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Off-topic => Focus On => Topic aperto da: xBros - 06 Settembre, 2014, 14:04:07 pm
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La forma di controllo per eccellenza è quando pensi di essere libero ed invece sei manipolato e controllato, una forma di dittatura è stare in una cella di prigione dove puoi vedere le sbarre e toccarle, un'altra è stare seduto in una cella di prigione in cui non puoi vedere le sbarre e pensi di essere libero.
La razza umana soffre dell'ipnosi di massa, si viene ipnotizzati da gente come: giornalisti, politici, insegnanti, docenti. Siamo in un paese e in un mondo che viene gestito da persone incredibilmente malate. L'abisso tra ciò che ci dicono e ciò che realmente accade è assolutamente enorme.
Mi piacerebbe conoscere il vostro parere a riguardo, secondo voi viviamo in uno stato di libertà fittizia o sono solamente stronzate da megalomani?
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Nella nostra società la tua libertà è direttamente proporzionale ai tuoi soldi.
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Ma anche alle conoscenze. E non solo in Italia.
Inviato dal mio GT-I9192 con Tapatalk 2
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E' tutto vero, e l'individuo tranne rarissimi casi può solo accettarlo e basta cercando di vivere il più possibile in modo indipendente.
Basta aprire Facebook per vedere come in pochi secondi e con facilità si può modellare l'idea della gente e indirizzarla verso un certo tipo di comportamento.
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Mah la libertà, in termini assoluti, non è possibile a meno di non pensarla come totale assenza di vincoli e legami di qualunque tipo, ma l'uomo è un animale sociale, e ha bisogno degli altri per vivere. Ergo non può essere libero in maniera ab-soluta.
All'interno di questo reticolo di rapporti sociali e interpersonali, tutti quanti manipoliamo e veniamo manipolati continuamente, in maniera conscia ed inconscia; manipoliamo perfino noi stessi. Bugie, mezze verità, ricostruzioni di comodo, interpretazioni soggettive della realtà sono la regola nei rapporti umani. Anche il puro e sincero essere umano manipola, e si auto-manipola a un livello tale da mozzare il respiro.
Il linguaggio stesso, che utilizziamo anche per pensare, è in grado di aderire alla realtà solo perzialmente.
Quando si tratta del potere, semplicemente credo che siano all'opera questi stessi processi, sia pure in scala molto più grande.
Il potere che, in senso lato, guida un'organizzazione sociale in un dato momento storico, impone il suo linguaggio, crea, in maniera sottile, una lista delle cose che è dato o non è dato pensare, influenza la diffusione di idee e informazioni.
Non viviamo in una società totalitaria, il che vuol dire che non esiste un unico centro di potere ideologico ma tanti centri "diffusori" di idee, informazioni e modi di pensare, che spesso si trovano anche a confliggere tra loro, il che rende possibile una certa dialettica.
Non c'è dubbio però che anche in una società complessa e relativamente libera come la nostra il livello di manipolazione di cui si è oggetto può raggiungere livelli allarmanti. Magari in secoli passati, a fronte di sistemi sociali più rigidi dell'attuale, era però possibile una maggiore libertà di pensiero e di comportamenti, sia pure da esercitare solo nel proprio privato, laddove oggi, anche grazie al tramite dei sistemi di comunicazione moderni, la manipolazione e l'irreggimentazione possono diventare più sottili e più pervasivi.
Mentre in passato il potere si interessava soprattutto di controllare i corpi delle persone, e la mente soltanto in seconda battuta e in funzione di quelli, oggi il campo di battaglia sembra essere diventata innanzitutto la mente.
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Libertà fittizia, ovviamente. Tutto ciò che sappiamo, tutto quello che leggiamo, quello che sentiamo, a breve anche quel che sogneremo, è il risultato di un processo di scrematura, di selezione, di accurata censura perpetrato sistematicamente dai poteri forti, interessati a mantenere lo status quo e far passare una certa immagine della realtà che ci circonda.
