esteso alle altre parti dell'amministrazione dello stato.

E' curioso, per esempio, che noi saremo gli unici dipendenti statali che possono essere allontanati dal posto di lavoro (non ho detto licenziati) da un loro superiore.
Non licenziati, ma destinati a svolgere compiti su base regionale (per esempio supplenze), dovendosi spostare in base alle necessità senza riguardo per le distanze da coprire, anche da una settimana all'altra. Se non sei simpatico al preside non ti conferma, sceglie un altro.

Non si potranno neanche più chiedere trasferimenti da una scuola all'altra; tu ti metti a disposizione e speri che il preside della scuola dove vorresti andare ti trovi simpatico, perchè se non ti vuole non ti sposti.

Sono solo esempi, ce ne sarebbero altri presi dalla buona scuola; questo rigore (accanimento?) vale solo per i professori. Molto piacevole.
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: CharMeg - 21 Maggio, 2015, 23:18:26 pm
Tranquillo che l'insegnante l'ho fatto anche io e sono sempre stato a contatto, per motivi di lavoro, con gli ambienti scolastici. So quale è la situazione e come ci si dovrebbe muovere veramente. Leggi appunto il mio post precedente. :ok:

Non ho fatto in tempo... :-)
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: Marco78 - 22 Maggio, 2015, 07:18:40 am
I test Invalsi sono appunto dei test. Non degli esami. E se non li integri ad un giudizio che sia meno avulso dal contesto non servono a niente. Un esame di quel tipo ha un effettivo utilizzo e valore solo come integrazione ad un percorso scolastico ed al contesto in cui si svolge. Quindi, come è una vaccata dare ogni responsabilità al dirigente scolastico o preside, lo è altrettanto affidarsi ad un giudizio basato su un test estemporaneo. Il regime misto è proprio quello che garantisce da una parte la minore soggettività ( e spesso inaffidabilità) del giudizio, dall'altra l'eccessiva concentrazione su dati che non possono essere raccolti in maniera statisticamente corretta durante lo svolgimento della formazione degli studenti. La cosa divertente di questa riforma è che da una parte affida all'Invalsi, test per gli studenti, i giudizi estemporanei sulla qualità dell'istruzione, dall'altra affida alla completa soggettività di un preside decisioni come le assunzioni. Due estremi opposti in due aspetti fondamentali della scuola.

E per fortuna che, per ora, hanno tolto la stronzata del cinque per mille.  :look:

In ogni caso la riforma vera della scuola non è nemmeno questa puzza umida che ha partorito la Giannini: ma piuttosto il riordino degli istituti (troppi e troppo diversi tra loro), delle attività scolastiche ( da rendere in alcuni casi facoltative e reintroducendo quelle non inerenti la formazione come lo sport o i club culturali), delle retribuzioni degli insegnanti, portandole perlomeno al livello di quelle francesi, giustificando così anche l'aumento dell'orario di lavoro, per coprire le attività extrascolastiche di cui prima. Ma tanto le cose che servono davvero costano e sono troppo intelligenti per esser messe in atto. :look:
Per una volta sono completamente d'accordo.
Titolo: Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: enricocaruso - 22 Maggio, 2015, 09:04:47 am
La cosa che manca a questa riforma è un organismo, tipo consiglio d'amministrazione, ossia quello d'istituto, che valuti l'operato del preside e possa sfiduciarlo. Come hanno in Inghilterra. E ovviamente bisognerebbe potenziare i test invalsi per trasformarli in veri esami completi, assegnati unicamente a membri esterni. Come dicevo le cose a metà, i regimi misti, non mi convincono...
Titolo: Re:Boicottaggio dei test Invalsi
Inserito da: CharMeg - 23 Maggio, 2015, 10:05:02 am
La cosa che manca a questa riforma è un organismo, tipo consiglio d'amministrazione, ossia quello d'istituto, che valuti l'operato del preside e possa sfiduciarlo. Come hanno in Inghilterra. E ovviamente bisognerebbe potenziare i test invalsi per trasformarli in veri esami completi, assegnati unicamente a membri esterni. Come dicevo le cose a metà, i regimi misti, non mi convincono...

Sono d'accordo.
Infatti alla fine è per questo che nessuno li accetta; se anche volessimo considerare il test come una forma (accessoria) di valutazione del livello raggiunto dagli studenti, è tutto il contorno che è completamente sballato.
Se ne vorrebbe fare uno strumento da usare oltre i suoi limiti naturali.