Partenopeo.net - Forum Calcio Napoli
Off-topic => Focus On => Topic aperto da: nickwire - 11 Settembre, 2012, 20:37:32 pm
-
Ed io sono sempre più incazzato e sconvolto, sto povero ragazzo lavorava nella mia stessa radio.
http://www.ilmattino.it/campania/caserta/speaker_25enne_di_radio_casertana_si_toglie_la_vita_con_il_gas_dellauto/notizie/218614.shtml (http://www.ilmattino.it/campania/caserta/speaker_25enne_di_radio_casertana_si_toglie_la_vita_con_il_gas_dellauto/notizie/218614.shtml)
-
avevo letto, terribile
-
Oggi stesso si è suicidata anche una speaker romana : http://www.ilmessaggero.it/roma/cronaca/francesca_bonfanti_morta_suicidio_ponte_mandrione_centro_suono_sport/notizie/218822.shtml (http://www.ilmessaggero.it/roma/cronaca/francesca_bonfanti_morta_suicidio_ponte_mandrione_centro_suono_sport/notizie/218822.shtml)
-
Io spero di non essere insultato da nessuno se mi permetto di dire che non condivido l'analisi del gesto.
Nessun motivo è valido per togliersi la vita a meno che tu non sia un malato terminale (e sarebbe solo affrettare i tempi in certo senso) e che la causa profonda di questo sudicio credo che sia il mal di vivere che attanagliava sto povero ragazzo. E' troppo facile trovare il colpevole in questo porco mondo, per quanto davvero porco sia.
E' vero che oggi il senso di precarietà di attanaglia tante persone, c'è tanta gente senza un lavoro, c'è chi l'ha perso a 50 anni e vede crollare un mondo di certezze che poi scopri essere solo un castello di carte che si fonda sull'unica cosa che da sicurezza all'essere umano moderno: il lavoro e la certezza di costruirsi un futuro ma questo non puo' essere additato come il motivo principale.
Se tutti i giovani che si trovano in questa situazione decidessero di uccidersi allora sarebbe un'ecatombe...e prima dei giovani allora dovrebbero ammazzarsi i 50enni, gli esodati, i pensionati a 500 euro al mese....e prima ancora dovrebbero farlo quelli che vivno in nazioni ancora piu' arrabbate delel nostre e che affrontano un viaggio della miseria, col rischio altissimo di morire...e lo fanno proprio per vivere!
Solidarietà soprattutto alla famiglia che adesso ha il tutto il peso di una morte che forse si poteva evitare (con cure, non con un lavoro sicuro) ma non diamo tutta la colpa al sistema per quanto bastardo esso sia. Il mal di vivere è qualcosa che ti colpice a prescindere dalla situazione in cui sei. Piuttosto emigra all'estero, fai una rapina, ma non lasciare la tua famiglia nel dolore più profondo, è quasi cattivo, egoistico.
Si è ucciso soprattutto perchè depresso senza rendersi di regalare una vita di depressione ai suoi genitori e ai suoi fratelli.
-
Io spero di non essere insultato da nessuno se mi permetto di dire che non condivido l'analisi del gesto.
Nessun motivo è valido per togliersi la vita a meno che tu non sia un malato terminale (e sarebbe solo affrettare i tempi in certo senso) e che la causa profonda di questo sudicio credo che sia il mal di vivere che attanagliava sto povero ragazzo. E' troppo facile trovare il colpevole in questo porco mondo, per quanto davvero porco sia.
E' vero che oggi il senso di precarietà di attanaglia tante persone, c'è tanta gente senza un lavoro, c'è chi l'ha perso a 50 anni e vede crollare un mondo di certezze che poi scopri essere solo un castello di carte che si fonda sull'unica cosa che da sicurezza all'essere umano moderno: il lavoro e la certezza di costruirsi un futuro ma questo non puo' essere additato come il motivo principale.
Se tutti i giovani che si trovano in questa situazione decidessero di uccidersi allora sarebbe un'ecatombe...e prima dei giovani allora dovrebbero ammazzarsi i 50enni, gli esodati, i pensionati a 500 euro al mese....e prima ancora dovrebbero farlo quelli che vivno in nazioni ancora piu' arrabbate delel nostre e che affrontano un viaggio della miseria, col rischio altissimo di morire...e lo fanno proprio per vivere!