Di recente ho letto l'introduzione di un libro satirico di un disegnatore bulgaro, uno che ha scritto un paio di libriccini molto divertenti in cui disegna mappe (per lo più dell'Europa) degli stereotipi (i.e., "L'Europa vista dagli Inglesi"). Essendo nato e cresciuto in Bulgaria, paese pericolosamente vicino al confine con l'ex Unione Sovietica, l'autore ha spesso messo in luce il comportamento...peculiare dei suoi invadenti vicini. Il tizio racconta però che una volta fu contattato da uno dei principali editori russi per pubblicare il primo dei suoi due libri in Russia: con suo grande stupore, non gli venne richiesto di apportare modifiche, non furono fatti tagli, non vennero applicate cesure o censure di alcun tipo, ed il libretto è stato generalmente apprezzato nella terra di Lenin.
Per contro, qualche tempo dopo ricevette l'offerta da un editore statunitense: costui però gli chiese di "addolcire" i toni e rivedere alcune posizioni, dato che quanto scriveva ed illustrava non sarebbe stato del tutto appropriato per il pubblico americano; tutto questo venne detto non in maniera lineare, bensì con una supercazzola che lasciò l'autore un attimo perplesso...prima di rifiutare il contratto con gli statunitensi.
La morale di tutto ciò è che forse le posizioni ultraconservatrici della Russia con cui ci bombarda la stampa non sono così circostanziate come si vorrebbe far credere; nè la democraticissima America è poi così scevra da inferenze su stampa ed informazione. Naturalmente stiamo parlando di un pesce piccolo, e difficilmente si sarebbe mobilitato il KGB per un libercolo del genere: pur tuttavia chi si aspettava il regime totalitario di Putin & co. è rimasto deluso.
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per me la libertà è il prezzo da pagare alla civilizzazione. non possiamo averla ma possiamo conquistarcela, quindi inutile allamentarsi e cercare sempre di essere curiosi, aperti, imparziali, coraggiosi........
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Mò, tanto per dirne una, questa storia del diciassettenne ucciso. La stampa farà passare una certa immagine, e potrebbe scendere pure il Pataterno e fare una cazziata generale a tutti, ci sarà sempre qualcuno che crederà a quello che scrive Libero o Il Giornale, semplicemente perchè è comodo.
Si può provare ad essere liberi dalle manipolazioni. Ci si può provare, cercando di sviscerare un dato argomento da TUTTI i punti di vista, sentire tutte le campane, cercare dettagli e frammenti di verità fino a quando non si ha un quadro di insieme quanto più organico è possibile; ma a parte il fatto che è un processo lungo e faticoso, a parte il fatto che richiede buon senso, capacità di giudizio e discernimento, per separare le cazzate dai brandelli di informazione utile, ma purtroppo questo approccio non garantisce nemmeno una probabilità di successo troppo elevata, perchè l'informazione deve di fatto esistere, e se non esiste la conoscenza del fatto, a meno di non averlo esperito in prima persona (e nemmeno in quel caso) sarà obbligatoriamente incompleta e quindi aperta ad interpretazioni biasate.
Infine servono due palle così. Bisogna essere pronti ad accettare che tutto quel che sappiamo potrebbe essere sbagliato. Bisogna essere pronti a venire a patti che ciò che davamo per scontato potrebbe non corrispondere a realtà. Non è da tutti, ci vuole un coraggio non indifferente.
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Non siamo liberi per un cazzo
Io provo una profonda invidia per chi pensa che siamo fortunati rispetto agli "altri" paesi o chi pensa di essere libero perche' puo' scegliere se comprare la repubblica o il giornale o perche' ha la possibilita' di scegliere tra renzi e alfano
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approfondii con molte letture di testi di sociologhi importanti di fine 800/inizio 900 per la tesina, ed alla fine è vero.
