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Off-topic => Multimedia => Cineforum => Topic aperto da: 814ckp0w3r - 13 Febbraio, 2014, 14:00:16 pm
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(http://cdn3.pitchfork.com/news/51817/3bf2e981.jpg)
Her immagina un futuro non troppo lontano dal nostro in cui gli uomini vivranno in simbiosi con la tecnologia e macchine, computer e telefonini saranno in grado di provare emozioni, di suscitarle e rielaborarle.
Theodore, un uomo gentile caduto in depressione a causa del recente divorzio con la moglie, è impiegato presso una compagnia che tramite Internet scrive lettere personalizzate e piene di sentimento ai clienti del sito “BeautfulHandwrittenLetters.com”. Viene pagato per fare questo perché l'incomunicabilità tra gli esseri umani ha ormai divorato il mondo. Un giorno, però, egli si innamora di Samantha, venendo ricambiato, nonostante essa sia soltanto la voce di una nuova generazione di sistemi operativi, animati da un'intelligenza artificiale sorprendentemente “umana”.
Lo consiglio a quelli che, a differenza mia, non hanno gusti cinematografici tamarri.
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Sullo stesso tema c'era un episodio di Black Mirror (serie inglese imperdibile, a mio modestissimo parere). Lì lo portavano proprio alle estreme conseguenze, rendendolo forse un po' grottesco.
Ce l'ho in lingua originale, lo vedrò in questi giorni.
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Bel film ... da guardare :sisi:
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Il soggetto mi sembra fin troppo ad I love you di Marco Ferreri, datato 1986. Spike Jonze per me è un mezzo cialtrone e mi fido veramente poco dei suoi lavori....
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Vabbè, se sarà nu film emmerda a stu jonze e mannamme a fa.
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Cacatone.
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Filmaccio autoreferenziale e palloso.
Pessimo.
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Filmaccio autoreferenziale e palloso.
Pessimo.
Come d'altronde tutti del cialtrone Spike Jonze....
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Come d'altronde tutti del cialtrone Spike Jonze....
Gli altri non li ho visti, ma lascio perdere a questo punto...anche se quando fa la vecchia con le tette cadenti in jackass mi fa ridere.
Forse è quella la sua vera vocazione.
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lo vedrò venerdì. sarò lieto di cacarvi in petto, perchè sono un gran cuore di zucchero e la tematica mi affascina. :look:
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***1/2 :sisi:
Da vedere solo sottotitolato.
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Io l'ho odiato intensamente proprio.
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Visto ieri. Una merdata disumana.
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Visto ieri. Una merdata disumana.
:look: È stato un lungo venerdì
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:look: È stato un lungo venerdì
Meno male che non lo vidi più al cinema
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Madonna, quanto siete gente di merda.
Io in un attimo e già mi sono sentito una cosa con il protagonista, gioivo e tremavo con lui, mi è sembrato di aver già vissuto tutto. È stato bellissimo e straziante, ho sfiorato il mancinismo con un dito.
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Madonna, quanto siete gente di merda.
Io in un attimo e già mi sono sentito una cosa con il protagonista, gioivo e tremavo con lui, mi è sembrato di aver già vissuto tutto. È stato bellissimo e straziante, ho sfiorato il mancinismo con un dito.
Questo perché sei diverso, antisociale e nerd nel dna.
:look:
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Ricchione non ancora, nerd magari, antisociale of course. <3
Inviato dal mio LG-D802 utilizzando Tapatalk
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Ma vai a cacare
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Freddy lasciati andare. :sad:
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Per me Jonze è un raccomandato, che se non era per la famiglia Coppola stev ancor a fa videoclip
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Freddy lasciati andare. :sad:
Beh. Proprio collegandomi al tuo discorso "scene potentissime in film assolutamente di merda", qua ci sta il montaggio della storia tra il personaggio di Phoenix e la sua ex moglie, insomma quando si urtano con i coni della segnaletica stradale in testa per divertirsi. Ecco, quei pochi secondi sono di una delicatezza incredibile, hanno catturato l'essenza della fine di una relazione e di come siano le piccole cose, gli odori, i momenti quasi insignificanti a rendere umano e bellissimo il rapporto tra due persone che tengano l'un l'altra, quelle che non pensiamo mai di perdere o di rinunciarvi. Le uniche per cui valga la pena vivere, secondo me.
Questo è quanto che porto dentro da questo film, che per il resto è inconsistente nel profondo. D'altronde Jonze sul minutaggio breve conosce il suo mestiere.
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d'altronde anche tu sul minutaggio breve ti trovi bene, quindi capisco l'affinità.........