Solidarietà soprattutto alla famiglia che adesso ha il tutto il peso di una morte che forse si poteva evitare (con cure, non con un lavoro sicuro) ma non diamo tutta la colpa al sistema per quanto bastardo esso sia. Il mal di vivere è qualcosa che ti colpice a prescindere dalla situazione in cui sei. Piuttosto emigra all'estero, fai una rapina, ma non lasciare la tua famiglia nel dolore più profondo, è quasi cattivo, egoistico.
Si è ucciso soprattutto perchè depresso senza rendersi di regalare una vita di depressione ai suoi genitori e ai suoi fratelli.
Su questo argomento non so mai dire la mia. Ci resto sempre di merda. Io non lo farei mi dico, non avrei le palle, poi penso che non ho mai avuto grossi guai e che potrebbe capitare anche a me. Affinale , credo che l'importante sia non giudicare il gesto e accettarlo, per quanto possibile.
-
Io spero di non essere insultato da nessuno se mi permetto di dire che non condivido l'analisi del gesto.
Nessun motivo è valido per togliersi la vita a meno che tu non sia un malato terminale (e sarebbe solo affrettare i tempi in certo senso) e che la causa profonda di questo sudicio credo che sia il mal di vivere che attanagliava sto povero ragazzo. E' troppo facile trovare il colpevole in questo porco mondo, per quanto davvero porco sia.
E' vero che oggi il senso di precarietà di attanaglia tante persone, c'è tanta gente senza un lavoro, c'è chi l'ha perso a 50 anni e vede crollare un mondo di certezze che poi scopri essere solo un castello di carte che si fonda sull'unica cosa che da sicurezza all'essere umano moderno: il lavoro e la certezza di costruirsi un futuro ma questo non puo' essere additato come il motivo principale.
Se tutti i giovani che si trovano in questa situazione decidessero di uccidersi allora sarebbe un'ecatombe...e prima dei giovani allora dovrebbero ammazzarsi i 50enni, gli esodati, i pensionati a 500 euro al mese....e prima ancora dovrebbero farlo quelli che vivno in nazioni ancora piu' arrabbate delel nostre e che affrontano un viaggio della miseria, col rischio altissimo di morire...e lo fanno proprio per vivere!
Solidarietà soprattutto alla famiglia che adesso ha il tutto il peso di una morte che forse si poteva evitare (con cure, non con un lavoro sicuro) ma non diamo tutta la colpa al sistema per quanto bastardo esso sia. Il mal di vivere è qualcosa che ti colpice a prescindere dalla situazione in cui sei. Piuttosto emigra all'estero, fai una rapina, ma non lasciare la tua famiglia nel dolore più profondo, è quasi cattivo, egoistico.
Si è ucciso soprattutto perchè depresso senza rendersi di regalare una vita di depressione ai suoi genitori e ai suoi fratelli.
C'è diseducazione, si mette il guadagno davanti alla passione. Questo ragazzo faceva ciò che gli piaceva (almeno credo, pe guaragnà non ti meni a fa lo speaker) e pure si è suicidato. Questa è diseducazione e desiderio del superfluo. Di ragazzi che si fanno il culo lavorando e coltivando anche passioni (che spesso si rivelano vuoti a perdere) il mondo ne è zeppo. E' una questione di adeguamento, di rassegnazione se vogliamo, insomma fare di necessità virtù.
Se non ce la fai più vai via di qui, non resti a Caserta, se non ce la fai cominci a fa pure il lavoro peggiore del mondo per coltivare le tue passioni. Se decidi di morire in questo modo vuol dire che hai perso tanto tempo ad interessarti a qualcosa d'irraggiungibile che non t'interessa più manco vivere.
Detto questo non sono d'accordo con te, la vita è una, è sua e ci fa ciò che vuole. Vivere cinquant'anni tra stenti con 0 stimoli e 0 piaceri è inutile, se non ti trovi più bene qui te ne vai. Per quanto concerne i parenti magari questo darà una scossa, questo farà riflettere, molte volte certe cose aiutano a lavarsi dal superfluo e bagnarsi dell'essenziale.