Ma credo che neanche chi abbia i soldi lo sia, siamo TUTTI schiavi di qualcosa, siamo tutti condizionati dalla "massa", e possiamo esserne coscienti o meno, ma alla fine lo siamo tutti.
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approfondii con molte letture di testi di sociologhi importanti di fine 800/inizio 900 per la tesina, ed alla fine è vero.
Ma credo che neanche chi abbia i soldi lo sia, siamo TUTTI schiavi di qualcosa, siamo tutti condizionati dalla "massa", e possiamo esserne coscienti o meno, ma alla fine lo siamo tutti.
Più che i soldi che definisce il tuo grado di libertà è il potere. Ne è un esempio lampante berlusconi che scende in campo e domina la vita politica italiana nonostante avesse una quantità di debiti inimmaginabile (ovviamente quando hai quei debiti hai il potere dovuto dal fatto che tutti si cacano sotto di farti fallire sennò si arricettano loro per primi).
Però anche chi detiene il potere non è libero perché, per mantenerlo, di fatto sceglie di fare una vita di compromesso perenne e comunque si fa il mazzo tanto per mantenerlo.
L'altro paradosso è che, forse, per essere veramente liberi bisognerebbe rinunciare ad ogni velleità di potere, ricchezza, agi e comodità materiali per fare una vita semplice al limite del monastico e comunque sei schiavo del tuo stile di vita.
Alla fine dei conti la libertà è solo un concetto.....
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Più che i soldi che definisce il tuo grado di libertà è il potere. Ne è un esempio lampante berlusconi che scende in campo e domina la vita politica italiana nonostante avesse una quantità di debiti inimmaginabile (ovviamente quando hai quei debiti hai il potere dovuto dal fatto che tutti si cacano sotto di farti fallire sennò si arricettano loro per primi).
Però anche chi detiene il potere non è libero perché, per mantenerlo, di fatto sceglie di fare una vita di compromesso perenne e comunque si fa il mazzo tanto per mantenerlo.
L'altro paradosso è che, forse, per essere veramente liberi bisognerebbe rinunciare ad ogni velleità di potere, ricchezza, agi e comodità materiali per fare una vita semplice al limite del monastico e comunque sei schiavo del tuo stile di vita.
Alla fine dei conti la libertà è solo un concetto.....
esatto, alla fine hai esplicato meglio quello che volevo dire io :sisi: :asd:
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La libertà è una forma di disciplina (cit.).
Io credo che la libertà vada irregimentata e che ne vadano disegnati consapevolmente i contorni. La libertà assoluta (senza limitazioni) sarebbe un male, così come è un male aspirare ad essa nelle proprie azioni.
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Fai il nome al draft al posto del filosofo e stu cazz. :look:
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Fai il nome al draft al posto del filosofo e stu cazz. :look:
:rofl:
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https://www.youtube.com/watch?v=NIqHJSDY3S8 (https://www.youtube.com/watch?v=NIqHJSDY3S8)
https://www.youtube.com/watch?v=mmXAqFXPGYg (https://www.youtube.com/watch?v=mmXAqFXPGYg)
:look:
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Fai il nome al draft al posto del filosofo e stu cazz. :look:
Sapevo che ti saresti materializzato :look:
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Viviamo in una dittatura finanziaria. La finanza ha creato default molto più grandi degli stati.... Però nonostante tutto ci vengono a dire che abbiamo bisogno di stati più leggeri che lascino più spazio all'economia che ci renderà tutti precari e costretti ad accettare qualsiasi lavoro a qualsiasi condizione.
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Ieri ho visto un documentario sui cibi transgenici, che in teoria sarebbero una buona cosa, peccato che finiranno nelle mani di multinazionali spietate che prima ammazzeranno l'agricoltura tradizionale(in India si sono suicidati migliaia di coltivatori) e poi finirà che avranno nelle mani il futuro dei popoli, un po' come fanno le multinazionali dei farmaci.