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A me è piaciuto molto e sinceramente l'ho trovato delicato e romantico. Mi aspettavo che il tema principale fosse l'inaridimento dei rapporti umani però poi ti accorgi che quello è solo un pretesto per descrivere, semplicemente, la condizione di Theodore, distrutto dal matrimonio finito e dall'impossibilità di proseguire il normale cammino.
Altre note di merito per la fotografia e la prova di Phoenix, che attualmente è quanto di meglio si possa trovare ad Ollivud.
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Vechablino, fondiamo l'NGBD (noi gente buona e dolcissima) e difendiamo il mondo dall'aridità di spirito. :sad:
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Una sfida importante e voi parlate di cinema :maronn:
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Vechablino, fondiamo l'NGBD (noi gente buona e dolcissima) e difendiamo il mondo dall'aridità di spirito. :sad:
:asd: :compagni:
Una sfida importante e voi parlate di cinema :maronn:
Pure tieni ragione e tra l'altro proprio nel giorno della vigilia dell'antivigilia (semicit.) :maronn: :look:
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Sarri , scelgo te!
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Theodore è uno dei personaggi più noiosi, insulsi, inetti che si potessero concepire. Un uomo senza qualità, che alla fine ti induce malamente ad empatizzare con la ex-moglie, che ti chiedi pure come avesse fatto a sopportarlo tutto quel tempo. Un uomo che non è solo perché troppo sensibile in una società che aliena l'individuo, ma che è solo perché è una strafottutissima palla r'omm, privo di qualsivoglia aspetto che possa lontanamente interessare un altro essere umano o non umano. Un dipendente cronico, incapace di realizzarsi autonomamente e perennemente portato ad appoggiarsi sull'altro. E per tutto il film gli si offrono alibi, dipingendo tutto quello che gli sta attorno come la causa della sua condizione, quando la causa della sua condizione è solo la sua mollezza. Odioso, non mi ha suscitato un briciolo di tenerezza nemmeno per un momento, A ME (e ho detto tutto).
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La sua "mollezza", la dipendenza e la mancanza di forza vitale secondo me non sono i suoi tratti esclusivi rispetto a una società che è comunque dipendente come lui dai supporti tecnologici - infatti la sua relazione con il software è comunque socialmente approvata o al massimo vista con indifferenza - ed assuefatta al consumo (di cose e persone).
La sua secondo me non è una storia di emarginazione, ma una storia d'amore.
Io personalmente poi entro più in empatia con gli uomini senza qualità, codardi e vittime di nevrosi e senso di inadeguatezza, che con i superuomini all'americana i sogni sono solo desideri di persone che non hanno smesso di combattere, potere di Tom Hanks vieni a me ecc.
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La sua "mollezza", la dipendenza e la mancanza di forza vitale secondo me non sono i suoi tratti esclusivi rispetto a una società che è comunque dipendente come lui dai supporti tecnologici - infatti la sua relazione con il software è comunque socialmente approvata o al massimo vista con indifferenza - ed assuefatta al consumo (di cose e persone).
La sua secondo me non è una storia di emarginazione, ma una storia d'amore.
Io personalmente poi entro più in empatia con gli uomini senza qualità, codardi e vittime di nevrosi e senso di inadeguatezza, che con i superuomini all'americana i sogni sono solo desideri di persone che non hanno smesso di combattere, potere di Tom Hanks vieni a me ecc.
Mi farebbe cacare anche come storia d'amore, anyway. E comunque ci sono delle vie di mezzo tra questo personaggio e la banalità di certi stereotipi che il cinema americano ci ha propinato in tutte le salse. Io per altro ho detestato pure il protagonista di Into the wild, per dire. L'empatia per certe figure dipende anche da quali corde del nostro animo toccano. Stu cazz e Theodore lo schifo come una busta di latte.
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Madonna mia, quanto astio.
Ti invito a fondare il NSOD (noi stitici odiamo duro) e coalizzarti con Alfredo per il nuovo sistema maggioritario che governerà questa sezione.
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Poi facciamo gli ASO, acetelli s'ottodio, alla ricerca del 5%, la frangia estremista. :look:
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Madonna mia, quanto astio.
Ti invito a fondare il NSOD (noi stitici odiamo duro) e coalizzarti con Alfredo per il nuovo sistema maggioritario che governerà questa sezione.
Mai stata stitica :nono:
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Mai stata stitica :nono:
praticamente l'unico problema fisico di cui non ti sei mai lamentata su facebook :look:
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praticamente l'unico problema fisico di cui non ti sei mai lamentata su facebook :look:
bravo, quindi è anche comprovata come cosa, in barba alle illazioni di Fiorenzuolo.
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Leggo che non è nemmeno sceneggiato da Kaupman, vabbè.
Per me ha la la stessa attrattiva di Natale in India.