Viviamo vite incendiate, bruciate nel materiale, alimentarle con pezzi di carta colorata è inutile, perciò bisogna bagnarsi di umiltà e cose semplici, di questi tempi l'unica è domare le fiamme del desiderio.
Riposa in pace uagliò, un abbraccio alla famiglia e che ciò faccia riflettere.
-
Non si può pretendere la risolutezza di tutti in momenti così difficili.
Esistono anche sensibilità ed idee della "dignità" che non reggono l'urto, e sentire parlare di amore del superfluo è quasi fuori luogo Luca.
A questo ragazzo non sono bastati i complimenti di Bruno Longhi, le pacche sulla spalla dei fratelli Gazzillo (direttori della radio) che ti trattano da nipote e ti riempiono d'attenzioni, parlo per esperienza diretta....
cito un commento su facebook, alla domanda "come va?":
"prof cosi e cosi, certamente non possiamo dire che stiamo costruendo qualcosa di positivo per il futuro, arrangiamo le giornate per andare avanti, stiamo iniziando ad avere difficoltà ad arrivare a fine mese. io sono in attesa di alcuni colloqui per fare il cameriere o il pizzaiolo, insomma non è il massimo ma se serve. in quale scuola state insegnando?"
Io più ci penso e più mi ci sento una lota.
-
Speriamo trovi la pace che non ha trovato qui.
Ma non lo biasimo, assolutamente.
Biasimare un simile gesto significa in un certo modo condividerlo. Non dico nulla sul ragazzo ha fatto una scelta sua. Parlo per me. Pensare per un solo attimo che abbia fatto bene, è che magari per lui era l'unica speranza psicologicamente che era giunto al limite e quella era l'unica soluzione è un processo mentale che ti porta inevitabilmente a piegarti alle difficoltà della vita. I tempi sono durissimi, chissà come ne usciremo, ma togliersi la vita o piangersi addosso non è la soluzione per me.
Io il male che ti corrode dentro l'ho avuto. E ancora oggi al solo pensiero che possa tornare tremo.
-
Si tende spesso a sminuire la depressione, a considerarla alla stregua di un lieve stato influenzale. È una terribile cazzata, una distorsione di questa ridicola società dell'apparenza. È una lotta senza fine contro inquietudini, ossessioni e sofferenza amplificati oltremodo dalla mente, incapace di porre argini. Mi spiace molto per entrambi i ragazzi e i loro familiari.
-
Si tende spesso a sminuire la depressione, a considerarla alla stregua di un lieve stato influenzale. È una terribile cazzata, una distorsione di questa ridicola società dell'apparenza. È una lotta senza fine contro inquietudini, ossessioni e sofferenza amplificati oltremodo dalla mente, incapace di porre argini. Mi spiace molto per entrambi i ragazzi e i loro familiari.
La depressione se non dovuta a fattori ereditari e genetici si può sconfiggere con la forza di volontà. E' il tuo vero io che ti sta semplicemente dicendo che quella persona che parla con gli altri, cammina per strada in realtà non esiste. Brutta cosa scoprirlo ma quando nei esci sei un uomo nuovo...e sei te stesso sopratutto.
-
La depressione se non dovuta a fattori ereditari e genetici si può sconfiggere con la forza di volontà. E' il tuo vero io che ti sta semplicemente dicendo che quella persona che parla con gli altri, cammina per strada in realtà non esiste. Brutta cosa scoprirlo ma quando nei esci sei un uomo nuovo...e sei te stesso sopratutto.
La forza di volontà da sola non basta.
-
La forza di volontà da sola non basta.
E che altro serve???? Io ne sono uscito all'80% senza farmaci, facendo colloqui con una che mi diceva respira piano, bevi, mangia frutta e chiva senza preservativo e fai prendere la pillola. La forza che abbiamo dentro è l'unica cosa che abbiamo. Se poi la riesci a nutrire con l'affetto degli amici e della famgilia è ancora meglio. Se aspetti che prendi il superenalotto, ti trovi sotto casa pamela anderson che ti vuole scopare o che uno ti propone di diventare ceo di apple stai sulla buona strada per appenderti a una trave.