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Off-topic => Multimedia => Cineforum => Topic aperto da: wendell - 12 Gennaio, 2013, 16:04:47 pm
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(http://i874.photobucket.com/albums/ab303/akeldanus/photos/tumblr_m8drn831hy1qcga5ro1_500.jpg)
Freddie è un giovane sbandato, cui la guerra ha mandato definitivamente in disordino la psiche. Lancaster Dodd lo accoglie nella sua setta, The Cause (praticamente Scientology), e ne fa il suo braccio destro.
Anderson dopo Il petroliere continua in quella che sembra una riscrittura dell'albero genealogico della cultura americana. Dal capitalismo si passa al misticismo vacuo delle sette made in USA. Per farlo si affida ancora una volta ad interpretazioni strabordanti, giustamente premiate a Venezia. Istrionico Joaquin Phoenix, più classico Philip Seymour Hoffman. Nel rapporto morboso tra i due si rinvengono le dinamiche che portano gli americani abbandonati dalla madre patria tra le braccia illusorie di affaristi travestiti da santoni, cultori di religioni prive di radici come il popolo cui sono dedicate. Le prove attoriali sono indimenticabili ma dietro a questi assoli rischia di scomparire la "melodia" del film. Lo si percepisce complesso ma anche un po' prolisso e noioso. A mancare, oltre ad un pizzico di chiarezza, è l'atmosfera epica dell'opera che lo ha preceduto.
Voto: ***1/2
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Un aborto.
Phoenix (probabilmente il miglior attore ollivuddiano su piazza) degno di Day-Lewis, però qui manca il film.
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Un aborto.
Phoenix (probabilmente il miglior attore ollivuddiano su piazza) degno di Day-Lewis, però qui manca il film.
Nochè il mio attore preferito :asdlook:
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Un aborto.
Phoenix (probabilmente il miglior attore ollivuddiano su piazza) degno di Day-Lewis, però qui manca il film.
Quotone.