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Off-topic => Multimedia => Cineforum => Topic aperto da: pappasouth - 06 Febbraio, 2014, 23:01:03 pm

Titolo: La vita di Adele (Kechiche - 2013)
Inserito da: pappasouth - 06 Febbraio, 2014, 23:01:03 pm
(http://www.comingsoon.it/imgdb/PrimoPiano/impaginate/La_vita_di_adele_poster_italiano.jpg)

SINOSSI A Lille l'adolescente Adele intraprende il percorso della scoperta di sé dopo un fugace incontro con Emma, artista dai capelli blu. Lasciato il proprio ragazzo, ritrova Emma in un bar gay e instaura con lei un'amicizia che presto si trasforma in amore.
Le ragazze vanno a vivere insieme. Ma mentre Emma persegue la realizzazione di sé attraverso la pittura, Adele – che nel frattempo si è dedicata all'insegnamento ai bambini – mette da parte le ambizioni di scrittrice.


Ragazzi, vi voglio parlare del film palma d'oro a Cannes del 2013 per sancire il mio ritorno in questa sezione, è divenuto abbastanza famoso per le scene di sesso esplicite presenti e  ai golden Globe se l'è preso a pitoffio dal film di Sorrentino.

Cominciamo col dire che fa parte di sta cazzo di novelle vague francese, quindi tendenza al verismo e al realismo, niente score musicale, se un tizio deve farsi mezz'ora di camminata fra un edificio all'altro ti zuchi la mezz'ora di camminata con espressioni varie del tizio in questione (e qui arratta wendell). Come tipo di film mi ha ricordato un po' "La Classe" un altro film francese che però boccio malamente, in quanto c'ha tutti i difetti di questo senza nessun altro pregio.
In pratica è la storia di sta ragazzina che scopre la sua omosessualità raccontando la sua storia dal liceo ai suoi primi anni da giovane adulta indipendente. E però non è un vero  e proprio film sull'omosessualità, nel senso che non c'è nessun dramma nella sua scoperta e forse manco nella sua vita sentimentale, forse non succede veramente una minchia dall'inizio alla fine. Ed è questa la grande presa per il culo del moderno cinema mondiale: ti danno sti contenitori di fatti e cose a cui devi dare tu il significato. A me onsestamente mi sembra una paraculata. E' un buon approccio registico non approvare e non condannare ma se in effetti il condannabile/approvabile manco me lo dai allora vaffanculo, dico io! E il bello è che dura 3 ore! 3 ore in cui è impossibile pensare che non succeda un cazzo ma in effetti è così, però per più di un motivo si lascia guardare. In effetti è la storia di una persona, non conta che sia lesbica ma al tempo stesso se non fosse stata lesbica il film non avrebbe avuto alcuna ragione di esistere: strambo.

Ma veniamolo al nocciolo: le scene di sesso! Lunghissime, spintissime e arrapevoli. A me le lesbiche non mi hanno mai detto niente ma qua mi so gasato assai, sarà che la protagonista è veramente il mio tipo fisicamente ma veramente val bene il 5 contro 1 (e sapete che di solito mi piacciono cose un po' più spinte :look: )

E' un film strano, vi consiglio di guardarlo perchè vorrei sapere la vostra. Comunque il problema più grosso è che sto film che veramente non è niente di che è lo stesso  in grado di ammazzare la media dei film """""impegnati"""""" italiani con facilità impressionante, ci cacano in bocca pure sti cazzo di francesi con la puzzettella sotto il naso per Giove!
Titolo: Re:La vita di Adele (Kechiche - 2013)
Inserito da: djcarmine - 06 Febbraio, 2014, 23:06:56 pm
alè ma nu par e brazzers che tengono pure la colonna musicale techno cafarda no?
Titolo: Re:La vita di Adele (Kechiche - 2013)
Inserito da: pappasouth - 06 Febbraio, 2014, 23:11:14 pm
alè ma nu par e brazzers che tengono pure la colonna musicale techno cafarda no?

ormai abbiamo visto tutto. La risposta è tornare ai giornaletti. da le ore a teletutto, fermo posta......
Titolo: Re:La vita di Adele (Kechiche - 2013)
Inserito da: djcarmine - 06 Febbraio, 2014, 23:12:52 pm
(http://www.giornalettismo.com/wp-content/uploads/2012/08/cronaca-vera.jpg)
Titolo: R: La vita di Adele (Kechiche - 2013)
Inserito da: GeppiGeppi - 06 Febbraio, 2014, 23:14:26 pm
Ma per cacare in bocca al cinema impegnato italiano basta un semplice Gianni Di Gregorio che con un poco di pane e puparuoli ti sforna un paio di film onesti e molto carini come Gianni e le donne o Il pranzo di ferragosto.
A parte tutto, buona cosa. Questo film me lo segno.