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La globalizzazione è quella cosa che mette sulle tavole di tutti i paesi lo stesso caffè.….di merda.
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Viviamo in una dittatura finanziaria. La finanza ha creato default molto più grandi degli stati.... Però nonostante tutto ci vengono a dire che abbiamo bisogno di stati più leggeri che lascino più spazio all'economia che ci renderà tutti precari e costretti ad accettare qualsiasi lavoro a qualsiasi condizione.
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Ieri ho visto un documentario sui cibi transgenici, che in teoria sarebbero una buona cosa, peccato che finiranno nelle mani di multinazionali spietate che prima ammazzeranno l'agricoltura tradizionale(in India si sono suicidati migliaia di coltivatori) e poi finirà che avranno nelle mani il futuro dei popoli, un po' come fanno le multinazionali dei farmaci.
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La globalizzazione è quella cosa che mette sulle tavole di tutti i paesi lo stesso caffè.….di merda.
quindi per avere un caffè decente tu come faresti?
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quindi per avere un caffè decente tu come faresti?
Dare fuoco a starbucks e aprire un fetente di bar con un fetente di barista napoletano che porta la ricetta originale del caffè.
Il discorso è molto complesso, ma è chiaro che il capitalismo odierno, antepone gli interessi e i poteri economici a quelli morali e invece di portare il caffè buono a londra porta un caffè di merda ma si fa credere ai londinesi che quello è il caffè buono.
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Come ben sapete io combatto tutti i giorni per la libertà :sisi:
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Dare fuoco a starbucks e aprire un fetente di bar con un fetente di barista napoletano che porta la ricetta originale del caffè.
Il discorso è molto complesso, ma è chiaro che il capitalismo odierno, antepone gli interessi e i poteri economici a quelli morali e invece di portare il caffè buono a londra porta un caffè di merda ma si fa credere ai londinesi che quello è il caffè buono.
ma gli interessi economici venivano prima di quelli morali anche ai tempi dei dinosauri, non è cambiato niente ... non credo sia questo il problema
comunque il discorso è effettivamente complesso e non lo ridurrei semplicisticamente al capitalismo
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La forma di controllo per eccellenza è quando pensi di essere libero ed invece sei manipolato e controllato, una forma di dittatura è stare in una cella di prigione dove puoi vedere le sbarre e toccarle, un'altra è stare seduto in una cella di prigione in cui non puoi vedere le sbarre e pensi di essere libero.
La razza umana soffre dell'ipnosi di massa, si viene ipnotizzati da gente come: giornalisti, politici, insegnanti, docenti. Siamo in un paese e in un mondo che viene gestito da persone incredibilmente malate. L'abisso tra ciò che ci dicono e ciò che realmente accade è assolutamente enorme.
Mi piacerebbe conoscere il vostro parere a riguardo, secondo voi viviamo in uno stato di libertà fittizia o sono solamente stronzate da megalomani?
Ti risponderei che sei libero nella misura in cui le tue azioni sono animate da volontà di potenza e sei schiavo nella misura in cui le tue azioni sono animate da volontà di nulla, se non fosse che ho paura che i quattro zotici che frequentano questo forum poi mi diano del radicalchic :sisi: :brr:
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Ti risponderei che sei libero nella misura in cui le tue azioni sono animate da volontà di potenza e sei schiavo nella misura in cui le tue azioni sono animate da volontà di nulla, se non fosse che ho paura che i quattro zotici che frequentano questo forum poi mi diano del radicalchic :sisi: :brr:
Al massimo ti diamo del frequentatore del cortile di lettere negli anni 90....
:look:
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Al massimo ti diamo del frequentatore del cortile di lettere negli anni 90....
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:canna:
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Io vorrei dire la mia, ma già il titolo del topic mi getta in uno stato di sconforto incredibile. Cioè, non ne sono capace.
