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Off-topic => Multimedia => Cineforum => Topic aperto da: Alemao - 06 Febbraio, 2013, 14:23:30 pm
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(http://temi.repubblica.it/UserFiles/micromega-online/Image/acab-locandina-ufficiale.jpg)
Film realizzato dal regista di Romanzo Criminale, Stefano Sollima, che indaga sul senso di appartenenza dei cosiddetti "celerini" alle forze dell'ordine, in taluni casi con un po' di forzature, ma estremamente realistico, perché finalmente il poliziotto italiano viene descritto per quello che nella realtà è, senza musichette simpatiche di contorno, senza commissari di polizia eccentrici, senza buonismo alla Mulino Bianco, senza il campionario di stronzate televisive da Rai e Canale 5 che lo dipingono come l'eroe buono e simpatico, una sorta di Babbo Natale con la divisa, una descrizione che solo uno dotato di fervida immaginazione alimentata da sostanze psicotrope pesanti può avere. Recitazione così così, ma il film nel complesso è buono e credibile in quanto a realismo.
Voto: ***1/2
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Tecnicamente ineccepibile per essere un prodotto italiano "di genere", ma un pò troppo qualunquista nei contenuti : è vero che i poliziotti per la prima volta in un film italiano dai tempi del grande Di Leo, fanno una pessima figura, visto che vengono dipinti come nella maggior parte dei casi realmente sono nella realtà, ovvero fanatici fascisti, ignoranti come capre, alienati ed incapaci di portare avanti una vita serena anche fuori dall'ambiente lavorativo, dove invece sfogano tutte le loro frustazioni e paure (ed è emblematico soprattutto il personaggio di Flippo Nigro, autentico Shane Vendrell all'amatriciana...), ed è questo il doppio binario che fa da perno principale al film, ma alla fine loro stessi sono una conseguenza di una società incapace di difendere i diritti di qualunque cittadino, scatenando una guerra tra poveri, ed è qui che alla sua massima espansione nel personaggio della "spina" Constantini, che secondo me sarebbe stato molto meglio eliminare in fase di sceneggiatura...
Il sottobosco romano dell'estrema destra che evoca fascino soprattutto tra i più giovani dei quartieri popolari, poi ricorda fin troppo il Teste Rasate del re del trash Claudio Fragasso. Ho trovato ottima l'interpretazione di Favino, che si dimostra uno dei migliori attori italici attuali (non a caso sta entrando nelle grazie hollywoodiane di Ron Howard, che anche nel suo prossimo film lo vedrà nel cast), comunque con tutti i difetti del caso resta un buon prodotto, e si spera che Sollima jr. poi non cambi totalmente registro, puntando a voler fare l'autore d'essai...
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Tecnicamente ineccepibile per essere un prodotto italiano "di genere", ma un pò troppo qualunquista nei contenuti : è vero che i poliziotti per la prima volta in un film italiano dai tempi del grande Di Leo, fanno una pessima figura, visto che vengono dipinti come nella maggior parte dei casi realmente sono nella realtà, ovvero fanatici fascisti, ignoranti come capre, alienati ed incapaci di portare avanti una vita serena anche fuori dall'ambiente lavorativo, dove invece sfogano tutte le loro frustazioni e paure (ed è emblematico soprattutto il personaggio di Flippo Nigro, autentico Shane Vendrell all'amatriciana...), ed è questo il doppio binario che fa da perno principale al film, ma alla fine loro stessi sono una conseguenza di una società incapace di difendere i diritti di qualunque cittadino, scatenando una guerra tra poveri, ed è qui che alla sua massima espansione nel personaggio della "spina" Constantini, che secondo me sarebbe stato molto meglio eliminare in fase di sceneggiatura...
Il sottobosco romano dell'estrema destra che evoca fascino soprattutto tra i più giovani dei quartieri popolari, poi ricorda fin troppo il Teste Rasate del re del trash Claudio Fragasso. Ho trovato ottima l'interpretazione di Favino, che si dimostra uno dei migliori attori italici attuali (non a caso sta entrando nelle grazie hollywoodiane di Ron Howard, che anche nel suo prossimo film lo vedrà nel cast), comunque con tutti i difetti del caso resta un buon prodotto, e si spera che Sollima jr. poi non cambi totalmente registro, puntando a voler fare l'autore d'essai...
:brà: :brà:
ps: acab non è un film (cit)
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per il pregiudizio che a volte mi prende nei confronti di un certo cinema italiano,probabilmente non avrei mai visto questo film senza le vostre recensioni. ma onestamente non ne sono pentito.
la ricreazione e la descrizione degli ambienti burin-fascisti romani e l'aspetto corporativo della polizia sembrano le cose meglio riuscite.
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Io per esempio mi rifiuto di vederlo
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Io per esempio mi rifiuto di vederlo
Enzo, fidati di me, è un buon film
È quanto di più lontano ci possa essere dall'idea di glorificazione del corpo di polizia che viene invece descritto in maniera desolante, cioè come un gruppo di fascisti legalizzati con seri problemi di integrazione sociale.
Un'élite omertosa e squallida, degno apparato di una realtà sociale (quella di Roma e provincia) che affoga nell'odio verso il diverso e nel patriottismo da codardi problemi che invece riguardano l'integrità del Paese stesso.
Poi in alcuni tratti è veramente troppo stereotipato e superficiale ma nel complesso (complice anche l'effetto "Romanzo Criminale" che Sollima trasmette sempre) è una discreta pellicola che non prende nessuna posizione ma si limita a descrivere l'esasperazione di alcune tratti della società italiana in maniera più che sufficiente.
***
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io l'ho trovato molto piu profondo e obbiettivo di quanto lo valutiate voi, bellissimo film
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confesso di essere pieno di pregiudizi riguardo sto film..che faccio,lo guardo?
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confesso di essere pieno di pregiudizi riguardo sto film..che faccio,lo guardo?
:sisi: fidati
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confesso di essere pieno di pregiudizi riguardo sto film..che faccio,lo guardo?
Se non ti aspetti chissa' che ti sorprendera' in positivo :sisi:
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:ok:
vi farò sapere