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Più che i soldi che definisce il tuo grado di libertà è il potere. Ne è un esempio lampante berlusconi che scende in campo e domina la vita politica italiana nonostante avesse una quantità di debiti inimmaginabile (ovviamente quando hai quei debiti hai il potere dovuto dal fatto che tutti si cacano sotto di farti fallire sennò si arricettano loro per primi).
Però anche chi detiene il potere non è libero perché, per mantenerlo, di fatto sceglie di fare una vita di compromesso perenne e comunque si fa il mazzo tanto per mantenerlo.
L'altro paradosso è che, forse, per essere veramente liberi bisognerebbe rinunciare ad ogni velleità di potere, ricchezza, agi e comodità materiali per fare una vita semplice al limite del monastico e comunque sei schiavo del tuo stile di vita.
Alla fine dei conti la libertà è solo un concetto.....
Ma la libertà sta nel fatto che hai la possibilità di fare una cosa, di essere prigioniero di uno stile di vita, per tua scelta e non perchè qualcuno te l'ha imposto. Nessuno ti vieta di fare diversamente quando vuoi.
Lancio una provocazione: essere tifosi del Napoli è una forma di schiavitù. Nessuno di noi sa dirci perche tifiamo per il Napoli e non per la Virtus Lanciano. La spiegazione più plausibile è che abitiamo a Napoli e magari nostro padre o i nosri fratelli o i nostri amici più grandi di infanzia, tifano Napoli. Se fossimo nati negli USA guarderemmo il baseball.
La nostra scelta è stata condizionata dalla società in cui siamo nati, questo non è di certo una scelta dettata dal nostro libero arbitrio.
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Mia concezione di libertà = into to wild
Qualis vir, talis oratio
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Ma la libertà sta nel fatto che hai la possibilità di fare una cosa, di essere prigioniero di uno stile di vita, per tua scelta e non perchè qualcuno te l'ha imposto. Nessuno ti vieta di fare diversamente quando vuoi.
Lancio una provocazione: essere tifosi del Napoli è una forma di schiavitù. Nessuno di noi sa dirci perche tifiamo per il Napoli e non per la Virtus Lanciano. La spiegazione più plausibile è che abitiamo a Napoli e magari nostro padre o i nosri fratelli o i nostri amici più grandi di infanzia, tifano Napoli. Se fossimo nati negli USA guarderemmo il baseball.
La nostra scelta è stata condizionata dalla società in cui siamo nati, questo non è di certo una scelta dettata dal nostro libero arbitrio.
Così parlò Bellavista - Il pappagallo (http://www.youtube.com/watch?v=mmXAqFXPGYg#)
:look:
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Poi un giorno ai cafoni come me spiegherete di cosa state parlando :look:
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Mia concezione di libertà = into to wild
Qualis vir, talis oratio
gran film....
finale drammatico...
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ogni essere umano è legato ad un bisogno primario.....nutrirsi per sopravvivere....a questo bisogno ne seguono altri anch'essi fondamentali....secondo me prima di parlare di libertà dobbiamo porci il problema della relazione tra essere umano e i suoi bisogni primari
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Così parlò Bellavista - Il pappagallo ([url]http://www.youtube.com/watch?v=mmXAqFXPGYg#[/url])
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:look: non l'ho capita
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:look: non l'ho capita
e no ja, ma l'hai vista tutta la scenetta?
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e no ja, ma l'hai vista tutta la scenetta?
Il momento poetico? No perchè sennò entriamo in un discorso che attirerà le antipatie di molti utenti su di me :asd:
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Il momento poetico? No perchè sennò entriamo in un discorso che attirerà le antipatie di molti utenti su di me :asd:
il pappagallo, si parla di libertà, cos....
:look:
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il pappagallo, si parla di libertà, cos....
:look:
Mi sento come lo stolto che guarda il dito anzichè la Luna :nuvola: